Apparentemente semplice ma estremamente complesso.
Mi sono presa la libertà di cercare di andare più a fondo di questa storia, per cercare di esaudire le tue aspettative non del tutto sperate, o meglio, sperate solo in parte.
L'ultima frase riconduce inevitabilmente al titolo, il grani del tempo non sono che i secondi, piccoli, minuscoli, ma terribilmente lunghi quando non ne vogliono sapere di muoversi. Questa specie di cerchio che si chiude mi ricorda l'orologio stesso, che compiuto un giro ne rifà un altro, e ripercorre continuamente lo stesso tragitto; un lungo filo eterno e instancabile avvolto nella monotonia.
Il tempo, però, si modifica in base alle nostre aspettative, diventa lungo e diventa corto relativamente a noi stessi.
Questo breve racconto, anche se racconto non è del tutto il termine appropriato, è riferito a te stessa, e non solo perchè lo hai fatto notare in fondo.
Leggerlo mi ha fatto pensare immediatamente ai miei dialoghi interiori, il mio continuo pensare e parlare ad alta voce tra me e me senza neanche ricordarmi se avevo effettivamente parlato o meno. Qui sta parlando il desiderio di essere qualcuno di migliore, la brama di possedere quella persona, per diventare come lei, per diventare lei. Le frasi "Perchè io la amo, ma lei non esiste" non fanno che riassumere tutte le altre parole che hai usato: la voglia di essere ciò che non si è e non si potrà mai essere, perchè noi per primi sappiamo che è una mera illusione.
La frase "non tutte le ciambelle escono col buco" è anch'essa rinconducibile a te che, in base a quanto hai scritto, dovresti proprio essere quella ciambella, imperfetta, come imperfetti sono i dettagli della tua vita.
Ma la ciambella col buco, quella perfetta, no, quella di sicuro non sei tu. Ma resterai ad aspettarla lo stesso.
Personalmente, anche nel caso avessi totalmente sbagliato strada, cosa che credo fortemente, ho trovato questa storiella semplicemente geniale. |
