Recensioni di FlyChick

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Bianco e nero - 19/07/12, ore 17:18
Capitolo 1: Bianco e nero
Ciao :)
Ma che meraviglia il paragrafo iniziale. Forte. Conciso. Quasi crudo direi. Cioè perfetto. Perché così va descritta Nina, così va descritto il 'Qualcosa' che si agita in lei. Quel qualcosa di 'adulto e sporco' che contrasta col candore di Nina stessa.
Mi è piaciuta molto la riflessione di Nina riguardo al suo sviluppo, al suo diventare donna, quindi 'adulta e sporca' inevitabilmente, e nonostante ciò il suo perseverare -influenzato senza dubbio dalla madre- nell'essere ancora la Regina dei Cigni, pura, candida.
E qui, dopo la fatica, la devozione alla danza e l'ostinata e continua ricerca della perfezione, arrivano gli occhi azzurri di... Thomas. Thomas che sconvolge Nina, attaccata ora su due fronti. Lui. Il Qualcosa. Due alleati? Di conseguenza si forma infine il cigno nero.
E la perfezione candida di Nina? Quella senza nessuna traccia di malizia? Quella che un tempo le permetteva di 'dimenticarsi' della macchia nera sotto il suo tutu bianco? Dov'è ora? Ora si trova proprio in quella macchia. Quella macchia che si espande sempre più prendendo il sopravvento su di lei e colorando il suo costume -ed il suo animo- di nero. Il nero, l'oscuro, lo 'sporco' è ora la perfezione, il suo percorso da seguire.
Lily. Lily è un mezzo per arrivare a ciò. Il cigno nero giace anche in lei? Nelle trasgressioni che Nina compie -in realtà o fantasia- con lei? Si? No? Nina sa che il 'Qualcosa' è suo. Soltanto suo. Nonostante abbia una forza più potente della sua, rimane comunque di sua proprietà; e lo custodirà gelosamente arrivando ad 'uccidere' il riflesso del cigno nero in Lily, per farlo 'ritornare' in sé stessa perché è lì che deve restare.
Per poi vestirsi delle sue piume.
E salire sul palco.
Per essere perfetta.
Mi è veramente piaciuto moltissimo questo racconto. Tantissimi complimenti. Mi è piaciuto anche il fatto che la morte vera e propria di Nina non sia stata citata. Diciamo che è un monologo introspettivo di Nina su come lei stessa abbia raggiunto la sua perfezione. La sua perfezione autentica, cioè nera, cupa, tenebrosa; e non apparente, falsa, candida, 'rosea' ed innocente. Perché questa non è Nina. Questo non è il cigno nero.
Complimenti ancora.
A presto. :)
Martina
Recensione alla storia No, Non c'è perfezione - 03/03/12, ore 14:17
Capitolo 1: capitolo unico
Ciao,
Facciamo le cose al contrario. Partiamo dal finale.
Le due righe di dialogo fra il medico e -immagino- Thomas sono molto d'effetto. Potrebbe essere un finale 'alternativo' del film. Invece di terminare con la luce bianca della morte di Nina sarebbe potuto proseguire in questo modo, ed il medico che avrebbe tentato invano di salvarla avrebbe benissimo potuto dire questa battuta ad un Thomas sicuramente a pezzi, sconcertato...
Nina si uccide, come Odette. In due modi diversi, ma entrambe periscono.
Ma per quanto riguarda la parte centrale, mmm... Non mi convince affatto la scelta del linguaggio. Sembra che a parlare siano due ragazze adolescenti per sms, non una giovane donna problematica con la fissa per la perfezione e la sua stessa ossessione, il suo lato oscuro; 'l'altra faccia della medaglia.'.
'ti stanno cercando di salvare' non è un grandissimo italiano, forse intendevi 'stanno cercando di salvarti'.
Il 'sacco di patate' e il 'tutto è andato a puttane' proprio non mi sono piaciuti. Ma vabbè.. questa è una questione di gusti.
L'idea non era affatto male. Lo stile non mi è piaciuto. Secondo me è troppo 'superficiale' per esporre un tema così psicologico, introspettivo, in un qualche modo spaventoso. Se mai dovessi ritornare su questa storia con un linguaggio più ricercato secondo me la tua potrebbe diventare una one shot vincente.
PS-ci sono dei piccoli errori di battitura (varità - verità. contanta - contenta. spegnamo - spegniamo)
Alla prossima,
Martina.
Recensione alla storia Scratch - 20/02/12, ore 23:50
Capitolo 1: Scratch
La PERDIZIONE. Mmm... che parola interessante. Giusto per cominciare senza giri di parole. Tra i sinonimi di perdizione ci sono infatti peccato, colpa, dannazione, corruzione, PERVERSIONE, fallimento. Quale migliore parola per indicare Nina e quella macchia che è cresciuta in lei: Odile.
La NOSTRA vita. Odile è sempre stata in lei, quieta e dormiente. Ora si è svegliata, volendo risaltare sempre più, grattando Nina, come hai descritto tu.
Bambina mia. quell'appellativo che una madre ossessiva ed eccessivamente presente e protettiva era solita utilizzare. Ed ora la 'madre' è Nina stessa, che ha generato in sé il suo esatto opposto, quella macchia che un giorno la oscurerà. E Nina da madre si trasformerà in mezzo, in burattino. Quel mia bambina finale è assolutamente perfetto. Perfetta è tutta questa flashfic!
Complimenti!! Va tra i preferiti!!
Baci, Martina :)
Recensione alla storia Little Princess - 01/02/12, ore 00:07
Capitolo 1: Little Princess
Ciao :)
Allora... Thomas... :) L'artefice della Odile che è nata in Nina. Odile. Che fra complessi, ossessioni, strane visioni e fantasmi, l'ha uccisa.
Thomas non accetta la morte di Nina, non al culmine della sua perfezione. Lui l'ha seguita nella preparazione del balletto, lui le ha dato spunti di ogni tipo, lui ha tirato fuori il lato trasgressivo di lei, lui ci ha fatto un pò ciò che voleva con lei...
Ed infine eccolo qui. Con il corpo esangue della sua 'piccola principessa' fra le braccia.
Forse non era esattamente questo ciò che voleva ottenere... O meglio: era questo, ma non fino a questo punto.
:):):)
Complimenti.
A presto.
Martina.

Recensione alla storia Io sono il cigno nero - 31/01/12, ore 17:11
Capitolo 1: Io sono il cigno nero
Ciao.
'Io sono il cigno nero. Sono l'altra.' Sono parole semplici, ma altrettanto terrificati per ciò che nascondono. 'L'altra'. L'altro, il diverso è qualcosa che sempre suscita paura.
'Il riflesso emaciato', un riflesso che cesserà di esistere ancora prima di poter brillare.
'Io sono il sesso', come maggiore rappresentazione della trasgressione, del tradimento.
Odile è colei che infrange, distrugge, uccide. E in questo sorride, vincitrice, assaporando la sconfitta di Odette. Ed Odette muore.

C'è solo una cosa che non ho afferrato: 'Io sono l'amore'. Odile, da che punto di vista è 'l'amore'? :/

Ma nonostante questo ti faccio tutti i miei complimenti. Hai alternato parole relativamente semplici ad espressioni più ricercate. Un sistema che ha fatto molto effetto, per quanto mi riguarda.
A presto.
Martina.