Ogni tanto venivo a spulciare le storie seguite in attesa della tua e oh, che bella sorpresa ritrovarsela stamattina! Anche se speravo di leggere il capitolo dell’inferno –che sappi aspetto con ansia scalpitante- mi sono fatta andare bene quest’altro capitolo di approfondimento del personaggio di Rosemary.
Come già ho detto nella recensione precedente, sta iniziando a prendere forma; se all’inizio non ero molto convinta da un altro capitolo con Rosemary *eh, purtroppo io sono un’infernalista sfegatata, dai la colpa all’Alighieri* poi mi sono ricreduta.
Soprattutto adesso è finalmente chiara la ragione per cui Rosemary deve sposarsi, perfettamente credibile o perlomeno coerente con l’ambiente occulto. Mi è piaciuta la trovata del legame/matrimonio di “comodo” per aumentare, o amplificare, il potere del “coniuge” a cui si lega. Ciò fa di lei una sottospecie di oggetto, una sorta di “megafono” diciamo.. E’ comprensibile che si senta un oggetto inanimato, povera stella.
I punti della trama iniziano a chiarirsi e questo devo dire che mi piace parecchio, visto che nulla pare essere lasciato al caso. Sono quindi certa che la visione di Rosemary abbia un significato.. E attendo venga svelato.
Anche se io personalmente vedo il Conte Phantomhive come un essere incapace di amare, per molti motivi, devo ammettere che è grazioso vederlo “interessato” a Rosemary da cui si sente in un certo senso capito ed accettato. Sembra proprio un ragazzino alle prime esperienze (come poi in teoria dovrebbe essere XD).
La frase “vorrei vedere con gli occhi di un cieco” mi ha colpita molto. Bellissimo ossimoro (dal mio nickname non si capisce che amo gli ossimori, ve’? XD).
La scenetta breve all’Inferno comunque ha soddisfatto in parte il mio bisogno di un antipasto. Non troppo cruenta, ma realistica: la frase riguardo all’onestà all’Inferno è piuttosto azzeccata.
Sia chiaro, non ti sto dicendo che DEVIINSERIREUNCAPITOLOALLINFERNOOSMETTODIRECENSIRELAFIC (ahauauuauhahua xD io e le mie frasi tutte attaccate), tu continua la tua storia come meglio credi: stai migliorando a vista d’occhio e a me fa piacere recensirti.
Ti faccio alcuni appunti di correzione:
«Avanti… dimmi qualcosa…» Rosemary si scansò una ciocca di capelli dal viso.
Qui ammetto che non avevo capito che chi parlava era Grell; dovresti andare a capo e attaccare la parte di azione al discorso di Rosemary.
“D’orata” è un errore che fa rizzare i capelli, ho saputo di temi di maturità rifiutati per molto meno D: la forma corretta è dorata.
Tonalità si usa per i colori, per la voce è preferibile usare “tono”. Anizi penso sia anzi, giusto? In un certo punto scrivi “do Elizabeth” (ti capisco, a volte anche io per fretta faccio di questi errori che Word non segna. Dannazione alla nota musicale do XD)
P.S.: Ho letto il titolo e ho iniziato mentalmente a riprodurre “Where butterflies never die”. Avrò mica preso un granchio?
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