Recensioni per
Starting Point - Rain and Storm's Guardians
di Belarus

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/11/12, ore 18:26

*sbuffa*
Si, è vero Boss, ho perso tempo apposta perché non me la sentivo di recensire il capitolo ultimo.
Poi oggi è uscito pure l’ultimo capitolo di Reborn e… aggiungendo anche la tua storia che finisce sono proprio come il cielo in questo momento… “ annuvolata”.
Mmmmh, accetto il tuo punto di vista, ovvero, io accetto l’ 8059 nel senso di coppia, di amore, ma anche come lo vedi tu non mi dispiace, perché in fin dei conti hai sostenuto quello che ho sempre sostenuto io, la particolarità di questo legame che seppur burrascoso è irripetibile. Semplicemente è anche una cosa che possiamo fiutare dal manga stesso.
E il tuo Gokudera ha rappresentato questo tuo modo di vedere le cose, e l’ ho capito nel momento in cui in un momento di difficoltà, prende le lettere di Yamamoto cestinate e le apre per la prima volta. Probabilmente è stato un attimo di puro egoismo, non è detto che lo abbia fatto per sentire la persona di Yamamoto accanto a sé, chi lo sa, magari lo ha fatto per respirare una boccata di serenità, quella che solo l’ idiota sapeva garantirgli. In questa coppia non occorrono baci e carezze, ma la presenza dell’ uno e per l’altro, anche se poi voleranno solo insulti, anche solo per risvegliare una scontrosità sopita col tempo, che in un certo senso dà quasi sollievo.
Senza Yamamoto, Gokudera è rimasto solo, ma lui per molto si è nutrito dell’ illusione del suo ruolo accanto al Decimo… una volta che però il Cielo sembra riempirsi di nuvole, la vita di Gokudera tentenna e diventa inutile. In questa storia si respira tanta inutilità, come te lo spiego… tutti, ma soprattutto Gokudera hanno lasciato indietro quello che sono stati e ciò che amavano, per seguire un’ utopia, le loro illusioni si sono addossate come dei grossi fardelli sulle spalle minute di un ragazzino che a stento sapeva camminare senza inciampare. Una volta che quelle spalle, che in certi minuti erano forti, splendevano di una forte luce sono crollate, crolla tutto. E allora cosa resta? Cosa fanno gli altri sei elementi senza il proprio cielo? La loro vita diventa inutile e anche ciò che si è stati e fatto.
Ti confesso che in una situazione del genere avrei pensato seriamente al suicidio.
Per Yamamoto è un po’ diverso perché lui ha conservato i suoi antichi valori e quel sorriso, è andato in Giappone in un certo senso per ricaricarlo e seppur senza una mano, adesso forse è pronto per tornare ad affiancare i suoi amici.
Sembra veramente che ci sia uno starting point in questo capitolo, tuttavia rileggendo la parte finale, trovo piuttosto che questa storia abbia una andamento circolare, stavolta non c’è un nuovo punto di inizio, se Gokudera e Yamamoto torneranno insieme in Italia non è detto che si possa ristabilire l’ equilibrio, anzi non escludo che si possa tornare a soffrire.
Anzi a pensarci bene non so perché dò quasi per certo che Yamamoto segua Gokudera. Mi illudo ancora. Un fine vero e proprio non ce l’ ha questa storia, ma quello di cui sono sicura è che non sarà mai felice.
Vogliamo poi parlare della descrizione dell’ ambiente circostante all’ inizio del capitolo? Mi sembrava di rivedere i primi capitoli, quando i nostri due si aggiravano tra le strade di Namimori a combinare guai o semplicemente portare qualche dolcetto a Tsuna. Mi sono trattenuta dal piangere perché non è proprio giornata, Boss lo so che stai godendo come non mai, ma ho già ammesso la mia sconfitta ancor prima che cominciassi a seguire questa storia.
Boss. Hai. Vinto. Il Papa ha perso. E nella storia che ho studiato, è successo davvero… quindi potete marciare pure sui miei territori, non vi caccerò, né vi punirò, invadetemi col vostro esercito fatto d’Angst.
Ahhhh maledizione ç__ç anche se avessi scritto una schifezza ti avrei recensito solo per ricevere le tue risposte, che adoro tantissimo! La storia è comunque perfetta, quindi questo SE possiamo accantonarlo. Però mi mancherai, mi mancherà attendere l’ aggiornamento, la tua risposta e mi mancheranno le sevizie psicologiche del Boss, così come “certe cose” messe qua e là per deliziarmi e farmi uscire fuori di testa!
C’ ho poca forza per concentrarmi scrivendo questa recensione, perché mi hai fatta deprimere all’ infinito, e fatta dolorosamente riflettere, se questa notte non dormirò sarà colpa vostra. Ahahahah no vabbè, non sentirti in colpa, io in un modo o nell’ altro mi trovo sempre qualcosa su cui riflettere per poi rimuginarci per tutta la notte, stare ferma a letto mi annoia [ dormire come le persone normali no eh Kyo?].
Scusa se non ho recensito subito, magari hai pensato che non volessi farlo o forse il Boss ti ha consigliato di fregartene altamente ;A;, volevo prendermi un po’ di tempo per riflettere e ti posso dire che i viaggi sugli autobus ispirano parecchio xD è vero che sono esagerata, perché non ci vuole l’ ispirazione per scrivere una recensione, ma per certe storie – la tua ad esempio- sì. Ecco perché io non posso scrivere storie, perché l’ ispirazione la uso per le recensioni e poi non ne sono capace, sinceramente parlando X°D.
Ho cercato di allungare il più possibile il brodo perché non volevo lasciarti, ma a più di mille parole di recensione non so che altro dire, se non sembrare ridicola.
Che altro dire dunque! (?)
Questa storia è perfetta. Mai un errore, mai un’ incongruenza, mai una sbavatura, è la prima storia che non rispetta la volontà dell’ autrice e va al di là dei suoi schemi e soddisfa una committenza piuttosto rigida e Papale. * porge anello per farselo baciare dal Boss sfidandolo un’ ultima volta*.
Dì a quel bravo ragazzone del tuo capo che per questa storia perdono tutti i suoi peccati, spero che questo lo spinga a cambiare vita e a bere acqua tutto il dì. Fa bene ai reni oltretutto, te lo dice una che se ne intende *occhiolino*.
Ti abbraccio fortemente adorata Bernini, io spero con tutto il cuore di vedere una tua nuova storia su questo fandom, così che io possa torturarti con tanto ammoreh <3.
Un bacio =) a presto <3
- Cinturina tua.

Recensore Master
15/10/12, ore 12:38

Questo Boss che distrugge pure i pc, è davvero sadico. In effetti, dato il grande ritardo, avevo immaginato che ci potesse essere qualche problema tecnico, visto che la scorsa volta sembravi molto ispirata!
E fortuna che mi hai pubblicato il capitolo di giorno, perché avere davanti agli occhi un altro capitolo di questo, probabilmente mi avrebbe fatto sognare statue di Bernini impossessate da demoni (?).
A dirla tutta sono d’accordo col Boss, un happy ending, dopo tutto questo, sarebbe incoerente, a malincuore devo quindi sostenerlo, anche perché non vedo proprio come, in un capitolo solo, la situazione possa cambiare talmente tanto da donarci un finale positivo.
* vuole ignorare consapevolmente, che questo è il penultimo capitolo, per non deprimersi*.
E ho paura che ancora una volta Gokudera sia stato profetico, non voglio dire niente, ma ho un brutto presentimento.
Quello che mi ha stupita innanzitutto, è stata la partenza di Yamamoto, che se ne è andato solo come un cane, nonostante tutto il bene che ha sempre voluto a tutti, ma non è che gli altri lo abbiano fatto per cattiveria, semplicemente… non avevano la forza per fermarlo.
La seconda cosa  che mi ha letteralmente congelata, è stata la compostezza di Gokudera, la sua freddezza disarmante, tipica di uno che è ormai stanco di vivere.
È vero che nei suoi pensieri si nota l’ ombra di Yamamoto, lo vede persino negli occhi del Decimo, tanto diversi da quelli dell’ idiota, ma così stanchi da somigliare a quelli del moro.
Gokudera è fatto così, una volta che avviene un distacco, quando finisce un qualcosa, cerca di azzerare, dimenticare quello è stato, le persone a cui è stato legato in quel momento, così succede anche con Yamamoto del quale per lui restano dei ricordi un po’ svaniti, come se fosse un po’ privo di coscienza, tanto da proporre, contro la volontà del Decimo, di cercare un altro guardiano della Pioggia.
Sarà possibile tornare in Giappone? Il desiderio esplicito di Tsuna (e quello altrettanto velato di Gokudera), non so se sarà realizzabile, è un po’ infantile in un certo senso, perché una volta che diventi un Boss, solo quando sarai vecchio e la nuova generazione sarà pronta a scalzarti, potrai andare come un bravo vecchietto a riposarti in Giappone…ma in tutto questo tempo, e potrebbero anche passare cinquant’anni, cosa accadrà? Resterà tutto uguale o anche il desiderio di tornare a Namimori svanirà col tempo? Il tempo rende sordo il dolore, lasciando uno stato perenne di insoddisfazione. Ma ormai la voglia di tornare è troppo forte, è l’ unica speranza rimasta a questo gruppo di baldi mafiosi che gli permette di restare in vita. Sennò un bel suicidio collettivo sarebbe un’ottima idea per smettere di soffrire.
“Il tavolo della cucina era diventato improvvisamente ghiacciato, troppo grande anche per loro. “
Oltre alla mancanza fisica di Yamamoto, per cui il tavolo della cucina sembra troppo grande ormai, ho immaginato la figura del moro che cucinava per tutti e le cui risate rendevano la cucina un po’ più allegra. Ora invece c’è la desolazione totale.
Questo capitolo mi ha totalmente spiazzata, forse più degli altri, per l’ impassibilità di Gokudera, lo so è stupido sperare in una sua reazione, conoscendolo, probabilmente sta covando dentro qualcosa di grande, che nasconde benissimo a me, te e il Boss.
Come lo invidio.
Sono un po’ senza parole X°D non so che scrivere per farti capire bene, cosa ne penso, oddio, non che non abbia scritto abbastanza, però diciamo che sono un po’ insoddisfatta di questa mia recensione, e visto che ci metto sempre tanta cura per scrivere quelle per questa tua storia, mi sento un po’ in colpa, vabbè, mi rifarò la prossima volta ù_ù.
 
*la benedice*
In genere i Papi o scomunicano o vanno alla conquista dei territori delle persone scomunicate ( come se la scomunica non fosse già umiliante), ma siccome in questo periodo la mia voglia di vivere è pari a quella di Gokudera in questa storia, non mi va di scomunicarti o conquistarti la scrivania (?), quindi ti perdono e ti benedico fratella (??), perché  in fin dei conti, con o senza ritardo, sei la mia Bernini di fiducia e non ti posso punire!
<3 Ego te absolvo a peccatis tuis (…) <3
Con affetto, la tua religiosa di fiducia <3
 
 
 

Recensore Master
11/09/12, ore 23:59

Sogni. Non ne faceva più da un pezzo.

Una frase, una semplice frase, non so nemmeno che c’entri con me, ma è detta in maniera così nostalgica che la trovo bellissima. Bellissima davvero…ok, vado avanti col commento.

Ebbene, come vi anticipavo qualche giorno fa, è arrivato il momento di soddisfare lo smisurato sadismo del Boss.
Vi racconto una storia.
C’era qualche sera fa, la sera tarda del nove settembre, una giovine donzella assonnata che prima di andare a letto ebbe l’azzardata idea di prendere il cellulare, collegarsi ad efp per vedere se ci fossero degli aggiornamenti.
“Oh!” disse, “ La mia Bernini ha aggiornato”, aggiunse.
Lesse con la solita passione, e a fine lettura spense il cellulare con uno sguardo sinistro.
In conclusione: Ho dormito malissimo per tutto ciò!!! Boss adesso può ridere della mia sfortunaaaa!!!
Ci avevi lasciati con dei presupposti non tanto positivi e poi quell’ ultima predizione non ci faceva sperare bene. Che Gokudera sia un profeta?
Ahhh Boss, quanto sono d’accordo con lei, quanto odio i piagnistei. Fronzoli e piagnistei, l’essenza della vita di Haru e Kyoko. L’ invidia che Gokudera prova per la loro (semi) intatta ingenuità è…deprimente…pietosa, non lo so. Fatto sta che trovo che lui sia un eroe, forse anche più di Yamamoto che è l’emblema della Pioggia. Gokudera le disgrazie le ha vissute da quando aveva otto anni e non ha mai fiatato, se non fosse stato per Reborn, nessuno probabilmente avrebbe conosciuto quella parte di storia che riguarda il suo passato, ci sarebbe molto altro da raccontare, ma probabilmente non si conoscerà mai la verità.
<< Siamo tornati a casa insieme… c’era mio padre ad aspettarmi in negozio, il giorno dopo avremmo avuto il compito di storia… >>
Uhm, probabilmente sono io che sono scema o magari è colpa del Boss ( questo non dirglielo, perché lui dice di avere sempre ragione), ma in questo sogno ci vedo non solo la nostalgia per Namimori ma anche la nostalgia per il loro legame, quello più ingenuo e spontaneo.
Hayato per non soffrire ulteriormente in questi anni si è imposto una verità assoluta, un imperativo categorico, è cioè che Namimori non esiste più, come se fosse stata risucchiata da un buco nero. Ed è una cosa che spiattella soprattutto in faccia al moro, non perché gli piaccia fare del male agli altri, ma perché Yamamoto più degli altri è quello più sensibile e vuole togliergli dalla mente la cosa che più lo rende triste. Un controsenso vivente quel Gokudera, che fa del male per farti sentire meno male.
Poi arriva Yamamoto, lui che nonostante il grigiore, non ha mai perso la sua ingenuità, la sua trasparenza…ti spiattella la verità in maniera più cruda, Namimori esiste e lui vuole ritornarci, e le convinzioni dell’argenteo crollano.
Crollano le convinzioni e la reazione più ovvia qual è? Gokudera si incazza.
<< Lascia stare il Decimo, lui ha me… ma io… tu resterai razza d’idiota, o ti mando in Giappone in una bara! >>
“Ma io…”, eh? Chi hai tu Gokudera? Tu hai Yamamoto e forse è per questo che incazzi, il tuo sostegno mancherebbe sennò, anche se hai sempre ammesso che non lo vuoi. E quindi vuoi costringerlo a continuare a soffrire insieme. È un po’ egoistico da parte sua.
Il futuro a parer mio si presenta ancora meno roseo. Gokudera e Yamamoto hanno interagito tra di loro come se fossero dentro ad una bolla, all’interno della quale ci sono solo loro e il loro dolore, al di fuori c’è la festa, le donne che pigolano, Ryohei che ti porta in maniera quasi serena da bere. Ma allora, rispetto agli altri, la Tempesta e la Pioggia, perché soffrono di più? Perché in loro c’è il declino, mentre gli altri non lo sentono?
 << Io vado via, Gokudera… >>
DOVE VUOI ANDARE, PORCA LA MISERIA???
*cof*
L’ ho urlato sul serio, ricevendo una grugnito dalla mia coniglietta quella sera.

Non mi rendo conto nemmeno di quante parole scrivo ogni volta, potrei scrivere un romanzo con le migliaia di parole che ti scrivo con le recensioni.
Oggi oltretutto mentre studiavo un saggio che riguarda gli artisti e i mecenati ( da qui si evince perché parlo sempre di Papi e Bernini) si esprimeva la teoria secondo cui ogni Papa sceglie  sempre per sé l’ artista che proviene dalla sua  stessa patria, una coincidenza curiosa, che ricorda un po’ me e te!
Visto che ho deciso che dovevo scriverti in cortile e mi si stanno congelando i piedi, forse è meglio, per tuo grande sollievo, chiudere qui il mio personale poema che dedico ad ogni tuo capitolo!
Sollevata vero?<3
Un bacio Berninuccia della tua Papessa preferita (?), alla prossima! <3
(Recensione modificata il 12/09/2012 - 12:11 pm)

Recensore Master
10/09/12, ore 21:13

Per me è sempre molto dura commentare certi capitoli, non perché non sono belli, ma anzi proprio per il contrario! Sono così scritti bene che il contenuto mi devasta!
Essendo ipersensibile le tragiche vicende mi sconvolgono fin nel profondo lasciandomi senza parole ed in lacrime!
Il “sogno” era così bello e felice, e crea un contrato avvilente con la realtà che Gokudera e Yamamoto vivono.
Ed il problema è che non vedo soluzioni.
In confronto le due raccolte XS che hai scritto sembravano avere più "vie di fuga" per i protagonisti.
Qui invece tutto procede lentamente ed inesorabilmente verso qualcosa di avvilente, che strazia.
Yamamoto è deciso ad andarsene!
Ormai sembra inevitabile la separazione!
Mi sa che d'ora in poi un solo fazzoletto non basterà più per raccogliere il mio dolore, me ne vorranno un quantitativo non quantificabile.
Sei brava a sconvolgere l'emotività del lettore ed a creare "scene" perfette a tal proposito. Non ci piove. Il tuo è un dono.
Certe frasi sono bellissime nel loro straziante significato.
Non saprei che altro aggiungere, visto che sono ancora scossa, se non complimenti.

Recensore Master
31/08/12, ore 01:17

Bentornata mia adorataaaaa!!!<3
Angst angst angstttttttttttttttttt!! Tu e lui quanto mi siete mancati?? Anche se la vacanza ve la siete meritata, è giusto dopo tutto l’ impegno che ci mettete per soddisfarmi <3
Una notte nei miei vari deliri notturni vi ho pure sognati sai? Ah beh, tutto avveniva sempre tramite lo schermo di un pc, ma il fatto che tu mi comunicassi la tua decisione di smettere di scrivere è equivalso ad un vero e proprio incubo! Pensa quindi come mi sono svegliata esaurita la mattina dopo, non che in genere io abbia dei migliori risvegli, per carità!
Mi auguro che la vacanza sia andata bene, e che tutto l’ angst che hai trasmesso in questo capitolo non sia il frutto di qualche esperienza negativa!
Ma bando alle mie inutili chiacchiere e a mio fratello che mi manda - da una stanza all’ altra- video sul terrorismo subliminale della Melevisione (?) facendomi perdere tempo e la tua pazienza, veniamo a noi!

Se dovessi chiedermi cosa mi sarei aspettata dal seguito dello scorso capitolo, ti posso dire che non mi aspettavo confetti e cuoricini. Anzi, pessimisticamente mi sarei aspettata la negazione da ambedue le parti.
Il perché è semplice; ci troviamo davanti ad una situazione in cui tutto è perso, dove l’ amore e la morte sono la stessa cosa, il niente. Per Gokudera quello che ha detto e che non ha detto è lo stesso, con le sue parole ha detto molto e ha detto niente perché in fin dei conti la situazione non cambierà e lui stesso non è propenso a migliorare la situazione e a migliorarsi, perché ormai si è fatto assorbire dal quel torpore che ha risucchiato anche gli altri Guardiani, che hanno deciso insieme al loro Boss di continuare a vivere quasi per inerzia assaliti da una sorta di pesante sonnolenza.

Noto con piacere che anche il Boss odia Haru quanto me. Passo e chiudo, sennò potrei mettermi a fare un comizio contro la suddetta femmina.

“ma della pioggia non c’era stata traccia”
Amo scoprire il significato intrinseco di certe frasi.

La reazione di qualcuno c’è stata però, ed è quella di Yamamoto che a seguito del bacio è tornato ad essere per un attimo il ragazzino ingenuo di un tempo. Per un attimo, ma per un attimo davvero istantaneo, ho immaginato uno Yamamoto che magari era eccitato dall’ idea di aver realizzato l’esistenza di un sentimento particolare tra lui e Gokudera. Idea che è declinata nel giro di poco perché stona troppissimo col contesto.
Quel << Perché mi hai baciato? >>, suona più da “ Non dovevi farlo”. Tra di loro c’è sempre stato un precario equilibrio, Yamamoto e Gokudera erano tutto, l’ intesa, il sostegno, la presenza per l’ altro ma erano nel contempo effettivamente niente, l’ indefinito, e questo equilibrio costruito con fatica, soprattutto grazie all’ impegno del moro, andava bene ad entrambi perché non c’erano né pretese, né aspettative, né ulteriori sofferenze.
Yamamoto è la vittima del bacio. Gokudera non lo è perché lui solo sa cosa volesse significare. È logico che adesso in Yamamoto una punta di genuina malizia e aspettativa ci sia, perché il ragazzino di una volta si è risvegliato e non arriva a pensare che quel qualcosa di più in quel mondo non è concesso. Lo capirà presto, a che serve Hayato sennò? Hayato c’è soprattutto quando deve sbatterti in faccia la realtà, quando implicitamente ti vuole dire che di sua madre non ricorda nulla, e che invece lui il padre lo ha avuto davvero e ne conserva cari ricordi. Non ne fa tragedia, semplicemente non si sente vittima, bensì trascura la propria esistenza. Una cosa normale secondo il suo pensiero.
Leggendo l’ ultima frase che pronuncia Yamamoto mi viene in mente un detto nel mio dialetto, che non scrivo perché forse lo capirebbe solo Reborn, ma che mi fa riflettere.
Adesso che Yamamoto ha ammesso di soffrire la sua solitudine predestinata, di avere bisogno di un sostegno, la famiglia Vongola andrà a rotoli, non a livello materiale, economico, ma diciamo a livello “ spirituale” ( il che non ha nulla comunque a che vedere con la religione). Non dico che tutta la complessa struttura della famiglia fosse sostenuta da Yamamoto, c’è sempre Tsuna per questo, ma la Pioggia rappresentava l’ ideale di una forza imbattibile e instancabile, l’ esempio da seguire per giovani e vecchi, fonte di orgoglio per Boss e Guardiani eccessivamente consolati da quel sorriso che abbatteva ogni calamità e la cui fragilità è stata volutamente non vista. Troppo scomoda forse.
I presentimenti di Gokudera non tranquillizzano affatto il mio cuore.

Voglio lusingarti un po’, perché mi piace farlo, dicendoti che ho letto tre volte il capitolo, la prima in maniera superficiale perché la prima volta sono spesso portata a leggere di fretta, la seconda per mettere in ordine i miei pensieri, la terza….oh la terza è stata meravigliosa, non mi rendevo nemmeno conto di usare il mouse per scorrere la pagina, sono rimasta con lo sguardo fisso sullo schermo, ho perso per un attimo la concezione del tempo ( io che sono una orologio- dipendente) e dello spazio e ho messo su la mia solita faccia da imbecille che con la testa non è più in questo mondo.

Mi rendo conto che c’è crisi (?), e che più vado avanti con le mie recensioni e più mi dilungo. Un giorno il Boss mi scaraventerà addosso tutti i bicchieri della Villa dei Varia. *sob*
p.s ti sto cucendo la divisa per entrare a far parte dei Varia!
Chiudo la recensione così, come se non dovesse mai arrivare la fine!
Un bacio mia Bernini! Dalla papessa Kyoite I dei Cinturini! <3

Recensore Master
29/08/12, ore 21:08

Anche questo capitolo mi è piaciuto molto!
Non so cosa mi piace di più delle tue storie, se le descrizioni particolareggiate e precise che diventano quasi uno specchio dell'emotività dei personaggi, se l'ambientazione "cupa e malinconica" che fa da sfondo in modo perfetto ai mutamenti dell'anima di questi uomini, se la caratterizzazione dei personaggi sempre impeccabile sia che siano i principali, sia che siano i secondari (basta pensare anche solo a Haru, Kyoko, Lambo o Tsuna in questo capitolo), se l'interazione tra i due protagonisti che non è mai scontata, e sempre realistica.
Se chiudo gli occhi mi sembra di averceli davanti da quanto narri bene le loro gesta.
Ogni loro gesto e parola quando sono insieme crea un mondo di ansia. Tutto viene lasciato in sospeso, non c'è mai un'autentica risoluzione. Ci fai crogiolare nella malinconia.
Lo sfogo di Yamamoto nell'ammettere di non farcela da solo è stato triste, e Gokudera non l'ha consolato, no si è limitato a rimanere lì, ed a prendersi la pioggia con l'altro.
E' tutto così triste!
E tremo nel sapere cos'altro potrebbe capitare visto le premesse finali.
Le tragedie non vengono mai sole, hai detto. Rabbrividisco!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
Sei bravissima! Ti rinnovo i miei più grandi complimenti!

Recensore Veterano
03/08/12, ore 10:17

Perchè?! No, seriamente, perchè io arrivo sempre con tre secoli di ritardo quando tu cara mia scrivi simili meraviglie? Mi sento orribile, ma tralasciando questo direi proprio che qui l' angst dilaga e, mi dispiace per i personaggi, ma, cavolo, tu ci sai fare. Il mio cuoricino si è ridotto a brandelli e credo che questo sia positivo perchè vuol dire che riesci a trasmettere tanto.
Quel Takeshi sulle gradinate è distrutto, vuole spegnersi perchè ancora una volta deve fare i conti con la morte del padre e questa volta per davvero, non ci sono scappatoie o viaggi che possano evitarla. In questo momento Takeshi dimostra tutta la sua fragilità, la sua umanità oserei dire perchè al di là del candido sorriso che a volte può essere tirato fuori a forza per far forza a gli altri (scusa la ripetizione), in Yamamoto c' è altro, c' è un ragazzo, più adulto in questo caso ma vabbè, che ha ovviamente tutta una serie di pensieri, emozioni, sentimenti che spesso secondo me non vengono tirati fuori perchè lui deve essere forte, indistruttibile, un punto solido di riferimento per forza di cose perchè lui è il guardiano della pioggia, quella pioggia che lava via tutto, dolori e sofferenze e poco importa se non sia in grado di lavare via il suo stesso dolore. Yamamoto credo che sia al centro della famiglia quanto lo può essere Tsuna, è quello che si fa carico di responsabilità, di dolore e rabbia altrui, quello che, appunto, deve sorridere sempre per dare un poco di speranza.
Ora i suoi sentimenti sono usciti fuori come un fiume in piena, è inevitabile, e ovviamente, forse proprio perchè sorride sempre ed è ottimista, per contrapposizione non può che prenderla nel modo peggiore. Il padre in fondo era il suo unico familiare e avevano un rapporto meraviglioso, ne soffre la morte non una ma ben due volte... sfido io che si lasci andare e che nessuno, nessuno possa far niente. Nessuno tranne Gokudera che non gli dice "sì, sfogati, è giusto e hai ragione", non usa un tono dolce e parole vellutate, affatto. Gokudera lo smuove, gli fa aprire gli occhi, gli consente di soffrire ma non di morire, di sfogarsi ma non esagerare, ecco. Lo fa rialzare anche se in modo un po' brusco, così tipico di lui e non certo perchè sia insensibile ma un po' perchè lui per primo ha perso qualcuno (sua madre) e un po' perchè le sue parole sono le uniche, perchè quelle giuste, che possono far riprendere Yamamoto. Il bacio poi... oh, il bacio... io ci ho visto qualche cosina in più di un semplice bacio dato perchè sì, pechè ho voglia, non so, credo sia stato un di più, uno scambio di emozioni in un certo senso. Non vorrei dire fesserie però leggiucchiando qualche altro commento ho visto che anche Kyo-chan l' ha interpretato più o meno così e questo mi conforta perchè vuol dire che non vedo cose impossibili ovunque.
Come al solito io ti stimo anche se non posso fartelo sapere sempre.
Un bacio,
Haru.

Recensore Master
17/07/12, ore 21:29

Quello che mi piace delle tue storie è l'atmosfera che riesci a creare. Un atmosfera così cupa, intensa e sofferta che ti avvolge nelle sue spire annichilendoti e facendoti provare le stesse emozioni dei personaggi che tratti.
Alla fine del capitolo mi ci vogliono sempre ore per somatizzare quel mix di emozioni che mi hai scatenato dentro.
Ora infatti che ho appena finito di leggerlo sono sconvolta.
Hai creato delle immagini così forti che sembrano pennellate scure in un quadro formato di base da neri e grigi.
Quella lettera è stato un fulmine a ciel sereno. La notizia portata mi ha rattristato.
Ho vissuto con i personaggi la loro sofferenza, la loro disperazione, la loro frustrazione ma anche la loro rabbia.
Il "tu per tu" tra Gokudera e Yamamoto è stato perfetto!
Ogni parola e gesto ha trafitto il mio cuore con la sua intensità.
Le parole di Gokudera sono state rabbiose e derivate da una forte frustrazione.
E poi quel lieve bacio è stato quasi uno sfogo per comprovare quando detto.
Il finale mi ha lasciato un vuoto dentro che non vuole colmarsi.
Giuro! Sono qui che ho i brividi di freddo.
Vedere Gokudera allontanarsi da solo è stato malinconico.
Ora come ora non so proprio cosa aspettarmi dal prossimo capitolo. Sono qui in ansia!
Sei bravissima a scrivere! Sul serio, hai un talento naturale per mettere la parola giusta al posto giusto in modo da creare un universo avvincente, che appassiona e emoziona.
Non posso quindi che rinnovarti i miei più grandi complimenti. Leggere le tue fic è un vero piacere, perché nonostante la sofferenza e proprio per quello, lasciano dentro delle forti emozioni. Complimenti!

Recensore Master
14/07/12, ore 21:00

Mi spiace per chi segue, ricorda, preferisce, commenta… ma questo è il MIO capitolo, quasi quasi divento gelosa.
La dedica mi ha lusingata e fatto piacere alla kyokugen, ringrazio il Boss * inchino* , è- è la prima volta che mi succede ////, ed il Boss conosce i miei punti deboli troppo bene, se sa come farmi morire con una frase, apparentemente semplice ma che per me ha un grandissimo valore.

Adesso, faccio una lunga premessa, lasciamo perdere che sei tu e che so di cosa sei capace, lasciamo perdere che ti ostini a dire che ciò che scrivi è estraneo a te, lasciamo momentaneamente perdere la dedica alla mia importantissima (?) persona: questo * indica testo* era quello che volevo leggere da tanto tempo, forse da troppo. Oh cavolo, ho voglia di strapparmi i capelli. Non capisci, in questo momento mi sto sentendo più importante del Papa, io mi sono ritrovata committente di una storia che mi soddisfa in pieno e che precede le mie possibili richieste, nemmeno i Papi più famosi ( e ricomincia co ‘sto Papa) ha mai avuto un simile artista a sua disposizione.
La frase che aspetto da una vita è:
<< Mai però che tu ti renda conto di avere un’altra Famiglia, di avere me… >>
Questa è meglio di una dichiarazione d’amore. No dico seriamente, mi chiedo se sia veramente così difficile capire una cosa del genere, perché tutti, sia noi fan, che nello stesso manga/ anime, continuiamo a buttare sulle spalle di Yamamoto pesi insostenibili e ce ne laviamo le mani. Lo hanno fatto anche Tsuna, Squalo e bella compagnia, che non riescono nemmeno a stargli vicino e si rivolgono a quella persona che probabilmente anni addietro non sarebbe stata così adatta a lui. E chissà perché Yamamoto ha proprio deciso di piangere con lui.
Io ammiro Gokudera perché è quello che non dà aiuto e non si aiuta, ma è il migliore che possa affrontare momenti difficili come questi, in maniera direi quasi perfetta. Nessuno dovrà azzardarsi a dire che lui è una persona insensibile, lui non lo è mai stato o scatenerà la mia ira. Lui non ha consolato Yamamoto,  gli ha più che altro detto che non è l’unico in questo mondo al quale gli è morta una persona cara, e di non fare tante scene e cretinate varie, quella ad esempio di voler morire dissanguato su quella scalinata.

Se permetti, il mio secondo regalo in questo capitolo è il bacio. Tralasciando  la soddisfazione  della componente “fungirl” della mia mente perversa, ma è… è coraggioso. L’ ho visto come un gesto che tirasse via da Yamamoto un po’ della sua tristezza per riversarla  in Gokudera, un po’ come dire “ mi prendo una parte del tuo dolore, facciamo a metà, così sarà più facile affrontarlo dandoci forza”.  E infatti per un momento gli occhi di Yamamoto si accendono di quella luce che splendeva quando era ancora semplicemente un idiota del baseball.
È un capitolo duro, per la morte di Tsuyoshi, per l’ insopportabile dolore trattenuto dal figlio, per le colpe che Gokudera gli addita, e per la sua volontà di spegnersi e diventare un fantasma. Ma è importante, perché forse adesso qualcosa cambierà, perché Gokudera ha finalmente posto i limiti di Yamamoto Takeshi , o forse non cambierà nulla, tutto dipende da quella zucca vuota del baseball.
Non sai quante volte ho riletto la frase che ti ho riportato prima, una semplice, piccola frase che mi ha davvero fatto piacere, perché vuol dire che non sono l’unica che si fa certe costruzioni mentali sulle ingiustizie che si compiono contro la pioggia.

Mamma mia quanto ho scritto, è colpa del boss malefico, prima o poi anche tu mi porrai dei limiti, ma per il numero di parole che posso scrivere eheheh <3. ( Anzi, diciamo che in questa recensione ho dovuto pormi dei limiti perchè sennò non la finivo più di scrivere e sprizzare angst da tutte le parti).
Grazie per avermi mandato Bel, mi ha svegliato con una craniata in piena fronte - coroncina compresa-… questa è la Varia Quality.
E… Grazie <3.
(Recensione modificata il 14/07/2012 - 10:34 pm)

Recensore Master
13/07/12, ore 15:56

Questo la dovevo commentare. Per forza. 
Perché? Perché sei riuscita a commuovermi fino alle lacrime. E non sto scherzando. 
Ti giuro che ho pianto come una bambina. Dopo la saga del futuro, pensiamo tutti che non succederà più quello che era successo in quel futuro. Invece in padre di Yamamoto è morto, e lui non ha potuto fare niente per salvarlo.
La sofferenza di tutti, da Tsuna, a Squalo, Reborn, Gokudera e, ovviamente, Yamamoto. Un'atmosfera così carica di sofferenza da stringerti il cuore. 
Inoltre, mi è piaciuto particolarmente il modo in cui hai fatto agire Gokudera. Niente di smielato, niente di niente. Solo perfetto. 
Parole dure, troppo, che all'inizio mi hanno fatto storcere la bocca, ma che in realtà erano perfette. Semplicemente perfette per spingere Yamamoto a tirare fuori la sofferenza che provava, le lacrime, il dolore -oltre la rabbia che aveva mostrato- per farlo tornare ad essere il ragazzo di sempre. Quello che sorride con gli occhi a tutto e tutti. 
E io penso che ci sia riuscito. Ci vorrà un po' di tempo, ovvio, ma penso che Gokudera sia riuscito nell'intento. 
E'...semplicemente stupenda. Brava, bravissima.
Un bacione, Asu <3

Recensore Master
10/07/12, ore 15:24

Sono tornata come promessooooooooooo *o*!!  e quindi l’esame è andato bene e non ho dovuto impiccarmi-.
Ahhh non vedevo l’ ora di commentare! In realtà speravo che non aggiornassi subito, perché non avrei potuto sopportare di non lasciare la mia recensione in questo capitolo, sono egoista, per la prima volta ho sperato nel ritardo dell’ aggiornamento di una mia storia preferita e così è stato. Perdonami, ora puoi anche aggiornare!*cof*
“Lo scatto che aveva nell’atterrare Yamamoto non era più quello di un tempo, quando tentava invano di ficcargli la testa nelle pozzanghere sul ciglio della strada”
Ma cos’è? Bullismo gratuito agli “amici”?O.o.
Orbene, ordunque, orsù… scommetto che hai deciso di trascrivere questo capitolo, per evitare un suicidio di massa che poi ti sarebbe rimasto come peso sulla coscienza, oltretutto avere sulla coscienza una cinturina pelata e pure deceduta ( che pure i morti rifiutano), sarebbe stato troppo grave. Troppo troppo.
Mi sto dilungando nel scrivere fesserie e non sto arrivando al punto. Ma il punto, qual è?
Il punto è che io comunque lo vedo. Chi? L’angst! Lo vedo che tenta di nascondersi tra le righe di questo capitolo, che  inizialmente sembra raccontare un momento di quotidianità tra guardiani, ma che tuttavia ha come tarlo fisso due punti essenziali: la lontananza dalla pacifica Namimori e l’ idiozia dell’ idiota patentato, che non ha più i livelli di una volta. Forse tra le cose più gravi c’è proprio che Yamamoto continua ad ostentare tranquillità e indifferenza al dolore, probabilmente per consolare Gokudera. Lui che forse ha più bisogno di consolazione, perché il moro ha sempre vissuto una vita spensierata e questo cambiamento di certo non è stato piacevole.
Ecco perché mi arrabbio quando sento dire che la pioggia lava i dispiaceri e trasmette serenità, e alla Pioggia chi ci pensa poi? Alla pioggia non ci pensa nessuno, se non ogni tanto la Tempesta, lei che continua nel tempo a ripetere sempre la solita tiritera per convincere se stessa che nulla è cambiato e che va tutto bene.
Questi due fingono troppo, prima o poi succederà qualcosa, me lo sento.
Fatto sta che comunque non ho potuto fare a meno di trovare una certa malizia nelle parole “ taglienti” che si scambiano i due, parole che mi hanno portato a pensare male. Sì non ci posso fare niente, è più forte di me, sarà forse l’ influenza di Xanxus?
 
Adesso, con permesso, dopo aver sfogato le mie frustrazioni sulla Pioggia * accarezza pietosa la pioggia* vado in letargo, mi sveglierò quando pubblicherai il nuovo capitolo. Spero avvenga presto tutto ciò, perché sennò mi daranno per morta e non credo che sottoterra ci siano postazioni internet, vabbè che ti ho promesso che avrei recensito anche da morta, quindi proverò ad organizzarmi!
Che discorsi…… perdonami ti prego!!<3
Un Bacioneeeeeeeee! <3

Recensore Veterano
04/07/12, ore 11:20

Aaaah *_*, questa fic è una meraviglia. Non sai quanto ti adoro. Mi dispiace di non riuscire mai a recensire tutti i capitoli ma sono perennemente incasinata, per dirla con un termine mooolto colloquiale. Uff, mi servirebbe una vacanza. Ma vabbè... passo alla storia che è meglio. Come sempre non mi deludi mai. In questo capitolo continua la scia che è stata aperta dal precedente, l' aria che si respira è simile e diversa allo stesso tempo. Si avverte ancora tutto il peso schiacciante del cambiamento, un cambiamento in negativo sottolineato da certe immagini che sanno di qualcosa di vecchio, come la villa di cui si parla all' inizio, mi ricorda una vecchia soffitta, un vecchio palazzo con qualche asse traballante e i mobili polverosi. C' è un' aria di nostalgia e ti ripeto di un cambiamento irreversibile. Sembra quasi che ci sia un sentimento di attaccamento al passato anche se non viene detto esplicitamente. Rivivere i giorni sereni dell' adolescenza, magari cambiare le cose ora che si sa come è tanto brutto il futuro, anzi, presente. Come ti ho detto non è una cosa detta a parole chiare e a caratteri cubitali ma è un' oppressione, una malinconia che si percepisce chiaramente attraverso le splendide immagini che ci proponi: la casa, la nuova routine, il braccio di Yamamoto ecc... e quel ripetere. Gokudera mi ha fatto pensare tristemente a un giradischi rotto. Ripete la stessa cosa ma alla fine credo che lui per primo sia consapevole della scemenza che sta dicendo. Lo sa lui e lo sa Yamamoto che come sempre, nonostante tutto, riesce a capirlo ad un livello altro. Non sai quanto ti adoro. L' ho già detto, vero?
E poi c' è il gioco e le battute che si scambiano. L' unica cosa che pur essendo maturata, non è peggiorata, ma al contrario è cresciuta in bene diventando un qualcosa di ancora grigio, è il loro rapporto. Grigio perchè non saprei definirlo al momento ma mi piace. E sempre loro, la scena che li coglie nel momento di quel gioco mi ha fatto a tratti sorridere, è quasi curativo, il loro legame, è un' ancora di salvezza, la cosa bella che è rimasta di un passato lontano.
Forse ho sparato scemenze ma... tu continua così perchè sei bravissima.
Un bacione.
p.s. sono contenta che le mie recensioni ti facciano piacere ma sappi che te le meriti tutte, spero di poter leggere presto anche il capitolo nuovo sul fandom di Hetalia e lasciare un pensierino anche lì.

Recensore Master
02/07/12, ore 21:31

Eccomi qui a commentare anche questa parte.
E' un pezzo meno disperato e triste dei due precedenti. E' sempre nostalgico e a tratti malinconico, soprattutto quando si pensa a Nanimori od alla ferita di Yamamoto, ma nella ritualità di quel gioco di carte ho preavvertito un dolce balsamo, perché in fin dei conti nonostante quello che ne dice Gokudera, lui e Takeshi sono sempre lì insieme, a tu per tu, pronti a sorreggersi l'un l'altro.
Certo Hayato è rimasto il solito disfattista degli effetti pronto a smontare ogni più piccolo slancio di affetto, ma Takeshi continua a capirlo ad un livello profondo, e non si è mai fatto scoraggiare conscio che la verità va oltre quello che Gokudera fa e dice.
E visto la frase finale lasciata in sospeso, forse anche Hayato ormai si sta rendendo conto che non può più fingere di avere il cuore chiuso alti altri, aprendolo solo Tsuna!
Sono curiosa di sapere cosa succederà nella prossima parte.
La fic potrebbe essere ad una svolta.
Credimi non importa se posti con un po' di ritardo, puoi prenderti tutto il tempo che vuoi per fare il buon lavoro che stai facendo ora. Io come tutti quelli che apprezzano i tuoi scritti, ti aspetteremo sempre.
Mi dispiace più che altro sapere che ora per te è un periodo durissimo. Spero passi in modo che tu possa ritrovare la serenità giusta per continuare a svolgere le attività che ti piacciono. Io da parte mia posso solo mandarti un grande in bocca al lupo, e sostenerti come posso in queste piccole cose.
Sei bravissima.
Complimenti.

Recensore Veterano
23/06/12, ore 13:55

Ciao carissima, finalmente posso commentare *_*, manco mi pare vero anche perchè questo capitolo è meraviglioso. Ma forse l' ho detto di ogni capitolo XD
Si respira un' aria parecchio angst. E mi piace. Ogni speranza, ogni sogno, il loro mondo adolescenziale è venuto meno e Yamamoto e Gokudera -ma ovviamente anche glia altri, questo è ovvio- vedono piano piano il loro mondo disgregarsi e crollare. Ciò che colpisce di più è proprio la differenza di questo presente con quello che erano stati, la spensieratezza e le speranza di prima col sangue e la dura realtà che è veramente orribile. E forse per la prima volta Gokudera si rende conto che non è poi così positivo essere un mafioso, che essere il braccio destro del boss non è bello e gratificante come pensava perchè tutto questo ha un prezzo troppo alto da pagare e la mano piena di sangue di Yama ne è la prova. Anche il guardiano della pioggia è ormai adulto, non è un gioco, non lo è mai stato, ma mentre prima era tutto più facile ora sembra che il peso di certe scelte e responsabilità li stia annientando. Il suo sogno si spezza e si è spezzato, il baseball non è diventato la sua vita e ora non potrà esserlo. Questo capitolo è molto doloroso e disilluso, mi piace il modo in cui è strutturato e come hai narrato il dialogo tra i pg, i pensieri e tutto il contesto che li circonda senza chiarire totalmente cosa è successo ai Vongola ma dandocene qualche stralcio e un episodio ben definito. Bravissima, aspetto il seguito *_*
Un bacio,
Haru.

Recensore Master
14/06/12, ore 23:03

Quando ho letto questo capitolo ho sentito qualcosa che mi schiacciava verso il basso. Tutto è diventato troppo pesante, ma le premesse c’ erano, soprattutto quando ci trasmettevi un’ immagine tanto malinconica di Namimori, ora dai confini totalmente sbiaditi. In effetti ora che ci penso, il tutto potrebbe quadrare. Se avevi fin dall’ inizio deciso di dare una certa indeterminatezza a questa coppia, direi che le premesse che hai messo alla base sono buone, perché se anche qualcosa potrebbe esserci tra loro due, le preoccupazioni prevalgono su tutto.
Poi certo, ci sono alcune frasi che mi lasciano un po’ perplessa, tipo “se quella mano insanguinata non gli si fosse posata addosso qualche ora prima.” , “Il profumo della pelle del Guardiano della pioggia gli rivoltò lo stomaco, provocandogli un intollerabile fitta al petto.”
È vero che la maggior parte delle volte mi lasci alla libera interpretazione, ma stavolta non voglio farlo perché temo di dire cose ridicole, oh… è vero che ne dico spesso tante, ma ci sono certi giorni in cui preferisco non regalare al mondo le mie rivelazioni (?).
Mi strapperei i capelli se potessi. Vorrei evitare, per non turbare la gente che dovrebbe vedere la mia brutta faccia pelata in giro. Ma lo farei con tutto il cuore perché sei tu che sei tanto brava, perché è l’ unico modo per farti capire che le emozioni provate con questa tua storia sono così contrastanti, che potrei pure dimenticare ciò che ho studiato per l’ esame di domani.
 
Sembra il racconto di un rimorso, di speranze disattese, sia quelle di Gokudera come braccio destro, sia quelle di Yamamoto come sorridente ragazzo amante della vita e dell’ amicizia. A questo punto, che senso ha avuto sacrificarsi per poi ottenere il nulla? È una consapevolezza che è tragica, nel vero senso della parola.
Se Gokudera stesso arriva a pensare che il ruolo di braccio destro non è come lo avevo pensato – idealizzato- lui, è grave, se questa stessa persona arriva poi a rimpiangere i tanto irritanti veri sorrisi di Yamamoto il suo stato fisico- psicologico è davvero sottozero.
Questa storia è tanto, è troppo, mi fa male la testa perché mi fa pensare a tante cose e queste cose non le so esprimere. Tutto sembra irrecuperabile, sembra il principio di una distruzione prossima.  È il vortice dell’ angst.
In sostanza mi hai messa in crisi.
Sto per crollare, sta per arrivare la vostra tanto desiderata vittoria. Non credo di poter durare a lungo. Presto ammetterò la sconfitta.
 
Prima di concludere ti chiedo scusa per il ritardo della recensione, ma devo dare una materia tostissima e non riesco ogni giorno a lasciare puntualmente le recensioni, è in base al tempo che mi concedo. Oggi, appena sono tornata dal primo esame, ho deciso che dovevo necessariamente concedermi a te ( ohohoh sembra qualcosa di losco XD), sennò mi sarei sentita terribilmente in colpa… non puoi sapere come ogni giorno aspetto con trepidazione l’ arrivo di un tuo nuovo capitolo! Magari per te scrivere questa storia è una tortura perché dici di non capire i personaggi, ma ti assicuro che anche se non vuoi sentire ragioni, è davvero bella, talmente profonda da sfuggire da ogni chiara interpretazione.
Ci sentiamo presto mia cara <3<3<3
-         Tua Cinturina pelata <3
 

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