Io l’immagine di quel letto non me la tolgo più ;_;
L’immagine di George che si alza e fa per svegliare Fred e il letto è intatto, le coperte ben piegate, e Fred non è in viaggio d’affari, né si è già svegliato e ha rifatto il letto... insomma, le possibilità sarebbero tante, ma la verità è una sola, e George non può schivarla, fare finta di niente. È così, e lui non può fare più nulla, dannazione, proprio un bel niente.
Ecco, questa immagine e queste emozioni resteranno sempre nella mia testa, resteranno a fare compagnia a tutte quelle altre immagini che ho impresse e che non si laveranno più, perchè io questo George è come se l’avessi visto.
È dura, io immagino sia tanto dura pensare che un giorno questo dolore per George passerà. Non passerà mai, il tempo lo farà un po’ sbiadire, lo attutirà, ma ci sarà sempre, sarà per sempre una parte di George. Come quando si alzerà la mattina e davanti allo specchio si ricorderà di non avere più un orecchio, così si ricorderà che una volta aveva anche un gemello.
Oddio, mi sto commovendo per una frase che ho scritto io stessa, sono un caso disperato ;_;
Cri, credo che questa sia la mia preferita. Non perchè parla di loro, ma perchè si sente che è proprio tanto sentita. Si sente che qui ci sei tu, ci sei tu che tanto ami Fred e che come George non ti sei ancora completamente ripresa, non è vero? Anch’io. E per questo, proprio come dicevamo stamattina, chissà George. Chissà, se noi stiamo male così, ma male davvero, chissà George che livello di dolore deve provare. E fondamentalmente è per questo che non perdonerò mai la Rowling: per George, non per Fred.
È stata una raccolta triste, e tanto dolorosa, però i nostri personaggi hanno sofferto, ed è giusto dare spazio al loro dolore. Tu questo dolore sei riuscita ad esprimerlo, sei riuscita a farlo vivere attraverso le tue parole, e questo è un grande pregio, siine (?) consapevole.
E sappi che per me è stato un piacere immenso leggere queste Drabble, ognuna di esse, perchè anche se sono tanto tristi e malinconiche, sono scritte così bene, e con così profondità e intensità che è davvero un piacere. A momenti ti commuovi non per le emozioni in sé che la storia ti trasmette, ma proprio perchè queste storie sono brevi, e nella loro brevità sono sia lapidarie che effimere. E quasi ti viene da pensare che, sì, un giorno il dolore sarà utile, a loro e a noi, ci aiuterà a capire tante cose, e a imparare ad andare avanti, anche se la persona che amavamo (in qualsiasi forma questo amore fosse) non sta più camminando con noi.
E quindi - e qui chiudo - tanti complimenti a te Cri, perchè sei stata veramente bravissima, sei riuscita a trasmettere un pezzo di dolore di ognuno di questi personaggi nei cuori di chi ha letto questa raccolta. Forse condividere il dolore è qualcosa che lo rende più facile da superare, io sono convinta di sì.
A prestissimo Cri ♥
tua Fri |