Ciao,
sono il tuo Babbo Natale, ed eccomi a recensire questa storia.
Non seguo abitualmente il fandom storico, ammetto di aver letto alcune originali, ma non è fra i miei preferiti, amo la storia, ma non le storie ambientate in alcuni periodi, o con protagonisti personaggi storici (ho scritto una frase decisamente contorta me ne rendo conto, quindi tu ignora i miei sproloqui); però gironzolando sulla tua pagina autore questa piccola raccolta mi ha incuriosito molto.
Thomas Moore:
La cosa che mi è piaciuta tantissimo della prima os sono i pensieri del protagonista, imprigionato nella Torre di Londra, il suo amore e la sua fede continuano ad andare di pari passo, amore per il suo sovrano, nel quale continua ad avere fiducia, continua a credere in lui, ma al tempo stesso la sua fede, quel credo verso Dio e la chiesa cattolica, non gli hanno permesso di approvare le decisioni di Enrico VIII. In alcuni passi, mi è sembrato che pensi al sovrano come se fosse ancora un bambino:
“Sono certo che il suo cuore sia ancora puro; è stato difensor fidei, l’eresia non può essersi radicata così velocemente nel suo animo.” ß questa frase è quella che mi fa pensare che il pensiero di Thomas Moore creda che il suo re sia un bambino forviato da altri, lo ritiene puro e che averlo portato a prendere determinate decisioni sia la donna che ha accanto, ovvero Anna Bolena.
Una cosa che mi ha fatto venire i brividi, tanto sembrava reale la tua storia, gli ultimi pensieri del prigioniero, è lo scherno delle guardie. Quelle stesse guardie, uomini che per lungo tempo hanno avuto timore di quest’uomo, all’improvviso, nel momento in cui è caduto in disgrazia, oramai non è nemmeno un loro pari, ma qualcuno cui deridere e denigrare.
Anne Boleyn:
Lo ammetto, Anna Bolena non mi è mai risultata troppo simpatica, non so spiegarti bene il perché, ma come personaggio storico non è fra i miei preferiti. Eppure, questi suoi pensieri, questi attimi nella Torre di Londra me l’hanno fatta vedere in maniera differente, mi ha fatto pena e tanta tenerezza. Costretta a confessare per avere una remota possibilità di avere salva la vita, cosa che non è accaduta. Ma quello che mi ha fatto rabbrividire è stato quando hai scritto:
“Dalla finestra della mia camera si vede Tower Hill e ieri lì ho visto il boia squartare mio fratello, insieme ad altri gentiluomini della nostra cerchia.” ß non voglio nemmeno immaginare come si possa essere sentita in quel momento. Quell’ansia, la paura e la consapevolezza che presto anche lei si sarebbe trovata davanti al boia, al tempo stesso la speranza che fosse tutto uno scherzo, che fosse solo un errore.
Veramente molto toccante.
Jane Boleyn:
Lei non la conoscevo, non avevo idea di chi fosse, fino a quando non ho letto le note alla fine, però sinceramente matta o meno, mi è antipatica. Ma che personcina simpatica che era, ha testimoniato contro il marito e la sorella di lui. Ne ha combinate di tutti i colori, lo credo bene che alla fine l’hanno giustiziata, matta o meno, era una serpe.
Fantastica anche questa di os, anche se, come ho detto il personaggio non è simpaticissimo, è fantastico il modo in cui hai reso la sua follia. L’ho immaginata camminare nella Torre, verso la sua cella. Fra sé, lei che mormora, che parla con Anne e Gorge, e le guardie che la fissano, stranite, forse alcune spaventate, ma le altre con derisione.
Veramente fantastica.
Jane Grey:
Povera. Come si dice, una donna in balia degli eventi. Costretta a salire sul trono, obbligata dalla famiglia, raggirata, forse, grazie alla sua religione, e alla fine ha rimesso un solo unico errore con la vita. Ma anche se è stata in balia degli eventi provo rispetto per questa donna, anche se costretta dalla famiglia, dallo zio e dal padre a fare qualcosa che non voleva, quando è stato il momento di decidere della sua vita, non ha rinnegato la sua fede. E il mio rispetto non è stato tanto perché non ha voluto tradire quello in cui credeva, ma perché non ha voluto tradire se stessa. Ha preferito accettare la morte piuttosto che convertirsi, forse qualcuno potrebbe reputarla stupida, ma alla fine si è presa sulle spalle le sue responsabilità, si è fatta carico delle decisioni prese da altri e alle quali non è riuscita a imporsi.
Elizabeth I:
Premetto che Elisabetta I è uno dei miei personaggi storici preferiti, ho sempre pensato che fosse una gran donna, e soprattutto una donna con un grande carattere. Dopotutto regina o meno, vivere e governare in un mondo dominato prettamente dagli uomini deve essere stata una battaglia continua.
Quest’ultima è fantastica. Hai fatto trapelare fin dalle prima battute il carattere di Elisabetta, deciso, forte. Pronta a fare qualsiasi cosa pur di sopravvivere, consapevole che un giorno o l’altro sarebbe diventata regina.
Hai scritto delle os veramente fantastiche, mi sono veramente innamorata di questa raccolta. Adoro il periodo storico descritto, l’Inghilterra e soprattutto il modo in cui hai impostato le storie, questi pensieri. Ti sei immedesimata alla perfezione in ogni personaggio, come se fossero loro a scrivere queste righe.
Bravissima, ti faccio veramente tutti i miei complimenti, ora ti saluto e la smetto di sproloquiare e ti faccio gli auguri di Buon Natale.
-Erika-
Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love |