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Recensione alla storia Blu Ceruleo - 07/05/14, ore 19:36
Capitolo 3: Capitolo 3
La superstite è arrivata: fuggite tutti.
La prima cosa che dico è... Oddio, darei tutto il sangue che ho nel corpo per essere accompagnata all'altare da Elijah e aggiungerei che che fosse anche lo sposo non mi offenderei di certo. -Elijah caro, facci un pensierino, okay?-
No, idiozie a parte -e detto da una che scrive recensioni del genere ce ne passa- non ho potuto evitare di vedere il vampiro più anziano come una sorta di padre, in fin dei conti solitamente solo i padri che accompagnano le spose all'altare e caso vuole che lui sia il primo degli originali.
Le ipotesi potrebbero essere molteplici, basti pensare che alla fine il nucleo familiare è composto pressoché da loro quattro, Hayley non ha un padre da affittare o Elijah doveva pur fare qualcosa altrimenti sembrava la bella statuina... Va bene, io mi sono fatta la mia para mentale e per il momento me la tengo. 
Ah, ho amato quella scena, quella in cui si è fermato a baciarle la mano prima di permettere a Klaus di guardarla negli occhi. Non lo so, mi è sembrato qualcosa di magico, quasi fiabesco e ti assicuro che non ho potuto non congiungere le mani al petto. 
Che bella scena quella del matrimonio, posso assicurarti di non aver mai letto una descrizione così dolce e sincera di un'unione, sono rimasta piacevolmente sorpresa, non posso tenerlo per me.
Se avessi ascoltato delle promesse così toccanti ad un matrimonio vero avrei lasciato scorrere una o due lacrime, leggendole qui invece avrò lasciato scorrere una, due, tre mila lacrime! Mi è preso il magone, non riuscivo a respirare dal tanto sentivo il bisogno di piangere. Ti rendi conto che fai quest'effetto ad una che di romanticismo non ne vuole sapere?
Puoi andare a ritirare il Nobel secondo me...

La determinazione di Hayley è stato, secondo me, il motore del capitolo, l'incipit per mettersi nella giusta ottica, dire che tutto sta prendendo una nuova piega, si stanno tutti lasciando il passato alle spalle.
Adoro la forza delle donne, siamo dei miti. -femminismo modalità on-
Spero che questo dolore possa lasciar respirare la sua forza, che Klaus l'aiuto a poter andare avanti mostrando le cicatrici senza cadere, d'altro canto avrà sempre lui al suo fianco, no?
Il regalo di Klaus?
Potresti includere un pacchetto di fazzoletti per chi legge la tua storia? Sai i miei condotti lacrimali te ne sarebbero infinitamente grati.

Scusami, non mi sono dilungata o non ho prestato particolare attenzione a tutti i dettagli, volevo solo lasciarti un'altra recensione prima di sparire sommersa da esami e crisi isteriche...
Concludo con un adoro Elijah, adesso passerò i prossimi sei mesi a modificare la scena descritta da te con me e lui ad attendermi all'altare! 
Ah, avere più di diciotto anni e non sentirli. Povera me e povera te che mi devi leggere! 
Avevo buone intenzioni, lo giuro.
Saluti,

nackt.

Recensione alla storia Blu Ceruleo - 06/05/14, ore 19:43
Capitolo 2: Capitolo 2
Potrei direttamente scrivere limite di x che tende a più infinito solo dopo aver letto le prime due righe, sai?
Davvero, l'epigrafe è devastante, mi ha fatta crollare ancor prima di iniziare a leggere il capitolo. Una parte di me vorrebbe complimentarsi per un'entrata così cruda e toccante mentre l'altra vorrebbe dirti che sei ingiusta a trucidare così spontaneamente il mio cuore, senza preavviso.
Non immagini quanto mi senta male, l'idea di aver dato alla luce qualcosa di unico, qualcosa che non ti potrà mai appartenere più di così, qualcosa che non potrà mai appartenere a nessun altro se non a te. Qualcosa che può essere definito miracolo, la creazione di un nuovo essere, un essere che crescerà ed imparerà da te, un essere che ti chiederà aiuto e si allontanerà da te per sbagliare a sua volta, un essere con un volto che ricorderà il tuo e non potrà che avere dei tuoi tratti anche comportamentali. Il tuo essere.
Anche se in questo contesto parliamo di individui inavvicinabili dalla morte, non vale anche per gli esseri umani la consapevolezza di portare un figlio nel cuore, di averlo stretto sé, per l'eternità? 
Alla fine della morte, nel nostro presente non ne abbia mo percezione, non abbiamo prove o testimonianze di come sarà, possiamo quindi crederci, se lo vogliamo.
Nostra, per tutta l'eternità.
Diamine, con il cavolo che sono riuscita a trattenere le lacrime... non hai idea di quanto caldo e bagnato sia il mio viso, ho le guance in fiamme.
Leggere poi di loro, nella mia stessa condizione, apriti cielo, sono ustionata.
Non so perchè ma questi argomenti mi toccano nel profondo, certo, mi sembra difficile che qualcuno riesca a non provare niente anche solo all'idea che qualcosa del genere possa accadere, eppure io mi sento così dannatamente male da percepire un'ipotesi come vera, come se mi appartenesse. Okay, la parte dei complimenti cede, non può fare altrimenti.
Immagino i due fratelli, Klaus ed Elijah, insieme, non troppo vicini mentre guardano quasi distrattamente il luogo sentendo entrambi il desiderio di lasciar lì quel bocciolo appena fiorito.
Che triste, l'ironia della sorte.
Il nostro ibrido ha sempre faticato, se lo osserviamo attentamente, a compattarsi con la propria famiglia, nonostante rimanga per lui uno dei valori più grandi. L'hai anche fatto dire a Hayley, seppur con un pugnale del petto e in una bara, lui se li è portati dietro. E con sua figlia non ce l'ha fatta, l'unico essere puro e palpitante presente, sfortunatamente per poco, nella sua vita è stato il colpo di grazia. Dire che all'apparenza nessuno potrebbe immaginare un lato così fragile di Klaus.
Elijah invece rappresenta l'emblema della famiglia, lui la ritiene sopra ogni cosa e non ha esitato a sporcarsi le mani per difendere le persone a cui tiene, a discapito del passato.
Lui viene definito come il cavaliere dall'armatura d'argento, lui è colui che rappresenta la nobiltà d'animo, lui è l'onore. Non riesco ad immaginare a come si sia sentito anche lui, dato che per primo ha insistito per convincere il fratello a volere la bambina, lui che nonostante secoli di fughe e incomprensioni possiede lo stesso lato umano di Klaus. Lui che vedeva in questa piccola creatura l'opportunità per sistemare le cose, la possibilità di poter avere una famiglia come quella in cui era nato, esente però da dolore e odio. Lui che è stato il primo a piangere per lei, nel tentativo di far in modo che lei venisse al mondo.
Quel frugoletto tra le loro braccia, quelle protettive e forti del padre, quelle dolci e profumate della madre. Il loro amore, loro tre.
Oddio, credo non arriverò mai infondo a questo capitolo, il mio cuore si fermerà molto prima!
Questa umanità è davvero il loro punto debole, la loro criptonite. Meno male che la possiedono, ci permettono di sfatare il mito secondo cui i mostri vivono sotto al letto e non hanno un cuore, possiamo considerare vera, almeno questa volta, la solita frase fatta: tutti i mostri sono umani.
D'altra parte, non solo nati uomini loro?
Beh, la stanza, l'idea della stanza della bambina mi ha inflitto una pugnalata al cuore, la mano di una madre su una porta che idealmente dovrebbe essere aperta e occupata da una delle gioie più grandi della sua vita, chiusa a chiave. Non è cambiato niente, il problema è che i patti non sono stati rispettati. Lei doveva esserci, lei doveva essere con loro e con tutta la sua famiglia.
A volte il motto che sostiene una famiglia non è così facile da rifare proprio ogni volta che si cade.

Sono contenta però di vedere la figura di Rebekah smuovere le acque, il suo personaggio spesso non è visto con cura e non si presta attenzione al dolore che anche lei ha dovuto patire, alla fine lei è sempre stata la sorellina che correva dietro ai più grandi, la sorellina coraggiosa che voleva proteggere ed essere come i suoi fratelli più grandi.
Leggere il pensiero di Niklaus e la sua confessione, la sua confessione nei confronti della sorella è stato qualcosa che non posso negare di aver apprezzato. Non lo si nota ma il loro legame non è meno forte di quello che entrambi hanno con il fratello maggiore.
Inoltre leggere che almeno lei è felice, a parte le vicende che li hanno colpiti, mi ha fatto accennare un sorriso. Personalmente ritengo che lo meriti, l'ho sempre individuata come la vittima dei tre, l'ombra che agisce e che subisce i colpi peggiori. Le sue lacrime lo dimostrano, la piccola Rebekah in prima linea ad affrontare il dolore con loro, con i suoi cari.
La cosa che adoro dei tre è che non rifiutano di piangere, non rifiutano di mostrarsi con le ossa rotte. Forse è questo che li rende The Originals, ovvero colore che sono diventati qualcosa di diverso dalla loro natura, qualcosa non plasmato dalla volontà o dai peccati umani. Questa loro condizione sembrava doverli salvare e sono tutti in frantumi, soggiogati da un destino che perfino l'immortalità non può sconfiggere. Mi chiedo se la loro posizione sia poi quella vantaggiosa...
Adoro la parte finale, l'impulsività con cui comanda praticamente Klaus di sposare Hayley ha una sfumatura di tenerezza, pare lei quella più forte, quella pronta a tenere le redini dei cuori distrutti sul pavimenti di quella dispersiva dimora. Veramente, è bello vederla caratterizzata in questo modo.
Chiedo scusa se mi sono dilungata, di solito non succede ed ho ancora provato a tagliar corto, spero di non averti annoiata o infastidita...
Okay, sono spompata e scappo.
Tornerò presto per leggere gli altri capitoli!
(Non ho mai scritto una recensione così lunga...)
Saluti,

nackt.

PS: scusa, una cosa che ho notato nel capitolo precedente, una persona che non vede si definisce cieca, ceco fa riferimento ad un abitante della Repubblica Ceca. Non è per fare la pignola, le sviste capitano a tutti, sia ben chiaro.
(Recensione modificata il 06/05/2014 - 07:44 pm)
Recensione alla storia Blu Ceruleo - 06/05/14, ore 18:46
Capitolo 1: Capitolo 1
Ciao,
devo dire che sono incappata casualmente in questa storia ma mi piace parecchio.
Il tema trattato è diabolicamente struggente e interessante al tempo stesso, devo ammettere che questa è la prima storia che leggo in questa sezione e non vedo l'ora di leggere i capitoli successivi per vedere come si svilupperà la vicenda ed i sentimenti a lei legata.
Il dolore che in un modo accomuna tutti i personaggi, principali e non, mi attrae e mi spinge a volerne sapere di più, a voler capire in che modo la loro psiche ed il loro corpo imparerà ad andare avanti, senza poter mai dimenticare.
Sarà forse scontato dirlo, sono molto presa da Klaus e dalle sue maniere di affrontare gli eventi nella sua vita, mi auguro davvero che pianga, se cadesse in pieno nel dolore umano citato dal fratello Elijah allora potremo aver a che fare con il più vero di quelle creature costruite e narrate dalle paure.
Sarebbe fantastico riuscire a rompere definitivamente il guscio di ognuno di loro, anche Rebekah è un personaggio che amerei vedere alla luce del sole, fino a togliere le maschere che volontariamente o meno hanno dovuto indossare.
Vado al prossimo capitolo.

nackt.