Recensioni per
L'Angelo e la Vendicatrice
di Zia Esmy

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/01/13, ore 14:56
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
toccante ed emozionante, lascia col fiato sospeso fino alla fine

Recensore Junior
08/06/10, ore 12:30

Beh, ho letto tutte le tue storie che EFP contiene e ognuna è stata meravigliosa. Mi piace soprattutto la tua passione per le narrazioni storiche. L'Inghilterra di cui tu parli mi fa impazzire. E un'altra caratteristica di cui sono rapita è il carattere forte e mascolino che hanno le tue eroine. In questo soprattutto lei è veramente affascinante. Non puoi iniziare a leggere questa storia e non rimanere rapita dalla trama, devi per forza portarla a termine. Altro particolare è l'accostamento stra bianco e nero, un po' a rappresentare un fittizio bene e male, oppure l'eterna ricerca e alla fine loro due che si ritrovano, ti chiariscono, si amano. Beh... definirei la storia da "cardiopalma".
Bacioni, Ale.
Ps: Ho visitato anche il tuo sito o quello che è, e mi chiedevo se avessi nuove storie in progresso o di nuova pubblicazione. Se per caso leggi, mi farebbe piacere avere qualche notizia. Grazie.

Recensore Junior
21/07/09, ore 13:35

(Recensione a cura di Graffias e pubblicata su www.criticoni.net)

Racconto storico, malinconico e romantico, composto da sei capitoli più o meno corposi, lungo cui si dipana una trama che cattura piacevolmente.

La storia si apre con un omicidio compiuto da una donna misteriosa, per motivi che al momento l’autrice non rivela. La curiosità aumenta man mano che i dettagli vengono lasciati qua e là come briciole, e ci si ritrova a seguire gli intenti dell’assassina prima attraverso i suoi occhi, scoprendo il suo tormento, poi attraverso il punto di vista del suo inseguitore, il capitano delle guardie del Lord della contea che le sta dando la caccia per fermare la scia di morte che lei si sta lasciando alle spalle.
I caratteri dei due si scontrano dando via ad un confronto mentale più che fisico: lei, tormentata e intimamente perseguitata dai suoi stessi intenti di vendetta, e lui, forte, coraggioso e pieno di speranza, che porta, guarda caso, il nome dell’arcangelo guerriero per eccellenza.
Lei la demone, lui l’angelo, tutto sta a vedere se quest’ultimo sia l’angelo della morte o l’angelo che la porterà verso il paradiso.

Già dalle prime battute s’intuisce cosa succederà fra i due e in che modo s’influenzeranno a vicenda, si capisce che “niente potrà dividerli, tranne il mandato di cattura” (XD perdonate la battuta), ma ciò che rende particolare e buona la storia è proprio il mondo in cui è svolta la trama. Le atmosfere sono ben descritte, in modo delicato ed efficace, ed aiutano il lettore a calarsi immediatamente nella storia e nelle sue sfumature, tanto che i tramonti e le feste in piazza travolgono chi legge attraverso i personaggi.
I personaggi sono ben caratterizzati, è facile immedesimarsi in loro e capire le loro motivazioni, cogliere i loro istinti e viverli.
La trama si svolge con un buon ritmo, è ben intrecciata e alla fine non lascia nessun interrogativo non risolto; tuttavia, il sottolineare troppo spesso dei dettagli dei due protagonisti può rendere la lettura pesante e/o ripetitiva in alcuni punti, ed è un peccato.
Alcuni tre puntini di sospensione potrebbero essere cassati, così come dei punti esclamativi nelle parti narrate: le frasi in sé contengono già la sospensione o l’enfasi voluta, non rendendoli necessari. A questo proposito: nei tre punti di sospensione lo spazio va solo dopo, non anche prima ^^”
La lettura alle volte s’inceppa per la presenza di un po’ troppi refusi, eliminabili con una seconda lettura (doppi spazi, mancanza di parole dovuta indubbiamente a ripensamenti durante la stesura, spazi errati e altri refusi vari), fermo restando che si tratta di una storia piacevole e con una propria originalità.

Voto: 7.5/10)

Nuovo recensore
11/01/08, ore 19:02

questa è la quarta storia ke leggo...è davvero stupenda!!! hanno tutte la capacità di coinvolgerti e farti sperare e sognare! complimenti davvero!

Nuovo recensore
22/10/07, ore 17:20
Cap. 1:

Sarò breve e concisa, perchè il tempo tiranno mi impedisce di analizzare punto per punto questa intrigante e piacevole ff. Confesso che, dopo mesi che mi aggiro in questo sito,la tua è la prima storia che mi abbia davvero emozionata nell'intimo. Certo ci sono alcuni piccoli nei, che, da lettrice esigente, non ho potuto non notare. In un passo in cui la Morrigan narra, in prima persona, vi è un repentino passaggio dalla seconda persona alla terza, riferito a Micael(forse dovuto ad una svista?).Inoltre la punteggiatura spesso lascia a desiderare e la trama, tessuta con maestria e sapienza, si è piuttosto increspata nell'introdurre il "colpo di scena" della comparsa di Edwin, adducendo il rivolgersi del ragazzo a Micael a una motivazione poco credibile... Comunque, brava, hai saputo mantenere viva la mia attenzione ed il mio desiderio di proseguire nella lettura quasi costantemente. Il tuo linguaggio è fluido, piacevole e scorrevole. Siccome mi esprimo a voti: 7 1/2. Grazie per la gradevole ed interessante lettura. Tea

Recensore Junior
09/10/07, ore 22:09

Questa storia è veramente splendida e credo che tutti i complimenti che potrei pensare sarebbero insufficienti a dire quanto è speciale e quanto mi è piaciuta, credo che questa sarà una di quelle fanfic che rimarranno per sempre. Grazie mille per averla scritta perchè è davvero superba, complimenti per tutto, sono davvero senza parole, quindi spero che perdonerai questo mio post un po' deludente... ^^ Ciao!

Recensore Veterano
10/11/06, ore 18:43

Ed ecco qui anche la Rowina, senza cognome nè Micael (purtroppo ç___ç, non mi dispiacerebbe averlo, ci si potrebbe fare molte attività interessanti, tanti esercizi... ààà... con la spada, s'intende XD), senza alter ego ucciso da pozioni di Mandragora, ma nella mia normalità e con la solita emozione/commozione, a recensire anche l'Epigolo. Un po' in ritardo sul giorno della pubblicazione, e soprattutto sul giorno in cui l'ho letto. Al di là della solita, proverbiale ed ovvia mancanza di tempo, la verità è che recensisco solo adesso perchè, psicologicamente, solo una volta che avrò postato il qui presente commento questa storia meravigliosa, di cui -lo ricordiamo, per l'ultima volta, a memoria dei posteri!- io sono fiera ed onoratissima dedicataria, nonchè omonima della protagonista, eroina indimenticabile e senza pari in quanto a carisma, e solo allora "L'Angelo e la Vendicatrice" sarà finito sul serio.
Ed io dovrò rassegnarmi a non attendere altri aggiornamenti, e mi dovrò limitare eventualmente a rileggere queste pagine che mi hanno fatto sognare così tanto e così a lungo, e a sognare della vita che, da qui in avanti, Rowina e Micael condurranno.
Nella felicità più totale. Così benedetta e meritata, dopo aver tanto sofferto.
Per iniziare la mia tipica e solita "analisi testuale" di questo splendido epilogo, voglio fare un grande elogio a tutta la prima parte, narrata in terza persona, con loro due al centro della scena: l'Angelo e la Dea, che ancora una volta sono l'uno di fronte all'altra, opposti e contrari. Lei oscura come la morte, la Dea Vendetta personificata in carne e sangue, la spada nera irta tra le mani, e il mantello con le effigi del corvo. Lui bianco e leggiadro, l'Angelo Salvifico e Custode, che ad ogni colpo di spada non uccide, ma dona salvezza. E si battono, la Dea e l'Angelo, come mille volte prima, nei passati mesi. E come mai.
Poi lei cade, e la spada dell'Angelo si avvicina alla sua gola: e oserei dire che colpisce, l'immagine della spada bianca che si accosta alla pelle diafana di una Nera Assassina. E poi, accade qualcosa. Quelle due mani che si uniscono, che suggellano la fine eterna di uno scontro durato troppo tempo, liberano nell'aria una scintilla, qualcosa di elettrico e pericoloso, e insieme bellissimo, che nasce in quell'istante. Perchè dopo, subito dopo, l'Angelo e la Vendicatrice uniscono le loro labbra in un bacio trai più appassionati.
Tutta questa scena mi ha fatto ripercorrere, più che volentieri e passo per passo, i primi due capitoli della storia -che io penso tu abbia voluto simboleggiare con questo quadro. Gli inseguimenti attraverso l'Inghilterra, fino alla fine del Paese -perchè la scena in apertura dell'Epilogo si svolge su di una scogliera, che rappresenta la fine della fuga, in un certo senso- i combattimenti a fil di spada, il senso di sfida che c'era negl'occhi della Morrigan, perchè l'Angelo altro non era per lei che il suo miglior rivale, che con il solo tocco di una spada le faceva sentire brividi di vita. Poi lei che cade: il ferimento della Morrigan, dopo la caduta da cavallo, nel primo capitolo. E quella mano che la aiuta a rialzarsi: il Capitano Micael Lively, che la porta in una casupola dimenticata e le cura la ferita, impedendo che infetti, che lei possa morire, aprendo il suo cuore ad ogni parola e sotto il tocco della sua mano. E ancora, il bacio. Sulla scogliera, poi: nella radura prima. Quel desiderio acceso come la scintilla di cui parlavo prima, che non può essere soffocato in alcun modo, e che invece finisce per divampare come il fuoco su un campo. Come l'incendio nella casa della piccola Rowina.
Vorrei complimentarmi per il setting in cui hai fatto svolgere questa scena: la scogliera. Non per altro, ma io lo trovo un luogo con una forte carica "romantica", e ho sempre desiderato anche io disegnarvi una scena. Ma quasi quasi desisto, perchè una così bella, così ben descritta, così evocativa quanto quella con la quale hai aperto questo meraviglioso epilogo io non potrei certamente mai scriverla.
Poi, la scena sfuma, e si torna alla realtà. E la realtà, adesso, è ben diversa. La realtà è che quella, ora, non è che una rappresentazione di teatranti di strada -espediente che hai ripreso dal primo capitolo, con mio sommo piacere, poichè l'avevo trovata un'idea davvero eccellente e ben riuscita, oltre che descritta in maniera ineccepibile- e che la Morrigan non è che Rowina, adesso, appoggiata con la schiena al petto di un Micael come sempre preoccupato, apprensivo, protettivo. Insomma, l'uomo che ognunga di noi vorrebbe XD E quella sua frase sussurrata, quel "Va tutto bene, adesso", è un tuffo al cuore, di felicità ed emozione, per lei così come per noi.
E' bellissimo sentire da lei il racconto degli ultimi mesi, di quello che è accaduto, e il fatto stesso che a tutto questo lei premetta una cosa, importante quanto bella, e che sopra ogni altra lei e noi abbiamo atteso cinque capitoli:
Io, Rowina Lively, vivo di nuovo
Non so dirti fino a che punto mi sono sentita colpita, da questa semplice frase, che con la tua peculiare abilità tu hai isolato, messo in luce, e cui hai conferito una incisività che contribuisce a costruire il suo significato, così come a riempirla dell'emozione che io stessa ho sentito. Emozione/commozione, giusto per cambiare (XD) poichè quando l'ho letta, e ho visto il cognome di Micael accostato al nome di lei, allora ho realizzato quanto fosse definitiva la vita che avevano adesso intrapreso. E questo è stato talmente bello, per me, e dolce e romantico e pregno di felicità -poichè il concetto di "vivere" dovrebbe essere qualcosa di naturale, e invece per lei fino ad ora non lo era, perchè si sentiva nera dentro- che mi sono ritrovata a piangere a catinelle davanti allo schermo. Come al solito, oserei dire. Perchè le emozioni che tu sei capace di trasmettere alla tue parole, Zia, non hanno definizione, e non possono non indurmi a reazioni altrettanto forti.
Poi, il racconto di come si sono svolte le cose, dopo che Micael le consegna un'ampolla nella mano.
Mi chiedo come lei abbia potuto pensare che quello fosse veleno, che Micael la aiutasse a togliersi la vita. Un altro espediente rubato a Shakespeare, forse? Con lui, magari, che poi l'avrebbe raggiunta all'altro mondo? Direi di no. Le Tragedie lasciamole al Maestro: la Zia, bravissima nell'arte della prosa e del racconto storico, ci delizia del suo lieto fine.
Voglio fare un ennesimo applauso, enfatizzando la scena della descrizione delle sensazioni provate da Rowina dopo aver bevuto il siero nell'ampolla: nello scorso capitolo abbiamo seguito quel che le è accaduto dalla terza persona, e pure quel che accadeva era palpabile. Qui, invece, mi è sembrato di vivere ogni brivido, ogni sensazione di vertigine, ogni atomo di paura sotto la mia stessa pelle. Dolcissima la sequenza durante la quale lei crede che il calore sulla pelle, e le coperte ben accomodate, e voci amiche a chiamare il suo nome non siano che il Paradiso, e se ne sorprende, perchè dopo tutto quello che ha fatto lei non se lo meriterebbe affatto, il Paradiso. Spero ci siano tante mani alzate, insieme alla mia, a dire che siamo favorevoli ad un posticino in Cielo per Rowina, quando la sua vita sarà davvero finita, e a dire che vogliamo ancora una volta Micael accanto a lei, anche lì, e soprattutto vogliamo Edwin, che è stato lontano a lungo, nascosto da Lord Olwen.
Vorrei, ancora, inchinarmi di fronte alla grandezza della Compassione di questo personaggio, che si è fatto identificare come un padre ed un custode sin dalla sua prima comparsa. Quel suo "Bambina mia" ripetuto così spesso, parlando con Rowina, quel dolore intrinseco alle sue parole, nel narrare l'indegno massacro compiuto da Wintworth ai danni della famiglia di Rowina e di Edwin, la vergogna e la paura nel rievocare la sua fuga con la sua famiglia ed un bambino quasi morto, verso luoghi che avrebbero loro consentito di vivere almeno un po' di pace per alcuni anni. E, infine, rivela la ragione per la quale Wintworth abbia fatto quel che ha fatto, e che, se me lo permetti, me lo fa disprezzare ancora di più -perchè un giovane uomo quale egli era non può e non deve arrivare a tal punto di orrore e di odio, solo per quello.
Potere, delizia e rovina di ogni essere umano!
Così dice Rowina, giustamente e amaramente. E questo mi ha emozionata ancora una volta, soprattutto perchè c'è una sorta di rassegnazione nelle sue parole: come se dicessero che quel che è accaduto a lei è accaduto anche ad altri,e ad altri potrebbe ancora accadere. Come un circolo vizioso, perchè gli uomini rovinano sè stessi e gli altri con le loro stesse mani, pur di ottenere potere e successo, pur di essere temuti.
E alla fine, una scena ricca di dolcezza e di felicità, che svolazza a destra e a manca, che riempie lo schermo ed il mio cuore.
Sono felice che lo spunto partito da una delle mie recensioni si sia realizzato nella pratica, soprattutto perchè sotto le tue manine d'oro è diventato inno alla gioia e alla felicità.
Un inseguimento a piedi, l'Angelo dietro la Dea, con risate che tintinnano nell'aria. Un inseguimento come mille altri, in passato, che ricorda i momenti che hanno dato inizio al loro idillio, e a quest'amore così forte e benedetto. Eppure, un inseguimento diverso da tutti gli altri. Perchè, questa volta, lei non si nasconde all'altro capo dell'Inghilterra, ma tra le braccia di Micael.
E infine, giusto per concludere in tutta la dolcezza possibile, nella tenerezza simile all'abbraccio di una madre, questa storia meravigliosa, che io annovero tra le mie preferite in assoluto, oramai, ci sono quelle poche e brevi frasi rivolte a lei: Rowina, adesso e per sempre, mai più la Morrigan. Felice. Viva -anzi: Vitale, come dice il suo cognome.
Insomma, per tirare le somme, una volta e per tutte, che posso dire, che non sminuisca quanto detto in passato e la tua storia stessa, Zietta adorata?
Io ho amato di questo racconto ogni singola riga e parola. Mi sono sentita coinvolta dai personaggi e dalle vicende sin dall'inizio, e fino all'ultimo capoverso. Ho pianto, e sorriso e riso, e amato insieme a loro. E sofferto -sofferto tanto, perchè neanche la felicità cancella il passato, e la sofferenza rimane lì, come una cicatrice dai contorni ruvidi sulla pelle.
Ho invidiato e sono stata affascinata dal precisissimo e perfetto setting spazio-temporale, il background storico, così ben delineato, e le vicende così aderenti al periodo, e alla mancanza totale di regole che lo caratterizzava. Questa cosa è, come ti ho detto già in passato, segno di una gran qualità, che così hai conferito ad una storia già di per sé stupenda e coinvolgente.
Poi, cosa non dire riguardo al modo di scrivere?
Di qua ti bastano due pennellate incantate per dipingere davanti a noi un intera situazione o circostanza; di là ti soffermi sui particolari, senza mai inceppare o rallentare la lettura, ma definendo tutto in maniera minuziosa e precisa, così che, ancora una volta, sembra di avere un quadro davanti, non delle parole scritte nero su bianco.
E quindi, se la semplice dedica di un'amica non fosse stata abbastanza -e lo era, te lo assicuro- sono ancora più felice che questa Storia porti il mio nome a dedica -e che lo porti pure la sua protagonista^^ Dunque, un saluto definitivo (ç_________ç me ha bisogno di kleenex) a "L'Angelo e la Vendicatrice".
Ed un bacio grande alla Zia Esmy, che ci ha regalato un capolavoro.
ILY!!!
Rowina.

Recensore Junior
08/11/06, ore 20:21

bellissimo il finale...come lo avevo immaginato che sarebbe successa una cosa del genere, infatti all'inizio del chap ho pensato che Micael aveva usato lo stesso trucco di Rome e Giulietta ( con la sola differenza che i due morivano ...)...ho adorato come hai scritto questo capitolo, veramente complimenti...

Recensore Veterano
07/11/06, ore 16:00

Ciao Zietta, ti faccio gli auguri con un giorno di ritardo perchè, nonostante avessi già visto ieri l'aggiornamento, purtroppo non ho avuto il tempo di leggerlo. Certo che il regalo l'hai fatto a noi lettori, pubblicando questo nuovo capitolo, che segna la conclusione di una delle storie migliori e più coinvolgenti che io abbia mai letto. L'inizio è semplicemente bellissimo, la geniale idea della rappresentazione teatrale riprende la scena del primo capitolo, e l'intero combattimento è stato trattato ancora una volta con lo stile epico che ha contraddistinto anche lo scontro dell'angelo con il demone, ma questa volta le emozioni insite in queste righe che tu rendi poesia sono più intense e profonde. Nonostante la descrizione sia fatta da un narratore esterno e riporti solamente ciò che accade senza alcuna introspezione, tutta la scena è pervasa dal forte legame di rivalità prima e amore poi dei due personaggi. Ho apprezzato parecchio anche la parte successiva, che racconta la morte e la rinascita della protagonista - perchè, alla fine, l'angelo ha sconfitto l'oscurità, ha ucciso la Morrigan per permettere a Rowina di vivere.
L'angoscia con cui lei ha atteso il suo destino è descritta magnificamente, l'oppressione di una solitudine silenziosa, che da anni ha attanagliato la sua vita, e la consapevolezza di non potersi meritare altro che l'inferno insinuano nel lettore un'inquietudine palpabile e tagliente. E, dopo la disperazione, ecco il Paradiso, ma raggiunto senza la morte, grazie all'amore di Micael. Ed è un Paradiso difficile da conquistare, perchè il passato è sempre in agguato, pronto a lacerare cicatrici che, in fondo, non hanno mai smesso di sanguinare, eppure la forza dell'amore tra Rowina e Micael è tanto forte da superare anche qeuste difficoltà. Devo ammettere che ancora fatico un po' ad immaginarmi una Rowina che arrossisce e scherza con Edwin, assumendo poco a poco le sembianze di una semplice donna innamorata, ma è un 'immagine che mi è piaciuta davvero molto: finalmente può abbandonare la via del sangue e del dolore, perfino i sensi di colpa non sono del tutto insopportabili con il suo angelo accanto a lei. Ed è un epilogo perfetto, con il lieto fine che tanto mi ero augurata, ma non scevro da una penetrante vena di malinconia, in cui tristezza e rimpianti si intrecciano nell'amore che ha salvato una giovane donna e sconfitto la vendicatrice della notte. I miei complimenti, hai scritto una conclusione degna del capolavoro che è questa storia! Ormai sto diventando ripetitiva, ma non so più come manifestarti la mia ammirazione^^ Un bacio.

Recensore Junior
06/11/06, ore 16:41

Zia... Ho allagato il pc di lacrime!!! Hai davanti a te un'altra iscritta al club delle piagnone... Dov'è che si noleggiano i camion di kleenex??? Scherzi a parte, quest'epilogo è straordinario!!! Ci voleva proprio, povera piccola Rowina... La scena della rappresentazione è davvero bellissima, e il finale è pura poesia!!! Ti rinnovo i miei complimenti,e aspetto con ansia i nuovi capitoli de "Le ombre del tempo"... Sono in crisi d'astinenza da Samuele!!!! *_* Ps. Tanti auguri per i tuoi primi, meravigliosi 30 anni, zia!!!

Nuovo recensore
06/11/06, ore 01:19

...ma anche io credo di essere iscritta al club delle piagnone, visto che anche con l'epilogo ho pianto...ma il bello è che io piango anche dopo 10 volte che leggo i tuoi capitoli!!! sei fenomenale! per quanto riguarda questo epilogo, adoro l'happy ending, che qui era d'obbligo, visto il passato di Rowina...si meritava un presente e un futuro con una persona come Micael (beata lei, mannaggia *_*)! Bellissimo il pezzo subito dopo la rappresentazione in cui sembra stia parlando lui...invece sono riflessioni di Rowina... e illuminante anche la parte in cui spieghi e riassumi la storia, tutto ritorna in ordine! ovviamente ti rinnovo i miei complimenti...ti sei fatta uno splendido regalo di compleanno e anche qui ti rinnovo i miei auguri... con tutto l'affetto e il bene che ti voglio... bacio!

londonlilyt
05/11/06, ore 23:55
Cap. 1:

Ah! lo sapevo!!La mia pallina di cristallo al momento si sta godendo la sua corollina di fiori d'arancio!! T_T É finita che peccato, ma devo dire che la fine non lascia nulla da desiderare, finalmente Rowina si è convinta che anche lei merita un pò di felicità e che Michael è l'uomo adatto per riempire il grande vuoto lasciato dalla scomparsa di tutta la sua famiglia, che lei porella credeva pieno di emozioni oscure! Grande la scena degli attori, ti assicuro che all'inizio credevo non avessi scritto un lieto fine, e brava la mia tessitrice di trame!! Ti meriti un grosso dieci e lode, e spero con tutto il cuore che ora Samuele ed Elisa escano fuori dallo stanzino in cui li hai rinchiusi!!^_^

Recensore Veterano
05/11/06, ore 22:04

PS: augurissimi per domani! ma sai che tra un mese anche io compio 30 anni?

Recensore Veterano
05/11/06, ore 22:01

Ti ho già tdeto che sei grande vero!? Ho le lacrime agli occhi! Che epilogo stupendo! Sapevo che Rowina non era morta davvero! Mi piace che tu abbia iniziato con la rappresentazione ,per poi ripercorrere la vicenda. E alla fine poi hai scritto delle frasi che sono pura poesia! Le tue storie riescono sempre a farmi emozionare e sognare come poche!

Recensore Veterano
05/11/06, ore 15:40

Sono ancora con le lacrime agli occhi per quest'ultimo capitolo, è bellissimo, Zietta, davvero! Innanzitutto sono davvero felice della comparsa di Edwin, è un colpo di scena che non mi aspettavo. (A proposito, vorrei citare una frase di Micael che mi è piaciuta particolarmente: "No, fa onore! “rispose con orgoglio "Ad un ragazzino di sei anni che sfida la paura per difendere la sorella" E' la risposta migliore che Micael potesse dare.)
Poi mi complimento per tua abilità nel creare l'ansia nel lettore e di coinvolgerlo nelle tue storie, mentre leggevo di Micael ed Edwin che cercano Rowina mi sentivo angosciata quasi quanto loro.
Bellissimo il combattimento in cui l'angelo si scontra con il demone, arricchito dallo stile poetico che utilizzi per sottolineare i passi più emozionanti della tua storia. Ammetto che mi aspettavo di leggere lo scontro tra Wintworth e la Morrigan, ma non sono minimamente delusa da come sono andate le cose! Senza contare che in questo modo Micael, almeno a mio avviso, si fa carico della vendetta di Rowina, impedendole di sporcarsi le mani per l'ennesima volta e facendosi carico di una sorta di giustizia divina.
Insomma, il combattimento è stato raccontato con un tono epico e decisamente aulico che ho decisamente apprezzato, tuttavia a raggiungere la perfezione è stata la descrizione di Rowina e dei suoi sentimenti, della vendicatrice che ormai ha perso il suo scopo e quindi decide di lasciarsi morire, la Morrigan che trascina con sé nelle tenebre Rowina. E' stata in questa parte che ho cominciato a piangere come una fontana, il momento drammatico, amplificato da uno stile impeccabile e che colpisce direttamente al cuore, è qualcosa di estremamente coinvolgente, e nessuno riuscirebbe a rimanere insensibile in queste ultime righe.
Ti faccio i complimenti per la tua abilità di scrittrice: i tuoi personaggi sono plausibili eppure mai banali, ogni loro gesto o parola dimostra una caratterizzazione profonda, arricchita da mille sfaccettature diverse, tuttavia tutte coerenti con la storia e la personalità del personaggio stesso. E forse è proprio per questo che non puoi non affezionarti a loro, non soffrire quando soffrono e non gioire per un lieto fine; e quella di coinvlgere è una delle abilità più preziose per gli scrittori, di cui tu sei ampiamente provvista.
Attendo con ansia l'epilogo, rinnovandoti i complimenti per quella che, a mio avviso, è una delle storie più belle che io abbia mai letto! Un bacio. Mary.

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