Recensioni di Halley Silver Comet

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Recensione alla storia La terra è scura come i capelli di mia moglie - 04/01/16, ore 18:08
Capitolo 1: La terra è scura, come i capelli di mia moglie
Ciao!
Per cominciare, ti faccio gli auguri di buon anno!
mi sembra doveroso dire che non ho mai avuto l'occasione di guardare questo film, nonostante sappia il suo valore e mi piaccia come recita Russel Crowe. Evidentemente, è una lacuna che, prima o poi, colmerò.
Devo dire, però, che nonostante non conosca bene i personaggi, attraverso questo racconto, dipinto con pennellate vive di colore, tanto da farmi immaginare chiaramente la campagna dell'Andalusia ed i suoi colori (davvero non ho fatto alcuno sforzo), sono riuscita a comprendere bene le dinamiche che ci hai presentato.
Il contrasto dell'armatura lucente di lui con la stoffa ruvida e opaca del vestito di lei è stato un dettaglio che può sembrare irrilevante, invece ha arricchito molto la composizione cromatica del quadro.
Per tutta la durata della storia c'è stato un senso di attesa che ha trovato - giustamente - compimento nelle ultime righe. Per chi conosce il film è stato un racconto a posteriori, ripercorrendo all'indietro le vicende, ma anche per me la sensazione è stata la medesima.
Ciò significa che hai fatto un ottimo lavoro nel presentare come Massimo e Clelia si sono conosciuti.
Il fatto che lei fosse moglie di un caro amico di lui è l'elemento che dà maggiormente peso a tutto il racconto e anche alla loro relazione in sè, credo.
Ho avvertito che qualcosa di bello stava nascendo dal dolore dato dalla scomparsa di Tiberio, come quando nasce una nuova piantina da una terra che è stata troppo tempo arida e privata dell'acqua.
Il senso della storia è pregno di malinconia e di dramma, dramma umano come può esserlo solo la scomparsa di una persona che per noi è importante, ma all'interno di questo dramma c'è anche il germoglio di una serenità più lieta che verrà dopo.
Ogni gesto, ogni parola mi sono sembrate misurate, composte, proprio come prescriverebbe il modo di fare di un soldato dell'Antica Roma e di una moglie di un guerriero. Rigidità che viene a scigliersi nelle lacrime silenziose di Clelia e nel commiato muto di Massimo.
Sembra quasi di assistere ad un quadro del Rinascimento, in cui anche il momento di maggior dramma viene reso nell'eleganza della compostezza della disciplina. Mi è piaciuta molto questa accortezza che hai usato.
Anche le note che hai inserito, oltre che a facilitare il lettore nella lettura, dimostrano che tieni molto a quello che scrivi e che tieni anche a far arrivare ogni singolo dettaglio che hai impresso nel racconto.
Come a dire che nulla è messo lì a caso ed è una cosa che mi piace molto, quando la ritrovo nelle fan-fiction. Dice molto sulla precisione e sulla serietà dell'autore.
Dal punto di vista grammaticale, non ho notato alcun errore ed i miei complimenti vanno fatti anche in tal senso.
Sono stata davvero contenta di aver avuto modo di leggere questa storia, ben scritta sotto tutti i punti di vista, ormai è quasi una rarità su questo sito.
Spero davvero di leggere altro di tuo.
A presto,
*Halley*