Mi è venuta voglia di abbracciare Sev e stringerlo forte a me. Per sempre. Finché certi pensieri non svaniscono. E poi ancora, per sempre. |
"Perché?" è esattamente la domanda che, secondo me, Severus si sarebbe posto se fosse sopravvissuto (anche se continuo ad insistere sul fatto che nei libri non si dice che Sev muore, semplicemente che non si mosse più - ergo nel mio cuoricino di fan c'è ancora la speranza che, nella sua mente, la Row abbia dato a Sev un'altra chance..). Perché lui, dopo tutto quello che aveva fatto?, perché lui, quando non c'era piu' nulla per cui vivere? |
Parole di una bellezza struggente: non cercate di essere accettati a prezzo della vostra unicità. Più facile per noi adulti e per il Severus sopravvissuto comprendere a fondo quella frase che per dei ragazzini. Ma avrei tanto voluto che qualcuno me l'avesse detta alla loro età. Mi sono commossa, perchè questo tuo Severus è così umano, così vero nella sua difficoltà ad accettare il bene che lo rende fragile e lui teme questa fragilità: non ha imparato a piangere. Perchè non ha ancora capito che cedere ai sentimenti non è mai una caduta di stile è solo rivelarsi sensibili e umani nell'accezione più elevata del termine. Tutti i personaggi noti hanno connotazioni di una dolcezza non stucchevole nè zuccherosa: Minerva, Pomona, Poppy sono tre volti di una stessa madre. A tratti qualche sprazzo umoristico che rende più leggera la lettura e più fresco il racconto. |
Carissima, sono sorpresa e felice di trovare un tuo racconto a capitoli sul nostro Severus. La filosofia applicata a lui mi ha affascinato in "Categoricamente", ora con Eraclito e il Taoismo sono in fibrillazione, spero non ti prenderai troppo tempo per aggiornare. |