Ah, quanta tristezza, ho sempre odiato le scelte imposte da altri. Questa in particolare è una situazione che può essere reale.
Mi è piaciuto molto i vari riferimenti che hai fatto a ciò che lei desidera; essere libera come gli uccelli non più in gabbia, oppure l’ accostamento dei bracciale e delle catene o comunque qualcosa che la lega in modo fisso a qualcosa che lei non desidera, davvero azzeccato, anche i pesci, con le loro lacrime per la prigione in cui si trovano e dalla quale non possono fuggire, così come per lei.
È toccante ed estremamente reale. Bello!

Come faccio sempre, quando mi soffermo a leggere qualcosa lascio sempre una recensione perchè mi sembra corretto far sapere all'autore quello che penso della sua creazione.
Mi dispiace doverti dire che mi sono persa. Mi sono persa tra il mare delle parole che hai usato, molto belle sicuramente ma troppe... Che mi hanno confuso un pò e distorto dalla trama e il "succo" del capitolo.
Non sono assolutamente in grado di giudicare ne la stesura ne la grammatica che mi sembra tecnicamente apposto ma il problema è proprio la sensazione che mi ha lasciato mentre lo leggevo.
Mi dispiace, ma dovevo dirtelo perchè mi sembra giusto così.

M
(Recensione modificata il 20/05/2012 - 11:44 pm)
(Recensione modificata il 20/05/2012 - 11:45 pm)

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Ciao Ari!

Sembra quasi di poter condividere con lei la triste attesa del matrimonio non voluto.
Le immagini che usi (gli uccelli da liberare, così che i pensieri della protagonista siano liberi con loro e i pesci che non sembrano tristi perché le lacrime si confondono con l'acqua) contribuiscono a far partecipe il lettore del senso di prigionia che sente la ragazza.
Complimenti! E' molto toccante.

Come al solito, è scritto più che bene... non deludi mai!

Baci,
Ale.

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Molto bella questa storia, mi ha davvero commosso. Nemmeno io so come avrebbe reagito una ragazzina dell'epoca, a quel tempo (e spesso anche ora in certi posti!) i matrimoni combinati erano la normalità. Devo dire però che mi hanno colpito moltissimo certe immagini, ad esempio quella di lei che vuole liberare i suoi uccelli, o dei braccialetti che sono quasi catene e l'ultima, bellissima, dei pesci che sembrano sempre felici perché le loro lacrime si perdono nell'acqua, metfora di un'esistenza prigioniera in cui non è possibile nemmeno esprimere i propri sentimenti.

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Mamma mia !! Lacrime di sposa non poteva essere nome più adatto !! Sinceramente una sposa tredicenne mi fa già compassione di suo, perchè comunque perde parte della sua vita e in una situazione come quella descritta da te ancora di più, perchè passa dai voleri del padre, ai voleri di un coniuge a cui non importa niente di lei !! come al solito, sei riuscita ad essere perfetta ed ad imprimere alle tue parole tutta la sofferenza che questa povera ragazzina sta provando in questo momento, in cui si sente travolta dagli eventi ed a cui sa che non potrà opporsi !! bravissima come sempre !! un bacione !!

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