Wow... mi stupisce sempre la tua poesia in ogni cosa che scrivi e come questa poesia, sia nella forma elaborata e nella sistanza di una semplicità, di un candore, che arriva dritto al cuore e lo conquista. Di piccole emozioni, gesti, dettagli articoli una narrazione che -lì per lì- potrebbe essere banale, ma tu le dai nuova forma, la plasmi con amore.
Il ritmo è coinvolgente, ipnotico, parla direttamente al cuore del lettore, quasi sia il rimpianto e la tristezza di Kyoko, il suo sfogo e la trasformazione di Sayaka pare ancor più dolorosa, sei riuscita a centrare la sua fragilità e come lentamente si rompe per nascere in una nuova forma, la più oscura. E sembra il tutto narrato dagli occhi innamorati di Kyoko, di una Kyoko che sì, con una parola gentile o un bacio, poteva davvero salvarla, essere il suo principe azzurro.
Tristissima -reale- ma bellissima.
Un solo piccolo appunto stilistico: "perché vile e piccola di quella viltà e di quella piccolezza..." questa frase stona nel racconto, poteva essere proposta in maniera diversa, poiché presenta una ripetizione, ma magari non ne ho io capito le intenzioni; a parte questo è un vero gioiello, di sensibilità narrativa in particolare.
Dovresti credere più in te stessa, hai grande, grandissimo, talento! E se eri incerta di questo tuo primo lavoro che è davvero meraviglioso, non solo nella sua forma letteraria ma anche in quella pittoresca che suggerisce, allora non immagino gli altri come saranno e non vedo l'ora di poterli leggere.
Complimenti e sappi che con impazienza aspetto un tuo nuovo lavoro per avere un nuovo batticuore tanto dolce e frenetico! |