Ho letto la storia di cui parli e devo proprio darti ragione, anche io ho pianto leggendola.
Ed ho pianto anche leggendo questa.
Perchè mi faccio del male da sola???
è stupende, breve, ma intensa: hai reso perfettamente l'idea e anche se per rispettare l'armonia della storia non ci sono le descrizioni della pazzia e non sei scesa nei dettagli, hai lasciato intendere lo strazio di James con poche parole, con parole che mi ricordano una descrizione che fece la mia professoressa del liceo parlando di una poesia: è come se fossero naturali, come se le avessi buttate giù di getto, ma ognuna ha un significato tutto suo, che fa capire che non sono buttate lì per caso e non sono frutto dell'improvvisazione, ma di uno studio attendo.
Ora, non so se a te siano venute di getto o meno, ma l'effetto è proprio quello dell'accuratezza e della meditazione sulle parole.
Complimenti!
Ammetto che dall'introduzione mi ero aspettata una storia completamente diversa, una strappalacrime, questo è poco più che ovvio, ma diversa.
E il bello è che non sono rimasta delusa, ma piacevolmente sorpresa, anche se un po' rattristata. Ma questo è un effetto collaterale che si ha leggendo della distruzione dei propri personaggi preferiti... |