Recensioni per
af(foga)mi
di Inc

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/04/12, ore 15:18
Cap. 1:

Suggestiva la concezione con la quale affronti la tua spasmodica fobia, dear L.
Ineccepibile prova che non siamo esseri imperfetti, perfetti o piuccheperfetti. Anche io ho spasmodiche fobie, lo so che stenterai a crederci dato che la tua compagna di sofferenze inguinali è la maschera vinile della perfezione ;)
Nessuno è perfetto a questo mondo.

***

In ogni caso, sono settimane che mi sto beando della tua poesia sempre più variegata, che verte dall'agrodolce, al corrotto, a tale suggestione che mi ha spinto a lasciarti un commentuccio, durante questa letargia che non so per quanto si prolungherà, per mano della mia pigrizia.
Mia mentore, non lasciare che la pigrizia si impadronisca di te.
La pigrizia è la peggiore delle tentazioni capitali.


E semmai raggiungerai me e la spelacchiata biondina al nostro ritrovo estivo, saremo ben liete di fornirti braccioli, ciambelline e ciambelloni, occhialini, cuffie, cuffiette e costumini molto mini; tutto per insegnarti a nuotare *^*
O potrebbe essere un bello spunto per una storia comica...

Pensiamoci su.


xoxo
S.

Recensore Veterano
31/03/12, ore 23:35
Cap. 1:

Ehilá L, da quanto tempo!
Bella questa tua, il tema ossessivo compulsivo non so perché mi ricorda un po' la musica dei Cure, mah sará l'orario (comunque mi sono messo LLullaby di sottofondo) o l'etá che avanza ma ultimamente mi partono queste bizzarre associazioni di idee.
Complimenti per la poesia e per l'immagine, non darti troppa pena del non saper nuotare, come diceva l'Alighieri "Fatti non foste a viver come tonni ..." .

Ciao CC

Recensore Veterano
31/03/12, ore 11:57
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto, forse perchè condivido questa fobia. Perchè imparassi a nuotare (qui dove abito io è praticamente essenziale) i miei mi hanno mandato in piscina molto presto. Nonostante la mia insegnante si sia spinta fino al terrorismo psicologico perchè imparassi non ho mai superato questa paura, e conosco bene la sensazione che l'acqua ti si stringa attorno alla gola e stia per strozzarti, e quel panico particolare che provi solo quando sei sul filo dell'acqua, quando devi galleggiare per forza perchè sotto di te c'è solo acqua e allora la prendi a pugni per non andare a fondo. Vivere il nuoto come una lotta crea molto bene il parallelo col male di vivere di cui parlavi: l'ansia dell'uomo che per quanto si agiti si sente cadere e non vede un senso in quello che fa è la stessa di chi si sente annegare.
Grazie per aver espresso così bene questa situazione.