Recensioni di Ayumu Ena

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Recensione alla storia Risvegli - 13/11/15, ore 18:52
Capitolo 1: Risvegli
Prima classificata & vincitrice del premio Miglior Stile e Miglior DescrizioneRisvegli di _sonder

Grammatica e stile:9,70/10
Be' potrei soffermarmi a parlare del tuo stile per ore e ore, quindi mi perdonerai se dovessi essere alquanto prolissa. Tutto si incastra alla perfezione, dal ritmo coinvolgente che ti spinge a voler sapere cosa accadrà come una necessità, ad ogni parola che è in sintonia con quella seguente, creando un gioco di emozioni che è quasi indescrivibile – per la moltitudine di cosa che che ci sarebbero da dire. Vogliamo parlare delle descrizioni? O sai dirmi già tu da sola quanto sono... eleganti e perfette? No, credo che spenderò altre due parole. Amo le storie che grazie alle loro descrizioni ti fanno perdere il contatto con la realtà e le tue ci riescono, quasi magicamente. Se le descrizioni sono perfette allora anche i sentimenti dei personaggi arrivano dritti al cuore, quasi come se tu fossi un personaggio della storia ed è così che dovrebbe essere. Alla fine, avrei tante altre cose da dire che però alcune non saprei esprimere a parole, spero in ogni caso che tu abbia capito cosa intendo.
Per quanto riguarda la grammatica è quasi immacolata, ti lascio di seguito solo alcuni errori che ho riscontrato nel testo.
▪ […] tenere in braccio il suo primo nipote e dire: "Sono troppo giovane per essere chiamata nonna". → Il punto andrebbe all'interno delle virgolette. [-0,10]
▪ Non apre gli occhi, non alza il viso e sospira, rantola, un cavernoso: "È bellissimo". → Anche qui il punto è interno. [-0,10]
▪ "Sei di una delicatezza unica", le dice con un lamento, "e guarda qui… hai preso freddo. Non è tanto piacevole svegliarsi con uno yeti che ti mozza il fiato". → Sia la virgola che il punto vanno all'interno delle virgolette. [-0,10]
IC: 10/10
Kou è ogni emozione, in ogni descrizione, ogni sguardo, Kou è un po' ovunque in questa storia la cosa che ho sentito maggiormente è il suo dolore, seguito immediatamente dalla gioia di alzarsi con Futaba al suo fianco. Kou è un tipo un po' freddo, un po' scontroso dopo la morte della madre, ma il suo animo è ancora il bambino gentile con uno splendido sorriso di una volta. È tante cose Kou, ma è sopratutto un ragazzo che ha bisogno di essere amato anche se lui per primo non lo ammetterebbe. E questo Futaba lo sa, lo sa perché lo ha sempre amato, nonostante si siano “rifiutati” di stare insieme quando già i loro sguardi dicevano tutto. Questo Kou malinconico e impaurito, anche se solo nel sogno, mi ha quasi fatto piangere come se fossi stata io al suo posto. Mi sono immedesimata perfettamente in lui. La caratterizzazione sia di quest'ultimo sia di Futaba l'ho trovato ben fatta, non potevo chiedere di meglio!
Originalità: 10/10
La storia è pienamente originale perché rappresenta a modo tutto suo – che è un bene – cosa è e cosa non è un sogno/incubo. Un sogno è realtà, un sogno è fantasia. Quando Kou dorme non si accorge di star sognando, forse perché quello che gli si presenta davanti agli occhi è già successo (ecco perché parlavo di realtà prima), purtroppo; al contempo i pensieri sfumano in una maniera troppo astratta perché quella sia una vera realtà. Questo è uno degli elementi che ha portato al punteggio pieno. Un altro, estremamente importante, riguarda sempre il tuo stile perché se non avessi descritto così divinamente ogni cosa probabilmente il punteggio si sarebbe abbassato. Ogni cosa è ben calibrata e per farti capire quello che intendo, vorrei riportare una frase del tuo elaborato: “Era un sogno che tremolava negli occhi”. Se questo non rappresenta l'originalità allora non so proprio cosa possa farlo.
Gradimento personale: 5/5
Ho adorato tante cose di questa storia, se non tutte; in particolare però ho apprezzato, durante il sogno, lo spezzarsi della carta che ritorna ogni tanto quando il lettore non se lo aspetta. Torna come a scandire il tempo, che passa inesorabilmente ricordandomi il ticchettio delle lancette. Interessante è stato vedere come le famiglie nelle case, riunite al caldo, ricordino a Kou che sua madre non c'è più, come non potrà più tornare a rimproverarlo o abbracciarlo anche solo un'ultima volta.
Mi è piaciuto il fatto che fino alla fine quel sogno sembrava reale e poi, puff, scompare quando gli occhi di Kou si aprono e si scontrano con la luce del mattino. Anche la nota dolce, ma non eccessiva, del battibecco amichevole tra i due amanti è stato piacevole da leggere.
Titolo: 4,25/5
L'unico punteggio più basso rispetto agli altri è quello del titolo, in parte perché sono molto puntigliosa io e tendo a pretendere molto sia da me che dagli altri, in parte perché è un po' corto. Rispetta in ogni caso il tema della storia e riflette dei sentimenti di pace, tranquillità, come la calma prima della tempesta.
Totale: 38,95/40
(Recensione modificata il 13/11/2015 - 07:03 pm)
Recensione alla storia Come una foglia esposta alla brezza autunnale, oscilliamo in balia dei nostri sentimenti, prima di cadere nel vuoto. - 13/07/15, ore 17:14
Capitolo 1: Come una foglia esposta alla brezza autunnale, oscilliamo in balia dei nostri sentimenti, prima di cadere nel vuoto.
Prima classificata (a pari merito) & vincitrice del Premio Miglio Titolo
Come una foglia esposta alla brezza autunnale, oscilliamo in balia dei nostri sentimenti, prima di cadere nel vuoto di Himeko Kuroba

Grammatica e stile: 10/10
Non mi aspettavo niente di meno da te, dalla tua bravura nel non fare errori di nessun genere. La tua grammatica è perfetta, senza il minimo segno di imperfezione Tuttavia, ciò che rende speciale questa storia è lo stile, che se posso dirlo sembra cambiato. Non so se sia stata la scelta di scrivere al presente o altro, però sento che c'è qualcosa di diverso dalle altre storie e questo qualcosa mi piace, mi ha fatto rimanere piacevolmente sorpresa. Quindi perdonami se in questo ambito spendo poche parole, ma quando uno fa così pochi errori e scrivere divinamente allora le parole diventano superflue.
Utilizzo pacchetto: 10/10
Il pacchetto Pervinca è uno dei miei preferiti (insieme a Viola del pensiero) e quindi ci tenevo particolarmente. Ma tu hai saputo amalgamare la rabbia e l'autunno paragonandoli ad un personaggio. Coesistono quindi questi tre elementi che paiono quasi provare gli stessi sentimenti. L'autunno, una stagione che porta con se la rabbia di Kou, perché sono successe così tante cose con un risvolto negativo che Kou è stanco. Sua madre non c'è, soffre, Futaba è lì ma è lontana, la sta perdendo. Ecco a cosa è dovuta quella rabbia e l'autunno non fa altro che portarla con sé.
IC: 10/10
Mi pare scontato che il Kou che hai descritto sia IC, e sono felice che qualcuno abbia preso in considerazione il suo personaggio. Enigmatico per certi versi, perché non afferra ciò che desidera e a volte nemmeno io capisco il perché. Finisce col perdere temporaneamente Futaba, anche se sappiamo che forse lei ha amato sempre e solo Kou. Seppur Kou sia il protagonista di questa storia, anche Kominato compare e come tale, ho voluto valutare anche la sua caratterizzazione. Kominato è l'amico di sempre, quello che sa ascoltare e quello che ama Murao in silenzio, sperando che prima o poi lei lo noti. E Futaba che adesso esce con Kikuchi, anche se non sa davvero cosa vuole, nonostante provi un grande sentimento per quest'ultimo.
Originalità: 9,80/10
Per essere originale è originale, a partire da come ha mostrato i comportamenti di Kou, a volte in contrasto con sentimenti che provava. Il paragone delle foglie che cadono così come la speranza del ragazzo che si frantuma ogni volta che lo sguardo di Futaba non è rivolto a lui. Lo stesso male che quell'albero prova nel veder cadere le sue foglie, che si allontanano da lui, lo prova anche Kou quando l'amata corre lontana, via dal suo amore. Ma è solo l'autunno che passa che traccia il suo sentiero, tutto presto passerà anche se sembra non essere così. Ecco l'originalità della storia, bellissima a mio parere, quindi hai fatto davvero un ottimo lavoro!
Gradimento personale: 4,85/5
Ho amato questa storia dall'inizio alla fine. L'aggiunta delle frasi ovviamente davano un tocco in più a tutta l'atmosfera che era creata. Nonostante siano in inglese le ho trovate azzeccate, e detto da me suona un po' strano ma d'altronde è ciò che penso. Mi ha sorpreso leggere una tua storia incentrata su personaggio maschile e devo ammettere che ne è uscito uno scritto emozionante.
Titolo: 5/5
A dire la verità se non mi avesse colpito così tanto alla prima letta, molto probabilmente non avresti vinto il premio speciale. Perché in genere i titolo troppo troppo lunghi non mi fanno impazzire, ma questo è... wow! Su questo non ho niente da dire perché mi ha lasciato senza fiato e credo che quel premio tu te lo sia più che meritato. E sentivo il freddo, non ancora gelido, dell'autunno quando rileggevo quel titolo. Quindi, complimenti!
TOTALE: 49,65/50