Sono arrivata a questa storia a seguito della tua recensione alla mia fanfiction su Manuela e Agrado. Siccome sono tremendamente curiosa, vado sempre a sbirciare cosa fanno i miei lettori.

Che dire? Pugno nello stomaco, ma di quelli belli forti. Sono abbastanza "vecchia" per aver avuto stuoli di amiche che hanno partorito. Io non l'ho fatto, sono una childfree dichiarata. Non perché non mi piacciano i bambini (sono una zia fantastica, credimi), bensì perché non me la sono sentita di sopportare tutto quello che gira attorno alla maternità, anche perché di amiche che hanno sofferto le stesse cose della tua protagonista ne ho viste tante, troppe per rischiare di volerci passare anche io. L'ultima mi è capitata il mese scorso, al supermercato mentre sceglievo la frutta per la macedonia. Vedere quegli occhi mi ha fatto un male incredibile.
Che bello, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno, aria fresca!
Grazie per la tua storia.
(Recensione modificata il 19/07/2012 - 04:25 pm)
(Recensione modificata il 19/07/2012 - 04:33 pm)

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dovevo recensirla per tante ragioni, non ultima perchè so di cosa tratta... hai descritto quasi perfettamente molti stati d'animo nei quali si può trovare una neo mamma: il senso di estraniamento, l'istinto materno che tarda a presentarsi, i sensi di colpa, la voglia di scappare, quella altrettanto forte di urlare... secondo me è un tema mai abbastanza trattato, anzi. Spesso è solo ammantato di luoghi comuni e clichè che fanno più male che bene. Se si avesse il coraggio di scriverne/parlarne con franchezza, senza sensi di colpa ma solo con la voglio di comprendere e far comprendere, sarebbe più facile. Complimenti per la storia

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