Ciao,
che posso dire, wow!
Mi è piaciuta davvero tanto questa one-shot, è scritta davvero bene e il tuo stile non è comune, cosa che contribuice ancora di più a rendere la tua ff interessante.
Hai saputo descrivere un tipico viaggio in metropolitana con grande abilità, ogni tipo di personalità analizzata era resa perfettamente, senza risultare mai banale.
Sono una persona a cui piace osservare gli altri, non come il guardone della tua storia, ma semplicemente come una persona a cui piace cercare di conoscere la vita degli altri, per cui sono rimasta davvero colpita da quello che hai scritto.
Mi rivedo molto nel protagonista della one-shot, che osserva in disparte e si chiede a quale categoria di persone possa appartenere, in quale luogo comune può essere ritrovato (perchè sicuramente ce n'è uno anche per lui) in quale branca sociale possa essere collocato dagli altri, magari proprio da quel passeggero che lo guarda con tanta insistenza.
E' molto realistica come ff perchè tratta di una situazione reale, che tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta nella vita.
In sintesi mi è piaciuta molto e ti faccio davvero i miei complimenti!
Alla prossima.
Baci.

xHGx

Mi è piaciuta moltissimo questa one shot.
Hai avuto una grande abilità nel descrivere tutte le tipologie di persone, e mi sono accorta che è davvero così in metropolitana!
Davvero, anche a me è sembrato di essere in un vagone giallo in mezzo a tutta quella gente.
La frase finale è bellissima e molto significativa, complimenti!

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E' stupenda. Insomma è praticamente tutto quello che faccio io quando sono su un treno o un autobus.
Mi soffermo sempre a guardare le persone a capire che vita fanno e che cosa stanno pensando.
Ma quando si tratta di me, non so mai che cosa pensare... chi sono io? E che cosa provo? Insomma sono anche io passeggera di un treno che mi sta portando a casa, quindi perchè non riesco a capire in che categoria mi trovo?
Baci, Charlie.

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Ho letto questa FanFiction tutta d'un fiato, senza riuscire a staccare gli occhi dallo schermo.
E' veramente molto bella, e realista.
Mi sono piaciuti moltissimo gli artifici linguistici grazie ai quali hai espresso concetti anche banali, rendendoli molto più piacevoli alla lettura.
Mi è piaciuto molto il punto di vista di chi non sa realmente in che posto collocarsi.
E' un luogo comune anche questo.
Siamo sempre tutti in grado di giudicare e classificare gli altri, ma quando si tratta di noi?
La scena della metro mi è piaciuta molto, e poi, mi ci sono rivista, visto che io prendo mezzi pubblici ogni giorno.
Ah, io faccio parte de "i classici ragazzi, spesso di periferia, con le cuffie nelle orecchie che ascoltano musica; i più spavaldi si concedono anche di mimare le parole della canzone con la bocca, accompagnandole a leggeri movimenti a ritmo di danza, quasi invisibili e impercettibili però dagli altri."
Molto bella, davvero!
Vale :3

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