Recensioni di Devilangel476

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Recensione alla storia Joe Yabuki si é fermato a Namidabashi - 25/12/21, ore 18:44
Capitolo 1: Joe Yabuki si é fermato a Namidabashi
Ciao.
Dunque... quando ho saputo che volevi scrivere un'altra storia di Joe, ammetto che non me l'aspettavo così.
Sai cosa intendo: pensavo alle sue solite scazzottate, crisi isteriche e via dicendo.
Invece...
Hm.
Mi ha lasciata spiazzata.

Già, era facilmente intuibile che fosse il seguito dell'altra, aveva anche senso, secondo me.
Però com'è scritta... beh, mi ha abbastanza inquietato.
Più che altro, perché, nonostante si parli di Joe, che parla del suo mondo che non c'è più, mi è sembrata di una attualità terribile.
Joe vede il passato, il presente e il futuro, adesso.
Non affronta quel ' viaggio ' per cercare i suoi ricordi, come farebbe probabilmente un'altra persona: sta solamente costatando le cose e traendo le proprie conclusioni.
Con questa storia poi mi hai fatto capire il motivo per cui Nomad mi ha deluso così tanto: senza fare spoiler, quella cosa ha mancato completamente il punto, il fulcro della storia di Joe.
Il domani viene inseguito incessantemente, ma chi lo sa come sarà questo domani?
Il domani sarà luminoso? Almeno crederci un po'?
No, il domani non sarà quello che uno spera e così si guarda indietro e poi avanti e poi ancora indietro, cercando il senso a tutto questo e scoprendo che un senso semplicemente qui non c'è.
In questo Ashita no Joe è di una maturità sconcertante, cosa che chiunque abbia mai avuto modo di ammirare quest'opera non potrà mai dimenticare.
Ti fa capire tante cose, ti fa comprendere che le illusioni servono solo se rimangono illusioni, che tanto, una volta realizzatesi (?), non saranno mai come uno se le aspetta.

Oddio, non tutto qui è negativo. Infatti non è questione di essere negativi o no. Come dicevo, Joe sta semplicemente osservando la vita, con i suoi alti e bassi, con le sue amarezze, ma anche le sue gioie.
Ti confesso che a me di Noriko non è mai importato nulla: però mi ha fatto in un certo senso piacere vederla così, serena, insieme a Nishi.
Noriko si è mostrata saggia a dimenticarsi di Joe: lui è - era - pericoloso e sì, si sarebbe stancato e l'avrebbe morsa alla gola liberandosene.
Joe è consapevole di chi, cosa sia. La sofferenza che ha sempre provato in vita non è mai stata dimenticata, nemmeno una volta che ha iniziato a fare soldi... cosa del tutto irrilevante per lui.
Joe è ingabbiato in questa realtà. Con i soldi avrebbe dovuto tranquillizzarsi, ma continuando a fare il pugile la sua ira non si è placata.
Non sarebbe mai stato capace di formare una famiglia come Mendoza e con chi, poi?
Quale donna avrebbe potuto stare al suo fianco?

Saki era troppo piccola. E anche se palesemente innamorata di lui ( anche le bambine si innamorano! ), non credo sarebbe mai riuscita ad andare oltre al ' fratellone ' con lui, dato che lo stesso Joe più di quello non concedeva...

Questo Joe di questa storia, non è più il Joe che conosco io. Si è evoluto in una maniera impressionante ed è stato un lavoro incredibile, da qualunque parte tu lo voglia guardare.
Se pensi alla sua storia, così com'è strutturata, Joe sembra ' nascere ' nella prima puntata. Non si sa nulla di lui prima, non sappiamo nulla di lui oltre quello che ci è dato vedere ed è quasi impossibile immaginare altro, un dopo ( che non c'è, è morto, ma non è quello che intendevo, parlavo di un what if in cui è vivo ).
Tu questo ' limite ' da personaggio dei ' cartoni animati ' glielo hai tolto.
Joe c'era, c'è e ci sarà.
Lui è quel quartiere. Lo guarda cambiare, in un modo che mi ha impressionato. Pensavo che avrebbe rimpianto qualcosa, invece no.
E' così maturato che comprende quante cose non andavano prima e ora vanno meglio.
Insomma, la storia mi ha fatto molto riflettere.
Le persone si ostinano a rimpiangere il passato o a sognare il futuro... ma perché?
Non si può vivere semplicemente il presente, per quello che è?
Che se poi è brutto... non è che prima andava meglio e non c'è garanzia che le cose migliorino, no?

Alle figure di Noriko e Nishi e Saki, che sono per lo più proiettate verso il futuro, poi abbiamo Danpei, che è nel passato remoto.
Purtroppo lui viveva nel passato ancora prima di conoscere Joe e l'averlo perso gli ha dato la mazzata finale.
Forse sarebbe stato meglio per lui morire di crepacuore e basta.
Invece no, anche perché NON è nello stile del personaggio andarsene in quella maniera.
Purtroppo non serve che Joe veda il futuro per capire che l'anno dopo quel giaciglio sarà vuoto e che il vecchio non ci sarà più.

Danpei è una figura che mi fa male e ti fa capire tutti gli sbagli che una persona può fare nella propria esistenza. E la cosa grave è che anche se potesse, alla fine non farebbe niente per correggerli.
Giù di testa nell'abisso.

E le occasioni sprecate. Quante occasioni si è lasciato sfuggire Joe?
Ma davvero ha una qualche importanza per lui?
Mi piace perché non dà soluzioni o spiegazioni, perché nella vita vera, un senso tutto questo non ce l'ha, così come non ha senso che Joe si sia ammazzato in quel modo, lui ha solo fatto ciò che voleva lui.

Rimpiange un po' la vita, sì. Ma non abbastanza. Non ne è convinto e si vede.

E infine Yoko.
Cavolo. Con lei ti sei superato. Grande lavoro hai fatto.
Yoko è matura, forte. Forse lei avrebbe potuto con Joe, ma neanche lei era abbastanza. O forse lui non lo era per lei?
Lei lo amava. Non amava Tooru. Amava quel feeling che aveva con Joe, che non si è mai tramutato in qualcosa.
Anche questo è realistico. Vite e destini contorti e spezzati.

Un po' triste come storia di Natale, ma in fondo lui un piccolo regalo lo fa, fa sentire ancora la sua presenza, e le persone ne sembrano sollevate...

Poi lui non tornerà più lì. E' amaro per lui scoprire che presto non sarà più necessario, dopotutto il quartiere sta scomparendo e lui lì non ci si ritroverà più...

E quindi se ne torna con Tooru a combattere. Joe pare non esserne molto convinto, ma che diavolo, è quello che vuole in fondo, no?

Triste, amara, ma forse in questo momento aveva anche senso una cosa del genere.
Se ci fosse stato un qualche seguito, forse Joe adulto sarebbe stato così.

Come ti dicevo, mi aspettavo un Joe allegro e casinista, ma in fondo tu con la tua precedente storia hai già dato, quindi non mi stupisco che abbia voluto concludere e basta.
Con LUI non c'è molto da fare.
Lui vuole andarsene, siamo noi che non vogliamo lasciarlo andare.
Ma prima o poi dovremo cavarcela da soli, lui in questo mondo non ci si trova più...

E come dargli torto, grrr!

Ci rileggeremo.

Per adesso Buon Natale e pensa a riposarti che sei sfinito!


(Recensione modificata il 23/08/2022 - 01:17 am)
Recensione alla storia Il match infinito - 27/05/18, ore 19:10
Capitolo 12: Capitolo 12
Eccomi. Scusa il ritardo, ma mi ci è voluto un po' per riprendermi.
Questo capitolo è tutto pugni nello stomaco e pugnalate al cuore.
L'ultima poi fa malissimo, veramente non sapevo più dove nascondermi.
Il tutto si chiude sul sorriso di Joe e le luci piano piano intorno a lui si spengono.
Terribile.
Sai, speravo che tu non lo scrivessi.
Speravo che rimanessi lì, nel Paradiso di Joe, in quella gioia infinita; veder invece gli altri piangere disperati e poi vedere lui così è stato tremendo.
Tremendo.
Povero Joe.

Ma facciamo un lungo passo indietro...
In questo capitolo ti sei liberato del punto di vista interno e hai preferito la focalizzazione zero.
Anche nel primo capitolo hai adottato questa soluzione. Certo però che questa parte non potevi gestirla con il punto di vista di Joe. Quello preponderante è stato quello di Rikishi ed è stato davvero magnifico.
Per tante e tante ragioni.
Innanzitutto perché, seriamente, quando mai ce lo siamo potuti godere così, Rikishi?
Lo vediamo che è un personaggio incredibile e stupendo, ma che lo fosse così tanto, noi non lo sapevamo mica!
E' un fantastico personaggio, ha un qualcosa di superiore. Nonostante la cura che hai messo nel descrivere Mendoza, davvero nessuno può sperare di competere con Rikishi.
Sa di pulito e di ordinato. E in questo mi fa pensare a Zack. E' ' bello ', come dice una mia amica, proprio di Zack.
E' colui che puoi solo ammirare. E in questo mi è piaciuto tantissimo, perché a Joe hai fatto il regalo più grande che potevi fare, gli hai restituito il suo idolo!

Però, Joe e Rikishi sono davvero molto differenti da Cloud e Zack. Rikishi non è l'amico di Joe. Rikishi è il suo rivale.
Uno come Joe ha bisogno di questo, prima di tutto.

E Joe, Joe!
No, in questo capitolo era necessario uscire dal suo personaggio, ne valeva la pena solo per vedere che razza di spettacolo offre dall'esterno.
Ride ( oh, santo cielo, se me la ricordo quella risata, ho ancora i capelli dritti! ), batte le mani, in ogni momento, in ogni istante si sente la sua anima impetuosa sconvolgere l'atmosfera come una tempesta!
Urla, si butta in giro a cercare gli altri che sono nascosti, in preda a una crisi isterica, ' perché non ne può più di quello scherzo ' e poi piange, si getta in ginocchio, si dispera sinceramente.
Quante volte abbiamo visto Joe piangere?
Pochissime volte. Non è il tipo che piange, lui.
Eppure questa è una di quelle poche volte. Si sente un assassino e vuole chiedere scusa nel modo più umile possibile.
Poverino. Ha sofferto moltissimo a causa di quello che è successo a Rikishi. E ha iniziato a punirsi in tutti i modi possibili per espiare il suo peccato.
Ecco perché è salito sul ring contro Mendoza, anche se non ce la faceva più.
Credo che questa sia la verità, sai?
Joe ha sempre combattuto per istinto, lo sappiamo, ma Rikishi era il sole verso cui guardava. O il cielo, come dici tu, dove la tempesta va ad acquietarsi.
Rikishi era il suo Nirvana dove Joe poteva finalmente annullarsi.
E Rikishi?
- Ma che cavolo dici? Che ti sei bevuto? -

No. NO.
Joe si trasforma in amante tradita, in attricetta ferita terribilmente: - MA COME!! IO HO VOLUTO DIRTI QUEL CHE PENSAVO VERAMENTE SUL TUO CONTO, SENZA REMORE!! TI...TI HO APERTO IL MIO CUORE, E...E TU.. -

E l'altro: - Ma sentitelo...APERTO IL MIO CUORE...dove pensi di stare, Yabuki? IN UNO SCENEGGIATO TELEVISIVO, FORSE? -
Che. Spettacolo. Unico.
Un contrasto così mostruoso tra due personaggi io non l'avevo mai visto.
Nemmeno da Ken è possibile vedere tanto. Questo scontro è psicologico e verbale, prima di tutto. Stupendi poi i gesti che i personaggi fanno, con Joe che afferra le corde e poi le molla e intanto Rikishi che si annoia a sentire quello che dice e riprende ad allenarsi.
Mi sembrava veramente di vederli, loro sono esattamente così.

Tante e tante parole. Joe vuole parlare, Rikishi lo sa e glielo lascia fare.
E' vero. Hanno sempre parlato poco, i pugni hanno sempre detto tutto per loro. Si sono sempre trovati e capiti, mentre combattevano, ma Joe per una volta viene trattato da essere umano e qualcuno ha voglia di stare ad ascoltare le cose confuse che ha nella testa.
Magistrale.
E triste. Quanta sofferenza nel cuore di Joe?
Trattato come un cane da combattimento per tutta la vita?
Sono stati entrambi usati ed entrambi hanno usato gli altri.
Purtroppo quella è la realtà. Due personaggi da favola costretti nella squallida realtà, piena di problemi e di paletti. I soldi, la legge, il peso, le categorie, un'infinità di scempiaggini che ha impedito loro di volare alto come meritavano.
Sarebbero diventati entrambi campioni del mondo se non si fossero più affrontati. Oppure, si poteva aspettare. In un anno il fisico di Joe si è sviluppato ed è salito di categoria.
Ma un anno è lungo, troppo lungo, per un pugile. Cosa poteva accadere a Rikishi, o ad entrambi, nel frattempo? E loro volevano godere del loro amore, subito, senza aspettare, senza rischiare che qualcosa lo offuscasse.
Un pugile non ha un domani.
E Rikishi ha preferito morire che rinunciare a Joe.
E Joe ha preferito morire che tradire Rikishi.

E ora? Dove si trovano, entrambi? Direi in una specie di Valhalla.
Un luogo paradisiaco dove possono combattere per sempre, senza stancarsi, senza invecchiare e senza morire. Senza categorie e penali e altre cose a cui badare.
Un luogo, anzi, IL luogo perfetto per loro.
Così finalmente possono lottare come desiderano, ma prima ci sono le parole.
Oh, Joe che passa dal: - Ti ho aperto il mio cuore - al - Ti ammazzo! -
Se con facesse così paura, Joe, farebbe morire dalle risate.
E' veramente unico.
E poi le minacce: - Guarda che arrivo! Guarda che sto arrivando! -
Dio mio, avrei voluto che non finisse mai.

E poiché è una festa, sono invitati tutti gli amici. Tutte le persone del quartiere, tutti i ragazzi del riformatorio, i poliziotti, tutti i rivali di Joe e gli amici fraterni, come Nishi.
E in tribuna ovviamente Yoko, felice e radiosa. E il suo amato nonno, che teneva molto sia a Tooru che a Joe.
C'è pure Wolf, nonostante non sia un granché simpatico e Gondo, un caro ragazzo, a dirla tutta.
E Carlos. E Mendoza, tutti vestiti a festa.
Tutta la storia di Joe sono queste persone.
E Leon, il caro e sfortunato Leon. Con il suo dolce sorriso...
Noto con soddisfazione che manca Kim, ahahaha.
Joe non poteva volere uno come lui.
Era tutto così bello. Era il più bel regalo che potessi fare a Joe.

Per questo mi è dispiaciuto che tu abbia scelto quella fine, però la comprendo.
Un finale mellifluo non sarebbe stato per Joe, per il nostro ruvidissimo Joe.
Lui è sulle nuvole, ma il suo corpo giace in quell'angolo e il tutto si spegne all'improvviso, tanto Joe si accontenta di poco e nonostante tutto continua a sorridere...

Che tramvata. E' stato duro, durissimo arrivare alla fine di questa storia, ti sono vicina.

Scrivere di Joe non è uno scherzo. Io lo vedo un po' come ' La Dea Scarlatta ' de ' Il grande sogno di Maya '.
Qualunque cosa tu faccia prima, serve solo per imparare a scrivere di Joe.
Lui è la prova suprema.
Questi personaggi sono uno spettacolo quando li guardi in tv o nel manga, ma scriverne è ancora più sensazionale. Li senti tra le mani quanto sono perfetti, spessi e profondi.
Anche io me ne sono accorta scrivendo di Joe e me ne sono anche spaventata, perché il vento soffia troppo forte dentro di lui, così come mi sono stupita del tuo Rikishi, così come mi sto stupendo della mia prova con Nishi.
Personaggi che non hanno nulla, solo ammantati della loro potente personalità, come dico spesso anche del mio amato Cloud.

E così è finita. Sì, lo so. Ne ho il terrore, ma so che devo provarci ancora.
Beh, ma noi non abbiamo fatto nulla, siamo solo stati a guardare il tuo Joe e in ogni frase lo riconoscevo come il MIO Joe, il Joe con cui sono cresciuta, anche se il tuo è un filino più EVOLUTO!
Joe: - Ma cosa vuol dire EVOLUTO? -
Io: Ehm, tesoro... vuol dire che sei pre-sapiens.
Anzi, mi sa che gli ominidi manco c'erano al tempo di Joe.
Lui è la natura!

Ah, beh, credo che tu faccia bene a staccare, sono stanca da parte tua.

Anche io ho una guerra da combattere in FFVII, ma prometto che inizierò a pensare a qualcosa per Joe.
Io sono l'Alfa e tu l'Omega, però, il mio sarà il Joe più giovane. E' quello il Joe che è vissuto con me.

Mi chiedevo se sarei mai riuscita a trovare una chiave di lettura per Rikishi e per fortuna l'hai trovata tu.

E per ora salutiamo il Lupo. Che a dirla tutta mi sta ronzando intorno con le fauci spalancate.
E sta buono!
O ti faccio scrivere SOLDIER contro!

Noi ci sentiamo nell'altra tua storia e da me e poi spero ancora qui!

Ciao!
(Recensione modificata il 27/05/2018 - 07:12 pm)
Recensione alla storia Il match infinito - 26/04/18, ore 00:30
Capitolo 11: Capitolo 11
Bello! Bellissimo! Avrei voluto che non finisse mai!
Un signor capitolo dal punto di vista del nostro Joe, allegro e insieme spaventato e più allucinato che mai!
E' stupendo!
Joe è il solito simpaticone, anche se duro e crudele e m'ispira una grande tenerezza.
Eh, già. Non ha capito niente.
Ed è meravigliato come un bambino e fa ridere e piangere insieme mentre cerca di darsi delle spiegazioni.
Un Joe fedelissimo all'originale, ma per certi versi è anche di più.
Meriti un dieci e lode solo per il linguaggio che usa, ma questo te lo ripeto da circa un secolo.
Fiuu, fiuu, soffia il vento, ahaha.
E naturalmente fa il contrario di quello che ha deciso all'ultimo momento, altrimenti non sarebbe Joe.
Accidenti, poveretto. Pensa che sia uno scherzo.

Pure il distacco della retina... sì, ha capito bene cosa gli stava accadendo, ma ti pare che potesse decidersi a farsi curare.
Nossignore, non sarebbe Joe.
Capisce lui stesso che adesso è il momento di pagare. E chiede giustamente al lupo di darsi una calmata.

Tutta la parte onirica l'ho trovata bellissima, perché sembra proprio venire dalla mente del nostro Joe.
Il nostro è immerso nel suo mondo di eterno bambino. Luci e ombre, insetti e la voglia di fregarsene di qualunque cosa non intenda manco cercare di capire.
Per lui tutto è un gioco.

Già, Joe e la sua mente di bambino.
Alla fine è completamente solo. Ma lui è come un mondo intero, anzi, un universo intero!
Non credo ci sia un personaggio più potente di Joe in circolazione.
Anche Cloud si crea i suoi mondi immaginari, ma Joe... wow!
Lui ha sempre una marcia in più ed è molto più vero!

A cosa pensa lui? Al suo quartiere, ai corridoi dello spogliatoio e infine... al ring!
E a ciò che desidera, anche se non lo ammetterebbe mai: ritrovare la brutta faccia di Rikishi!
Perché è stato lui a dargli una ragione di alzare la testa e di diventare qualcuno.
Perché Danpei non picchiava abbastanza per raddrizzarlo. Ma un montante di Rikishi resusciterebbe anche i morti ed ecco che Joe è rinvenuto, ha capito che poteva fare di più che mordere e scalciare per farsi ascoltare!
Joe non ha mai dimenticato Rikishi.
Almeno ora sarà felice!
Non trovavo giusto che Joe morisse e basta. Morisse in un incontro perdendo pure.
Comunque anche nella storia originale il vincitore è lui, senza se e senza ma.
Io l'avrei fatto vincere, cavolo.
Comunque a lui che gliene importava più?

Beh, capisco che deve essere estremamente doloroso chiudere questa storia. Chiudere le storie è difficile, ma chiudere con Joe...

Almeno lo lasci bene e come il vento prima o poi tornerà.
Lui torna sempre.

Diavolo! Anche io lo vedo così!

Veramente un'interpretazione superba del nostro Joe, non ho parole.

E comunque che venga dalla mente di un italiano questa storia è formidabile. Sono certa che anche Ikki Kajiwara ti stia sorridendo, da lassù.

Povero Joe... ha avuto ciò che voleva, ma è così triste doverlo lasciare andare... proprio non riesco a considerarlo un personaggio di fantasia, è troppo vero per essere finto.

E manca un solo capitolo, sono contenta che ce ne sia ancora uno.

Joe, fratello, comunque ci rivedremo, ci riproverò anche io non appena esco dall'impasse.

Al prossimo capitolo, carissimo Redferne!
(Recensione modificata il 27/04/2018 - 06:55 pm)
Recensione alla storia Il match infinito - 22/03/18, ore 22:32
Capitolo 10: Capitolo 10
Ok... comincio a credere che ti stia accadendo qualcosa.
E penso di sapere anche cos'è.
La tua storia rating verde ti sta pesando troppo e quando arrivi qui letteralmente scoppi!
Guarda che lo so. Me ne sono accorta dal tuo ultimo capitolo verde che stava accadendo. Joe ti da una sensazione di onnipotenza che ti rende irrefrenabile e ti lasci andare, anche perché di là non puoi farlo e quindi...

E quindi comunque ti sei giocato il rating giallo, ormai le descrizioni sono decisamente forti e ti becchi quello arancione.
Arancione è perfetto per le scene violente e particolareggiate. Quello che hai scritto non è di sicuro da bollino rosso, ma è un troppo sanguinoso per il giallo.

Hm... che poi è tutta un'impressione, è il punto di vista di Joe ad essere molto pesante e a rendere tutto decisamente forte.

Ho capito ciò che hai fatto e lo accetto. Si vede che hai scavato a fondo nell'animo del nostro ragazzo, tutto quello che lui celava in sé e tutto quello che ha dovuto ingoiare nella sua storia è venuto fuori.
E' venuto fuori con una cattiveria triplicata, Joe lo vomita tutto in soli tre minuti e non c'è più niente e nessuno che glielo possa impedire.

Il dialogo di Joe con la belva, con il lupo.
Accidenti se non mi ha ricordato il dialogo di Naoto con la tigre.
Lo ricordi anche tu?
La tigre ( che poi era un altro se stesso ) spingeva Naoto a essere feroce e sleale, visto che i lottatori di Tana delle Tigri erano lì per ucciderlo e non esitavano a usare qualunque mezzo pur di raggiungere quello scopo e Naoto, il Naoto uomo si rifiutava.
Qua è successo esattamente il contrario.
Il lupo parla a Joe esortandolo a uccidere e Joe invece accetta, cede completamente alla sua parte oscura e che questo accada a colui che è in pratica il fratello di sangue di Naoto Date ( sono stati entrambi creati dallo stesso autore ) credo che sia altamente simbolico.

Due personaggi magnifici che sono l'uno l'opposto dell'altro.
Naoto l'uomo e Joe la bestia.
Anzi, il demonio.
Non era così che lo chiamavano nei giornali? Mi era sembrato fosse così nel lungometraggio della seconda serie, dove grazie al cielo hanno rifatto il doppiaggio ed eliminate le frasi stucchevoli affibbiate alla serie negli anni '90.

Joe getta completamente la maschera e si mostra com'è in realtà.
Mentre accade, tutto torna a galla. I suoi ricordi, i conti in sospeso da chiudere, uno dopo l'altro, da Schizzo ( Aoyama veniva chiamato Schizzo nella prima serie ), a Rikishi, Carlos, e quel maledetto Kim Nonsocos'altro.

Toh, Rikishi. Dopo il drammone e tutti i rimorsi per averlo ucciso, adesso Joe ci passa sopra allegramente.
Era un avversario così terribile che non voleva solo sconfiggere il nostro sul ring, ma ucciderlo, oppure ridurlo ad uno straccetto implorante che mai più si sarebbe permesso di alzare lo sguardo su di lui.
Perché Rikishi aveva capito che Joe era davvero forte, come lui non poteva permettergli di essere.
Perché Rikishi si considerava il più forte e Joe così com'era doveva smettere di esistere.

Sì, capisco anche quando parla del loro rapporto, che era molto vicino all'amore. All'amore carnale, per giunta.
Lo so perché anche io scrivo battaglie e conosco l'alchimia che c'è tra due rivali.
Con un amico non potresti mai avere un simile rapporto. Con un amico l'amore è spirituale. Con un rivale, l'amore è carnale. T'interessa tutto del tuo rivale. Il suo sangue, le sue ossa, il suo fiato... e se questo vale quando si combatte con un'arma, vale ancora di più quando si combatte a mani nude.

E quando Joe fa quella strana associazione d'idee, una volta che ha consegnato i propri guantoni a Yoko?
Non sta ancora prendendosi la rivincita su Rikishi, reclamando la sua donna?
Se le cose fossero state un poco diverse, sarebbe stato Joe a finire sotto terra e su quel ring contro Mendoza ci sarebbe potuto essere Rikishi.
Chiuso il conto con lui. Ora Joe ha la sua donna e soprattutto la sua mortale tecnica, il montante a rasoio.
Poi l'elegante Carlos e la zampata della pantera, sacrosanto usarla contro colui che ha ridotto il venezuelano in quello stato e infine il CHOM CHOM che ancora popola i miei incubi.

Ma poi la NO GUARD e il Colpo d'Incontro Incrociato! Il Triplo Colpo Incrociato!
Joe e i suoi avversari. A differenza di altri personaggi quali Tsubasa e Ken che si servivano spesso delle tecniche dei loro avversari, Joe mantiene sempre la propria identità e parte proprio da questa per costruire la sua terrificante offensiva.
Urla di giubilo per la NO GUARD, impazzivo letteralmente da piccola quando gliela vedevo usare.
Mente e corpo di Joe. Lo hai reso perfetto fino all'anima.
I ricordi del riformatorio. Mi hai fatto morire con l'invettiva contro Scheletro ( BRAVO! Tu ricordavi Teschio e hai tenuto il nome! ), c'era da immaginarlo che ne pensasse tutto il male possibile, perché al di là della sua bruttezza era falso e viscido da fare ribrezzo.
Il ' biondo ' sarebbe Guerriglia? Ahaha!

E lo psicologo. Che ci aveva visto giusto. Joe è come un deserto dove non cresce un filo d'erba... e la poesiola!
Come dimenticare Joe appena arrivato al Riformatorio Speciale che si presenta ' recitando versi '?

Dice che manca la scimmia, ma a me non pare proprio, visto l'ultimo colpo affibbiato a Mendoza in salto alla fine.

- Aiuto! - povero Mendoza, male hai fatto a provocare il nostro ragazzo che quando ha smesso di essere tale...
Fermi tutti!
Quando Mendoza dice a Joe che lui, Joe, era morto, allora aveva ragione! Per lo meno era morto il Joe che conosceva.
Il Joe che credeva di conoscere. E che surclassava.

Dalla NO GUARD Joe rinasce letteralmente davanti agli occhi di Mendoza e diventa sempre più forte e questa cosa è resa magnificamente.
Solo che l'eccesso di adrenalina alla fine lo trasforma in qualcosa che non è più un essere umano, o almeno un essere umano civile, è stato davvero impressionante.

Ottimo lavoro, non avevo dubbi. Un delirio di violenza e potenza con una regia da brivido, sfiderei chiunque a fare meglio di così.

E' finita... ma adesso?
La storia non è conclusa, ma lui è già in quell'angolo e poi...?

Gli ultimi capitoli sono tutti da vedere.

Esatto, cosa contano a fare i punti? Se Mendoza non è andato giù solo perché Joe voleva prolungare il più possibile il piacere che provava nel torturarlo?
E' chiaro come il sole che ha vinto lui!
Grande Joe!!
Non accetto che il mio ragazzo se ne vada da perdente.

Ma ci sono ancora delle speranze!

Aspetto la sorpresa finale!

Ora Joe si sveglia e si accorge di essere nella giungla insieme a Rikishi e Yoko e tutti e tre riprendono allegramente la loro vita da cavernicoli...

Aspetto di vederla, questa!
(Recensione modificata il 31/03/2018 - 01:29 pm)
Recensione alla storia Il match infinito - 16/02/18, ore 22:49
Capitolo 9: Capitolo 9
Porca miseria. Ecco di cosa ho paura. Lui è così!
Madonna mia, che capitolo intenso. Meraviglioso. La bravura di uno scrittore di fanfiction sta in questo, nell'interpretare un personaggio, nel reinventarlo, nel spingerlo oltre il suo limite, continuando a rispettarlo ed è questo che stai facendo tu.
Questo. E'. Joe. Punto. Anche meglio del vero, anche più duro del vero e anche più coerente del vero. Joe Yabuki come piace a me, come l'ho sempre visto e come avrei sempre voluto vederlo.
Non ce la faccio, è più forte di me e capisco perfettamente perché lo stai interpretando così.
E' pazzo! Ma questo non lo sapevamo già?
E vedere le cose con i suoi occhi è folle, è difficile anche solo pensare di mettersi nei panni di uno così.
Ma hai fatto un lavoro eccellente, più che eccellente!
Assolutamente perfetto il suo modo di esprimersi, la sua crudeltà mentale e anche gli sbagli con la grammatica! Anche io lo faccio con Cloud. Bisogna sempre tenere conto di chi sia il personaggio che sta parlando e con tipi come questi ci sta tutto.

Ma è anche terribile. Perché Joe sta già morendo e non se ne rende conto... questo capitolo è di una potenza inaudita e credo che sia veramente impossibile fare meglio di così.
Tanto di cappello. Un personaggio che adoro, che è una vera leggenda e che tu stai interpretando ancora meglio di come appare nella storia originale, per quanto per chi legge tutto ciò sia una terribile mazzata nello stomaco, tutto ciò sia quasi intollerabile.

Ma che diavolo! Ci hai provato, eh? Hai messo Joe davanti alla tentazione di mollare tutto per andare via con Yoko, come mai?
Volevi vedere se lui avrebbe ceduto? Ad una così invitante alternativa solo un pazzo avrebbe scelto altrimenti! Ma è questo che dicevo! Joe è un pazzo ed è questo che bisogna capire, è impossibile per una persona sana di mente comprenderlo.
E andiamo, non hai mai dimostrato buon senso, mai una sola volta.
Forse sarebbe stato bello vederlo rinsavire proprio all'ultimo, proprio in un momento come questo, ma così non è stato, quindi cosa puoi farci tu?
Se l'è scelta lui. E che sia chiaro per tutti.

Uhm... per quanto riguarda Yoko io non saprei. Quando mi piace un personaggio di solito faccio mie le sue motivazioni, ovvero, non mi chiedo mai se ciò che fa sia giusto o sbagliato e quindi l'unica cosa che m'interessa è che tale personaggio sia coerente con se stesso.
Intendo dire, anche se sarebbe stato bello vedere Joe scappare con lei, so intimamente che lui non l'avrebbe fatto, ed è questo che m'interessa, che il personaggio sia rispettato anche se sta facendo la cosa sbagliata.
Lo sappiamo che lui sbaglia, guarda un po' lo sa anche lui. Ma non è forse per questo che è diventato leggenda? La più grande testa di cavolo che si sia mai vista in un anime? Mica per niente è così difficile dimenticarlo, eh.
Tornando a Yoko, tu dici che nell'anime il suo atteggiamento è incoerente, ma proprio leggendo la tua storia credo di aver capito perché si comportava così. In pratica è come se proprio all'ultimo lei avesse capito Joe e avesse iniziato a ragionare come lui. Il che la rende assolutamente incoerente con se stessa e questo è un fatto sorprendente da una parte e perfettamente comprensibile dall'altra, in quanto se avesse continuato a piagnucolare non sarebbe mai stata capace di accompagnare Joe verso la morte...

Lo so, è assurdo, ma la filosofia della cosa sembra proprio questa. Come se lei comprendendolo abbia così dato una parte della propria forza a Joe per concludere il tutto... questo lo possiamo vedere spesso negli anime giapponesi, anche se trattandosi questa volta di due fidanzati che stanno dicendosi addio si sarebbe sperato in qualcosa di meglio.
Lei comunque non sarebbe morta con lui. Oppure sì?
Invece nella tua storia c'è ancora la voglia di vivere e credo che questo sia più il nostro modo di vedere le cose. Noi occidentali ci speriamo sempre di scamparla...
E ora Joe è libero. Il lupo selvaggio ha tagliato i legami.
E' fantastico. Ma quanto mi piace il modo in cui lo interpreti?
E' assolutamente spaventoso, ma è questo come minimo che mi aspetto da uno come lui. Perché sempre parlando di coerenza, è così che doveva essere.
Anche se fa paura. E' orribile e terribile, ma ancora, cosa puoi farci tu?
Nulla, è così che sono andate le cose.
Fosse stato un personaggio diverso, non saremmo mai arrivati a quel punto. E tutta, completamente e solamente colpa sua.

Se hai notato, nell'anime per la maggior parte del tempo la storia è raccontata da altri personaggi che non siano Joe. Per la maggior parte del tempo sono gli altri personaggi a raccontare cosa succede, specie nei momenti peggiori sono i personaggi più deboli e sentimentali a parlare. Alle volte anche Danpei sembra lugubre, tipo quando Nishi piangendo gli diceva che Joe aveva bisogno di calore umano e il vecchiaccio gli ha risposto che Joe aveva bisogno di botte, sempre e in ogni caso o giù di lì.
La storia quindi proprio nei momenti più duri veniva vista da personaggi più morbidi rendendo il tutto meno terribile.
Ma cosa succede se a raccontare sempre invece è Joe?
Questo.
 
Per i termini che usa stessa cosa, stai facendo un lavoro eccellente.
Ciò che dice non è bello, ma che cosa puoi aspettarti da uno così?
E' tutta questione di capire con chi si ha a che fare!

E lui ride. Ride sempre. Avrebbe potuto vincere a tavolino ed invece?
Da uno scemo che si mette i guantoni più grossi di lui solo per darsi arie e facendo una pessima figura, cosa volevi?

Ma il galletto tutto tronfio sta cominciando a temere che sia la fine.
Se l'è cercata, ma siamo sicuri che l'abbia capito?
Comunque a me piace come lo stai facendo. Sempre in termini di coerenza lo preferisco.
Ok, si sta ammazzando, ma lui non vuole morire. Non si sta deliberatamente suicidando, lo fa perché crede di spuntarla.
E se questo non torna con il suicidio onorevole che forse voleva conseguire nella storia originale, a me sembra appunto più coerente che lui non volesse crepare, ma cercasse veramente di fare il colpaccio, mettendo sì in conto che sarebbe potuto morire, ma che non puntasse a questo!

Magnifico capitolo molto dark. Joe qui fa davvero paura!
Difficile se non impossibile accettarlo, ma... la storia è questa.
E' così che deve essere, anche se non ci piace.
(Recensione modificata il 16/02/2018 - 11:29 pm)