Recensioni di _sonder

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Un Fiocco Per Natale - 28/12/15, ore 16:07
Capitolo 1: Un Fiocco Per Natale
Che emozione trovare una fanfiction di Himechan no Ribbon!
C'è una tenera malinconia che domina questo racconto e si unisce alle mie sensazioni nostalgiche di bambina; c'è una magia – propria del Natale e di tutto quello che è perso nell'infanzia – che riesce a dare quel tocco dorato ai ricordi.

Sono stupita dalla capacità che hai di entrare nel quotidiano dei personaggi: è un elemento che io considero fondamentale nella scrittura, anche nel mostrare direttamente quanto i protagonisti delle nostre fantasie siano vicini a noi, abbiano dei tratti simili alle nostre esistenze. La memoria di un appuntamento vissuto assieme per la prima volta con un amore adolescenziale è un momento che può sbiadire o restare con noi (e che viviamo con un'incertezza che ci fa sorridere anni più tardi).

Himeko è tipicamente “femminile” nei suoi crucci, ansiosa di apparire un po' più simile all'amica principessa, Erika, pur di rendere indimenticabile una giornata che – nella cultura giapponese – è dedicata più agli innamorati che alla famiglia. La parte introduttiva gioca parecchio con la necessità della protagonista di sentirsi all'altezza, di ottenere ciò che desidera, mentre tutto il mondo adulto è spostato in secondo piano, lasciandola da sola con i timori di una “prima volta” tanto cruciale nella vita di coppia.

Ritrovare Daichi è un passo fondamentale per il lettore, ma vederlo gestito in maniera così naturale mi ha spinta a sorridere. Ha un approccio pragmatico e devoto, senza abbandonare quella maschera che lo spinge a stuzzicare Himeko con un affetto tremendo e dispettoso al contempo. Hai reso in ottimo modo la complicità che li anima e che rende la loro coppia una delle migliori in fatto di shoujo. Raramente si trova una sintonia così intensa tra i partner di un manga – senza che si sfoci in un annullamento delle individualità o dei rispettivi difetti. Dalle loro mancanze, invece, hai tirato fuori un punto di forza, una continuità con il passato che è andata a impreziosire il presente.

La coerenza interna dei personaggi è equilibrata anche dalla scelta di una scena dipinta come step necessario alla crescita del rapporto amoroso. La proposta di Daichi arriva nel mezzo del trambusto causato da Himeko e proprio questo la rende più cara e adorabile: l'appuntamento non è perfetto, non c'è un'ambientazione sfarzosa e principesca come ci avevano abituate le avventure di Himeko; si tratta di due ragazzi spogliati delle loro vicende fantasiose, che affrontano la realtà della loro relazione (movimentata, visti i trascorsi). Abbiamo l'eroina disordinata e pasticciona, che commette un disastro dietro e l'altro, e il suo ragazzo che l'accetta così com'è, senza negare le pecche che ha imparato ad apprezzare (come Himeko ha gradualmente amato le maniere di Daichi). C'è una grande attenzione in questa fase e, dopo averti letta a lungo, posso tranquillamente definirla un tuo dono: hai il senso dell'intimità, della gioia delle piccole cose (che non sono mai scontate, per quanto possiamo viverle tutti), di quelle che definiscono determinati passaggi dell'esistenza umana e risultano importanti e cruciali nel percorso compiuto.

Il quadretto è più che delizioso e vi traspare tanto sentimento: i gesti di Daichi sottolineano la sua maturazione in un partner presente e complice, mentre le incertezze di Himeko esaltano quella parte leggermente infantile, quella meraviglia che le consente di essere ancora la “viaggiatrice” combinaguai che abbiamo imparato ad apprezzare. E qui torna il tema della fanciullezza perduta, del ricordo e dell'abitudine: Himeko continua a confidare il proprio vissuto a Erika, a mantenere viva quell'amicizia che il mondo reale potrebbe separare, tra cammini diversi e impegni. C'è quindi la sensazione di uno stacco un po' più amaro, di qualcosa che irrimediabilmente cambia, ma che lascia una traccia di familiarità. In un certo senso, Himeko è ancora la “bambina” di sempre, ma è anche la donna che si prepara al matrimonio.

Sono molto contenta del risultato, perché ho sognato anch'io con la protagonista – percependo tutto l'amore di Daichi, la sua presenza defilata ma tridimensionale. Ho un debole per i personaggi come lui e vederlo rispettato, dotato di dignità senza perdere i tratti distintivi originari, è sempre bello. Le tue incursioni in altri fandom dovrebbero essere più numerose, Meryl, perché meritano parecchio!

A presto (e buone feste)!