Ciaooo!
Approfittando del simpatico fatto che il giorno di Pasqua mi tocchi lavorare, recensisco questa storia, della cui pubblicazione ero a conoscenza, ma che ancora non avevo avuto occasione di leggere.
La storia si è rivelata talmente intrisa di feraosità che mi ha costretto a modificare, seppur impercettibilmente, il mio modus operandi, cedendo all'impulso di PRENDERE APPUNTI. Sì, esattamente la funzione che non uso MAI. Potevo farlo solo per te e per una tua storia ù_ù
Ti avviso che, pur essendo la ff non particolarmente lunga, ho trovato una quantità quasi inenumerabile di passaggi, scelte lessicali o situazioni spettacolarmente ilari... che, tra l'altro, ho ritenuto particolarmente adatte all'ambientazione, poiché mi hanno prepotentemente ricordato il tanto decantato sense of humour inglese di cui anche la serie BBC è piena. IC come se piovesse, cara.
"Holmes Grande e Holmes Piccolo."
Sospetto non vi sia una ragione precisa, per cui ho trovato questa definizione COSI' divertente... il fatto è che una qualche propensione per l'epicità filmica mi ha suggerito un'immagine mentale di Martin/Jawn con gli occhi ridotti a fessure e le labbra strette in un'espressione di estrema irritazione, all'idea di quegli Holmes là, che condizionano - non sempre in positivo - la sua esistenza.
"A cose del genere ci si può rassegnare, non abituare."
Massima di saggezza adattissima alla situazione. Po'rello.
"se Sherlock si lava i denti e si cambia le mutande tutte le mattine?"
Devo dire che GIA' qui, pur ignorando il resto, il riferimento al fatto che Jawn sappia o meno se Sherlock si cambia le mutande ogni mattina mi ha fatto spuntare un sorriso allusivo alla 'If you know what I mean'.
"Calma, e non pensare che gli sconti al supermercato terminavano oggi."
Questa considerazione da massaia iper-organizzata, accostata a Jawn, mi ha quasi commossa.
...No, ovviamente scherzo. Ci ho fatto una risata da far tremare le fondamenta della Terra. LoL.
"Sembrava un uomo d’altri tempi, ben più adatto agli anni della regina Vittoria che a quelli di Elisabetta seconda."
Questo è un mini-dettaglio, più una considerazione personale che altro: io avrei scritto 'Seconda' con la 'S' maiuscola. Ma chissene, ciò che è importante è il ragionamento in sé: Mycroft è proprio quello che, malgrado l'ambientazione moderna, con le dovute correzioni tecnologiche, ha mantenuto in toto il modo di fare - ma soprattutto l'apparenza - del Mycroft di Sir A.C.D., per cui ho apprezzato il fatto che tu l'abbia precisato, tramite gli occhi di Jawn.
"Sarà stato per il tono usato da Mycroft, per la scelta delle parole o per la sua espressione tra il beffardo e il provocatorio, ma a John quella domanda parve estremamente equivoca."
Niente, ormai sono partita con questa cosa del "If you know what I mean", solo che sostituirò l'immagine di Mr Bean con la faccia di Mycroft, ottenendo un risultato anche più malizioso. Memes a parte, questa descrizione della scena mi è piaciuta PROPRIO per il modo in cui sei riuscita a rendere, anche in questo, l'estrema indecifrabilità di Myc.
"Baker Street. Ora. Lascia perdere mio fratello.
- Sherlock ti ha già richiamato all’ordine, vedo."
HOLMES PICCOLO E HOLMES GRANDE INSIEME! Non hai scampo, Jawn.
"Perfetto, quello era il momento di iniziare a ignorare Sherlock."
Un ragionamento talmente 'da John' ed esilarante allo stesso tempo - nonché il tipo di cosa che ritengo farebbe irritara enormemente Sherlock - che non può che conquistarmi <3
"entrambi i fratelli erano pazzi, ma in due modi così diversi da essere difficilmente paragonabili."
Pure qua, la frase è un semplice dato di fatto, una constatazione fatta con totale nonchalance. Sì, mi rendo conto che serva per dare il via a un paragone tra i due Holmes, ma è anche il tipo di cosa che mi conquista e mi fa ridere per otto giorni di fila, che ci posso fare? :D
"- Ma tu non sei… Tu non… Hai sempre detto di non essere gay!
John – ormai pienamente calato nella sua parte – alzò le spalle. - Che vuoi che ti dica. Nella vita si cambia.
"Sherlock iniziava a boccheggiare"
"Contrariamente a quanto si aspettava, Sherlock non rispose. Si limitò a fissarlo, come indeciso se parlare o no; infine, con uno strattone si liberò le mani e attraversò il salotto, diretto in camera sua."
Ho scelto di unificare questi tre passaggi in un solo commento, perché si tratta di un climax spettacolare.
Sherlock, da Sherlock che è, viene colto da UN DUBBIO. LUI.
Dopodiché, fa quello che le persone normali (quindi ben differenti da lui) fanno, quando una notizia li sconvolge.
Da ultimo, deve rendersi conto di quello che gli è successo (un attacco di umanità, pensa te!), perché torna bruscamente a essere Sherlock: fa il capriccio e se ne va.
E' così divertente e attinente al personaggio da farmi pensare che potrei trovare la scena in una delle puntate.
"- Quand’è che la smetterai di farti rapire da lui?
Il sorriso di John si allargò. - Quando tu smetterai di essere geloso.
- Difficile.
- Lo so - soffiò, prima di baciarlo. Come tutte le volte."
Ta-da'! Il Finale. Nutrivo la speranza di trovare un po' di sana fluffaggine, e, come sempre, la mia speranza non è stata disattesa <3
Mia cara, ti rinnovo i miei complimenti per lo spunto divertente, la caratterizzazione inappuntabile e, naturalmente, per il modo in cui hai sviluppato la storia, rendendola assolutamente simile a quello che potrebbe essere una scena di una puntata della serie.
Scuoricinata finale e saluti! |