Recensioni per
Keep on breathing
di aniasolary
Ecco il tuo giudizio :) Stella* |
Lo ammetto. |
Scheda di valutazione del concorso "Fool, said my MUSE to me; look in thy heart, and write"
1° CLASSIFICATO - Aniasolary - "Keep on breathing" - punti 55/55 ANIASOLARY : 55/55 5 punti bonus – numero 3 – Bella FORMA : 10/10 La grammatica, la punteggiatura e l’impostazione grafica in questo elaborato sfiorano di pochissimo la perfezione. I periodi sono lunghi al punto giusto, sembrano ritmici, ogni frase potrebbe star benissimo da sola perché, anche sola, ti racconta qualcosa. Poco fa ho fatto accenno al ritmo, perché è questa una delle cose che più mi ha colpito di questa shot, Ania. Sei riuscita ad infondere musicalità alla tua storia. Il modo in cui sono espressi i pensieri di Bella, dapprima così confusi, poi sempre più chiari, rendono immediata nel lettore la sensazione di panico e paura, per l’appunto, come citato nell’inizio. La struttura del racconto, con questo susseguirsi quasi ossessivo di capoversi (tutti piuttosto brevi, tra l’altro), già da sola immerge il lettore in un’atmosfera frenetica, confusa, incerta. Come se non dovesse esistere una frase successiva, come se tutto potesse completarsi in un punto qualsiasi del racconto e rimanere ancora perfetta, come se da un capoverso all’altro il lettore potesse scoprire che era tutto un sogno e tornare bruscamente alla realtà. L’uso dei corsivi mi ha incantata. Lo ammetto, il corsivo è un mio punto debole, perché penso che, se usato al momento e al posto giusto, può trasmettere il significato perfetto e profondo che l’autore intende al momento della scrittura. I tuoi corsivi sono incantevoli, coinvolgenti, profondi e pregnanti. Non sono eccessivi, sono giusti, proporzionati e quasi misurati, direi. Contribuiscono a dare intensità alla tua storia e si uniscono al coro dei capoversi nel formare il ritmo di cui ti parlavo sopra. Ma non solo, nei tuoi corsivi c’è una storia a sé, che potrebbe essere letta anche da sola. Ho amato particolarmente il modo in cui hai dato un senso compiuto alla struttura e al ciclo delle sensazioni di Bella all’interno delle parti in corsivo: quel suo bisogno d’aria, che all’inizio sembra soffocare anche il lettore. Il suo ripetersi continuamente respira, respira, respira che nel finale fa liberare la protagonista e anche il lettore in una serie di “respiro” è travolgente e soddisfacente. Nel testo si incontrano anche parti sottolineate, normalmente non è una cosa che prediligo in un testo, ma in questo caso ci stanno bene. Permettono ad un lettore con meno familiarità con il testo della canzone di individuare meglio i punti in cui questo è stato utilizzato. Le sbavature sono davvero pochissime, Ania, talmente blande che non me la sento nemmeno di dilungarmi sotto questo aspetto. Le uniche cose che vorrei portare alla tua attenzione, più per un futuro che per questo contest, sono solo tre. La prima è un invito a fare maggiore attenzione nel posizionare le virgole e mi spiego meglio: dopo una virgola non va mai la “e” congiunzione. Nel tuo testo ci sono situazioni di questo tipo un po’ qui e un po’ lì. Ti riporto giusto qualche esempio qui sotto:
Le altre due cose riguardano più un gusto personale di suono e punteggiatura. Qui avrei solo sostituito “è” con “sia” :
E qui, invece, avrei invertito le due esclamazioni, mettendo il “non lo so” con punto esclamativo (e quindi spazientito) dopo l’insistenza di Jake:
«Non lo so!» [«Non lo so.»] «Che significa?» «Non lo so.» [«Non lo so!»]
IC DEL PERSONAGGIO : 10/10 Non avrei mai potuto attribuire meno del massimo in questa categoria, Ania, perché in ogni parola, in ogni gesto, in ogni tentennamento c’è Bella Swan. Quella vera, originale, partorita dalla testa della Meyer ma migliorata dalla tua penna, se posso permettermi. Nel bando del contest dichiaravo di preferire che venissero rispettati i caratteri dei personaggi e tu in questo sei stata magistrale. All’inizio della storia troviamo una Bella che, quasi in stato confusionale, vaga senza sapere bene dove stia andando, per poi ritrovarsi nel garage di Jake. Tipico, commenterei, della nostra protagonista il vivere dei momenti in cui si lascia totalmente guidare dal suo istinto, senza ragionare. E ancor più tipico è il ritrovarcela pochi capoversi dopo che si chiede cosa ci faccia in quel posto. Nel tuo racconto si vive ancora il contrasto perenne che si agita dentro la Bella di Eclipse, quella che si sente incompleta per la mancanza di Jacob ma che è sempre subito pronta a scaricargli addosso tutta la colpa, tutto il risentimento, ad allontanarlo da sé, a cacciarlo via. Ahimè, o forse dovrei dire per fortuna, in questa shot troviamo la costante indecisione di Bella, il suo altalenare, tra il bisogno della vicinanza di Jacob e il rifiuto dello stesso. Lo cerca, inconsapevolmente e disperatamente quando non c’è, gli si aggrappa come la sua unica salvezza quando lui la raggiunge, per poi rinnegarlo e allontanarlo appena le si avvicina più apertamente. Sei riuscita a dar spazio a quella parte di Bella che la Meyer sembrava volerci far passare come una bazzecola: la sua paura. Dentro Bella c’è sempre stata la paura di perdere la sua umanità (e come darle torto) ma tu qui l’hai tirata fuori in pieno, senza farla passare in secondo piano. Ci hai mostrato la sua vera natura, quella più umana. E, ancora una volta, hai centrato in pieno la vera Bella, quella che rivela le sue paure più profonde solo al suo migliore amico, che in quel momento è lì solo per lei per l’ennesima volta. Nella fine superi anche lo “standard” dell’IC, approfondendo il personaggio: le permetti di fare quello che Bella non si è mai concessa ma che ha sempre covato dentro di sé. Le concedi di lasciarsi andare a quello che prova per Jacob, a come lui la fa sentire, a come riesce a darle ciò di cui ha più bisogno. Calore, vita, battiti accelerati di un cuore al quale ha sempre tenuto troppo, pur non volendolo dimostrare.
SVILUPPO E ORIGINIALITA’ DELLO STILE, DELLA TRAMA E DELL’AMBIENTAZIONE : 10/10 Il racconto è appassionante e coinvolgente e questo lo si deve soprattutto all’originalità che sei stata in grado di imprimere al suo stile di narrazione. Il lettore viene introdotto da subito in quella che sembra un’atmosfera onirica e crede di esserci per tutta la durata della storia, fino alla fine. Fin proprio all’epilogo, dove sublimi il racconto chiudendo la classica “struttura circolare” da manuale di scrittura: il lettore si ritrova nelle stesse condizioni dell’inizio della storia, confermando il suo sospetto che fosse tutto un sogno. Ma è lì che scatta la sorpresa, quel quid che strappa un sorriso e, perché no, un sospiro nel momento in cui scopre essere stato tutto reale e non solo frutto di un sogno. Credimi, Ania, se anche il tuo racconto fosse stato piatto, alla fine questo piccolo colpo di scena avrebbe risollevato comunque il gradimento del lettore. L’ambientazione è caratterizzata alla perfezione con poche ma decise pennellate. Il freddo, la pioggia, la polvere e il garage, il ruvido di una coperta. Non ti dilunghi mai in descrizioni prolisse e fini a se stesse, piuttosto riesci sempre ad individuare il particolare perfetto che riesce a dare al lettore la sensazione completa dell’ambiente e dell’atmosfera intorno alla protagonista. Come dicevo anche nella sezione “Forma”, il tuo stile è coinvolgente ed appassionante. Non si riesce a staccare gli occhi dalle parole, da questo ritmo che formano le frasi e i capoversi. Ciò che scrivi cattura il lettore, che si sente affascinato e partecipe dei sentimenti e delle sensazioni della protagonista descritti così naturalmente. Ti destreggi fra metafore, parallelismi e sottintesi come un giocoliere che sa perfettamente come toccare, sfiorare e bilanciare le proprie palline. Il fatto che io conosca la tua età mi sbalordisce ancora di più nel vedere con quanta naturalezza e, forse, anche quanto inconsapevolmente ed istintivamente riesci a padroneggiare non solo la scrittura, ma proprio la lingua italiana in sé. Tu giochi con le parole, Ania, con una classe ed un’attenzione che producono un incanto nel quale il lettore viene risucchiato con gioia. Non esistono parole di troppo in questo elaborato, ogni particella è lì perché deve esserci. Il tuo talento sta nel creare un racconto intenso e profondo con poche e semplici parole: lo rendi poesia. Ci sono determinate frasi in questa storia che starebbero bene anche da sole, in mezzo ad un foglio bianco, e sarebbero comunque ancora poesia. Insomma, cara Ania, le parole fanno parte del tuo io in un modo così naturale da trasudare in quello che scrivi. Hai uno stile tutto tuo, si riconoscerebbe tra altri mille. Ed è uno stile raffinato, intenso, coinvolgente e travolgente. Tu fai poesia. Tu fai musica. Tu produci incanto.
USO DELLA CANZONE : 10/10 Bingo! Meta! Fuoricampo, signori! Hai centrato in pieno il senso di questo contest, dandomi quello che cercavo nel momento in cui l’ho indetto. Che si ascolti la canzone prima o durante la lettura, resta innegabile la profonda fusione tra musica e testo, ritmo delle note e quello delle parole. Come già detto sopra, anche senza il supporto musicale, questo testo gode di un ritmo proprio, che però trasuda in pieno tutta l’angoscia, la confusione, lo smarrimento, il panico della canzone dei Muse. Mi ha quasi sconvolta la prima volta che ho letto la tua shot, Ania. Leggevo e mi chiedevo come sia possibile integrare così perfettamente un testo con una canzone. Hai ricreato un’atmosfera nella storia che è in perfetta comunione con quella della musica. Soprattutto nella prima metà della shot, in particolare proprio l’inizio, mi è venuta la pelle d’oca per quanto profonda fosse questa personificazione di “Map of the Problematique”. Le note, fin da subito, trasmettono all’ascoltatore un senso di inquietudine profondo, di smarrimento … esattamente le identiche sensazioni che trasmette l’inizio del tuo racconto e poi giù, sempre più giù, affondando nelle note e nel significato del testo. Un testo che, lasciamelo dire, hai fatto quasi tuo. Sei riuscita a capirne il senso profondo, a donargli vita, ad integrarlo talmente alla perfezione nel tuo racconto da far dimenticare al lettore quale dei due sia nato prima, se la canzone o la storia. Il testo del capolavoro dei Muse diventano parole di Bella, così naturali sulle sue labbra, nella sua mente, sulla sua pelle, in quella precisa atmosfera, da dare l’illusione che la canzone possa essere stata scritta traendo ispirazione dal tuo racconto! Insomma, Aniasolary, io se potessi ti stringerei la mano fino a fartela dolere per complimentarmi a sufficienza e ancora non sarebbe abbastanza. Hai creato un’unione talmente profonda e perfetta tra i due elementi che nell’immaginario del lettore il tutto riesce benissimo a trasformarsi in un film. Parole, gesti, sensazioni e musica diventano tutt’uno, creando uno spettacolo per gli occhi, il cuore, le orecchie e la mente senza rivali.
GRADIMENTO PERSONALE: 10/10 Questa storia è il massimo che avrei potuto desiderare quando ho indetto questo contest. Ho amato profondamente il modo in cui le parole e l’ambientazione si sposano con la canzone dei Muse. Ho adorato Bella, ho adorato ancor di più Jacob. Siccome sono masochista ho apprezzato anche il fatto che mi ingannassi facendomi credere che fosse tutto un sogno, alla fine. Insomma, Ania, credo di aver lodato il tuo elaborato in ogni modo possibile attraverso i vari settori di giudizio di questo contest. Cos’altro posso dirti? Ci sono delle frasi, delle espressioni, delle cose che mostri al lettore che mi rimarranno nel cuore a lungo. Voglio farti giusto qualche esempio, anche se mi costerà molto sforzo doverne selezionare solo un paio:
Ecco, alla fine ne ho riportati cinque, che sono ben più di un paio. Questo primo premio è meritatissimo e ti ringrazio per aver dato corpo così splendidamente alla mia idea di partenza. Al di là di tutto, Aniasolary, hai creato una storia alla quale non sono riuscita a smettere di pensare per ben due giorni. Le tue parole, il modo in cui le usi, restano nel lettore a lungo, lasciano un segno e già solo per questo per me avevi già vinto. |
"Jake, smettila di trattarmi così. Non puoi entrare in scena tutte le volta che vuoi e lasciarmi morire quando sei impegnato a fuggire da te. Non lo puoi fare, va bene?" |
Questa volta il sole c'è davvero. |
Con questa canzone tirare fuori una Bella e Jacob non era facile. ma sai il nostro amore per loro è più forte di tutto e sei riuscita a far incastrare perfettamente il testo per loro due. |