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Recensione alla storia Violent red - 13/03/21, ore 02:29
Capitolo 34: Capitolo 33
Premetto che non ero sicura di voler commentare questo capitolo. Non perché mi abbia fatto schifo (o meglio, alcune tematiche sono chiaramente delicate, ma non mi ha fatto schifo il capitolo in sé), ma al contrario pensavo che non fossi io all’altezza di commentarlo. In altre parole, il capitolo è così bello che mi ha fatto paura, paura addirittura di commentarlo, perché temevo di non rendergli giustizia o di non riuscire a cogliere tutte le sfumature presenti…il che mi dispiacerebbe e non poco, considerando tutto l’impegno che ci metti in ogni capitolo. Però…nngh, non voglio nemmeno starmene zitta, anzi, voglio cercare di esporre le mie considerazioni, a maggior ragione che è un capitolo totalmente Izaya-centric aka il tipo di capitolo che preferisco (la sofferenza che mi dà Izaya > p0rn…l’ho detto sul serio, aiuto). Quindiii, dopo aver riletto il capitolo più volte proverò a riordinare i miei pensieri e a dare un’interpretazione a ogni passo.  

Parto da…Hideki. Non io che ero fermamente convinta che Hideki fosse un ragazzo qualunque, magari un compagno di scuola di Izaya, oppure uno che faceva parte del suo giro di scommesse, o ancora della cerchia di amici di Tako. Non io che avevo pensato che lo avesse chiamato quel giorno in cui era con Shizuo per, che ne so, ottenere delle informazioni, o al massimo estorcergli dei soldi. Non io che non gli davo più di 20 anni. 
“Hideki era un omuncolo più sui quaranta che sui trenta” waaat-. Izaya, lo sappiamo che ti piacciono i ragazzi più grandi, ma non ti sembra di aver alzato un tantino l’asticella questa volta…? Almeno scegliti uno sugar daddy, se proprio devi *sigh*. Su Hideki tornerò più tardi, ma intanto ci tenevo a far presente il mio livello di clownaggine, che in questo caso è sinonimo di ingenuità, perché sono stata troppo ottimista…dovevo aspettarmi qualcosa di più grave, quindi mea culpa.
La stringa di note musicali aaaaaaaa (abbastanza inquietante devo dire, soprattutto quel Re, è in corsivo, quindi è simbolico mmmmh). Speravo che non avrei dovuto pensare a Kameron così presto, e invece 💔
Qui voglio ridicolizzarmi di nuovo, perché devi sapere che ho pensato (di nuovo, molto ingenuamente) di inserire la sequenza su Google nella piccola speranza di trovare una pista…il primo risultato che mi ha dato Google è stato l’Inno alla gioia. Non so che dire…anche il caso vuole sfottermi. Okay, HO CAPITO, non cerco nulla (anche se nel frattempo mi lambicco il cervello, uff).
Visto che stiamo già parlando di cose inquietanti…la bambina, aiuto. È a dir poco raccapricciante e spulciando un po’ il forum ho letto che è collegata alla bambola di Lucy nel capitolo 24, e quindi alla nascita di Lucien *sbatte le palpebre*. Interessante, ma non credo di essere ancora pronta alla verità, quindi al momento immagazzino quest’informazione in un angusto angolo della mia mente, così ci ripenserà la me del futuro (ah, non posso fare così? No?).
Non so se sia voluto o si tratti di una mera coincidenza, ma ho adorato il parallelismo fra il “Chiudi gli occhi” di questo capitolo e l’“Apri gli occhi” presente nel capitolo 23 (quando Izaya era intento a dipingere le piastrelle del bagno, per intenderci), così come ho adorato l’analogia fra la stanza fredda e sconosciuta in cui si trovava Izaya e la stanza altrettanto fredda e sconosciuta della sua mente.

Oh, veniamo alla mia parte preferita: la scena di Izaya in metropolitana *heart eyes*. Innanzitutto, il modo in cui hai sovrapposto i pensieri di Izaya alle fermate è geniale, quando ho letto il capitolo la prima volta ho anche sorriso (e poi non ho sorriso più, quindi me lo sono tenuto stretto). E poi, e pooooi *saltella* grazie per aver dedicato un pezzo del paragrafo a descrivere la magia della metropolitana. Mi affascina pensare che la metropolitana sia il punto di intersezione di migliaia di vite umane che ogni giorno si incontrano per un breve istante, prima di procedere sul proprio binario. È strano, perché sono tutte facce sconosciute, persone che con pochissime probabilità incontrerai una seconda volta; eppure, in quei pochi attimi condividi qualcosa con quelle persone, riuscite stabilire una connessione latente e questo vuol dire che, anche se per poco, hai lasciato il segno nella vita di quelle persone e loro nella tua. Magari è l’anziano a cui hai ceduto il posto, oppure la ragazza di fronte a te che ti fissa insistentemente, perché il treno è pieno e non c’è modo di spostarsi. Mi facevo spesso queste domande quando prendevo la metropolitana: “Quali persone incontrerò oggi? Ci sarà qualche volto che ricorderò? E loro si ricorderanno di me dopo che saranno scesi, anche se ai loro occhi non sono nessuno?”. E naturalmente cercavo anche di analizzare i visi che vedevo. “Come sarà andata la loro giornata? Sono stanchi? Non vedono l’ora di tornare a casa o prima preferiscono fare un salto al bar? Sono felici? Sono tristi? Cosa gli sarà successo?”. Ora la smetto, altrimenti divento io quella inquietante *cough*. Seguirò l’ordine delle fermate, quindi le commenterò una per una.

Prima fermata: “amava tutto il genere umano, ma una parte del genere umano che aveva le gonadi esterne a volte faceva schifo” say it louder, bestie. Non so come, ma c’è qualcosa di tenero nell’immaginare Izaya che si arrovella il cervello mentre cerca di analizzare questo territorio ancora sconosciuto. Forse perché la società ha sempre aspettative troppo alte per i ragazzi, come se loro non fossero autorizzati a sentirsi insicuri in materia sessuale, come se le prime esperienze fossero un passo importante solo per le ragazze, come se loro dovessero sapere già tutto. È rassicurante vedere Izaya confuso e…deluso? Piccino, si aspettava che il primo appuntamento fosse al cinema, non di certo in un lurido bagno. E forse il mal di gola se lo aspettava, perché sa di essere logorroico e quando lo si lascia parlare delle cose che gli piacciono non lo ferma più nessuno… ma sicuramente non quel tipo di mal di gola 💔
La scena con le sorelle è iconica solo per il semplice fatto che Izaya ha dovuto mettere in pausa la sua crisi adolescenziale per risolvere qualsiasi problema stesse devastando la vita di Kururi in quel momento. Ah, la gioia di fare da genitore a due sorelle più piccole, mentre quelli che dovrebbero essere i tuoi genitori sono dall’altra parte del globo. Sono sicura che Izaya è grato ai suoi per avergli regalato queste emozioni incredibili.
La chat erotica MMMH…vorrei essere più sorpresa, ma in realtà non lo sono molto, perché Izaya è curioso (a volte fin troppo) e penso che dopo un po’ si annoierebbe con i porno, meglio passare a qualcosa di più…creativo. Ce lo vedo, sarebbe da lui, ecco (btw “Era affascinante scoprire cosa passasse per la testa di quegli uomini mentre avevano una mano dentro i pantaloni, sapere che digitando sulla tastiera stesse premendo i tasti delle fantasie che forse richiudevano nelle segrete di una vergogna inconfessabile quando tiravano su la cerniera del loro personaggio pubblico” bella, bella, bella).

Seconda fermata: felicissima che ci hai dato altre briciole su quell’episodio con la yakuza (lo aspettavo da tantooo).  
“Perciò era rimasto senza un soldo, con uno zigomo tumefatto e nessun luogo dove nascondersi, né qualcuno a cui chiedere asilo”. Sarò scontata, ma questa frase è davvero triste. Lo sarebbe in qualsiasi circostanza, riferita a qualsiasi persona, ma è ancora più triste pensare che il destinatario sia un ragazzino di 15 anni. Un ragazzino che a quell’ora dovrebbe essere nel suo letto e sentirsi al sicuro, non sul ciglio di una strada sperduta, al freddo e sotto la pioggia, contando i minuti che gli restano da vivere. Ed è ancora più triste se penso che magari Shizuo l’aveva pensato quella sera. Forse il discorso era uscito durante la cena con i suoi. Mi immagino mamma Heiwajima che lo stuzzica per l’ennesima volta e Shizuo che comincia a lamentarsi delle cazzate che ha fatto Izaya negli ultimi giorni, non sapendo effettivamente quanto fosse grande l’ultima che aveva fatto. Forse l’aveva pensato anche prima di andare a dormire. Forse si era immaginato un Izaya sogghignante mentre pianificava il prossimo casino. Se solo avesse saputo le proporzioni del casino in cui Izaya si trovava in quel momento 💔
“Non riusciva a togliersi di mente quella parola, da quando gliel’avevano suggerita anni prima” OHHH, chi è stato il follettino ad avergli inculcato l’idea? E perché penso che farebbe meglio a scappare, prima che tutta Ikebukuro gli si rivolti contro? (Seriamente però, sono curiossssa di sapere a chi va questo merito, il lavoro di Izaya gioca un ruolo importante nella serie. Non riesco a immaginarlo fare altro nella vita, è un mestiere che gli sta troppo bene).
Oddio, la scena della campagna. Ansia. Questo è il motivo per cui sono sempre guardinga quando sono vicina a una campagna, ho costantemente il timore di imbattermi in qualche cadavere o, peggio, qualche malintenzionato. Non bastava la yakuza, anche l’omicida di turno ci si mette. Ansia. Ma si può essere così sfigati? Mi rispondo da sola.

Terza fermata: “[C’è lo duro quando ti penso] [Del tuo comprendonio non dubito, dato che ancora mi pensi]”, ROOOOOOOASTED. Scusa, dovevo dirlo, sono volata quando l’ho letto.
“La settimana successiva era stata la più bella che fosse in grado di ricordare”. Questa frase è addirittura più triste di quella della seconda fermata, perché è sincera, ma non del tutto. Perché in questo capitolo scopriamo che ogni cosa bella che ha vissuto Izaya quella settimana è sempre stata macchiata dall’episodio di quella fatidica notte. C’era qualcosa di insidioso in ogni piccola cosa che faceva con Shizuo, e Izaya ha dovuto attingere a tutta la sua buona volontà per non cedere alla paura. Io, personalmente, non ci avevo neanche pensato e ora mi sento…svuotata. Perché tutti quei momenti ora si tingono di un altro significato. In quelle scene non ci sono solo Shizuo e Izaya, ci sono Shizuo, Izaya e qualcun altro. La scena del cinema mi ha fatto particolarmente male, perché mi ricordo di come Izaya si era divertito un mondo a torturare Shizuo portandolo a vedere un film francese in bianco e nero. E mi ricordo anche di quanto si era divertito a parlargli nell’orecchio, e forse gli stavano piacendo anche i pop-corn (stava mangiando!) e poi… “[Sei uno a cui piace ingoiare]”. Posso mettere solo 💔💔💔 perché non trovo le parole per commentare. Anche la scena con la madre mentre andavano in giro per negozi…oppure la scena (che pensavo fosse) divertente in cui Izaya era con Shizuo al bar e si era sporcato di crema. Ciò che mi colpisce è come persino un’azione così banale e ingenua (si era solo sporcato) abbia potuto trasformarsi in un atto deplorevole ai suoi occhi. Un atto così deplorevole che lo ha spinto ad affidarsi alla superficialità di Internet per scoprire se era normale venire così subito. “Come se fosse fatto per quello”, è tutto così sbagliato 💔

Quarta fermata: non ce la posso fare. Ma…io credevo che il messaggio che Izaya aveva ricevuto a tavola fosse del dottor Kitamura che gli prescriveva gli antipsicotici. Gli stessi per cui Izaya aveva chiesto a Shizuo di raggiungerlo sulla collina. E ora…mi stai dicendo…che *si prende la testa fra le mani*. Tutto quello che ho letto finora è una menzogna, bene così *inserisce meme I cannot see*.
La scena della ragazza in metro (!!), grazie, grazie per averla inserita. È un argomento che mi sta molto a cuore (come immagino a tutte le donne) e sono contenta che gli hai dedicato uno spazio. “Era curioso come a volte fossero le stesse donne a veicolare quel messaggio di rassegnazione passiva, a indottrinare alla colpa di non averlo evitato, invece che alla protesta per averlo subìto”, quanta rabbia mi fanno queste parole, eppure è l’amara verità. I primi nemici delle donne non sono gli uomini, ma le donne stesse. Quelle donne che pensano che le molestie ce le meritiamo se scopriamo troppo la gamba, o anche solo se osiamo avere un seno abbondante. Perché mica l’uomo è dotato di autocontrollo? Ovvio che no, è il suo istinto. Piuttosto è colpa tua che sei cresciuta così. Te le vai a cercare. Mi fermo qui perché non voglio divagare, non mi sembra il contesto adatto.
In tutto ciò c’è almeno una cosa positiva: feminist Izaya confirmed.

Sesta fermata: abbiamo un video, signori. Perdona la domanda banale, ma quanto può essere infimo questo verme? Io— *prende un respiro profondo*. Non solo si è approfittato di un ragazzino, MA lo ha anche registrato. Ma con quale coraggio si guarda allo specchio la mattina? Quanta malvagità c’è in quello che ha fatto? I video durante un rapporto bisognerebbe farli solo se c’è un legame di fiducia fra le persone coinvolte. E i video sono un gesto di fiducia, perché una delle persone concede all’altra di riprenderla in uno dei suoi momenti più fragili e intimi. Ma se c’è la fiducia va bene così, donare una parte di sé all’altra persona fa parte del gioco e non c’è nulla di umiliante se la persona che la riceve è speciale per noi.
Ma questo video fatto in questo modo…è solo un atto denigratorio. Non te ne frega niente della persona, vuoi solo umiliarla per il piacere di sentirti potente e di avere il controllo su di lei. È ripugnante, e ciò che è peggio è che Izaya ha rimosso tutto. Non avere il pieno controllo sulle proprie azioni è già di per sé spaventoso, ma addirittura non ricordare? Non essere più sicuri di ciò che è successo veramente e ciò che si è svolto nella nostra mente? 

Settima fermata: mi allaccio al discorso precedente. Izaya ha ripetuto “Hideki ha detto” un sacco di volte. Sembra una maledizione, e purtroppo non ha alternativa che appigliarsi alle parole di quel depravato, come se non fosse già destabilizzante non avere ricordi. E non solo non ricorda, ma non riesce nemmeno a fidarsi di sé stesso, perché neanche lui è sicuro di cosa ha fatto (o di chi era) in quel momento. Era veramente lui o l’immagine che gli altri proiettano su di lui?  La sequenza di ricordi sfocati e confusi che segue mi conferma che ho ragione. Izaya è così abituato a sentirsi dire che è una troia e che il suo unico scopo nella vita è aprire le gambe che alla fine ha imparato ad accettarlo, fino a sforzarsi di credere che lui sia davvero così e di farlo credere anche agli altri. Già il suo corpo lo aveva tradito, ma ora anche la mente è diventata sua nemica. Cosa gli rimane? Non può sentirsi più sicuro neanche negli angoli più nascosti di sé stesso. Se provo a mettermi nei suoi panni mi sembra di impazzire.
“Allora, quando il dolore di privarsene diventava intollerabile al punto che odiava il ricordo come si odia qualcosa per rassegnarsi al fatto di perderla, le sue labbra si torcevano in modo malevolo per il disprezzo di attribuire tanta importanza a una prima volta; ma si disprezzava ancora di più quando sentiva il petto che si incrinava di nuovo al pensiero che non fosse importante, quando si precipitava a riprendere da terra il ricordo, perché lo rendeva felice”. Questa frase è dolorosamente bella e descrive perfettamente Izaya in poche righe. Come fai a trovare parole così azzeccate, ho un magone in gola.
La prossima parte è quella con i genitori, che, ahimè, vorrei evitare di commentare, perché la prima volta ero sul punto di piangere per la rabbia, ma non mi sembra neanche giusto glissare. Ora metteremo alla prova la mia capacità di sintesi.
Prima di tutto, la frase “e poi aveva gridato che consegnarlo a psichiatri e dottori di vario tipo era solo una scusa per poter scaricare la colpa se si fosse ammazzato” mi ha fatto molto male. Grazie.
Secondo, la scena fra Izaya e Shirou dal dottore. Allora, (datemi una camomilla) io ci metto tutta la volontà del mondo per cercare di capire i suoi genitori, o quantomeno cerco di immedesimarmi, perché nessun genitore sa effettivamente quello che fa, non c’è nessun fascicolo che ti insegna come fare il genitore o come essere il genitore perfetto. E non sono nemmeno una madre, non ho neanche fatto la baby-sitter in vita mia, quindi non me la sento di criticare ogni cosa che fanno o pensano, perché neanche io so che tipo di persona sarei se fossi dall’altro lato. Premesso questo…ci sono certi comportamenti che mi lasciano allibita. Come quando Shirou che si è girato verso il dottore per dirgli che quando fa così è intrattabile. Ma che vuol dire? Cioè, se tuo figlio urla è perché evidentemente c’è qualcosa che non va e la prima reazione spontanea dovrebbe essere chiedergli qual è il problema. Ma no, lui ha addirittura dovuto aspettare che Izaya piangesse prima che azzeccasse la cosa giusta da dire (ed è ancora più grave se penso che Izaya raramente piange, soprattutto se ha di fronte altre persone e soprattutto se quelle persone sono i suoi genitori. Quindi in quel momento deve essere stato proprio al limite, ha esaurito tutte le carte se è arrivato a cedere a quelle lacrime che tanto disprezza). Cioè…non è normale e la cosa che più mi spaventa è che questo non è un episodio sporadico, ma l’ultimo di una lunghissima serie. Izaya è stato male innumerevoli volte davanti ai loro genitori e loro raramente sono stati capaci di essere d’aiuto. Posso capire la prima, la seconda, la terza, anche la quarta volta…ma questa storia va avanti da anni e ancora i suoi genitori non sanno nemmeno come rivolgersi a lui. Che poi mica gli viene chiesto loro la luna? No, si tratta semplicemente di essere empatici e, boh, umani? A volte non mi sembrano neanche umani, oppure mi sembrano ciechi, non lo so. Ci sono troppe cose che non vedono, o forse decidono di non vedere, e sinceramente non so quale delle due sia peggio. Fatto sta che il modo in cui interagiscono con Izaya mi paralizza. A volte mi domando seriamente se si rendono conto che Izaya è un essere umano e non un’auto che possono spedire dal meccanico non appena si presenta qualche problema. Non riesco nemmeno a formulare un pensiero quando sono così, perché mi risulta impossibile persino immedesimarmi. Boh *si siede e contempla il vuoto*. Io penso che la terapia servirebbe anche a loro, non solo a Izaya.
(Possiamo ancora parlare di sintesi? Oops, ma in effetti non ho mai avuto questo dono).

Ottava fermata: okay, vediamo di analizzare un po’ di cose. Abbiamo un secondo video, ma questa volta Izaya non si vede in faccia, quindi non possiamo essere certi che sia lui. Al tempo stesso non possiamo escludere la possibilità che non sia lui. E naturalmente non possiamo nemmeno fidarci dei suoi ricordi, a partire dal semplice fatto che Izaya stesso è incapace di discernere fra i suoi cosiddetti ricordi e gli scenari plasmati dalla sua mente. Quindiii niente, rimaniamo con il dubbio…no, okay, in realtà lo so che tutti gli indizi propendono per il sì, però preferisco rifugiarmi nella magra consolazione che Izaya non è stato ripreso in faccia per negare l’accaduto. È un atteggiamento codardo? Probabile, ma se fossi Izaya mi aggrapperei con tutte le mie forze a quel margine di dubbio, e me ne servirei per far finta che non sia successo nulla. Una volta Izaya ha detto (nel capitolo 17, se non sbaglio) che se qualcosa non si vede è più facile far finta che non esista, e in questo momento è ciò di cui ha più bisogno. Far finta di nulla, convincersi che il ragazzo nel video non sia lui, pur rischiando di sembrare un povero illuso. O un pazzo.  
In realtà, ciò che mi destabilizza di più è l’uomo che Izaya vede (o crede di vedere) sulla soglia. Per essere più precisi, mi destabilizza la connessione che Izaya avverte con quell’uomo (se era uno sconosciuto, perché si è sentito così attratto da lui? E non parlo di attrazione fisica, ma dell’intesa che è scattata fra di loro) e la scena di loro due sotto il cavalcavia. Nelle tue blaterazioni autorevoli hai detto che l’ultima scena è l’unica eccezione fra le scene esplicite, il che significa che potrebbe essere veramente accaduta. Se questo fosse successo in una serie tv avrei creduto che fosse veramente accaduto, perché è quel tipo di plot twist che c’è in ogni serie tv (infatti dopo un po’ diventa addirittura prevedibile). Ma considerando che la mente sei tu, magari hai pensato che facessimo questo ragionamento e quindi il vero plot twist consiste nel fatto che si tratta dell’ennesimo incubo delirante di Izaya, mentre tu godi nel vederci spremere i nostri occhietti alla ricerca di qualche minuscolo indizio che conduce alla verità. Oppure, ancora meglio, hai predetto anche questo, quindi la scena è veramente accaduta. Scherzi a parte, io avrei tre teorie:
1) la più semplice e apparentemente banale, ovvero quell’uomo era veramente presente a casa di Hideki e il ricordo che ne segue è reale. L’uomo ancora non lo conosciamo, ma servirà in seguito per sviluppare un’altra sottotrama.
2) l’uomo era presente a casa di Hideki e il ricordo che ne segue è reale. L’uomo non è importante, se non per il fatto che Izaya, appena l’ha visto, abbia proiettato su di lui l’immagine di Kameron. Ricollegandomi alla strana connessione di cui ho parlato prima, la mia ipotesi è che Izaya in quel momento abbia visto in quel perfetto sconosciuto qualcosa che gli ha ricordato Kameron. Ciò giustificherebbe come mai Izaya non riuscisse a staccargli gli occhi di dosso e, anzi, volesse che si avvicinasse. E giustificherebbe anche la scena esplicita sotto il cavalcavia, perché sarebbe la rivincita che Izaya aspettava di prendersi nei confronti dell’unica persona che gli ha tolto tutto. Con l’unica differenza che Kameron non era veramente lì, e quindi Izaya si è sfogato su una persona che non valeva niente. Ma forse per Izaya valeva comunque la pena di fare ciò che ha fatto, perché era tutto ciò che poteva fare per realizzare il suo desiderio di riscattarsi. Quindi, anche se non era Kameron, ma solo uno che gli somigliava, ai suoi occhi appariva comunque un’azione lenitiva e necessaria.
3) l’uomo non è mai esistito, quindi la scena esplicita non è mai successa. Tuttavia, Izaya potrebbe aver proiettato il ricordo di Kameron su questo personaggio fittizio. Quindi la vendetta è avvenuta, ma solo nella sua mente.
Naturalmente potrebbero esserci altre opzioni: ad esempio, è possibile che l’uomo sia stato a casa di Hideki, ma che non abbia seguito Izaya sotto il cavalcavia; oppure è possibile che l’abbia seguito, ma che gli abbia dato solo dei soldi (i soldi con cui Izaya ha comprato l’orologio a Shizuo 💔). Personalmente, fra tutte mi convince di più la seconda teoria (e in un certo senso è anche quella che mi soddisfa di più, perché nonostante tutto penso che la vendetta di Izaya sia lecita). Tra l’altro, non so esattamente come spiegarlo, ma la scena esplicita l’ho sentita reale. Anche la prima volta che ho letto il capitolo ho avuto subito l’impressione che quella scena fosse diversa dalle altre…ma non so dire in che modo. Forse è soltanto l’effetto naturale del tuo stile che riesce a farmi immaginare ogni scena in tutti i dettagli, mmh. Beh, per ora queste sono le mie interpretazioni.

Nona fermata: sto urlando…dalla gioia. Grazie, grazie, grazie per aver affrontato questo argomento. Ti giuro che è da quando ho iniziato VR (quindi esattamente 5 anni fa, yikes) che il dubbio che Izaya potesse avere qualche malattia sessuale mi perseguita, e ora ho finalmente delle risposte. Non erano tanto i rapporti anali che mi spaventavano (anche se effettivamente Shizuo non ha mai indossato il preservativo quando l’ha fatto con lui, credo), quanto i rapporti orali, che se la mia memoria non mi inganna non sono stati pochi. Ogni volta che se ne faceva menzione una parte di me andava in panico, perché non sapevo che tipi frequentava Izaya, ma ero certa che non fossero affidabili. Quindi grazie per avermi sollevato questo peso dal cuore, ora ho una preoccupazione in meno (o così credevo, ma poi ho letto del test che può fare solo fra tre mesi eeeeee, niente, ritorno a disperarmi).
Ho adorato il paragone fra Izaya e la bambola vodoo, perché, ahimè, rende molto bene la scena e ho potuto immaginare cosa provasse Izaya in quel momento.

Decima fermata: mmh. La mia prima reazione quando ho letto “aveva ceduto al ricatto” è stata, per utilizzare un eufemismo, well, shit. Poooiii, però, sono arrivata al punto in cui Izaya ritorna da Hideki per saldare il debito e lo accusa di averlo scopato due volte…e lì Hideki cade letteralmente dalle nuvole. Per quanto mi faccia strano, non penso che Hideki abbia mentito in quel momento, perché Hideki è un omuncolo codardo che a malapena riesce a fingersi invalido. Quindi, se fosse successo veramente, penso che Hideki avrebbe avuto troppa paura per negare l’evidenza, piuttosto avrebbe confessato trovando una scusa per discolparsi, oppure giungendo a un compromesso con Izaya (come in effetti aveva fatto, ma Izaya non si ricorda (?)).
Ma se Hideki ha detto la verità vuol dire che è Izaya ad aver mentito, perciò ritorniamo al punto di partenza, ovvero non possiamo fidarci di Izaya perché la sua mente è ritornata a fare le bizze. Per non parlare del fatto che, se Hideki non ha mentito sulla seconda scopata, è lecito chiedersi se allora non sia stato sincero anche riguardo ai suoi amici che hanno scopato Izaya. Qui, però, ho più difficoltà a incastrare i pezzi (anche perché alcune cose non sono state dette e, ahimè, tempo che questa storia sia ben lunghi dall’essersi conclusa), quindi per ora mi fermo con le speculazioni. In definitiva…che dire, meglio non dire. Alla fine è come hai detto tu, non possiamo essere sicure di niente *alza le braccia al cielo*, fatta eccezione per il primo video (di cui ora sto iniziando persino a dubitare l’esistenza HAHAH).

Passiamo a qualcosa con meno angst, Risaaaaaa ❤ sono tanto felice che tu sia riuscita a inserirla! Mi piace tanto il modo e il contesto in cui hai fatto intrecciare la sua vita a quella di Izaya. A proposito di Izaya, tutte le sue qualità di fratello maggiore sono emerse a galla *manda tanti bacini*. Anche qui ho avvertito un moto di tenerezza nell’immaginare Izaya così deciso a insegnare a Risa come difendersi…e anche una punta di amarezza, perché Izaya non ha avuto nessuno che glielo insegnasse, ha dovuto fare tutto da solo. Perché al contrario di Risa, Izaya non ha avuto nessun punto di riferimento, nessuno che lo guidasse o, peggio ancora, che lo confortasse e lo facesse sentire protetto. Il colpo di grazia l’ho ricevuto quando Izaya le ha persino dato il suo fidato coltellino, la sua ultima arma di difesa, prima di andare da Hideki 💔 (ma quante volte ho messo 💔 in questa recensione? Forse pure troppe, ma in certi punti è l’unico modo in cui riesco a esprimermi 💔 (questa volta l’ho fatto apposta lol)).
Alcune frasi che mi sento di commentare a parte:
1) “Un giorno avrebbe capito perché certuni provassero una fiducia istintiva nei suoi confronti, anche quando li guardava con tutta la sincera malignità che gli suscitavano, specie se sembravano deboli” mi ricorda tanto la frase “it’s kinda scary how much people trust me” che Izaya dice nell’anime ❤
2) “Erano fazzoletti che profumavano di canfora” era proprio necessario?
3) “Come-ti-pare Stronzo?” è sua allieva da appena 20 minuti e ha già imparato così tanto, wow, sono commossa.
4) “Izaya le offrì il pugno chiuso per batterlo nocche a nocche in segno di solenne alleanza” posso unirmi anch’io? Pretty please?

La scena successiva…in realtà non ho molto da dire, perché l’intera scena si pone a metà fra un ricordo e un’allucinazione (qui ho avvertito particolarmente i toni deliranti di Izaya) e gli eventi che si svolgono sono confusi. E preferisco anche non soffermarmi su quell’uomo, perché la sua presenza mi inquieta (Hideki è uno schifoso, ma non fa paura), anche se probabilmente è una conseguenza del fatto che l’ho associato a Kameron, quindi ho percepito il tutto in maniera più amplificata.
Vorrei, però, fare qualche considerazione su quello che ha detto Izaya, ovvero "Era stanco di dare troppo a poco prezzo. Stanco di posare coperte sugli altri, stanco di tendere le braccia, stanco di chinarsi su tutte le culle per fare una carezza alle cose brutte e tristi che ne avevano bisogno”. Mamma mia, questa frase è soffocante e liberatoria al tempo stesso, e per questo mi sento di dire , cazzo, c’ha ragione e fa bene. Izaya ha i suoi difetti e la maggior parte delle volte si comporta come se volesse farsi odiare da quelli che ha intorno, lo so, ma non si merita di essere calpestato, derubato e gettato via come una pallottola di carta, come se davvero non valesse più di uno sputo. Non merita di annegare in questo odio per sé stesso solo perché gli altri sono troppo ottusi per vedere oltre la sua maschera, e soprattutto non merita di infliggersi queste punizioni perché pensa che gli altri pensano che se li merita. Basta, davvero, è ora di metterci un punto. La cosa che mi fa più rabbia è che Izaya pensa che sia il solo a doverla pagare (e naturalmente sceglie i gesti più estremi perché l’odio per la sua persona è tanto così dal superare persino il suo ego), quando invece sono gli altri a doversi fare una lavata di coscienza (i primi della fila sono ovviamente i suoi genitori).
Anche per questo non mi ha fatto ribrezzo la scena esplicita sotto il cavalcavia. Okay, il gesto in sé è stato turpe, ma non biasimo Izaya per quello che ha fatto (ipotizzando che sia successo veramente) e, anzi, sono quasi soddisfatta che per una volta si sia preso qualcosa con la forza. Che per una volta non sia stato lui a cedere ai patti e che non sia stato lui ad abbassarsi e a pregare le persone di restare. Questa volta ha dettato lui le regole e, cosa più importante, ha stabilito lui quanto valesse.
Visto che sono in tema, ne approfitto anche per menzionare Daniil, che se ricordo bene è l’unica personalità di Izaya che in questo capitolo è rimasta nascosta tutto il tempo, fatta eccezione per una riga di testo. Dato che tutte hanno fatto un tentativo, voglio provarci pure io hehe.
Alloooora, un uccellino mi ha detto che la frase in cui appare Daniil è collegata alla metafora presente all’inizio del capitolo 23. Purtroppo non la ricordavo bene, quindi sono ritornata indietro e l’ho letta un paio di volte. La prima volta ho concentrato l’attenzione sul fatto che Izaya si stesse nascondendo mentre aspettava impaziente qualcuno. La seconda volta, invece, mi sono soffermata su un dettaglio: quando Shizuo chiede a Izaya come farà a riconoscere la persona che sta aspettando, Izaya gli risponde che la riconoscerà subito, perché sarà l’unica che può vederlo e l’unica che può capire quello che dice. Non so chi avesse in mente Izaya, ma a me questa persona sembra tanto Shizuo. Forse Izaya non se n’è accorto, ma Shizuo è stato in grado di vederlo subito, sebbene fosse nascosto (tralasciamo il nascondiglio alquanto discutibile). Non solo, è riuscito anche a capirlo quando Izaya ha incominciato a parlargli in russo al telefono, e infatti Izaya stesso ha detto “Shizuo sembrava aver capito quello che voleva dirgli, anche se non era quello che stava dicendo”. Quindi possiamo ipotizzare che Shizuo sia quella persona, oppure un’altra che Izaya non aveva considerato, perché pensava ci fosse solo uno in grado di vederlo e di capirlo. Tenendo questo in mente, ho riletto più volte il capitolo 33 e c’è una frase che fra tutte mi suona un po’ strana ed è quella in cui penso ci sia Daniil.
La frase è: “Shizuo aveva aspettato, anche se non era tenuto a farlo. Non era a lui che lo stava chiedendo”. Non so se è perché alla fine mi sono convinta, ma ormai non riesco più a leggere questa frase senza pensare all’inizio del capitolo 23. Shizuo ha visto Izaya e si è anche trattenuto sotto l’albero, anche se non era tenuto a farlo, perché Izaya non gliel’aveva chiesto, non era lui che stava aspettando. Questa è la mia piccola speculazione. Naturalmente fammi sapere se ho preso un granchio, perché in tal caso continuo la mia ricerca (è più forte di meeeee, voglio trovarlo).

Penso di aver concluso...? Anche perché noto con enorme sorpresa che sono arrivata alla nona pagina di Word, urca. Ma naturalmente non posso filarmela senza farti “qualche” complimento (se non lo faccio i sensi di colpa non mi lasciano dormire!).
Sei bravissima, davvero. Ogni volta che pubblichi un capitolo mi lasci senza parole, hai una creatività senza limiti (cosa mangi per avere un cervello così??!) e una proprietà di linguaggio fenomenale, più unica che rara. Una delle cose che amo di più dei libri è il fatto che apprendo sempre qualcosa di nuovo e provo la stessa sensazione quando leggo VR: ogni volta che leggo uno dei tuoi capitoli mi sembra di imparare qualcosa, che sia a livello linguistico, culturale o umano, alla fine del capitolo mi sento arricchita. Non solo, offri anche tanti spunti di riflessione e riesci ad affrontare tematiche serie in maniera appropriata e adattandole ai personaggi. Adoro il fatto che scrivi la storia secondo il punto di vista di personaggi diversi, perché mi permette di avere un quadro più ampio della scena che si svolge e mi permette anche di prendere in considerazione opinioni o fatti a cui prima magari davo poco peso. Quindi grazie per condividere con noi il tuo talento e la tua conoscenza.
E grazie anche per dedicare così tanto spazio a Izaya e per rendergli giustizia. In realtà ne ho già parlato l’ultima volta che ho lasciato una recensione, quindi non voglio dilungarmi o peggio ancora ripetermi, però sento che ti devo davvero ringraziare. Non stavo scherzando prima quando ho detto che i capitoli Izaya-centric sono i miei preferiti e il motivo principale è che adoro leggere i suoi pensieri. Quando prendi il suo pov ho la sensazione di vivere i momenti in prima persona, perché lo descrivi così bene che mi sembra di essere nella sua mente. E sebbene a volte mi spaventi, in realtà questo mi rende super felice, perché mi sento più vicina a lui e in un certo senso anche a quella parte di me che mi ricorda un po’ Izaya, e per questo te ne sono grata ❤.
Spero che questa recensione non faccia totalmente schifo e che abbia detto qualcosa di sensato. In realtà sono molto tentata di cancellarla, ma non lo faccio solo perché ho impiegato circa 10 giorni a scriverla tutta (ho scritto un pezzetto ogni sera). Volendo avrei potuto commentare altre cose, ma ho preferito soffermarmi su quelle che ritenevo davvero importanti. In caso mi vengano altre cose da dire, ti mando un messaggio oppure scrivo sul forum (sì, questa volta ritorno sul serio).
Okay, ora ho davvero finito! E domani ho lezione, quindi farei meglio ad andare a dormire.
Ci sentiamo (spero) al prossimo capitolo. Bye bye.

Vale
(Recensione modificata il 13/03/2021 - 08:54 am)
(Recensione modificata il 13/03/2021 - 10:43 am)
(Recensione modificata il 13/03/2021 - 12:35 pm)
Recensione alla storia Violent red - 11/05/20, ore 19:41
Capitolo 30: Capitolo 29
Mi sembra sia passata una vita dall'ultima volta che ho messo piede su EFP (invece sono passati a malapena tre anni, perbacco) e, soprattutto, dall'ultima volta che ho letto un capitolo di questa fanfiction (mi ero persa non uno, non due, ma ben OTTO aggiornamenti (!!)), buuuuut il caso volle che ad aprile, dopo aver ripreso a leggere le novels di drrr!!, mi ritornasse la fissa per la serie e, di conseguenza, per la Shizaya. Non potendo frenare la mia curiosità mi sono subito messa a cercare la tua fanfiction, perché è sempre stata l'unica fanfiction sulla Shizaya che io sia mai riuscita a leggere e anche l'unica che mi abbia mai fatto provare qualcosa oltre il piacere di leggerla, come se un filo invisibile mi legasse a tutti i personaggi e mi facesse sentire sulla mia pelle quello che provavano loro. Again, il caso volle che il giorno in cui ho digitato il nome della fanfic coincidesse casualmente (ma io non credo nelle coincidenzeee) con il giorno in cui tu avevi caricato l'ultimo capitolo (il 29, appunto): l'ho preso un po', scherzando, come un segno del destino che voleva dirmi: "the time has come, recupera quello che hai perso in questi anni". Dunque mi sono armata di pazienza (è stato più facile del previsto) e ho dedicato ogni giorno a un capitolo, ponendomi l'obiettivo di rimettermi al passo con la storia e, infine, eccomi qui: tre settimane dopo (anche dopo aver finito il binge-reading mi sono presa alcuni giorni per rileggere gran parte dei capitoli vecchi e rinfrescare così la mia memoria) sento assolutamente la necessità di commentare questo capitolo, sia perché è il minimo che possa fare sia perché penso che questo sia uno dei capitoli più belli della storia giunta a questo punto e credo che mi sentirei male se non provassi almeno a dire qualcosa su quello che ho provato leggendolo.
 
Da dove posso iniziare--ah, sì. Izaya e Shizuo. Che domande.
Risulto credibile se dico che ho letto quasi tutto il capitolo con la mano artigliata al petto, all'altezza del cuore, perché sussultavo ogni volta che questi idioti provavano ad avere una conversazione seria, o perlomeno uno scambio di battute che non avesse come unico scopo quello di ferirsi a vicenda? Vederli così rilassati e sereni, privi delle solite maschere d'indifferenza e di odio, complici di un'intesa che neanche loro hanno compreso appieno, mentre parlano di argomenti che dall'esterno potranno sembrare scontati e magari innocui, mi ha lasciato un sapore amaro in bocca perché mi ha ricordato quello che avrebbero potuto essere sin dall'inizio, se solo le cose avessero preso una piega diversa e si fossero dati una piccola possibilità. Ho sempre pensato che Izaya e Shizuo fossero più simili di quanto avessero mai voluto ammettere, sebbene i loro caratteri siano completamente agli antipodi: eppure, paradossalmente, le loro profonde differenze sono anche gli spazi vuoti delle loro personalità che potrebbero colmare vicendevolmente, come due ingranaggi che se incastrati nel verso giusto funzionano. Ecco, in questo capitolo Izaya e Shizuo funzionano, hanno trovato dopo innumerevoli e sofferenti tentativi il verso giusto in cui far muovere le loro personalità, per una volta senza che queste stridano o si respingano. Lo so che non dovrei bearmi troppo di quest'immagine perché, ahimè, non corrisponde alla loro versione canon e naturalmente anche nella fanfic questa è solo una felicità passeggera, considerando come finirà la storia (è impossibile dimenticare l'epilogo hahaha ride per non piangere), però a quello ci penserò in un altro momento (proprio oggi ho condiviso un post che diceva "take it day by day, don't stress too much about tomorrow". Ecco, allo stesso modo non mi fascerò la testa prima del previsto). Per ora voglio soltanto imprimere questa scena nella mia testa e crogiolarmi nel pensiero che anche loro hanno accarezzato per un attimo una fase di equilibrio nel loro rapporto.
E parlando di crogiolarsi...Izaya è così soft in questo capitolo che lanciavo urletti ogni 5 righe (per fortuna ero confinata da sola nel mio appartamento). Quando Izaya ha detto "Qual è la prossima cosa normale che faremo?" ho immaginato che avesse pronunciato quelle parole con un'ingenuità quasi commovente, perché probabilmente quella era la prima volta che Izaya passasse così tanto tempo con una persona senza avere secondi fini, ma solo per il piacere di stare in sua compagnia. Penso che neanche con Shinra abbia mai avuto questo tipo di rapporto, sebbene venga più volte definito il suo unico "amico". Era una cosa nuova per Izaya, in quel momento sentiva che non era necessario erigere le sue solite mura difensive, che non c'era bisogno di attaccare e che, al contrario, poteva permettersi di fare a meno delle sue maschere e di far trapelare un pelino della sua personalità più profonda, quella che probabilmente ritiene sia troppo vulnerabile per poterla esporre incautamente, oppure troppo banale affinché gli altri possano provare un minimo d'interesse nei suoi confronti. Insomma, è stato bello vedere questo lato di Izaya più spigliato, meno attento alle apparenze...più spontaneo, ecco. Anche quando si è lanciato in tutte quelle digressioni ed elucubrazioni contorte che solo la mente di Izaya può creare, non ho potuto fare a meno di chiedermi se ci sia mai stato qualcuno che avesse intenzionalmente prestato ascolto ai suoi pensieri, che avesse voluto restare a sentirlo parlare perché, sì, Izaya è molto più che sorrisetti sornioni e provocazioni maliziose. Anche qui mi sono risposta da sola: nessuno si è mai chiesto se la corazza che Izaya si è meticolosamente costruito in tutti questi anni potesse celare qualcosa, qualcuno, di diverso al suo interno, perché a volte è più semplice fermarsi alle apparenze e, come Izaya stesso ha detto più volte, è inutile mostrare alla gente qualcosa di diverso se tanto credono solo a cosa vogliono vedere; è molto più facile andare incontro alle loro convinzioni che rivelare una parte di sé che non potrebbero apprezzare. Ragion per cui sono contenta che Shizuo, fra tutti, sia stato il primo, l'unico, ad aver intravisto questo aspetto di Izaya e sono anche contenta che proprio Shizuo abbia scoperto che la sua loquacità non è sempre causa di mali o che la sua compagnia può anche strano, ma vero risultare gradevole alle volte (a eccezione di quando Izaya ti porta a vedere un interessantissimo film in bianco e nero e in lingua originale, ma Shizuo neanche si lamenta e sorbisce tutto fino all'ultimo...se questa non è una plateale dimostrazione d'amore, non so cosa sia) (AH, e ovviamente questo non era un DATE, nonononono, ma come vi vengono certe idee, pffff).
 
Venendo al quadretto della famiglia Orihara, O-M-G. Se possibile la scena di loro seduti a tavola intenti a mangiare tranquillamente come una classica famiglia felice mi è sembrata ancora più surreale. Se da una parte ero "??? dov'è il trucco??!" dall'altra ero "awwwwwwwwwww". E infatti devo ammettere che mi ha fatto piacere vederli così per una volta; ovviamente non c'è bisogno di dire che ciò non cancella assolutamente tutti gli errori commessi, né è sufficiente per rimarginare le ferite, però questo raro, se non rarissimo, idillio serale mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo (sarà che sono sempre in ansia quando c'è la loro famiglia al completo perché temo sempre che possa accadere qualcosa di drastico o di irrimediabile). Per non parlare del fatto che abbiamo potuto essere testimoni di uno squarcio di quello che sarebbero potuti essere se...beh, se non fosse successo tutto quello che è successo :D In particolare, ho apprezzato molto il piccolo character development (?) di Izaya perché ha temporaneamente abbassato le armi (ha davvero deciso di dare una possibilità ai suoi genitori questa volta?), ma soprattutto sono contenta di vedere che non ha smesso di essere il ragazzino egocentrico, sarcastico e petulante che è, perché questa è la sua personalità e, come ha detto anche Shizuo, non scaturisce da un disturbo (ma di questo parlerò dopo). Quindi sono contenta di vedere che in circostanze "tranquille" (odio usare l'aggettivo normale, nghh) Izaya non cambia più di tanto, ma mantiene comunque i suoi tratti principali, quelli che lo rendono, appunto, Izaya (e noi gli vogliamo bene lo stesso). Le sue battute rimarranno pur sempre canzonatorie, ma stavolta sono chiaramente prive del solito astio velenoso (al punto che anche Izaya specifica a un tratto, quando i suoi genitori si sono per un attimo irrigiditi, che no, la sua era solo una battuta).
 
Ma passiamo al momento clou del capitolo, IZAYA MANGIA. WHAT. Non penso di averlo mai visto mangiare così tanto in un solo capitolo lol, ma sono super proud *patteggia amorevolmente*. Ha addirittura mangiato un cornetto, UN CORNETTO, cioè, un cibo dolce e lui odia i dolci. Io sono scioccata. E ha mangiato solo perché? Perché Shizuo ha utilizzato la psicologia inversa su di LUI. In pratica si è lasciato ingannare dai suoi stessi metodi (Shizuo ha davvero imparato dal maestro), ma poi...la psicologia inversa...srsly, Izaya? Quanti anni hai...? Se solo lo sapessero i suoi genitori, sarebbe la rivelazione più sensazionale delle loro vite. Eviterò con assoluta accortezza di soffermarmi sulla parte in cui Izaya confessa di togliere il formaggio dalla pizza (posso capire se lascia i bordi, ma il formaggio? Cioè, ma così ammazzi la pizza, che ti rimane? Mamma mia, sti giapponesi) e passo direttamente alla scena in cui Izaya cerca di mangiare il suo secondo dolce (!) invano, scena che mi ha inferto una serie rapida di stilettate al cuore perché, per citare Shizuo, sembrava più umano (btw, sono la sola che ha immaginato Shizuo pulirgli le labbra usando un tovagliolo o, ancora meglio, le sue stesse labbra? Spero di no) (ah, e questo non era ASSOLUTAMENTE un altro date <33).
 
(infatti Izaya NON ha sorriso quando ha ripescato il ricordo a cena <333).
 
KYOUKO.
Premetto che non so ancora bene come inquadrare il suo personaggio, ho tuttora opinioni altalenanti...ma durante la scena dello shopping sfrenato mi ha fatto proprio sprofondare le braccia e tutto il mio corpo a terra. "Quei tagli non sono niente rispetto a quello che ho provato"? "Potresti amputarti un braccio e comunque non sentiresti la metà del dolore"????? Hellooooooo, ti stai rivolgendo a una persona (tuo figlio tra l'altro, ma dettagli) che ha un comportamento suicidario? Che è arrivato a questo punto perché il dolore fisico è l'unica arma con cui riesce a distrarsi dal dolore che prova dentro di sé e a mettere temporaneamente a tacere l'odio verso se stesso? Con quale audacia può affermare che il dolore che prova lei è più grande del suo, quando non sa nemmeno cosa c'è dentro la testa di suo figlio? Purtroppo, dalle mie esperienze e da quello che ho visto e sentito in giro, questo è un comportamento tipico di molti genitori che pensano di poter utilizzare la carta del "qua soffro più io, ma te che ne sai" per ammansire i propri figli (e questo accade in svariati contesti, non solo quelli che riguardano figli con istinti suicidi). Trovo che sia un comportamento squallido e in parte manipolativo, perché è come se rimarcando le loro sofferenze i genitori cercassero di surclassare il dolore dei figli, come se fosse una gara e il premio in palio fosse chi soffre di più, ed è anche un modo implicito per sminuire lo stesso dolore che provano i figli, come se loro emozioni negative non fossero "valide". La cosa peggiore è che molti genitori non si rendono nemmeno conto di quanto pericoloso possa essere questo approccio; forse pensano che facendo leva sulla propria apprensione i figli possano cambiare atteggiamento o migliorare, ma in realtà nella maggior parte dei casi i figli ne escono turbati perché, oltre al proprio dolore, devono fare i conti anche con il senso di colpa che, non importa in quale misura, sicuramente li attanaglierà dopo aver saputo che hanno fatto del male anche ai loro genitori. Non sto dicendo che i genitori non debbano essere preoccupati o che non possano provare dolore (sono sempre i loro figli, certo che proveranno qualcosa), ma addossare i propri sentimenti negativi sui figli e sottolineare più volte gli errori che hanno fatto ("Ah, intendi per averti trovato di nuovo in un lago di sangue?", ma ti sentiiiii) non è corretto e non è proprio di alcun aiuto. Quindi in quella parte Kyouko è stata un grande NO per me. In compenso, ho apprezzato (ma solo un pochino, perché dopo il suo discorso non riuscivo ancora a sollevarmi da terra) il suo debole tentativo di ricucire un po' il suo rapporto con Izaya e di aiutarlo a guardare avanti, piuttosto che indietro.
 
E ORA VENIAMO ALL'ULTIMA PARTE, AAAAAAAAAA. Farò un elenco per essere più veloce ed evitare di dimenticare qualcosa:
1) Izaya che chiede a Shizuo di raggiungerlo sulla collina perché ha bisogno del sostegno di qualcuno per fare questo grande salto nel vuoto...e non si tratta di una persona qualunque, ma di qualcuno di cui si fida, un amico. Questa è un'altra scena che la dice lunga sul character development di Izaya e che ho apprezzato molto, perché chiedere aiuto è qualcosa che l'Izaya di un mese fa (secondo la narrazione cronologica di VR) non si sarebbe mai sognato di fare, piuttosto avrebbe preferito morire. Non solo, penso sia anche molto significativo il fatto che abbia chiesto, fra tutti, proprio a Shizuo di essere presente mentre prendeva questa decisione, come se l'antipsicotico rappresentasse la maniglia che apre una nuova porta nella vita di Izaya, una porta che potrebbe condurlo a una migliore versione di sé, quindi Shizuo doveva esserci...non so, forse sto fantasticando troppo con la mia testa asjhjdbhfb.
2) "Sto arrivadno" awwww, mi ricordo che in qualche capitolo è stata menzionata la dislessia di Shizuo, quindi non ho potuto fare a meno di sollevare un angolo della bocca quando l'ho letto.
3) Shizuo che sta imparando a decifrare il rompicapo che è Izaya <3 ("Avevo capito già all'inizio").
4) Izaya che NON nega quando Shizuo gli chiede se ha paura (altro punto a favore del suo character development).
5) Shizuo che rassicura Izaya dicendogli che anche dopo aver preso il farmaco non c'è rischio che cambi nel modo in cui pensa lui, perché il suo carattere non è un effetto collaterale di qualche disturbo: Izaya è Izaya a prescindere dal suo stato psicologico e l'antipsicotico non lo renderà normale perché è già normale, avere problemi, lottare, cercare di risolverli...è normale. Penso che questo sia il dialogo più importante di tutto il capitolo, se non addirittura uno dei più importanti di tutta la storia, perché Izaya è quasi ossessionato dall'idea di essere perfetto o dal pensiero che deve stare bene per forza, che non deve sanguinare, altrimenti viene considerato guasto. Ancora una volta noto un grande character development da parte sua, perché l'Izaya di una volta avrebbe negato di essere debole, di avere paura o di aver bisogno di qualcosa per stare bene perché nella sua mente credeva di stare già bene in quel modo. Invece adesso, a poco a poco, sta facendo i conti con la realtà, sta imparando ad accettare le verità che una volta non voleva sentire perché gli facevano sanguinare le orecchie...e Shizuo è lì per aiutarlo, per confermargli che sì, questa è la realtà, questi sono problemi veri, ma fanno parte della vita e non c'è nulla di sbagliato in ciò. Trovo tutto commovente (cosa ha detto, come lo ha detto ecc.) e vorrei abbracciare Shizuo perché ha dato a Izaya la spinta necessaria che gli serviva per fare quel passo in avanti, anche se forse non è nemmeno consapevole dell’importanza che hanno avuto le sue parole. Un'altra cosa che mi fa sorridere è il fatto che Shizuo utilizza (quasi) sempre le parole più giuste e appropriate quando si tratta di incoraggiare/sostenere/rassicurare Izaya, anche quando fra tutti i personaggi è quello che ci sa fare di meno con i discorsi e anche quando, in teoria, è l'ultimo che riesce a comprendere i pensieri Izaya (ma già prima Shizuo ci ha dato prova che, in realtà, è possibile decodificare anche una testolina come quella di Izaya). Penso sia una bellissima contraddizione.
6) FA LA SUA COMPARSA IL FAMIGERATO BOTTONE RUBATO, seguito poco dopo da una dichiarazione ad hoc da parte di Shizuo??????? Sì, per me è una dichiarazione perché non esistono altre interpretazioni possibili. Cioè, io veramente non ho parole. Ma poi se n'è uscito così, all'improvviso, e non si è mostrato nemmeno pentito o imbarazzato?? Come se avesse detto una cosa del tutto naturale e logica? Guarda te se devo stare male per questi idioti che non hanno ancora capito quello che provano l'uno per l'altro e ci girano attorno come delle api intorno al miele. Vabbè, vado sul balcone a soffocare i miei gridolini.
7) Izaya che si apre con Shizuo e gli rivela di più sulla sua infanzia (e Shizuo che intreccia le loro dita ;__;).
8) La perifrasi di Izaya (molto convincente, tra l'altro, ssssììììì) per dire a Shizuo che voleva essere abbracciato.
9) La dolce ninna nanna che Shizuo gli canta nell'orecchio mentre Izaya si abbandona al suo (meritato) sonno <3.
10) LA SCENA FINALE.... questa è stata la mia espressione --> https://imgur.com/a/zYClG8E. Ma in effetti è stato troppo pretenzioso da parte mia sperare che potessimo anche avere un happy ending in questo capitolo. Ho addirittura dovuto leggere la frase un paio di volte per essere sicura che fosse successo davvero, perché dopo lo "Scusa" di Izaya io ero già pronta a organizzare un festino (Izaya che chiede scusa a Shizuo è un evento più unico che raro, doveva essere ricordato), poi leggo la frase che viene dopo e...sks, non ho capito. Però al tempo stesso Izaya non è Izaya se non fa almeno una cazzata in ogni capitolo e in questo capitolo non l'aveva ancora fatta (...). Scherzi a parte, il gesto è stato ripugnante e umiliante; se dopo aver chiesto scusa pensavo che Izaya avesse fatto 10 passi in avanti, con l'ultima mossa è come se avesse annullato tutti i piccoli traguardi che ha fatto con Shizuo. In poche parole, è tornato punto e a capo. Non mi sorprende che Shizuo se ne sia andato, perché il gesto è stato offensivo anche nei suoi confronti: anche se non credo che Izaya pensava davvero di poterlo persuadere con simili mezzi (penso piuttosto che sia stato un gesto irrazionale, dettato dall'impulso e dal panico di non sapere cosa fare per farlo rimanere), ciò non cambia il ribrezzo della scena. Quindi sì, Izaya ha sbagliato in toto e pure tanto. Sono curiosa di sapere cosa gli verrà in mente per riconciliarsi con Shizuo stavolta perché non penso basterà ripetere scusa fino all'infinito. Però (sì, c'è un però) al tempo stesso non me la sento di condannare Izaya alla forca, perché anche se si sta impegnando e alcuni miglioramenti sono già visibili il percorso è ancora lungo e tortuoso. Del resto Roma non è stata costruita in un giorno e anche Izaya verosimilmente non può cambiare così tanto in poco tempo. Ci sono ancora tanti fantasmi, paure e traumi che deve affrontare, fra cui anche i suoi problemi a livello di autostima. Perché a dispetto di come si atteggia penso che Izaya abbia una bassa considerazione di sé, così bassa che è disposto a scendere a simili patti pur di convincere le persone a rimanere. È triste, ma è un problema che piano piano si può risolvere, con un po' tanta pazienza e il giusto approccio. Una cosa che ho notato e che, nonostante tutto, mi ha reso felice è stato il fatto che Izaya si è reso subito conto dello sbaglio e dell'offesa che ha arrecato. Lo considero una piccolissima vittoria, perché quando Izaya compì lo stesso gesto nel capitolo 17 e Shizuo gli scacciò in maniera simile la mano lui apparve totalmente confuso, come se non concepiva l'idea che Shizuo potesse rifiutare la sua offerta dopo quello che aveva fatto per lui la sera prima. Invece questa volta Izaya ha capito che quello che ha fatto è orribile, non si fa, e sa anche che deve rimediare. Mi auguro che la prossima mossa che farà sia quella giusta e mi auguro anche che sarà un po' più onesto con Shizuo e con se stesso, anche se sono un po' preoccupata per come si stava graffiando le tempie a fine capitolo (spero non sia l'inizio di un altro tunnel nero...).
 
Okaaaaayyy, con questo penso di aver detto tutto sul capitolo? Ti faccio i miei complimenti per il tuo stile che, anche dopo anni, non smette mai di stupirmi. È stato un piacere leggere gli aggiornamenti che mi sono persa in una volta sola, tutto scorreva magnificamente e, sinceramente, a volte ho desiderato che i capitoli non finissero mai. Se mai dovessi prendere in considerazione l'idea di scrivere un libro un giorno fammelo sapere, perché con molta probabilità vorrei comprarlo.
Ti ringrazio anche per la splendida rappresentazione di Izaya (e di tutti gli altri personaggi, ma Izaya in particolare). Come ho accennato all'inizio, la tua è l'unica fanfiction sulla Shizaya che sia mai riuscita a leggere e questo perché riesci a descrivere Izaya in un modo eccezionale. Provai a leggere altre fanfiction in passato (anche in inglese), ma in un modo o nell'altro c'era sempre qualcosa che mi faceva storcere il naso quando leggevo i dialoghi di Izaya, non era mai abbastanza IC secondo me, quindi alla fine mi arresi e non cercai più altre fanfic da leggere. Non voglio assolutamente criticare lo stile delle altre autrici perché scrivere è difficile, soprattutto se si sta cercando di descrivere un personaggio che appartiene a qualcun altro e soprattutto se quel personaggio è Izaya. Sono io che, lo ammetto, sono molto schizzinosa quando si tratta di Izaya perché è il mio personaggio preferito (non solo di durarara!!, ma di tutto l'universo anime e non) ed è anche un personaggio al quale sono molto legata per motivi personali, quindi non riesco proprio a leggere fanfiction che lo ritraggono in un modo che si distacca dall'immagine di lui che ho in mente. La tua fanfiction, invece, mi fa pensare che l'Izaya canon possa davvero aver avuto un passato del genere (magari però toglierei volentieri l'abuso e l'atteggiamento autolesionistico) e ciò mi fa inevitabilmente sentire più vicina al suo personaggio (perché voglio sempre sapere di più su Izaya *fissa intensamente Narita*), il che naturalmente mi rende felicissima. Quindi grazie, davvero <3.
Ora penso di aver detto veramente tutto. Spero di essere nei paraggi quando pubblicherai il prossimo capitolo e spero anche che tu stia bene, nonostante il periodaccio (forse questo avrei dovuto dirlo all'inizio, vbb). Se riesco nei prossimi giorni faccio un salto sul forum, anche se è passato così tanto tempo dall'ultima volta che mi sento un po' imbarazzata all'idea *hides*
Anyways, alla prossima! <3
Vale

P.s Ecco, sapevo che mi sarei dimenticata qualcosa. MA QUELL'HIDEKI??! Cioè, io pensavo fosse un nome qualunque, senza alcuna importanza. Invece scopro che potrebbe essere più di un semplice passante nella vita di Izaya??? Penso che questo mi abbia scioccato più del gesto ripugnante, oddeo.
 
P.p.s "Mi fa piacere che tu abbia finalmente trovato il tuo posto nel mondo" morta.
(Recensione modificata il 12/05/2020 - 02:18 pm)
Recensione alla storia Violent red - 12/07/16, ore 15:48
Capitolo 21: Capitolo 20
Finalmente, ce l'ho fatta! Chiedo venia, ho finito gli esami circa una settimana fa, ma nonostante ciò gli impegni si sono triplicati e mi hanno prosciugato quasi tutto il tempo libero qwq Ad ogni modo, adesso riesco a lasciare qualcosa <3

Allora, premetto col dire che il capitolo mi ha fatto sorridere. Sì, esatto; dire che mi è piaciuto lo trovo scontato, ma questo mi ha proprio lasciato un sorriso (suona strano, vero? Con una fanfic a rating rosso intitolata Violent Red x'D). Il primo è apparso quando ho letto la parte iniziale del capitolo: baby Shizuo è qualcosa di troppo puccioso, ogni volta che è afflitto dai sensi di colpa e si reputa un mostro c'è una piccola parte di me che vorrebbe entrare nel pc ed abbracciarlo. Per fortuna, però, lui è cresciuto in una famiglia normale e l'amore di Mamma H. per lui in questo capitolo è più lampante che mai. Mi ha fatto tenerezza anche lei stessa, quando parlava con il marito e si struggeva per averli trascurati. Però ha compreso i suoi errori e si è fermata per rimediare quindi, al momento, la mia opinione su di lei rimane quella che era all'inizio: positiva anzi, le do un punto in più solo perché shippa Shizaya . Sottolineo al momento perché, conoscendoti, non ho idea di quali altri misteri ci stai tenendo all'oscuro x'D. Però la famiglia H. mi interessa molto e sono contenta, come hai detto nelle note, che approfondirai questa parte - mi incuriosisce soprattutto la parte del divorzio e l'abbandono di Izaya-. A proposito di Izaya....se da un lato qualcuno è stato "salvato" con l'abbandono di Mamma H. del lavoro.... dall'altro un cucciolo ci ha rimesso. Del resto, è sempre così, non si può accontentare tutti, anche se, sono sicura, per Izaya deve essere stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. La parte di lui e Shizuo legati da un filo invisibile mi ha fatto venire i brividi. Ho pensato "Chissà se anche Izaya, in una stanza fredda e buia, starà pensando al bambino per il quale la sua psichiatra l'ha abbandonato. E' spaventato, confuso, anche lui si sente in colpa?" ed è intrigante sapere che, inequivocabilmente, le vite di Izaya e Shizuo erano legate molto tempo prima, all'insaputa di Shizuo. Anche se non lo sarà per molto. Spero che nel prossimo capitolo Shizuo verrà finalmente a conoscenza di qualcosa, veeerrro? (sto diventando una female Izaya, aiuto). Ma seriamente, come hai potuto chiudere il capitolo senza farci sapere come è andata con la dottoressa Onoue? ;__; E' stato addirittura più crudele dello 0- di Shizuo. Sento che il momento della verità è vicino, zazan (se non è così, lasciami ancora bearmi di questa illusione).

E passiamo ora ad Izaya bae, che tra l'altro è colui a cui dedico il mio secondo sorriso. Io ho già un evidente debole per lui, se poi me lo inserisci in situazioni cute af io muoio. Quanto, QUANTO era dolze quando cercava di NON pensare a Shizuo mentre ci stava chiaramente pensando?? La mia mente avrà fatto tipo quattro salti mortali al solo pensiero. E sì, anche quando si è tramutato in uno stalker ossessivo, ai miei occhi era ancora dolce e vulnerabile. Sono curiosa di sapere come vincerà la paura di chiamarlo, secondo me ci vorrebbe veramente un miracolo, voglio dire è sempre Izaya, mica è Shizuo che riesce a cambiare diametralmente idea nel raggio di un minuto. Quindi, ho sorriso tantissimo quando ho letto quella parte, soprattutto perché mi è sembrato così esposto, privo della sua consueta maschera. Peccato che il sorriso non poteva durare in eterno.... ed infatti si è spento verso l'ultima parte con un meraviglioso anticlimax :D Ahh la scena di lui dodicenne sul letto è stata troppo per il mio cuore, che appunto non ha retto. Ma ancora di più, mi ha ferito quello che ha fatto Shirou o meglio, cosa NON ha fatto. Quale razza di padre non farebbe niente dopo una cosa simile? A questo punto non so chi, fra madre e padre, sia più odiato da me. Kyouko ha fatto finta di niente, mentre Shirou ha saputo, è entrato nella stanza.... e non ha fatto niente. Ti giuro, entrambi hanno grande potenziale per tagliare il traguardo e vincere il mio grandissssimo odio in palio. <3
E alla fine l'abbraccio.... che forse non può definirsi tale dato che Izaya si è subito scansato. Rileggendo adesso quella parte, sono contenta che Izaya si sia comportato così; certo, l'intera scena era triste, ma non è lui che l'ha allestita. E poi, quell'abbraccio mi suonava un po' "falso". Il tipico cerotto che si applica quando l'emorragia è interna, non esterna. Il metodo che si utilizza per spazzare via i ricordi, gli errori, ma le cicatrici rimangono (e Izaya ne è pieno T.T). Anche la frase di Izaya alla fine è stata un po' cattivella, ma non lo biasimo affatto. Mi è dispiaciuto solo che per colpa di Shirou e Shizuo si sia fatto altri tagli.... e sempre per colpa di Shizuo non ha affrontato Shirou come avrebbe voluto (vAAAIII PICCOLINO, BUTTATI NELLE BRACCIA DI SHIZUO E FACCI CONTENTI).

Con questo, penso di aver terminato. Molte cose le avevo già dette sul forum (come la somiglianza/differenza fra Shirou e Mamma H., affrontano problemi simili ma con atteggiamenti opposti; oppure la totale vergogna di Shirou nel vedere Izaya ferito che, per me, equivale alla scalfittura di un certo orgoglio famigliare). Come sempre, il tuo stile è impeccabile, unico. Riesci ad andare dritto alla mente e al cuore dei personaggi, rivelando i loro pensieri, ma anche emozioni, paure, inquietudini e non è certo cosa da poco. Alcune frasi mi sono anche rimaste in testa, per quanto mi sono piaciute (te ne elenco qualcuna): la tristezza e la gioia di Shizuo che si congiungono nel nodo di colpa, Izaya che sbatte l'anta del frigo, cercando di seppellirvi il suo stesso desiderio, Shirou che spinge da un parte e Izaya che tira, dall'altra. E' sempre un piacere leggere un nuovo capitolo, sia per andare avanti con la storia, ma anche perché ho l'impressione che ad ogni passo imparo qualcosa di nuovo, e in effetti è così! So keep it up <3.
Ci vediamo al prossimo capitolo e nel frattempo mi faccio viva sul forum :') (se mi viene in mente qualcos'altro da aggiungere lo farò lì). Ciaooo <3

Vale-

P.s io esigo le blaterazioni autorevoli alla fine. Le ESIGO. Seriamente, se dopo la fine del capitolo non mi deprimo per il fatto che sia già finito è solo grazie alle tue note, che mi fanno sempre ridere. A volte apro un capitolo e leggo VOLUTAMENTE solo le note. Quindi, ti prego, ne abbiamo bisogno :') è l'unica risata che ci concedi con Violent Red, non strapparcela