Ahahahahahahahahah!
è incredibile quanto la vita degli studenti sia simile! XD
Il viaggio in pullman spiaccicata al vetro io lo faccio sempre durante il rietro a casa.
Gli stratagemmi della seconda ora o di entrare tardi a scuola così non ti fanno entrare a quanto vedo sono ben conosciuti ovunque XD
Ma vabbè, passiamo alla vera e propria recensione.
La storia è ben scritta e scorrevole, è estremamente comica nella realtà leggermente esasperata che racconta e riesce a rendere divertente una situazione dove non sempre gli studenti riescono a ridere (tranne la sottoscritta che ne combina tutti i giorni una o in pullman o a scuola).
è una storia veramente fantastica!
Un bacione Chelinde.
P.S. Recensione premio per il contest: "Fantasia, originalità e sentimento"

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Recensione relativa al contest "Amore? No, grazie"

Questa storia mi ha particolarmente divertito, anche perché un po’ rispecchia la maggior parte degli studenti. Ho preso il pullman per tanti anni, molte volte mi è capitato di arrivare alla fermata che stava caricando gli ultimi studenti, prendendolo al volo. Quindi capisco che ogni minuto risparmiato può essere un minuto guadagnato di sonno (io mi alzavo alle sette e avevo il pullman un quarto d’ora dopo). Mi ha fatto quasi pena vedere quanta fatica avessero fatto le due ragazze per arrivare in orario, per poi decidere all’ultimo di saltare la prima ora, evitando così l’interrogazione. Si erano messe veramente d’impegno quel giorno, se avessero saputo prima che quell’insegnante interrogava, forse non si sforzavano così tanto XD

Storia simpatica e piacevole, veramente complimenti.

Per quanto riguarda la grammatica, ti segnalo di seguito gli errori che ho trovato:
- E da quasi 12 anni <-- i numeri vanno scritti in parola, fatta eccezione delle date
- Pokemon <-- sarò pignola, ma ci va l’accento sulla e: “Pokémon”
- La Rosaria delle Scarpe che abita… <-- ci va una virgola dopo “Scarpe”
- Chanches <-- si scrive chances
- Con un’ora e mezzo <-- io avrei messo “mezza”
- Ragazze su, muovetevi, è tardi! <-- manca una virgola dopo “Ragazze”, in quanto è un complemento di vocazione
Considero errore grave solo il complemento di vocazione, che l’hai sbagliato anche in altre occasioni. Penalizzo perciò di 0.1 per la grammatica. Inoltre do uno 0.1 di accuratezza, per gli altri errori segnalati.
Voto: 9 – 0.2 = 8.8


Grazie per aver partecipato.

Baci.
SNeppy.

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Cambia il pullman con un treno, cambia il Bar Fermo con lo Shangrilà... sì, però dato che il treno è poi solo uno, arrivavo comunque al paese della scuola quaranta minuti prima della campanella, e fare tardi era dura. Ma quanti caffè (cappuccino puah!) presi per entrare la seconda ora...
è leggera e divertente, soprattutto perchè è così quotidiana. E ti dirò: forse la parte che mi ha divertito di più non è quella del Bastardone (anche noi avevamo un controllore così ribattezzato...che ricordi...) nè il rassegnarsi al cinque, ma "Naturalmente anche io e Monica ogni santa mattina alle sette e trenta, appena scese da un pullman nella nebbia padana, brilliamo di spontanea espansività." XD ho sempre odiato a morte le ragazze allegre e saltellanti la mattina. Anche io sono chiacchierona... ma alle sette? Saltellare? Senza nessun motivo?? E baci e urletti? Di solito le guardavo con aria carica d'odio ed una serie di pensieri riassumibili in "muori".
E la nebbia... chi, da Brescia a Bergamo, da Milano alla bassa, non ha mai provato le gioie di una mattina di novembre bella nebbiosa e umida, dove non ti vede nulla oltre i cinque metri e ti si arricciano perfino i peli del collo di ecopelliccia del piumino?
La scuola superiore... che nostalgia!
(ah, come al solito credo che il "bravissima è geniale" sia fra le righe ^^)

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Terza recensione premio! Questa storia è esilarante! Hai praticamente raccontato quel che accade a me la maggior parte delle mattine, ma io getto là la scusa del ritardo del pullman e nessuno mi dice nulla! ^^ Per quest'anno mi sono ripromessa di arrivare in orario, o meglio di non fermarmi e filare dritta a scuola! Ho riso -di nuovo- come una pazza, è bellissima, perché racconti in modo semplice qualcosa di comune, ma lo rendi divertente! (:
Cecchino_2028

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Ah, ora comprendo la foto nera con scritto: "Quello che ho capito di filosofia!". Scherzi a parte, il racconto è scritto bene e carino, la parte del "Bastardone" e lo zaino che arriva senza Monica mi hanno fatto proprio ridere. Poi, lasciamelo dire, eravate molto più furbe di certi miei compagni: anche loro una volta si erano fermati al bar per evitare le interrogazioni, ma al bar del liceo, nel quale i prof notoriamente andavano a rifornirsi di caffè!

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