Recensioni di MusaTalia

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Recensione alla storia Blackmail - 21/11/15, ore 10:49
Capitolo 31: Epilogo
Avevo visto quasi subito l'aggiornamento, ma ultimamente non ero nel mood per mettermi a leggere in generale. Però ho recuperato -scusate il ritardo!- e non potevo che sentirmi sollevata dopo questo finale.
Mi è molto piaciuta la scena d'apertura, l'ho trovata delicata nonostante l'ambientazione. A quanto pare si può proprio definire un cimitero "gentile". Dopo aver letto le prime righe mi è venuto da chiedermi: "chissà cosa ha spinto Fury a arruolarsi?", un animo così gentile sembrerebbe scontrarsi con la durezza che l'esercito impone. Ma credo sia questo uno dei motivi principali per cui Roy l'ha scelto per comporre la sua squadra.
Per quanto si vedano poco, quasi di sfuggita, i genitori di Kain sono bellissimi personaggi, dototati di quella compassione ed empatia che anche nel mondo reale è un dono molto raro. Il confronto fra le due donne continua su quella linea della delicatezza che si tratteggia fin dall'inizio del capitolo. Ciò di cui Riza ha più bisogno, perché siamo onesti, nè Roy o Breda, ma neppure Havoc o Rebecca sono capaci fino a questo punto di delicatezza.
Però si stanno indirizzando tutti verso la via della guarigione. Anche Roy che finalmente capisce quanto male si stia facendo con quei cocktail di alcol e medicine. Sembra quasi che finalmente tutti stiano venendo a patti con se stessi. Ce n'è voluto di tempo, ma sono cose lente e ammetto che all'inizio ero un po' spaventata all'idea che non venisse loro concesso il tempo necessario. Ma già quando due capitoli fa ho letto un anno dopo, tutte le mie preoccupazione sono svanite. Mi piace molto il ruolo di Breda nella scena con Mustang: è tratteggiato benissimo. Immagino proprio così Breda.
Ma torniamo a Riza e Ellie. Mi sono sempre domandata chi avesse ricoperto il ruolo di figura materna per Riza e sembra che voi mi abbiate dato una valida interpretaizone. Questo breve spaccato tra le due è proprio un raggio di sole in tutta la storia, così carica di angoscia e dolore. Ti permette di capire che c'è la speranza, l'aspettativa per un futuro più sereno.
Infine, basta uno sguardo tra Roy e Riza, com'era bastato nel Giorno della Promessa. Proprio questo dettaglio mi sembra così emblematico per capire il loro rapporto: un solo sguardo è sufficiente. L'ultima frase ci fa intuire in un qualche modo le cose si sistemeranno e che i personaggi possono aspirare alla meritata felicità.
Che dire di più? Grazie per il coraggio di scrivere una ff del genere. Penso sia unica nel suo genere. E complimenti per essere riuscite a combinare stile, intreccio e introspezione per 30 capitoli!
Sicuramente terrò sott'occhio lo spin-off con i miei tempi biblici. Ma non temete: non vi abbandono!
Recensione alla storia Blackmail - 20/10/15, ore 11:55
Capitolo 30: Capitolo 29. Cioccolata alla cannella
Starei cercando di scrivere il primo capitolo della tesi (belli i tempi quando scrivevo fanfiction!), ma proprio non mi viene, perciò recupero gli ultimi due capitoli di Blackmail, che sono usciti uno dietro l'altro.
Siamo agli sgoccioli, ma francamente pensavo sarebbero stati più penosi, pieni di sofferenza per noi lettori. Meglio per noi lettori! Fortunatamente s'intravede un barlume di luce.
Cerco di andare con ordine. Leggo il titolo "Chi va avanti e chi si ferma" e già intuisco chi non è riusciuto ancora a rimettere insieme tutti i pezzi, chi non ci riuscirà mai, probabilmente, perché ci sono anche le schegge e sono quelle che tagliano, s'incastrano sotto pelle e fanno male. La mia stella Riza. Ma anche il suo perfetto e complementare compagno Roy. [Ora, probabilmente sono io che ho qualche problema, ma da quando faccio tai chi e mi sto avventurando nelle terre della filosofia orientale, non posso fare a meno di vedere questi due come yin e yang... Saltate pure questa parentesi]. Vedo un anno dopo e questo salto, mi dico, è una benedizione. Il tempo nei primi capitoli scorre così lentamente in tutta la loro violenta concitazione, sembrava essere fermato ad un certo punto e invece ci frega tutti andando avanti, obbligandoci a spostarci con lui. Vedere Roy autodistruggersi è straziante, forse più di quanto non lo sia con Riza. Lui continua a perdere ogni giorno. La sicurezza, che spesso sfiorava la spocchia, il carisma, la passione: sta tutto appassendo. Ho seriamente paura per quell'ulcera; ma saranno gli effetti dell'ultimo episodio di Downton. Riza che impone le distanze è quasi un ritorno al passato, ma in questo caso è solo uno scimmiottare il passato. Non si torna indietro, non senza Fury e Falman. Lo sanno tutti, ma fingono di non saperlo. Comunque vada Riza non può fare a meno di farsi coscienza e indulgenza per Roy. Sembrerebbe il personaggio più freddo nel team, quello più distaccato, in realtà è quello con il cuore più puro, clemente e volto al perdono. Un'altra cosa terribile è la paranoia di Roy, che aveva così brillanti sogni per un futuro di pace, e invece si sta trasformando in un carnefice. Personalmente avrei perferito la benda all'occhio di vetro, ma sono consapevole che è solo perché alla benda associo il celare, nascondere anche con valore più generale. Ma una violenza come quella che ha subito Riza non si può e non si dovrebbe celare.
Ho adorato il quadretto di Breda e la famiglia Falman. Si avverte proprio l'idea del "prendersi cura", del sostenersi. Ho come l'impressione che lui stia diventando la figura paterna di riferimento per i bimbi, e va bene così, che sia un vecchio e fidato amico del padre, che può mantenere la sua memoria viva, a prendere quel ruolo.
Sono proprio i bambini a risultare vittime tanto quanto gli adulti di ciò che è successo un anno prima. Anche quelli di Havoc. Ma quanta dolcezza nella scena delle coperte rimboccate!

Passo all'ultimo capitolo pubblicato, su cui potrei tranquillamente scrivere un saggio [com'è che invece della tesi invece proprio non riesco a buttare giù una riga?]. La prima parte tutta concentrata sulla doccia è un bel colpo di psicologia e introspezione di Riza, che ti fa attorcigliare la pancia in un nodo. Incredibile come certi oggetti possano diventare delle armi. Mi riferisco allo specchio, che impone a Riza una continua tortura, tra l'occhio di vetro e la schiena liscia. Un Riza senza tatuaggio e cicatrici faccio fatica ad immaginarmela, non immagino lei. Sappiamo tutti che non era solo un tatuaggio, non erano solo cicatrici, non era solo una schiena. Riza si deve reinventare, ricreare; deve trovare la nuova se stessa. Certo è che questo è molto difficile quando tutti i terribili ricordi delle sevizie riemergono. Ma ci sono anche i ricordi buoni, quelli che sono come balsamo: i momenti di tenerezza con Roy. Vorrei tanto che le fosse regalato un altro momento come quello. Posso sperare?
Da brivido la parte in cui ammette di trovarsi brutta. Viene incredibilmente facile empatizzare.
L'idea della passeggiata notturna mi piace. La sento molto vera. Scatta proprio l'istinto di uscire e camminare quando l'insonnia di attacca. Ed era forse naturale che quella passeggiata la portasse alla tomba di Falman. Lei non lo sapeva, il suo cuore non aspettava altro -forse per questo si è riacceso il ricordo della cioccolata alla cannella? E finalmente scoppia a piangere e viene a patti con la morte di almeno uno dei due amici. Come mi sono sentita anche io più alleggerita dal magone.
E alla fine arriva Roy. Il destino parla chiaro: non si possono separare due anime che si appartengono come loro. Non importa come, ma devono stare insieme. Posso sperare in un riavvicinamente anche in senso romantico per questi due? Ditemi di sì. Poco romantico è che loro due si avvicinino sempre davanti a una lapide, ma va bene così, perché è l'unico posto dove non contano i gradi. Davanti al dolore si è tutti uguali, con lo stesso bisogno di conforto e vicinanza. Sembra quasi e Roy e Riza riescano solo ora a percepire e visualizzare il vero grade dolore dell'altro. Non aggiungo altro, perché non voglio tediarvi oltre. In teoria, se non sbaglio, manca solo l'epilogo; in qualunque momento pubblicherete sarà comunque atteso con trepidazione.
A presto e portate pazienza per la lungaggine e il ritardo.

L.
Recensione alla storia Just family - 05/10/15, ore 17:51
Capitolo 1: Chi resta - Famiglia Hawkeye
Passo anche a questa raccolta, soprattutto perché apri con Riza, Berthold e Grumman. Non sappiamo niente (maledetta Arakawa) del rapporto che c'è tra nonno e nipote, sempre se un rapporto c'è. Perché i dubbi -leciti- vengono su tutto. Quindi sta a chi scrive inventare. Mi piace la tua invenzione. C'è molta umanità, sia nel rapporto con il nonno, sia in quello con il padre. Si intravede la maturità e il cuore  buono di Riza nel semplice gesto delle rose sulla tomba e il pensiero di portarne anche all'uomo che non se li meriterebbe. Ma Riza sta una spanna sopra al rancore. A metà strada verso il perdono, come è ben evidente.
Mi piace come hai sottolineato il senso di abbandono e come grazie alla sua sensibilità, alla sua intelligenza e grazie a Roy Riza potrà imparare da chi nel passato ha commesso molti errori. E finalmente potrà vivere. Conosci la mia idea in merito al futuro di Riza e Roy. Ora voglio scoprire la tua, perché ci sono i presupposti per qualcosa di molto interessante!
Recensione alla storia Blackmail - 05/10/15, ore 17:37
Capitolo 28: Capitolo 27. Chiusure di capitoli
Ammetto di aver seguito questa storia fin dalla prima pubblicazione. Ma sono un pessimo recensore, perché difficilmente riesco a tirare il filo del discorso che inizio. Però, sentivo la mancanza del fandom. Ho resistito solo un mese lontano. Nel frattempo ho fatto il rewatch e riletto il manga, quindi provo a ritornare in veste di recensore.
E come volevasi dimostrare, ho già perso il filo...
La storia. L'ho seguita fin dal principio, dopo aver sbirciato nei profili autori perché ammetto di essere un po' schizzinosa e non avendo molto tempo (ora di più, visto che la mia pubblicazione si è conclusa) mi piace leggere storie di qualità, sia per quanto riguarda la trama, sia per quanto riguarda lo stile. E non sono rimasta delusa. Anzi. Partiamo dallo stile, che mescola in maniera molto equilibrata narrazione, descrizione, dialogo e introspezione. Un equilibrio non facile da mantenere, ma che non manca mai. Ci sono certe descrizioni da brivido: ci vuole molta lucidità da parte di chi scrive per riuscire a non cadere in certe trappole. Tutto risulta così vivido, verosimile, per quanto non auguri a nessuno di vivere certe esperienze. Direi proprio che la verosimiglianza è un punto forte di questa storia.
Passiamo alla trama: siete partite con un espediente abbastanza comune -so per certo che ci sono altre storie in cui il team, e Riza in particolare, vengono rapiti per ricattare Roy. Ma poi la vostra storia prende una piega davvero inaspettata. Il ritmo rimane sempre incalzante, tanto che in giungo vedere un vostro aggiornamente mi gasava tantissimo. Leggere Blackmail era la mia pausa mentre preparavo gli ultimi esami. Rileggevo, e rileggo, ogni volta il nuovo capitolo un paio di volte: la prima volta con ansia per i personaggi e le vicende, la seconda per recuperare tutto quello che mi lascio indietro. E poi rileggo alla ricerca di indizi. Diciamo che c'ho l'occhio lungo, o la mente molto allenata per cui quando leggo una storia o guardo un film/serie tv riesco ad anticipare le mosse. Ma voi mi avete colta di sorpresa. Mi riferisco a Falman. La sua morte proprio non me l'aspettavo. Il resto, e spero di non offendere nessuno, l'avevo intuito. Anche la morte di Fury. Questo comunque non toglie niente all'originalità della storia. Ci vuole coraggio ad uccidere personaggi tanto amati. Un coraggio che a me, il più delle volte, manca.
Anche se temo che sorte ben peggiore della morte sia capitata a Riza. E questo ci conduce -finalmente!- a questo capitolo. Per me, vederla così sofferente, ferita e mutilata è un dolore grosso. Riza è il mio personaggio: è stata infatuaizone fin da subito (parliamo del lontano 2006... mi sento vecchia...) e ci sono tantissime cose di lei che rivedo in me. Leggere questa Riza è straziante. Insomma, già mi metto facilmente nei suoi panni, ma così... è terribile, davvero. Questa Riza è mossa magistralmente, per quanto io non sarei mai riuscita a concepirla nella mia mente. Sento che la fine si avvicina per la storia, ma per lei la fine di tutta questa sofferenza è ben distante. Vederla staccarsi da Roy è doloroso, suona quasi innaturale, ma doveroso. Non potrebbe essere altrimenti. Spero solo che riesca ad intraprendere la strada della guarigione. Non perché voglia vederla con Roy, ma perché vorrei vederla serena, nei limiti del possibile.
Roy, quale altro elemento potrebbe governare se non il fuoco visto il suo carattere? Possibile che sia così cieco? Certo, anche lui sta soffrendo, ma è un dolore tutto diverso, con una struttura forse più facile da demolire. Purtroppo, in quanto uomo, non potrà mai capire fino in fondo certe cose, che sono naturali per una donna. Come il desiderio di maternità, che in questo caso si affianca al terrore di un rapporto intimo con un uomo, che di conseguenza rende il desiderio impossibile. Ma forse c'è un barlume di speranza... Io desidero vederlo.
Nel frattempo lasciamo Riza alle cure di Havoc e Rebecca, all'amore disinteressanto e lenitivo dei bambini (Jody in particolare). E ai deliri di una mente che necessita riposo e pace. Una pace intaccata dai tempi di Ishval, forse adirittura prima.
E come volevasi dimostrare ho fatto un pastrocchio. Perdono. Ma ho già detto di essere pessima come recensore. Spero di riuscire ad arrivare fino alla fine in maniera attiva. Altrimenti sappiate che vi seguo e apprezzo questo lavoro davvero sovversivo, sotto certi aspetti. Forse mancava una storia così nel fandom.
A presto!
Recensione alla storia Come in guerra, cosė in pace - 05/10/15, ore 16:53
Capitolo 1: Neanche la morte ci separi - Maes, Glacier
Proprio non ce la faccio ad abbandonare il fandom. Ritorno a un mese dal mio saluto per salutare te. Mi fa piacere vedere che ti sei lanciata in una tale sfida. Per esperienza personale, sono le sfide come questa le più divertenti, interessanti, ma soprattutto le più edificanti. Impari tantissimo. Ma mi sembra che la base di partenza sia già più che ottima.
Ora, non posso promettere di riuscire a recensire ogni aggiornamento, ma intanto sappi che leggo.
Mi piace tanto Glacier, questa mamma dolce e tanto forte. Non a caso Maes se l'è scelta come compagna. Quello che hai descritto è un momento davvero dolceamaro, ma verosimile. Si legge quell'accettazione che solo le persone forti riescono ad accogliere. Mi è piaciuto molto l'idea dell'ombra in casa, intravista con la coda dell'occhio: sai che è suggestione, ma reca conforto e allora va bene così.
Il finale è molto dolce, molto maturo. In quell'abbraccio sicuramente Elycia avrà sentito il papà.
La lista con le altre coppie è molto intrigante. Sicuramente ti seguirò.