(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Infine la rete internet ha ripreso a funzionare...meno male! Ed eccomi al terzo capitolo! Tanto che non ci si sente vero? XD |
Prima di iniziare, ti chiedo perdono perché ti lascio recensioni tanto saltuariamente. Tu mi dirai "ma sì, so che sei impegnata, tranquilla!". Ma non sono tranquilla, perché ti meriti talmente tanto le recensioni che non posso fare a meno di dare ascolto alla mia testardaggine. Quindi eccomi qui. Voglio finire di recensire Macerie, prima di farmi una scaletta che comprenderà Bound, BCT, All'ombra della morte, Morning Shower, Fondamenta e ovviamente Like a Mirror. Ma che ne dici, cominciamo? |
Wow! Hai preso una situazione che avrebbe potuto facilmente sforare nell'OOC e l'hai resa talmente IC che sono oramai convinta che tra questi due non potrebbe che andare così (e tieni conto che sono un'incrollabile sostenitrice dell'eterosessualità di Dan ^^). |
Perfetto, questo capitolo è davvero perfetto! |
Questo capitolo è tremendamente malinconico. |
Grammatica: 12,75/15 punti Devo dire che, per una storia così lunga, la grammatica è veramente buona! Non ho trovato nessun errore di battitura. Ti segnalo solo alcune imperfezioni: -”A ogni” e “a entrare” dovrebbero essere sostituite con “ad”; -”Come puoi pensare che io dimentichi quella strage?”: credo che il verbo corretto sia “abbia dimenticato”; -”Poi nota un tovagliolo accanto al muffin mangiato a metà, ripiegato in modo troppo ordinato perché fosse stato messo lì per caso”: la forma esatta è “sia stato messo” o “per essere stato messo”; -Se la frase continua dopo la chiusura delle virgolette, non bisognerebbe mettere il punto. Ad esempio: “Ciao.” disse Paolo dovrebbe essere piuttosto “Ciao” disse Paolo o“Ciao”, disse Paolo. Però questa è più che altro una sottigliezza, non ho tolto un granché. Lessico e stile: 14/15 punti Il lessico è davvero buono, molti ricco e variegato. Lo stile è ottimo, la storia, pur essendo lunga, si legge in fretta, è molto scorrevole. L'unica precisazione è di fare attenzione a inserire i soggetti, perchè in alcune frasi è difficile distinguere se stai parlando di Adrian o di Dan, almeno a primo acchito; ad esempio ““Non ti dirò 'mi dispiace', Dan.” commenta con il solito tono pacato, e per un attimo gli viene il dubbio che non siano l'orgoglio o la convinzione di aver agito per il meglio a trattenere le sue scuse”: il “commenta” si riferisce chiaramente ad Adrian, mentre il “viene” creda qualche dubbio. Originalità: 10/10 punti Questa è la prima fanfiction che leggo su Watchmen, perciò non posso giudicare l'originalità all'interno del fandom, ma posso dirti che, per chi ha semplicemente visto il film, la storia è davvero un proseguimento interessante e originale (scusa la ripetizione). Caratterizzazione e/o IC: 15/15 punti La caratterizzazione è, a mio parere, uno dei punti più forti della storia. Hai tratteggiato il personaggio di Daniel in maniera completa e fedele, e anche Adrian, anche se non conosciamo il suo punto di vista, è ben caratterizzato. Uso pacchetto: 15/15 punti La scena è ben inserita e descritta dettagliatamente. Uso avvertimento H/C: 18/20 punti Ora capisco cosa intendevi quando mi hai detto che il “conforto” avviene in maniera inusuale, viene da chiedersi se ci sia veramente e se sia volontario. Però hai gestito bene l'avvertimento. Gradimento personale: 8,5/10 punti La storia in sé è bella, il tuo stile davvero buono, e il film mi è piaciuto. Inoltre, la lemon è davvero ben scritta (il che è più difficile di quanto si creda). Tuttavia, sul piano del gradimento personale questa storia non mi ha colpita al cento percento. Forse perchè, guardando il film, non ho fatto particolarmente caso alle interazioni tra Adrian e Dan, perciò la coppia mi ha colta di sorpresa e un po' impreparata. Comunque, la storia in sé è davvero ottima. __Per un totale di 93,25/100 punti__ |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Appena sono tornata a casa ho finito di leggere... E' stupendo, persino meglio del film. D'altronde penso che i personaggi in questione e l'ambientazione si prestino molto bene a questo tipo di storia. Comunque è davvero profondo e introspettivo oltre che molto piacevole da leggere, riesce a farti vivere l'aspetto mentale ed emotivo dell'atto sessuale in maniera sorprendente! complimentissimi! |
Geniale... Sei semplicemente geniale. Appena ho tempo finisco di leggere giuro. Ma ora inizio il turno perciò dovrò accontentarmi di fantasticare sui tuoi scritti almeno fino a stasera. Bravissima, come sempre! Bacioni. Sophya. |
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Bene, eccomi qui. |
Innanzi tutto grazie ancora per la dedica, non avresti potuto farmi cosa più gradita che dedicarmi unna storia così bella sulla mia coppia di personaggi preferita (soprattutto uno, lo ammetto!!!) |
Grazie, grazie, grazie!!! Sono così felice e onorata per la tua dedica e anche orgogliosa per aver contribuito nel mio piccolo a creare una storia così bella! Perché questa storia è bella, anzi bellissima! XDDD Mi piace moltissimo la scelta del titolo del primo capitolo: Sam Hollis, l'identità che Daniel assume dopo il disastro di Karnak (nome che senz'altro vuole essere un omaggio a Hollis Mason, primo Nite Owl, eroe dell'adolescenza di Dan, amico e mentore, unica figura realmente positiva e "pura" tra tutti gli Watchmen), perché fin dall'inizio è chiaro che, sebbene la storia sia narrata dal suo punto di vista, il protagonista dell'intero capitolo non è Dan, non più. Dan, la sua anima, non ha mai lasciato Karnak. E' rimasto lì, imprigionato dai suoi ricordi e i suoi sensi di colpa. Colui che gira per le strade indossando le sue fattezze è solo un fantasma, un reduce, un sopravvissuto: Sam Hollis, appunto. Fin dalle prime battute Dan ci appare come l'ombra di se stesso: stanco, ferito, invecchiato. Eppure c'è la sensazione che il suo passo lento e affaticato non sia dovuto esclusivamente alle ferite che si è procurato facendo il vigilante solitario, ma siano frutto proprio della sua solitudine, fisica e morale. E' rimasto solo. Rorscharch non c'è più. Laurie non c'è più. L'uno inghiottito dal gelo mortale di Karnak, L'altra inghiottita dal gelo mortale dell'essere sopravvissuta a Karnak, Le medicazioni poco accurate che è costretto a farsi da solo sono la metafora della sua solitudine interiore. Laurie se n'è andata. La loro relazione, nata sulle macerie di un mondo che non esiste più, un mondo in cui, nonostante tutto, regnava ancora il concetto di giustizia e di verità (almeno agli occhi innocenti e fanciulleschi di Dan), non ha potuto resistere a lungo: "Era stata una bella illusione di conforto." Poi la realtà è tornata con tutta la sua prepotente crudeltà: "Ogni secondo della loro relazione sembrava basarsi sull'assenza di qualcuno." Sono rimasta profondamente colpita da queste parole, secondo me sei riuscita a cogliere l'essenza più intima del loro rapporto, fondato non sull'unione di due perone, ma sulla mancanza di altre due, un macigno sempre più opprimente che finisce per annientare il loro amore. Ho particolarmente apprezzato anche l'accenno, lievissimo e delicato, che lascia intendere qualcosa ma senza rivelare troppo, al rapporto fra Rorscharch e Daniel, quando dici che la mancanza di Rorscharch "aveva occupato i pensieri in modo forse troppo consistente per un amico caduto". Ma più dolorosa e devastante della mancanza di Rorscharch e Jon, è la consapevolezza ed il senso di colpa, tanto forte da essere dilaniante, di essere sopravvissuti, di essere ancora vivi. Più imperdonabile ancora, se possibile, del non essere riusciti a far nulla per evitare l'olocausto di quindici milioni di innocenti, Perché loro sono rimasti, hanno accettato un compromesso che ha dannato loro l'anima, perché loro non hanno saputo né voluto scegliere la via dell'assoluto, della giustizia ad ogni costo, della morale "senza se e senza ma", quella che Rorscharch ha percorso fino in fondo, fino alla morte. Loro sono testimoni silenti, costretti ad un silenzio che gli urla dentro, ancora più forte, proprio perché il folle piano di Adrian, contro tutte le previsioni e contro ogni senso di giustizia, per un atroce beffa del destino, sta funzionando, "mostrandogli che anche le menzogne potevano servire come basi per costruire qualcosa." Ah, quanto ho amato questa frase, così cinica eppure così intrisa di profonda verità!!! E che dire della constatazione, anche questa così amara e dolente, ma altrettanto vera, che"due solitudini non fanno una compagnia" ? E' semplicemente l'epigrafe perfetta per la fine del loro amore. Dan ha ripreso a fare il vigilante, da solo, anche se si sente mutilato senza Rorscharch (ho notato che sente la mancanza del suo compagno di un tempo, piuttosto che quella della sua più recente compagna ndr), perché è l'unica cosa che lo faccia sentire vivo. Ma, come tu dici, Dan "non cerca più di fare l'eroe, no, ha imparato sulla propria pelle quanto assurde fossero quelle aspirazioni. Non è più mosso da un infantile sogno di giustizia , dopo aver visto quela parola sgretolarsi davanti ai suoi occhi." OMG, questa frase mi ha schiantato il cuore!!! Letteralmente. Lo sai, io amo, adoro, venero Adrian... ma vedere Dan che è stato costretto a vedere naufragare le sue convinzioni, i suoi ideali sotto i colpi di una realtà troppo crudele per sembrare vera, che è stato costretto a crescere, come gli aveva detto Adrian, mi ha letteralmente tolto il respiro! Povero Dan!!! E poi, eccola là, quella frase: Dan. Devi crescere. In corsivo, perché gli ha cambiato la vita, perché è stato un pugno nello stomaco quando l'ha ascoltata la prima volta e continua ad esserlo ogni volta che la sua memoria indugia su di essa e lo costringe a masticarla, ingoiarla, assorbirla. Farla propria. Rinnovando il dolore. Ogni singola volta. Poi l'incontro. Inaspettato. Doloroso. In maniera quasi insopportabile. Lui è lì. Tre parole è il mondo di Dan crolla su se stesso in un istante. Tre parole ed il fragilissimo, precario equilibrio interiore che si è tanto faticosamente ricostruito in questi mesi, va in frantumi in una frazione di secondo. Sei riuscita a trasmettere in maniera perfetta il vero e proprio malessere fisico che lo sconquassa nell'istante in cui ascolta la sua voce e incrocia il suo sguardo. Sembra quasi di sentire scorrergli il sudore freddo lungo la schiena o il respiro che gli viene strappato via dai polmoni, come se avesse ricevuto un pugno allo stomaco. Che forse gli avrebbe fatto meno male, fra l'altro. Improvvisamente si ritrova di nuovo a Karnak. Ed è come se non fosse passato nemmeno un giono. Adrian è di fronte a lui, invincibile,E lui è di nuovo inerme, sconfitto. E allora fugge. Si rifugia in bagno per cercare di recuperare una parvenza di contegno. Per riprendersi almeno dalla sorpresa. Non sa cosa farà una volta tornato nel locale, non sa se lo attaccherà (peraltro perfettamente consapevole di non avere nemmeno una possibilità contro di lui, come lo scontro umiliante a Karnak ha ampiamente dimostrato) o se lo aggredirà verbalmente, gridandogli contro tutta la propria amarezza, o se semplicemente lo ignorerà. Non ne ha la più pallida idea. Ma quando torna Adrian non c'è più. E insieme al sollievo per aver evitato uno scontro, comunque doloroso, c'è anche il rimpianto per non essere riuscito ad avere un confronto con lui, delle risposte. Qualunque cosa possa concedergli un po' di pace. Al suo posto trova un biglietto con le indicazioni per un incontro. "E la temperatura attorno a lui sembra precipitare a quel gelo doloroso di Karnak." E io ho avuto un brivido. Bella, bella, bella... Dan (anzi Sam Hollis) è perfetto. Semplicemente perfetto. Con il suo dolore, il suo rimpianto, il suo senso di colpa. I suoi fantasmi. Tutti lì, davanti a noi. La sua anima. Il suo cuore sanguinante. Ho sofferto così tanto per lui, che quasi quasi (ho detto quasi) sono un po' arrabbiata con Adrian. Ho detto quasi!!! Non vedo l'ora di vedere Adrian in tutto il suo splendore, non vedo l'ora di vedere il "tuo" Adrian. Perché i tuoi personaggi mantengono la complessità, la profondità e le mille sfumature caratteriali dei protagonisti del graphic novel di Moore e del film di Snyder, ma acquistano anche qualcosa di tuo che li rende unici. Sei incredibile!!! Grazie, grazie e ancora grazie per aver scritto questa storia, che si preannuncia una delle migliori che io abbia letto finora su Watchmen. E non finirò mai di ringraziarti per l'onore che mi hai fatto dedicandomela. A presto, tua (ossessionata) Romina |