Recensioni di Flora

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Recensione alla storia Ciò Che Vedo - 15/01/16, ore 22:10
Capitolo 1: Ciò Che Vedo
Ciao, eccomi da te :)
Jane Eyre è uno dei miei romanzi preferiti, dunque ho letto volentieri questo breve frammento sui due protagonisti, trovandolo molto intenso e colmo di dolcezza.
Pur nella sua brevità, sei riuscita a far passare il sentimento indomabile che li lega - non fiaccato dall'invalidità di Rochester, ma anzi - rafforzato da essa. Mi è piaciuto in particolare il suo riferirsi a Jane in terza persona, perché Rochester era solito farlo anche nel romanzo, ed è una cosa che l'ha sempre caratterizzato ai miei occhi.

Se posso darti un consiglio, eliminerei alcune piccole ripetizioni che, in un brano così breve, saltano inevitabilmente più all'occhio che in un racconto lungo. Nella brevità, è inevitabile che ogni singola parola acquisti un peso specifico maggiore rispetto a un racconto lungo, e spero di poterti dare il mio modesto contributo per rendere questa dolcissima drabble ancora più bella. :)

La prima ripetizione è il verbo scegliere, nella prima e seconda riga. Potresti, ad esempio, sostituirlo con: "avresti potuto legarti a un uomo meno difficile..."
La seconda è qua: le tue labbra che non riesco a non baciare.” disse baciando dolcemente il marito.
La ripetizione immediata di baciare stona un pochino; forse potresti sostituire con: disse sfiorando dolcemente la bocca del marito.
Inoltre ho trovato un piccolo errore di concordanza verbale, dato che il pezzo inizia al presente, per poi cambiare al passato nelle ultime tre righe (iniziò, disse, appoggiò).

Grazie per la piacevole lettura, e a presto!
Flora
Recensione alla storia Come un naufrago - 04/01/16, ore 19:38
Capitolo 1: Come un naufrago
Ciao. ^^
Jane Eyre è uno dei miei romanzi prediletti, dunque sono felice di aver trovato questa storia ispirata a questa bellissima opera e che, oltretutto, è narrata seguendo il punto di vista di Rochester, personaggio da me molto amato e ammirato.
Trovo che tu abbia colto appieno il suo spirito romantico (nel senso filosofico del termine) e tormentato, e quel suo essere lacerato tra ciò che ci si attende da lui, e ciò che invece il suo cuore brama e desidera.
Questo dualismo lo si ritrova nella sua visione delle due donne della sua vita: la bellissima ma superficiale Blanche - convenzionale bambola a cui par essere destinato - e la dimessa ma indomita Jane, verso la quale il suo cuore lo sospinge. Rochester riconosce in lei un suo pari, e forse qualcosa di più: come tu dici nel racconto, Jane è per lui imbarcazione sicura nella tempesta, unico mezzo per condurlo al di fuori dei venti crudeli della sua esistenza, verso acque placide e calde.
Ho trovato in questa descrizione il nocciolo del racconto - e, in generale, del legame che unisce Rochester a Jane, così palpabile nel romanzo, e snodo centrale di tutto.

A livello di stile non ho trovato errori, e il lessico e l'incedere austero della narrazione ricordano il romanzo ottocentesco, che difatti ne è ispiratore.
Un'ottima prova, sotto ogni punto di vista.