Recensioni di Angelika_Morgenstern

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Recensione alla storia Ending life - 28/10/15, ore 18:34
Capitolo 1: Make it stop
"Recensione partecipante all'Evento "Dolcetto o Scherzetto?"
Buonasera, finalmente sono riuscita a ritagliarmi del tempo e passare ^^
Mi piace l'inizio con la sentenza. Lo trovo d'impatto e segnala subito il nocciolo della questione: lui vuole morire.
Semplice, chiaro e pulito, senza giochi di parole. Per quanto mi riguarda, riflette perfettamente i pensieri di chi è veramente stanco. Sei stanco quando ti sei dato delle risposte, non ti poni più domande e scegli di dire basta a tutti e tutti, sei arrivato, hai finito, non ce la fai più e non riesci a formulare nessun pensiero. Sei vuoto, ma non nel senso letterale del termine. Semplicemente sei così saturo da risultare vuoto, hai chiuso il contenitore della tua scatola cranica e ormai non c'è spazio per niente.
Non è una voglia di morire data dalla confusione, è semplicemente una consapevolezza, e quando hai deciso una cosa e sei irremovibile non hai bisogno di motivazioni che giustifichino la tua scelta. Hai deciso, punto. E la prima frase lo esplica molto bene ^^
Tutto sto popò di roba per una sola frase, giuro che sarò più breve a seguire ^^''''''
Mi piace molto il fatto del cogliere l'oleandro, lo associo a una morte pulita dopo aver visto in un film (white oleander, appunto) che viene utilizzato per un'omicidio. Mi rimanda un'immagine di perfezione e purezza.
L'unica cosa che mi sono chiesta è: come l'ha assunto?
Forse qualcuno potrebbe dirti che sarebbe impossibile che una persona se ne stia sdraiata su delle scale e nessuno gli direbbe nulla, ma c'è anche da dire che dilaga un'indifferenza generale molto ampia, quindi trovo che anche questa cosa ci stia. E noto anche un collegamento all'isolamento interiore che prova chi è sull'orlo del suicidio: non ha più nulla per cui valga la pena vivere, figuriamoci degli affetti. Ergo trovo in questa assenza di domande e reazioni da parte dei passanti un perfetto simbolismo che riporta all'isolamento di cui sopra.
Mi piace molto la domanda finale: è stata la scelta migliore? A quanto pare no, perché l'unica persona a cui teneva si è fatta viva proprio quando è morto.
Questo atteggiamento mi ricorda molto l'orgoglio umano, che - passamela - ho sempre trovato molto stupido e futile.
Sostieni le tue ragioni fino a perdere una cosa, andando contro un'intimo desiderio di riaverla solo perché aspetti che l'altro faccia una mossa per primo, per poi finire a perdere definitivamente la persona a cui tieni e per la quale hai atteso. Non so, non ho mai approvato l'orgoglio in amore.
Comunque sia, la storia mi è piaciuta molto, col drammatico ci vado a braccetto, bella la scena, molto delicata e ovattata, l'unica cosa che segnalo sono il font troppo piccolo - a mio parere - e la maggior parte delle frasi troppo corte. Avresti potuto dar loro più continuità, ma credo che questo rientra nelle scelte stilistiche. Nel dubbio lo dico, ovviamente senza offendere ^^
Buona serata!

- A.