Ciao, Shana.
Scusa se ti do del tu, magari può darti fastidio... ma mi sento vicina a te, e preferisco essere subito diretta.
Per quanto riguarda la grammatica della tua poesia devo essere sincera: dovresti rimetterci le mani.
Ma te lo dico solo perchè hai scritto delle cose molto profonde, molto belle, molto vere... e a chi è come me, che guarda molto anche alla forma, potrebbe essere un impaccio per comprendere bene i tuoi contenuti.
Ti faccio le condoglianze per la perdita di tua zia, immagino che se hai trovato la voglia di condividere una cosa così speciale tu ti senta in qualche modo sola nell'affrontare il tuo lutto (bada bene, non dico che il resto del mondo non soffra per quello che è accaduto, ma solo che forse le persone vicine a te non comprendono il TUO modo di affrontare questa perdita).
Quindi... beh, sappi che HO CAPITO cosa stavi dicendo, cosa hai provato, più di quanto tu possa comprendere.
Insomma, il succo della questione è... FATTI FORZA!
Il ricordo di una persona non più presente nella nostra vita piano piano si trasforma in qualcosa di incredibile. Prima fa malissimo, lo so. Ma poi... è come se nei tuoi pensieri riuscissi a visualizzare quella persona ed i suoi gesti contornati da una cornicetta sfocata del colore che quella persona ti ha trasmesso.
Nel mio caso rivedo spesso tutte le persone che ho perso, mentre fanno uno dei loro classici gesti (il tuo "lavare i piatti" e "stendere i panni") ed ognuna ha il suo colore... tutto ciò finirà per crearti un arcobaleno nella testa, e finirai per sentirti più tranquilla a vederle nella tua mente... Riempi il tuo VUOTO con quel colore.
Non ti lascieranno mai sola.
Buon arcobaleno.
Con affetto,
Ghirlanda. |