Recensioni di Idra Alpheratz

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia She Don't Lie. - 06/10/13, ore 17:40
Capitolo 1: She Don't Lie.
Hola! :)
Intanto scusami tanto per il ritardo, davvero, è che l'università ha degli orari un po' così e non è tanto facile trovare del tempo libero; però due parole le voglio lasciare perchè questa fan fiction mi è piaciuta molto. Anzi, credo quasi che sia forse una delle tue migliori di questa sezione, non sto scherzando. Primo perchè ho apprezzato in particolar modo la scelta di descrivere il rapporto Rick-cocaina, rapporto che non è mai stato descritto, o almeno non in maniera approfondita. Cioè, quando si parla dei Led l'argomento Jimmy-eroina è abbastanza comune, però con Rick non è una cosa così scontata. Magari non è una scelta intenzionale e io mi sto inventando tutto (come è probabile che sia), ma io noto quasi una lieve corrispondenza, che mi ha ispirata assai, tra Rick e Jimmy, entrambi in difficoltà, e David e Robert che cercano di aiutare il compagno. La seconda cosa che mi è piaciuta è il punto di vista della narrazione. La prima parte è raccontata da David, quasi a sottolineare l'assenza di Rick, che come hai scritto tu "non c'è"; la seconda è invece proprio del tastierista, che ha superato le difficoltà, "c'è", e quindi riesce a narrare con i suoi occhi. In entrambi questi periodi è bello notare come invece David ci sia sempre, una presenza costante, indispensabile e insostituibile: dopotutto è lui che lo riesce a riportare in vita, a proteggerlo e perchè no, a salvarlo. E' un bel legame quello che hai descritto tra di loro perchè si basa proprio sulla presenza: Rick che si nasconde e David che lo cerca, il primo che scappa e il secondo che lo riprende... tutti tentativi per stare vicini.
Per fortuna che non hai aspettato e hai deciso di pubblicare questa storia, sarebbe stato un peccato non poterla leggere!
A presto, un bacio! :D
Recensione alla storia Roger's (not very psychedelic) Breakfast - 27/08/13, ore 12:54
Capitolo 1: Roger's Breakfast
Ciao!
Per prima cosa, vorrei farti i complimenti anche solo per aver scritto in questa sezione. Vedi, qui ultimamente passa veramente poca gente, sia autrici che recensitrici (sì, siamo tutte donne qui, evviva le donne!), e vedere che qualcuno di nuovo si azzarda a scrivere qualcosa è un grande risultato. Perciò, ti prego, non provarci neanche a scappare in Tibet che, primo, la tua ff mi è piaciuta e, secondo, spererei davvero che dopo questa non ti dileguerai nel nulla :)
Intanto ti dirò che ho sempre apprezzato molto le storie comiche sui Pink Floyd. Ognuno dei cinque membri aveva una personalità così spiccata da poterci quasi creare intorno una sorta di parodia e il rimarcare su un certo aspetto del carattere di uno di loro, in questo caso Roger, a parer mio è stata una buona scelta. Poi adesso che hai scritto una ff che si ricollega al Live in Pompei mi ritornano in mente i momenti migliori: Roger che filosofeggia con le sue amate ostriche, Nick e la sua torta SENZA crosta (mi raccomando sennò si offende), e la scenetta del latte, appunto. Poi passerei anche delle ore a rivedere i punti dove si punzecchiano a vicenda, è una delizia per gli occhi :)
La scena in cui hai descritto Roger che riprova il suo "sguardo assassino personalizzato" davanti allo specchio del bagno mi ha fatto morire, in senso buono ovviamente. Ma anche quando il "panzotto" David gli ruba il pezzo di crostata è epico... Ah, buon David che pensi sempre a mangiare tu...
E niente, mi è piaciuta tutta quanta e devo dire che hai un bel senso dell'umorismo, brava!
Spero davvero di leggere altre tue storie. A presto, un bacio!

P.S. Semmai, l'unico consiglio che ti vorrei dare è magari quello di togliere la sottolineatura nella parola "mia" della frase "Era la mia fetta di crostata, David". Potresti metterla in corsivo, per esempio. Ma puoi fare quello che vuoi insomma, sono comunque scelte stilistiche personali :)
P.S.2 Bello il tuo nickname, io adoro Jonesy!
Recensione alla storia Il molo del dolore. - 24/08/13, ore 14:07
Capitolo 1: Il molo del dolore.
Secondo me l'idea di parlare di Southampton Dock è stata ottima. Roger ci mette così tanto sentimento a cantare la canzone che non si può fare a meno di emozionarsi, e penso che Southampton Dock sia uno dei momenti più toccanti dell'intero album. Ogni volta che la ascolto penso che in fondo ci voglia davvero poco per catturare una persona: una chitarra e delle belle parole :)
Intanto mi è piaciuto molto come hai inserito le tre canzoni per poi riprenderle tutte e tre insieme nella parte finale. Qualche volta mi vien da vedere Roger come un misto tra De André e Ungaretti, ma le parole che hai scelto di Strange Fruit (che è una canzone che adoro) sebbene si riferiscano alle condizioni dei neri gli Stati Uniti, penso che si adattino bene anche in questo contesto. E poi quando hai scritto questa frase "dentro di sé e sulle labbra una promessa", appena dopo la morte di Eric, mi sono venuti in mente i due versi de "La guerra di Piero" che preferisco: "dentro alla bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole".
Ti dirò, io la figura descritta nella canzone me la sono sempre banalmente immaginata come la classica donna/fidanzata che saluta il marito/fidanzato, perciò la scelta che hai fatto tu, la bambina che saluta il padre, mi è stata particolarmente a cuore. E poi mi ha fatto anche tenerezza la figura della piccola Maggie, sola, pallida e infreddolita. E Mary Waters ci sta perfettamente con l'impressione che mi sono fatta vedendo la sua foto con tutta la famiglia: una donna forte (ha dato una bella prova di coraggio nel crescere due figli da sola) e dallo sguardo orgoglioso, ma che se vede qualcuno in difficoltà non si tira indietro.
E niente, ho letto molto volentieri questa OS e penso che sia un peccato che qui passi poca gente perchè certe storie a parer mio andrebbero proprio lette.
A presto, un forte abbraccio!
Recensione alla storia Grantchester Meadows - 08/08/13, ore 10:35
Capitolo 1: Grantchester Meadows
Ti prego non credere che io sia una stalker XD E' che quando spuntano fuori storie sui Floyd e sugli Zepp io ci sono quasi sempre, ecco... ^^
Ma comunque... Tu hai descritto il Paradiso, ne sei consapevole vero? :D Insomma, un posticino che farebbe invidia a tutti i locus amoenus presenti in letteratura, il fienile, un temporale che ci sta proprio a puntino e soprattutto quel gran figone che è Dave. Sai, provando a leggere la tua storia con Grantchester Meadows come colonna sonora è proprio una bella cosa: c'è la musica che fa da cornice alle tue parole. Lo scrosciare dell'acqua, il cinguettio degli uccelli, la voce dolce e senZuale di messere Roger e... la mosca. Ammettiamolo, forse la mosca se la potevano risparmiare XD Che poi Grantchester Meadows è di sicuro la canzone che preferisco di Ummagumma. Assieme a " Several Species of Small Furry Animals Gathered Together in a Cave and Grooving with a Pict" (see, e chi ci crede XD)
Certo che è triste che certe situazioni accadano solo nelle ff. Perchè noi comuni mortali non possiamo godere della paradisiaca presenza di quell'angelo che è Dave? Perchè al posto della ragazza della tua storia non ci posso essere io?! Mistero della fede... :D
Mi è piaciuta tanto questa tua ff, hai descritto molto bene ogni singolo particolare, veramente.
Spero tanto che continuerai a scriverne di storie così, anche perchè di questo tipo ce ne sono veramente poche in questa sezione...
Nel frattempo ti saluto. Un bacione cara!
Recensione alla storia Dark Side of the Mind. - 01/08/13, ore 21:39
Capitolo 1: First phase of the moon.
Ciao! Posso dirti che questo tuo lavoro mi ha incuriosito per tre motivi. Prima di tutto perchè hai ripreso uno dei miei elementi preferiti di Dark Side: le voci all'interno del disco (grande Roger che hai pensato a questa cosa e grande Nick che l'hai messa in pratica). Perciò mi è sembrata un'idea carina quella di inserire le frasi sopra il testo riguardanti "il lato oscuro della mente": in fondo ognuno ha una propria idea personale di cosa sia questo "lato oscuro" ed è interessante leggere le opinioni di altre persone. Il secondo motivo è perchè hai cercato di dare una tua interpretazione alle canzoni dell'album. Forse avresti voluto sviluppare i tuoi pensieri un po' meglio su Time, però in compenso sappi che invece On The Run e mi è piaciuta molto: in fondo questo è un brano che proprio richiede un'interpretazione personale dal momento che non ha un testo. Il terzo motivo è il tuo stile di scrittura. Mi pare di avertelo già scritto su un'altra recensione ma ti ripeto che secondo me hai uno stile quasi poetico. Per esempio mi è piaciuta questa frase qui: "Cos'è un abbraccio? Uno stipendio ben speso. Cos'è il calore? Il calore non esiste, è solo una lama ghiacciata e arrugginita. Cos'è la soddisfazione? Un bel mucchietto".
Ok, penso di averti scritto tutto quello che avevo da dirti.
Un saluto, a presto!