Capra cafona che non sono altra: recensirti così in ritardo!
Mi devi perdonare. Non mi è nemmeno facilissimo recensirti perché la verità è che ricevere proprio un tuo racconto per il compleanno, e per di più un tuo racconto su questi due, per me è stato come accumulare compleanno, Pasqua e Natale tutti insieme.
Non te lo ripeterò mai abbastanza quanto mi sia mancato leggerti e poi questi due... niente, cercavo, leggevo, provavo ad accontentarmi, ma non era mai quel che avrei sognato di leggere e poi ecco che arrivi tu.
Il tuo John si assomiglia così tanto al mio... e non dovrei stupirmi, conoscendoci, ma invece resto comunque a bocca aperta e felice come una bimba sommersa dai pacchetti regalo.
Adoro da sempre come usi le immagini e questo racconto non mi ha di sicuro fatto cambiare idea. Povero John, sta cercando di rimettere insieme i pezzi e da un lato è razionale abbastanza da capire che non sta prendendo le cose nel migliore dei modi (ma come potrebbe?), dall'altro lato, però, il rimpianto lo sta piegando perfino più del lutto ed è ad un passo dallo spezzarlo.
Mi ha commossa il suo desiderio del tocco fisico di Sherlock, anche perché è chiarissimo dal particolare dei suoi sogni (adoro che avesse sempre paura che Sherlock potesse dedurli) che in realtà il poco di contatto tattile che ha sempre avuto da Sherlock non è nulla di così intimo o invasivo come il tocco di un amante che lui pure avrebbe desiderato, ma malgrado si tratti solo di contatti fuggevoli e non di coppia a John anche quel poco manca da morire... è tenero e straziante.
Spero che un giorno mi scriverai anche di come questo dolore è stato lenito.
Intanto mi rileggo il mio regalo di compleanno che è preziosissimo, anche perché è tuo.

PS: e non ti ho detto quanto amo il dettaglio delle mani!!! *_*
(Recensione modificata il 19/04/2012 - 01:12 pm)

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Rosieposie ha ragione, sono molto stupita anch'io! Dovrebbe esistere un comitato valorizzazione fanfiction incomprese XD
Le post-Reichenbach mi rattristano tanto, non ci posso fare niente, ma mi viene da mettermi nei panni di John... cioè, Sherlock ha avuto tutte le ragioni del mondo per fare quello che ha fatto, ma John è rimasto devastato. Terribile, poi, accorgersi di aver amato qualcuno senza aver avuto la possibiltà di confessarglielo.
Meravigliosa, scritta benissimo!

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Come fa questa storia meravigliosa ad avere una sola recensione, me lo spieghi?? Ho i lacrimoni, sappilo, mi hai uccisa! *___* E' scritta in modo splendido, in un livello di stile molto superiore a diverse fic che ho letto. John è il mio personaggio preferito e quando vedo una storia con il suo POV, vado in brodo di giuggiole. Poi, io sono terribilmente attratta dall'angst, non posso farci niente. L'idea di John così innamorato delle mani di Sherlock è splendida. E ti citerei almeno una ventina di frasi in cui mi hai spezzato il cuore, anzi forse addirittura di più, ma poi questa recensione diventerebbe un misero copia e incolla del tuo lavoro. Sappi che mi hai commossa tanto!

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Una dose di sano angst dopo Reichenbach ci sta tutto, perchè davvero non riesco ad immaginare altro stato d'animo per John che non sia quello che hai descritto.
"Sapevo di affrontare male la cosa" come se si potesse affrontare bene la perdita della persona più importante della propria vita.
L'elaborazione del lutto di John non è completa, passa dal rifiuto, alla rabbia, ma si ferma al dolore e sprofonda nel rimpianto per via di tutte le cose che non gli ha detto, che troppo spesso ha avuto sulla punta della lingua, ma che non gli ha rivelato per paura.
La rassegnazione... chissà se arriverà mai per John!
Bellissima davvero, mi ha colpito tanto.

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