Recensioni di _only_ hope_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia La stazione degli autobus - 29/04/17, ore 15:29
Capitolo 1: La stazione degli autobus
Ehi, mi sono accorta di non aver recensito questa storia! Mannaggia a me! Provvedo subito.
Ti dirò, le stazioni degli autobus hanno sempre affascinato anche me: sono piene di storie. Qui ci presenti uno scenario di guerra, a Gaza, dove Castle è andato con un amico reporter. Le descrizioni sono affascinanti, da quella del bambino che disegna a quella, più marginale, della donna con il velo che abbassa lo sguardo. Molto potente è stata la descrizione iniziale, quella della bambina: ho visto il quadretto idilliaco frantumarsi davanti ai miei occhi.
La storia del bambino immaginata da Castle... bella. Chissà qual è il finale.
Amo come usi Castle per trattare tematiche così attuali.
Dritta dritta tra le preferite.
A presto!
Gio
Recensione alla storia The fourth winter - 07/09/16, ore 18:56
Capitolo 1: The fourth winter
Ciao! È un po' che non ti si vedeva da queste parti! Non bazzico praticamente più sul Fandom, ma ho notato sulla pagina Fb che avevi pubblicato e non ho resistito alla tentazione...
Devo dire che un po' mi mancavano le tue FanFiction dolceamare.
Questa mi è davvero piaciuta. Storie sull'allontamento di Kate da New York ce ne sono a bizzeffe, ma questa è triste e delicata al punto giusto. Fa sentire nell'aria la nostalgia dell'allontanamento e la speranza portata da questo incontro. La nostalgia è molto rimarcata dalla conta dei giorni, mentre la speranza viene accesa da quel semplice: "Cena".
E poi c'è l'imbarazzo, molto imbarazzo.
Ti segnalo solo un refuso: "voluto sfiorarle la gunacia". Inoltre, non sk perché, in "volesse crashare sul suo divano" il termine in inglese mi ha lasciata un po' perplessa, spezza il ritmo...
Alla prossima!
Gio
Recensione alla storia Pieces - 01/07/16, ore 19:40
Capitolo 1: Pieces
È un bel po' che non bazzico sul Fandom, diciamo che l'ho proprio abbandonato, ma quando ho letto che avevi pubblicato ho deciso di fare un salto a leggerti. E, come previsto, non ne sono rimasta delusa.
Hai scelto di trattare un tema non facile, quello dell'attentato a Istambul, e mi hai fatto vivere la scena con frammenti di descrizioni.
I piccoli dettagli ci stavano alla perfezione: Rick che si toglie la polvere dalla camicia che gli è stata regalata, lo strappo sui pantaloni, il taglio sulla fronte di Kate, ripreso più volte, Kate che siatema i capelli a Rick. E, ancora, la paura negli occhi della gente, tremore della mano di Beckett e le mani intercciate (nelle tue storie le mani intrecciate ci sono sempre!).
I progetti per una fuga romanica sono andati in fumo: penso che tutto arrivi a sembrare superficiale quando accade una cosa del genere.
Poi ne sei uscita con quella domanda: "Che cosa racconteremo ai nostri figli?". Risposta non semplice, Castle vorrebbe buttrala sul ridere, ma non sarebbe meglio se i piccoli conoscessero la verità, nonostante sia dura? Io sto dalla parte della verità, perché il mondo purtroppo non è tutto rose e fiori e i bambini, loro malgrado, lo sanno già (o lo scopriranno presto).
La frase finale è perfetta.
Complimenti davvero :)
Alla prossima!
Gio
Recensione alla storia L'attentatrice - 28/07/15, ore 15:07
Capitolo 1: Apertura
Era un tranquillo pomeriggio a New York, poi tutto è stato coperto da una coltre di fumo nero: Castle, confuso, corre in strada. Vede i suoi compagni del Dodicesimo, ma di Beckett nessuna traccia. La chiama più volte, poi si rende conto del fatto che è accaduto il peggio.
Anzi, il peggio glielo comunica la Gates: Kate è un'attentatrice.
Dopo averci raccontato di un Rick terrorista, ci proponi questo.
Piena di curiosità, sono pronta a seguirti anche in questa nuova avventura!
Gio
Recensione alla storia Epilogo - 17/03/15, ore 15:37
Capitolo 65: I colori del Cielo
Quello che volevo fare era strappare la gente al mondo reale per un paio d'ore e farla entrare nel mondo magico della lettura, dove tutto è possibile ogni volta che leggo uno dei tuoi capitoli le sensazioni sono esattamente queste, e mi accade come al piccolo Castle, che non si è neppure reso conto del tempo che passava.
Ma facciamo un passo indietro... ero rimasta che Rick era ancora in ospedale (no comment).
Tra una risata e l'altra Ben comunica a Castle che lo dimetterà il giorno dopo: lo scrittore, però, non sembra molto felice di lasciare l'ospedale. E Kate se ne accorge: quando risponde a monosillabi ancora una volta e non batte ciglio quando gli riferisce che sua madre ha noleggiato una limousine verde fosforescente decide che è ora di parlarne. Lui ha paura, paura di lasciare quella bolla sicura che si era costruito attorno, paura di tornare alla normalità, paura che accada di nuovo: lei cerca di capirlo e magicamente riesce a tranquillizzarlo. Io ricordo il sibilo del proiettile... brr
E così finalmente Ben riesce a liberarsi dei suoi due amici, ma non senza prima essersi sorbito qualche altra frecciatina! Povero, deve essere davvero esasperato! Ma tanto lo so che Castle gli mancherà u.u
 Tra incubi notturni e giornate senza un attimo di pace (cene con gli amici, visite al distretto e impegni con la casa editrice,...) il riposo prescritto da Ben sembra proprio non esistere. E la Gates in fondo in fondo è felice che lui si sia ripreso, anche se non lo vuole dare a vedere! Bene. Modalità gentilezza finita. Sparite!
Per Rick arriva anche il momento di un attesissimo incontro con Gina: prova a trovare qualche scusa per restare a casa, ma -sorpresa sorpresa!- è proprio Kate a cacciarlo di casa! Anche Martha rimane un po' perplessa per questo comportamento (Sembra davvero che tu non vedessi l'ora di mandarlo via!), ma spiegato tutto si esalta parecchio e comincia a dare ordini a destra e a manca e a girare come una trottola per creare l'atmosfera adatta alla serata. Esce di casa giusto quando il figlio ritorna Tu-non-mi-hai-vista: rimane confuso nonostante conosca bene sua madre, povero.
 Il non-anniversario, una piccola occasione per celebrare, così, senza motivo. Per stare assieme. Tre capitoli da occhi a cuoricino per questa splendida serata: Rick e Kate si sono aperti l'uno con l'altro. Lui le ha mostrato degli oggetti che a prima vista possono sembrare insignificanti (un'ecografia, dei manoscritti, dei boiglietti del lunapark, un libro, dei vetri rotti), ma che in realtà nascondono un significato più profondo: sono parte di lui, della sua storia, di quella storia che lui ha deciso di raccontare a lei. E anche Beckett decide di affidare a lui una parte di sé: la storia della Johanna divoratrice di libri, e quella della Kate bisognosa di ritrovarla, che poi si è ritrovata ad innamorarsi di quei volumi.
La serata si conclude in bellezza, con la lettura di una delle prime bozze dei romanzi di Castle, vino, ciambelle e una promessa: Beckett mostrerà allo scrittore i libri di sua madre. Passo importante, direi.
Infine, alla faccia della stanchezza e, ancora una volta, delle raccomandazioni di Ben, Rick e Kate si riscoprono anche sotto le lenzuola. Per lunghi attimi le sensazioni la fanno da padrone: bastano solo alcune parole, i cinque sensi all'erta fanno percepire tutta la magia di quel momento di puro piacere.
Lo sai che fai un sacco di rumore?
Prima di addormentarsi si lasciano con un ultimo progetto: domani incorniceranno la foto che lei ha scattato mentre erano occhi negli occhi sul divano, per poi metterla sul piano. Altro passo importantissimo!
La stanchezza, però, non è sufficiente pr concedere a Castle una lunga dormita: si sveglia nel bel mezzo della notte in preda agli incubi e va ad oservare la città avvolta nel buio dalla finestra del salone. Kate se ne accorge quando non lo sente alsuo fianco, così mette KO Morfeo e va a vedere che succede. Lo abbraccia e cerca di fargli ritrovare la luce alla fine del tunnel. Proveranno una soluzione alternaiva: se lui si sveglierà di nuovo si stringrà ancora di più a lei. Funzionerà, perché ogni battito ripete ritmicamete ti amo... E così lei trova anche un modo originale per rivelargli che lo ama e lasciarlo sorpreso, anche se lui già lo sapeva da tempo. Perché, come dice il caro Jim, ogni tanto è bello sentirselo dire.
Ma non è finita qui! Castle non avrà mai pace: Kate lo porta a vedere se il cuore resiste alla pioggia. Lui protesta, continua a sbuffare, finché lei non gli mostra la sua delsione e la verità ece fuori: è eccitato come un bambino anche lui all'idea, ma è così strano che sia partita proprio da lei, dalla detective razionale e allergica alla magia. Ecco, quella detective razionale ha deciso di viversi la vita, ha capito che vale la pena aprirsi e lasciarsi andare con quell'uomo che tanto ama.
Del cuore non c'è traccia, ma Castle e Beckett rimangono comunque seduti sulla roccia a sorseggiare del caffè (e a bagnarsi :P) e si fanno una promessa, anche se lui è restio ad accettarla. Sarei tornata in questo posto, con te al mio fianco... o nel mio cuore. 
E poi lei gli propone di regalargli tutto il comò e portarlo a casa sua. Lui protesta, non ha capito cosa Kate intendeva: vuole trasferirsi da lui. Ma poi... Sposami! la proposta suona più come un ordine che una proposta, ma la risposta è ugualmente positiva. L'esclamazione è stata improvvisa e spontanea, dettata dall'emozione del momento, ma Kate non si è spaventata, anzi!
E infine capiscono che il cuoreè lì, anche se non lo vedono *-*
Chiedo perdono per eventuali errori di battitura e per il ritardo con cui sono ricomparsa. Appena ho tempo corro a leggermi il prossimo e -sigh!- ultimo, conscia del fatto che potresti far accadere di tutto (spero in bene :P).
A risentirci!
Gio