Questa fanfic, a una lettura superficiale, non ha particolari difetti: è scritta correttamente, la si legge scorrevolmente, e la mancanza di una trama rende impossibile giudicare questo punto.
Però ha due difetti: il primo, è che si piange addosso. Perdonami, ma che gusto c'è a leggere una storia in cui la voce narrante (che il lettore non conosce: non è stata presentata, non sappiamo niente di lei tranne che è un alter ego dell'autrice privo di qualsiasi spessore narrativo) non fa che piagnucolare sul cimitero del suo cuore, sulle voragini che ha nel petto, sulla morte della sua anima? Perché, e questo è il secondo grosso difetto di questa storia, non mi dà nulla di nuovo. E' un flusso di pensieri uguale a tantissimi altri. Niente di male, per carità, ma è impossibile non cadere nel banale quando si affronta un argomento tanto comune come la rottura. Di per sé non sussiste; o dai un attimo di profondità ai personaggi, gli dai una storia e un background, oppure questa storia rimarrà un'altra delle tante pagine in cui dicono quanto lui manca a lei. Può dispiacermi, per carità, ma valutandola come storia, non mi colpisce. Ci vuole qualcosa d'altro.