Nuovo capitolo e nuove emozioni! :D
Bene bene bene, finalmente le cose iniziano a farsi interessanti: la presenza adesso ha una voce e un nome, anche se rimangono ancora parecchi interrogativi... Chi è questo tizio? E' il vecchio proprietario della casa? E' un essere umano con problemi di interazione sociale? E' un vecchietto depravato che spia le giovani pulzelle nelle loro camere da letto? Mah! Comunque è ancora presto per sapere tutte queste cose, siamo appena agli inizi dell'avventura e per il momento mi cullerò nelle mie ipotesi ù_ù E si fa chiamare R... il mistero si infittisce!
Come al solito, mi piace un sacco questo capitolo e il modo in cui è scritto. Se posso permettermi un appunto, una cosa che ho notato e che non so se è voluta o meno, è questo: sembra che la storia sia ambientata ai nostri giorni, infatti parli di automobili, telefoni (cellulari, suppongo, visto che Irene si lamenta della mancanza di segnale) eccetera, però ogni tanto descrivi le scene come se ci si trovasse in un'altra epoca - Irene che "raccoglie le gonne" per correre, il modo in cui parla Tommaso, lei che indossa camice da notte e abiti da giorno... Sono cose che stonano un po' in dei personaggi del ventunesimo secolo! Ecco, magari se posso fare un suggerimento è questo, cerca di evitare gli "anacronismi" :D Per il resto, carissima, è tutto strutturalmente e grammaticalmente perfetto!
La scena in cui R fa la sua entrata in scena, il modo in cui parla, mi ha inevitabilmente ricordato il caro Fantasma dell'opera della versione Lerouxiana, ha il suo stesso sarcasmo e la sua stessa geniale arroganza :D Inutile dire che questa somiglianza mi piace un sacco, così come la faccenda che lui si rifiuti di parlare alla presenza di una lampada accesa... Non vedo davvero l'ora di vedere come si svilupperà la storia, e soprattutto se Irene arriverà a capire che forse basta levare le inferriate da quei buchi nella parete per giungere al covo di questa voce ù_ù io l'avrei fatto, perlomeno ù_ù
Orbene, ti lascio! Resto in attesa del prossimo capitolo, baci e abbracci come al solito, tua
Niglia. |