Recensioni di bridgetvonblanche

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Recensione alla storia Louder than bombs - 29/05/20, ore 12:34
Capitolo 1: Louder than bombs
So che non crederai mai ai tuoi Vavi (io stessa me ne sorprendo), ma il fatto che io sia letteralmente schizzata a leggere questa tua OS è riconducibile solo a due semplici - per quando ovvi - ragionamenti: il primo è che le tue storie ed il tuo modo di scrivere mi piacciono e mi mancano sempre tantissimo. E' come un bisogno primario no, come quando sai di avere sete e ti trovi una bella bottiglia di acqua (o qualsiasi altra cosa) ad attenderti nel frigo di casa. Ecco, questo per me sono le tue fanfiction, oasi nel deserto. Il secondo è invece per "merito" del protagonista di questa OS. Come si fa, del resto, a non amare un personaggio tanto misterioso quanto affascinante e complesso come è Thomas Shelby? 

Ma andiamo con ordine e procediamo per gradi, partendo quindi dal titolo. Non ti soprenderà forse sapere che mentre aspettavo che la pagina si caricasse ho canticchiato il ritornello della canzone (che, apriamo un piccola parentesi, è una delle mie preferite di Map of the Soul). Ma non parliamo dei BTS qui perciiò non voglio soffermarmi oltre se non dirti che trovo la ttua sceltta particolarmente azzeccata, soprattutto perchè dopo quel "louder than bombs" ulrato a squarciagola, segue un "I break", mi spezzo che personalmente trovo in perfetta sintonia con il carattere e con il mood di Thomas dopo la morte di Grace. Il suo spirito è, di fatto, in pezzi: lui, capo degli Shelby, un uomo forte, orgoglioso, con grandi obiettivi davanti a sè, che non si ferma davanti a niente e a nessuno, si ritrova solo a disperarsi per la perdita di forse l'unica persona che lui abbia mai amato in vita sua. Da un lato questa sembra essere la sua condanna eterna e forse, per un brevissimo istante lo stesso Thomas ha pensato di mollare tutto (o anche peggio, tipo ricongiungersi con Grace). Dall'altra però, troviamo Charlie, il frutto del loro amore, tutto ciò che di lei gli è rimasto (ricordi a parte). E quindi Thomas sa che deve restare, sa che non può lasciare tutto ciò che ha fatto fino a quel punto, tutti i sacrifici che ha compiuto per arrivare dov'è. No, Thomas Scelby si leccherà le ferite da solo, pur sapendo che - dopo Grace - nessun'altra donna potrà più occupare quel posto nel suo cuore. E non mi sento di escludere che questo sia anche un meccanismo di auto-difesa da parte sua, ma questo non ci è dato sapere.

Quello che invece so è che ho letteralmente adorato questa OS dove tu vavi ci fai un pò immergere nei meandri della mente contorta e consumata di Thomas. Ci mostri quali possono essere stati i suoi pensieri e le sue paure in una maniera talmente delicata da far venire la pelle d'oca. E' un pò come se questo personaggio trasmettesse una tale riverenza che per "studiarlo" bisogna andare in punta di piedi, senza disturbarlo troppo. Sei stata delicatissima e ho molto apprezzato anche la scelta di azzerare quasi completamente i dialoghi in favore di ciò che io amo di più al mondo, ovveroo l'introspezione e le descrizioni. Anche perchè, in fondo, il dialogo Thomas lo sta facendo con sè stesso (e con Grace). 

Come al solito poi i tuoi finali sono da brividi e anche in questo caso non ti sei smentita, perciò cara vavi ti confesso che avrei molta voglia di leggere altro materiali sui Peaky Blinders (con calma eh, però mi sembrava giusto fartelo notare).

Nel frattempo grazie per averci (e avermi) deliziato con questa perla che vola tra le preferite!
Alla prossima, ti abbraccio forte!

-bridgetvonblanche