Recensioni di kamony

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Piccoli e teneri (si fa per dire) - 27/04/24, ore 11:00
Capitolo 9: Un fondo di crudeltà
Eppure non riesco a vedere Armin troppo crudele, perché Armin non è crudele, come Erwin non era spietato.
In realtà per me loro due sono l'uno lo specchio dell'altro. Hanno un sogno, un ideale da raggiungere: uno la cantina, l'altro "al di là del mare" e fanno tuto ciò che devono per arrivare al quel focus per loro (ma anche per l'umanità intera) così importante e vitale. Per arrivarci scendono a patti con la loro coscienza ma chi di tutti loro non l'ha fatto? Anche Jean, Connie, Mikasa, Levi e Hanji lo fanno uccidendo amici, sottoposti e compagni, lo stresso dicasi per i ragazzi di Marley, anch'essi specchio di quelli di Eldia. Il bello di SNK è che non ci sono buoni o cattivi, ma esseri umani più o meno deboli.
Trovo molto credibile il fatto che Armin la interroghi (quando in realtà credo che sappia di parlare a se stesso più che a lei, che non può rispondergli) e trovo proprio da lui il non darsi pace nel vederla prigioniera in quel bozzolo. Al contempo Annie scopre che anche lui non è solo luce e gentilezza, ma che  ha le sue ombre e questo potrebbe renderglielo più umano e più vicino in un certo senso.
Sì, in tutta questa storia c'è un fondo di crudeltà come suggerisce il titolo, ma quello è un mondo crudele, la guerra è un mondo crudele, la vita stessa ha la sua quota di crudeltà e nessuno ne è immune, neppure noi temo.
Continuo a seguire questa raccolta con molto piacere, soprattutto perché mi fa riflettere tantissimo su molti aspetti dell'opera.
A presto e un abbraccio!
(Recensione modificata il 27/04/2024 - 11:01 am)
Recensione alla storia Piccoli e teneri (si fa per dire) - 27/04/24, ore 09:48
Capitolo 8: Compagna di stanza
Confesso che trovo Hitch un personaggio davvero insopportabile. Uno dei pochi che se fosse morta non mi sarebbe importato, a differenza del povero Marlo che invece stimavo molto più di lei.
Detto questo è sicuramente un personaggio funzionale ad Annie e tu l'hai usata in modo intelligente.
Non faccio fatica a immedesimarmi nei sentimenti di Annie, come sempre (lo so ti starò annoiando) con poche parole dipingi un quadro perfetto della situazione, soprattutto dell'introspezione di Annie con i suoi chiaro-scuri.
Ho adorato questa descrizione che ho trovato perfetta: il peso del cristallo che preme sul suo corpo da ogni parte le sembra pari a zero, come una bolla d’aria, ma sa che nemmeno un diamante potrebbe scalfirlo
La sena finale con Hitch, che frustrata assale il cristallo, la descrive in maniera limpida e coerente a come la intendo io.
Per quanto riguarda Annie rinchiusa lì dentro, son felice che tu nella frase finale le abbia dato un tocco di leggerezza perché io l'ho vissuta malissimo, mi sentivo morire affogata per lei, come se fosse una persona in coma vigile ma non potesse né muoversi né esprimersi, subendo passivamente la vita e ciò che le ruota attorno, una condizione fisica che trovo devastante...
Ottimo lavoro come sempre.
Ci sentiamo presto! 🤗
Recensione alla storia Risveglio - 24/04/24, ore 13:08
Capitolo 1: Risveglio
La prima cosa che mi preme assolutamente sottolineare è che il merito di questa storia è tuo e solo tuo: tutta farina del tuo sacco, io non c'entro niente ho solo espresso un parere su una piccola cosa, quindi diamo a Cesare (tu) quel che è di Cesare. 😉
Ti ringrazio per le tue belle parole e per aver citato la mia storia ❤️ non importava, ma apprezzo il bel gesto. Gentilezza e simpatia sono reciproche ed è sempre un piacere, anche per me, conversare con te, perché è così che intendo il fandom: un posto dove fan e frawriters si scambiano idee, plot e parlano di ciò che li appassiona con il solo fine di divertirsi.
Ma bando alle ciancie e veniamo alla storia.
I primi due segmenti sono secchi e sferzanti come una folata di vento invernale e rendono molto bene in poche sapienti righe, il non facile rapporto tra fratello e sorella.
Anche io ho pensato che Kuchel non accettasse del tutto "l'eredità" degli Ackerman oltre che sfuggire ai sicari reali, quindi mi trovo con questa tua versione dei fatti.
La seconda parte è una versione davvero interessate e molto pertinente del risveglio della forza degli Ackerman che unito all'istinto di protezione materno è inarrestabile e letale.
Credo che questa frase sia semplicemente perfetta per spiegarlo: Come aveva fatto? A saperlo con un’esattezza inquietante non era lei, ma ogni singola fibra nervosa che si sentiva fremere addosso con l’impeto soverchiante di un volere non suo. Meglio non era possibile descriverlo, brava davvero.
Le prime righe dell'ultimo segmento sono devastanti. Rendono alla perfezione il degrado e la miseria in cui Kuchel e Levi sono vissuti, perché anche Isayama stesso, dal canon, ci fa capire che sono in un buco sudicio e d'infima categoria dove non si va tanto per il sottile e tu hai magistralmente riportato quest'atmosfera.
Nell'ultima parte (e non so se era tua intenzione poi me lo dirai) ho colto come una sorta di metafora su Levi, che già da bambino, aveva quei sentimenti che si sarebbero sviluppati da adulto. Il topo potrebbe rappresentare tutti gli abitanti della città sotterranea e lui l'uomo che in qualche modo riuscirà a "liberarli" da quella trappola, dato che sappiamo che si impegnerà con Historia a portare in superficie gli orfani rinchiusi in quella città, suggerendoci che magari con il tempo verrà evacuata del tutto. Al di là di questa mia riflessione, questo momento dimostra senza dubbio il suo buon cuore e la sua nota empatia, anche con un topolino.
Mi piace che Kuchel lo chiami "rospetto" l'ho trovato delizioso e non smielato.
L'ultima frase è bellissima, tipica proprio di una madre. Purtroppo noi sappiamo come sono andate poi le cose, ma almeno in questo caso fermiamoci qui a guardare madre e figlio mano nella mano, un'immagine struggente e poetica che chiude una oneshot che mi è davvero piaciuta tanto (Mi ha ricordato cinema neorealista 🤩).
Cara Selene, diventi sempre più brava e io non posso che ringraziarti per condividere queste letture così intense.
Un abbraccio e alla prossima! 🥰
(Recensione modificata il 24/04/2024 - 01:11 pm)
Recensione alla storia Piccoli e teneri (si fa per dire) - 22/04/24, ore 08:41
Capitolo 7: Tagli di carta
Dov’è finito quel cretino che non vede l’ora di morire?
Amo questa shot solo per questa frase e ci siamo capite neh? 😁
Non ne sono sicura, ma credo che forse sia stato dichiarato che le spade sono proprio ispirate ai taglierini, ma potrei anche sbagliarmi e potrebbe essere un refuso di memoria distorto, comunque questo accostamento è sicuramente pertinente perché in effetti sono uguali spiccicati.
Ho travato davvero una brillante intuizione e mi è piaciuta tanto, il parallelismo con il taglio della carta, in effetti i taglierini sono davvero micidiali e la carta non è da meno.
Molto evocativa l'immagine del Corpo di Ricerca con i soldati paragonati a insistenti tafani che svolazzano e tagliuzzano senza posa.
Ho apprezzato come indaghi il lato più umano e "debole" di Annie, di certo non poteva essere solo una mera "macchina da guerra", non dimentichiamoci che anche lei è pur sempre una ragazzina, certo, tirata su da un regime che le ha inculcato un odio profondo per la sua stessa gente, ma deve pur aver avuto qualche cedimento e qualche paura sennò non sarebbe umana.
Attendo con ansia gli sviluppi e mi unisco a Greenleaf: a quando una bella long con questi due come protagonisti?
Un abbraccio e alla prossima!
Recensione alla storia Piccoli e teneri (si fa per dire) - 22/04/24, ore 08:13
Capitolo 6: Intuizione
Questa drabble è semplicemente perfetta.
Una fotografia chiara e nitida dell'anime a cui tu hai aggiunto una breve ma intensa introspezione de pensieri di Annie.
come può farle tanta paura?
Eppure i sentimenti a volte terrorizzano proprio. Perfetta, coincisa. Sei sempre molto brava a restituirci questi due personaggi così come li conosciamo.
Quando una cosa è così ben fatta c'è poco da dire, ma solo da complimentarsi.
Per quanto riguarda la poesia del Pascoli, una vaga e lontana ispirazione che se tu non avessi sottolineato io non avrei mai colto.
Un plauso per la tua onestà intellettuale che ho particolarmente apprezzato.
A presto!