Recensioni di Shirokuro

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Recensione alla storia Per non farla sentire sola, lui il cielo non lo toccava mai - 04/09/14, ore 20:44
Capitolo 1: Per non farla sentire sola, lui il cielo non lo toccava mai
Questa recensione è stata scritta dalle quattro di pomeriggio all'ora sopra indicata: cavolo se sono stanca, ma per quanto pena io faccia, ho recensito questo amore.
Allora, amatissima Miku. Torno da te, per la seconda volta, per recensire nuovamente la fan fiction. E magari, questa volta, anche meglio! Magari con sottofondo qualche canzoncina della playlist del cellulare, scelta che oggi ricade su kiss di Miku, scoperta da un bel po' ma che dopo il sub ita di Ran è entrata ufficialmente fra le mie canzoni preferite (ignorando il PV, che è carinissimo è fatto benissimo, ma fanmade quindi con la canzone non c'azzecca). Comunque, ripeto, della precedente recensione non devi preoccuparti: l'infarto che si rischia perdendo oltre seimila parole è infinitamente peggiore di quello che si ha scoprendo di aver perso un commento sotto una storia. Inoltre, mi farà sempre piacere recensire la tua ShinEne, dovessi farlo venti o più volte. Perché sai bene, quanto la ami. Certo, verranno fuori venti recensioni differenti - infatti, non spaventarti se non troverai le stesse cose, ma Fuyu è un essere mutevole che cambia faccia il giorno e la notte e se il giorno, come ora, sono commossa, la notte, come allora, ero emozionata. Direi, a questo punto, di iniziare.
Essendo formali, parliamo di quanto perfetti siano lo stile, le parole, le metafore, le similitudini, le scene, l'atmosfera. Tu sei speciale, hai una capacità fuori dall'ordinario. Usi termini che si conciliano con il tuo stile - troppo alto per essere emulato da fanwriter come me e buona parte di EFP, e non mi riferisco ai nuovi Dante Aligheri che gnegne sn xfetto, ma agli scrittori in erba -; a volte sorrido rileggendo certi passaggi, per quanto sono belli. Certo, non sono di facile comprensione, alcune volte le frasi hanno più significati, altre, invece, ne hanno uno preciso, ma vanno scoperti solo adorando ogni dettaglio, dove ogni virgola ha la sua importanza. Tu non sei certo la Mondadori, se proprio dovessi affibbiarti una casa editrice, direi più la Salani. Precisa, concisa, bada ad ogni aspetto di una stessa frase, sapendo che in futuro potrebbe servire - per questo sono felice che abbia preso in mano Harry Potter e credo sarei stata molto più felice se avesse tradotto anche Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ma vabbuò. Inoltre l'aria che respirano i personaggi è l'aria che respira il lettore: le descrizioni dettagliate, ma che restano sullo sfondo, restando protagonisti i fatti e le azioni.
Si nota sin da subito, con la dolce Ayano, con l'atmosfera gentile eppure decisa, che circonda Ayano stessa, l'heroine dagli occhi stanchi ed il sorriso sempre in faccia. Dolce, gentile, ma troppo "indegna", come si crede lei. Perché è convinta che quel rosso che caratterizza i suoi fratelli sia qualcosa di troppo per lei. E pensa anche che quello stesso colore stia meglio a Shintaro - che lo sfoggerà in un futuro ancora non troppo vicino ma nemmeno remoto come nelle storie più degne si è soliti ripetere -, ma cara bimba, onee-chan di noi poveri fan, tu sei l'Eroina della storia che fa di tutto per salvare i suoi fratelli, rinunciando alla tua vita e tutto quello che avevi amato: ti ritieni così poco degna? Hai conquistato il cuore di tutti - incluso quello freddo ed annoiato di Shintaro -, eppure vuoi loro talmente bene, facendo di tutto per salvaguardare la loro felicità, anche al costo di distruggerli dentro, perché tu sai tutto. Sei la più degna.
Poi arriviamo al paragrafo con Ene, quello dove la ragazza cybernetica, presa dalla noia e dalla disperazione nata dal desiderio di vedere il cielo. Lui non può capire questo desiderio, Lui è vivo, Lui potrebbe "toccare" il cielo. Lei non potrà mai, mai, mai, mai farlo, non potrà sentire l'aria fredda sulla pelle, né quella calda ed opprimente. Quel suo orribile girare fra le cartelle di Shintaro, da gesto compiuto per infastidire il Padrone, si trasforma in un dolce scacciare via fantasmi sconvenienti. Gli stessi fantasmi che girano attorno a Lui. Sono, così, angst. Bhe, sì. Accenni ShinEne(Aya) ovunque (devo sclerare, sono tre ore che scrivo gnee, perdonami). Non so come, ma mi sono dimenticata cosa volevo dire. In questo periodo sono particolarmente fusa.
Il terzo paragrafo è il mio preferito, quello che più amo, che vorrei vedere accadere con i miei occhietti - i miei non sono oceani profondi e da invidiare, ma sono i miei, quelli con i quali ho volato tra queste parole -, vorrei assistere a questa magia, che accende il meccanismo freddo ed arrugginito di un eroe assopito, che ammira le lacrime di un viso sorridenti. Una scena forte, che è fatta di contrasti e sfumature, piena di - I love this word - amore. Non è amore come quello che si vive a diciannove anni, quello che Ene dovrebbe vivere nel suo corpo da laureata, ma un amore segnato da eventi tristi ed orribili, da un potere mai desiderato - da un'immortalità desiderata solo per trovare qualcun altro e ricordi sotto banchi di nebbia spessi e dolorosi da attraversare -, da tante cose che sconvolgono esistenze prima misere, anzi, normali come le loro. Quando dico che mi bruciavano gli occhi, è vero. E non solo allora alle due di notte dal sonno che corrodeva la mia lucidità, ma anche adesso, che rileggo per l'ennesima volta questo gioiello. Io non potrei mai amare una storia dedita alla ShinEne più di questo trafiletto di questa. No, adoro questo paragrafo.
Poi questa revisione del diciannovesimo del manga, che ho indubbiamente apprezzato. D'altronde, Shintaro è una vittima che non sapendo perché la povera ragazza si è suicidata, se ne dà la colpa. Si dà la colpa di non essere stata abbastanza vicino all'amica, di non essersi accorto del suo dolore e la forza che in realtà le mancava, quella che pensa poteva dargli lui. Ma alla fin fine, non riesce a capire che in quella storia, di colpa, non ne aveva. E non posso che complimentarmi nuovamente con te. (Come piango.) E poi mh ShinAya sì.
Infine, la morte di Shintaro, che avviene in maniera rapida, davanti agli occhi fermi di Ene, che non poteva far nulla - nemmeno Lui voleva facesse qualcosa, né tanto meno che le venisse fatto nulla -, non silenziosa, diversa dalle monotone giornate in grigio. Lei che alla fine, in mezzo alla polvere e null'altro che circuiti, chiede ad Azami (A Z A M I APPARE son felice) di tornare indietro, di rincontrare il suo Padrone che per Lei, quel desiderio meraviglioso che aveva - il cielo -, non l'aveva mai toccato. Come, è, triste, ma, bello. Insomma, perfetto.
Mi sarei voluta sprecare un poco sul finale, ma no, perché hai detto tutto tu. Insomma, sono felice di aver letto qualcosa che han scritto con passione e che io abbia potuto assistere alla crescita di questa fan fiction bellissima e pregna di impegno, di bellezza, di magia. Se fosse stata una gara, in questo momento, ti direi di continuare così, di raggiungere il traguardo là davanti a te, perché manca ancora molto, ma tu e solo tu puoi farcela. Detto questo, è proprio il momento di salutare e asjhk ciao a te ed agli amori nostri che piangono in silenzio.
Fuyu aka la tua Sacchan
Recensione alla storia Paper wish - 10/03/14, ore 00:51
Capitolo 1: Paper wish
B Rabbit – ti troverò un soprannome, prometto –, il tuo peggior incubo si è realizzato (no, il diciasettesimo di PH non c'entra). Te l'avevo detto che sarei giunta e difatti eccomi, anche se all'inizio pensavo di recensirti un'Original sul fandom dei Pokémon, eppure ho notato questa cosa e dovevo venire.

Prima le cose noiose. Ho notato due errori – poi calcola che la puntata di oggi de Il Segreto mi ha intenerita troppo quindi chissà. Il primo è che “Sì” come affermazione a sé stante si scrive con l'accento. Il secondo è che dopo un dialogo al quale sussegue l'andare a capo, ci vuole un punto. Come quando Ayano dice «Certo»: dopo la caporale ci vuole un punto fermo, perché dentro non ci sono punti di sospensione, interrogativi od esclamativi. Todo. È semplice, no? In fondo non sono nemmeno gravissimi come errori.

Ed ora la storia. Io non so bene come definirla. Prima di pensare chissà che, a me la storia piace. Mi piace perché i tre fratellini (ed Ayano) non mi sono per nulla indifferenti ed hai ragione a dire che sono patatosi, perché sono tenerissimissimi. Non mi sento di dire che l'ho adorata, comunque.

La verità è che non mi ha preso, più che altro mi ha fatto sorridere amaramente per il finale. Raramente mi capita qualcosa del genere perché quel che leggo lo divido in due fazioni; eccellente e scadente. Capita che però ci siano una terza divisione molto meno ampia: quella del testo normale. Io ho la grande sfortuna di incappare solo in storie meravigliose o pessime e ci sono rade occasioni nelle quali leggo storie nella norma. La tua è una di queste.

Prendilo per complimento e non farlo. In fondo Kido è sicuramente molto rattristita della morte della sua Sorellona, ma come dire... descrivi in mera maniera proprio quel paragrafo dove invece dovresti incentrarti poco di più. Pare una novella di Boccaccio, non so se capisci, dove c'è tutta l'introduzione di cinque pagine e la storia nell'ultimo quarto della sesta. Mi aspettavo un poco di più. Ma comunque, mantiene quel suo fascino malinconico e – perché no? – alquanto drammatico.

Invece il primo paragrafo è di una dolcezza unica. Mi ha veramente rallegrato, nella sua semplicità. È un momento molto bello dell'infanzia di Kano, Kido e Seto. È anche ben descritto, lineare e senza pecche direi. Oh, sì, sono proprio un amore i nostri piccolini. Soprattutto Kano, con le sue idee malsane con risultati catastrofici. Ottima caratterizzazione, potrei aggiungere, perché hai reso questi cuccioli benissimo. Senza contare che la scena descritta ha il suo perché ♥ È quasi un rimpianto dei bei vecchi tempo, si potrebbe supporre. Oh, che meraviglia e dolcezza unici.

Spero di aver soddisfattoti con questo commento che tenevo lasciarti. Quindi vaporizzio e chu.

Fuyu
(Recensione modificata il 10/03/2014 - 12:56 am)
Recensione alla storia Tè alla vaniglia - 15/02/14, ore 23:58
Capitolo 1: Proiettili di zucchero e tè alla vaniglia
Miku, eccomi qua! Sono pronta per recensirti, ma prima di cose ovvie devo farlo: #killer hugs. Ma tanti. Immaginati una dodicenne che stringe follemente te fino a soffocarti – sai che ti voglio bene, ma questo Miku, QUESTO. Gli abbracci killer te li dovevo anche se virtuali e dalla Roma distante da te, ma te li avevo promessi. E questa cosa va tra le Ricordate, non chiedermi perché ma lo faccio perché risalta di più che tra le anonime Preferite (la verità è che così la ritroverò prima nel caso). Che poi l'hai scritta sul Kagerou Project e Mary, TU che scrivi su queste due cose – scusa piccola Kozakura – e io che piango male; lo sai quanto mi sono sentita happy. Ma ora basta sproloquiare, recensiamo.
Non mi pare di aver notato errori gravissimi, se ben ricordo erano un paio di battitura ma ora come ora non li rinvengo – quindi bho, o me li sono immaginata o sono nascosti. Direi che altro non c'è e di conseguenza andiamo a capo perché altro da fare non c'ho.
Devo rivelarti una cosa importante: io odio odio odio odio l'OOC. Però esiste l'eccezione. Mi è già due o tre volte di apprezzarlo, ma questo perché accade? « La risposta più razionale che la scienza del ventisettesimo secolo è riuscita a dare a questo raro fenomeno è un qualche ormone che rilascia sostanze altamente fangirlistiche che il cervello dell'individuo fa esplodere quando legge su determinati fictional characters, in contesti altamente improbabili o totalmente opposti a quelli nel quale il personaggio è solito muoversi. Il soggetto di tali studi attualmente è in preda ai feels, quindi abbandoniamo temporaneamente lo studio ». Riportato dal diario di un martire (?)
Qui ci siamo, perché sì, l'ambiente e l'atmosfera che alleggiano attorno alla medusa sono certamente diversi rispetto al normale – Kuroha a parte –, ma hanno un che di verosimilmente loro: la morte di Shion. Una yandere!Mary ci stava, porca foca. L'OOC lo associo più che ad altro all'aggressività stessa dell'albina però tu non sai come ci stava, NON LO SAI – o probabilmente sì dato che l'hai scritta tu. Insomma, non preoccuparti per questo carattere non propriamente di Mary perché non è poi un gran problema.
Deduco che il primo paragrafo sia ispirato in un certo modo ad Imagination Forest – che fu anche la prima canzone che ascoltai del Project –, ma come credo sia possibile immaginare, Shion è morta dopo quell'avvenimento e direi che qui ci vorrebbe un avvertimento (non mi riferisco all'What If?, ma alle note proprio Autore). Comunque, non so come esprimere il mio cuoricino affranto per questa cosa. Seto e Mary sono entrambi stati oggetti di violenza e nessuno li ha difesi come gli altri sarebbero stati difesi; lei che voleva vedere il mondo e lui che voleva il contrario. Alla fine che si tratti di uno o dell'altra sono stati dei poveri bimbi.
Tu sei stata abile nel raccontare della dolce medusa presa a male botte che è costretta a dimenticare dal troppo dolore. Sei stata Divina (con la D maiuscola perché fa figo). Il mio piccolo kokoro fa ancora bum-bum. Cosa che quello della protettiva Shion non farà più. Sei stata delicata quando amaramente crudele, non entrata nei dettagli ma hai usato espressioni amare che davamo quel sensore assurdamente violento. Complimenti per queste quattro righe piene di azioni.
Il secondo mi ha fatto male (LA TEIERA), ma non tanto per la brutalità che viene narrata, ma per la follia di Mary. Le bambole sono poco conto – io parlo con le calcolatrici (“c'è qualcosa che non va! Arrotonda il risultato, sii buona!”) e Shintaro coi libri, plz –, ma il raptus della piccola Dio, che tenerezza assurda! Non sono ammattita, ma la mia mente ha fatto un balzp nella testolina dell'albina e lei si ritrovava in quel gattino, cazzus. QUEL GATTINO. Dei poveri bambini che si divertono a maltrattare dei animaletti indifesi e randagi. Che società. Lei era quel animaletto ed i fanciulli quei bulli che uscisero la madre anni or sono: scatta qualcosa. Un dejà-vu o chesso io. Ma lei lo sente. Si sente pervasa dal dovere di vendicarsi, riscattare una vita andata futilmente perduta. È impazzita, non sente nemmeno l'acuto dolore di cocci di porcellana, ha perso lei stessa nella fine di un gatto che era la sua voglia di vita prima dell'arrivo di un nuovo domestico. I feels, Miku. È una Mary che lo è e non lo è. La storia ed il carattere psicologico potrebbero starci, la reazione meno MA NON SO COSA PENSARE.
Ed infine arriva Momo con un regalo. Un regalo che va in frantumi all'orribile ed imprevedibile vista del sangue fatto sgogare dalla sua amica. E la sente mormorare una frase che più inquietante non si può, un desiderio macabro e singolare direi. Io ho lasciato il mouse quando ho letto. L'ho fattto rimbalzare sulla coperta che singolarmente non vale nulla (LE FATINE RAGAZZI), ma dopo quest'esperienza, abbiamo qualcosa da condividere. Sei un fottuto genio, Miku. G E N I O. Non so se mi spiego, ma spero tu mi capisca.
Concludo col chiederti clemenza per questa assurda massa di scleri e perdonare eventuali errori, ma è abbastanza tardi- ASPE'. MA È PRESTISSIMO. C'è qualquadra che non cosa... VABBÈ. Ti saluto, abbracci (killer) da questo Samsung Galaxy S4 (??) e sogni d'oro Maryiku.
Fuyu
Recensione alla storia Io... non credo che lui mi odi - 23/12/13, ore 01:13
Capitolo 1: Io... non credo che lui mi odi
Oh oh oh. Ma tu guarda che amore di fan fiction che abbiamo qui. Ok, esco da una brutta situazione con.una recensione che aaaargh non recensirò la fic in questione manco mi pagassero ma proverò a recensire doverosamente questa cosuzza nonostante la rabbia.
Prima di tutto, l'originalità. Penso di amarla solo per questo perché è assolutamente asdfghjkl-- non so se mi spiego. Adoro Seto e penso sia unanime come cosa e scrivere che lui sente le nostre seghe mentali su di lui e sul perché del suo “non avere un PV” non si può definire. Anzi, sì. Hai presente quella scritta in neretto, quella di prima? Repeat. ;A; Ma poi lui e dolce e nonostante tutti odiamo Jin per non avergli concesso un video (ma lo amiamo ancora, grazie per il Kagerou Project!) lui lo difende, cucciolo. Non è un ammmhore? Sì che lo è. Hai ripreso bene addirittura i miei pensieri, riferendoti ai fan ed ispirandoti alle basi comuni. Ebbene, anche Kousuke daltronde penso che non si riterrebbe odiato da chi l'ha creato e gli ha dedicato una canzone - a lui e la sua storia.
Sei stata di una bravura eccelsa e mi complimento vivamente con te. La cosa che più m'aggrada invero è che qualcuno di abile, come te, decida di ricominciare a scrivere dopo omg tantissimo a dir poco proprio sul fandom del Kagerou Days! Non sarò la massima esponente dell'opera sul sito (ANZI) ma vedere tanti utenti entusiasti di questa e che iniziano qui il loro percorso o lo ricominciano è uno spettacolo indicibile e la maggior parte delle volte sono anche in gamba come Autori. Scusa questo piccolo angoli offstory ma dopo questo il mio cuoricino proprio non si trattiene: viva l'indiscrezione comunque.
Tornando alla fan fiction, nulla da dire, scritta meravigliosamente, introspezione divina in tutto ;u; e Setastica (mi ci sono fissata, complimento del Natale 2013). Grammatica ineccepibile e lessico perfetto. Spero veramente di rivederti qui. E non spaventarti per la recensione fuori dalla storia, ma :'
Fuyu
Recensione alla storia Il mondo è coraggio - 05/12/13, ore 23:55
Capitolo 1: Il mondo è coraggio
Che Kuroha mi salti addosso. Che Kido mi faccia sparire. Che qualcuno mi trucidi. Ma io recensisco bene di notte raga, non potevo recensire di giorno questa ShinAya che poi sono il mio OTP nel KagePro. Vi pare potessi recensirla di giorno? Nemmeno io sono tanto stupida. Scusa comunque il ritardo. Prometto che questa recensione non sarà un totale disastro.
Prima di tutto, angolino di Sonia (sì me la guardavo da piccolina) dei errori. Solo uno, che non è nemmeno un errore, più che altro è un consiglio: evita come la Morte in persona le parentesi nella narrazione. Solo questo.
Finita la parte antipatica che - diciamocelo - è quella in cui ripongo speranze per le recensioni, parliamo della shot! Dovessi descriverla con un singolo aggettivo sarebbe perfetta. Non credo che ci si possa aspettare di meglio per la sezione - che poi solo Dio sa se avremo di meglio -, non si limita al semplice esporre la lettera, come spesso ho letto, si tratta dell'inserirla in una storiella più grande; non si limita al scrivere le parole di Shintaro, si tratta del consegnarle direttamente ad Ayano e noi sappiamo che l'ha letta. Non rimaniamo sul testo, a leggere e fantasticare sul futuro di questa, abbiamo un percorso più lineare, una via sicura che noi riusciamo a capire ed immaginare perché c'è un blocco proprio poco prima che la destinaria arrivi a leggere il messaggio. Come posso dire, è un'innovazione quasi. Veramente, non so come spiegarmi.
Inoltre descrivi i sentimenti del diciottenne benissimo, sembra quasi che sia tratta dall'effettiva opera, che sia una semplice citazione. Concili bene i termini ai pensieri, dando un'idea chiara e definita, semplice quasi, del nostro Dan. Ma mantieni anche una certa ironia, come quando fa riferimento alla difficoltà di Momo nel pronunciare il nome del gruppo - la comprendo, all'inizio ero disperata ;u; - o il “virus rompipalle” che presto dovrà ritirare con tanto di scuse o con una scenata tremenda contro un monitor x°°° non fatemelo immaginare, fermatemi. Ma comunque! Tornando alla mail, posso aggiungere che Ayano sarà certamente felice nel leggere i veri sentimenti del ragazzo, nel leggere che la ama o più semplicemente che questa volta sono i suoi veri sentimenti e che ha trovato ‘la sua felicità’. Sì, ne sarà entusiasta.
Ho già detto che amo la ShinAya? Sì. Ma questa è veramente indescrivibile. Cioè, tutte sono bellissime - le ho lette una ad una -, ma questo è il nostro Shintaro, che ha capito di amare Ayano. Questo è lo spirito del pairing, oso. Sì, oso dire che hai trattato perfettamente e nel modo più idoneo questa coppia perché cavoli è così! O va tra le preferite o non la leggevo!
Complimenti per lo stile adottato e le parole scelte, non smetterò mai dirlo, ma hai fatto un ottimo lavoro e descritto alla perfezione le sensazioni di Shintaro. Spero di vederti ancora sul fandom, noi ci sentiremo di nuovo, lo sento.
Fuyu