Recensioni per
The thin timeline
di PinkComplex00

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
05/08/12, ore 19:12

Ma quanto mi ispira questa storia?:D Sarà che mi ha sempre incuriosito il poter vedere come si sviluppa una cosa sapendo già il finale,poterla vivere :3 Mi è piaciuto molto anche il fatto che attraverso i racconti dei due ogni volta si ha un particolare in più :D E' come un viaggio nella mente e nel passato di Brian,e sono curiosissima di vedere come si evolverà,che fine faranno Julien,Levi....Questo fatto di prendere i personaggi delle sue canzoni poi mi incuriosisce da morire!!Auguri per il continuo!!

Recensore Veterano
24/05/12, ore 12:32

Ciao,
ti seguo da un po' e, in un momento di tregua, ti lascio un piccolo parere, almeno su questo primo capitolo. Purtroppo sarà una recensorA saltuaria però, dopo un paio di settimane che seguo la storia mi sembrava il minimo, diamine ù.ù
Dunque, ho apprezzato l'originalità dell'idea, un salto indietro nel tempo, tema classico che però ancora non si era visto nel fandom e il tuo primo capitolo mi ha piacevolmente colpito per la spigliatezza e la velocità. Purtroppo ho rilevato anche qualcosina che vorrei farti notare.
Essendo una What if ho da subito accantonato il problema della fedeltà alla storia/biografia del gruppo. Infatti, tecnicamente, il primo contatto di Brian a Londra è proprio Steve Hewitt che ha un suo gruppo a cui ogni tanto Brian si accoda di tanto in tanto e Stefan lo conosce proprio nel '93, e qui c'è tutta la famosa storia dell'incontro in metropolitana e blablabla...
Però ad ogni modo ho accettato di buongrado la tua fantasia, lasciata andare a briglia sciolta. L'unico rammarico è che tu abbia eliminato a prescindere Hewitt poichè sarebbe stato ancora più divertente costruire magari una sorta di rivalità fra i due con un Brian che esita fra il suo migliore amico e un tizio che lo attrae parecchio (perchè è già evidente che la tua storia non sarà certo una Molsdal, come si potrebbe dire, una... Morrest? @.@ ).
Vabbè, non divaghiamo.
Poi è affascinante il fatto che tu abbia attinto dai testi di Brian per i tuoi personaggi e allora è saltato fuori Levi (e poi ho intravisto Julien nel capitolo successivo) e anche questo è un elemento di originalità a tuo favore.
Purtroppo l'originalità non basta, ci vorrebbe un minimo di costruzione in più dei personaggi, descrizioni fisiche e psicologiche, anche filtrate un po' attraverso i ricordi di Brian, visto che usi la prima persona, in modo da non renderli troppo piatti, ma in fondo siamo solo al secondo capitolo quindi la partita è ancora tutta da giocare; da lettrice amo immaginare i personaggi di cui leggo e quindi tanto più sono delineati tanto più sono contenta ovviamente, specialmente se si tratta di personaggi nuovi, non il solito trio della band, ma comunque persone importanti per la storia di Brian.
Due parole invece sullo stile che, a mio parere, è troppo frettoloso.
L'inizio è suggestivo, in medias res, il ritmo è serrato, è un susseguirsi di microfrasi e di punti fermi. Steve pare bombardato da una serie di impressioni sonore-uditive e visive, e qui il fraseggio è un po' spezzato, come quegli effetti cinematografici dei film di azione e quindi mette un bel po' di pathos e affascina, indubbiamente.
Però, ogni tanto c'è troppo poco spacco fra una scena e l'altra, come nel momento in cui Steve decide di andare da Brian, appena uscito di casa sua e, senza nemmeno una frase che faccia da tramite, una breve descrizione, un pensiero e un'osservazione sulla strada il batterista è già lì che bussa alla porta.
Non si capisce se il palazzo è lontano, quanta strada ha fatto, non si riesce a visualizzare la scena cosa che rende tutto un po' irreale.
Un altro punto troppo affrettato è il momento in cui lui, nel bagno del locale, riflette e improvvisamente sembra convincersi che quello che sta vivendo non è un sogno ma deve essere vero. Le spiegazioni che si da sono un pochino irreali, pretendono di essere "scientifiche" nel senso che non lasciano spazio a dubbi, sono di una logica conseguenziale tanto fredda che non esiste praticamente in nessun uomo sulla faccia della terra.
Se mi bastasse formulare un pensiero così su due piedi e convincermene in mezzo secondo allora la mia vita sarebbe molto più semplice.
Secondo me serviva una scena in cui Steve tormentato dal dubbio si schiaffeggia, come se cercasse di svegliarsi, per dimostrare a sé stesso che sta sognando, che tutto questo non può essere vero perchè altrimenti significherebbe aver perso la sua vita, la sua famiglia, i suoi affetti precedenti. E invece no. Un pochino precipitoso.
Altri cambiamenti troppo repentini:

- Qua la paura sembra passargli subito. Ci vorrebbe almeno un senso di inquietudine.

Uscii fuori dal locale, trovandolo li che mi aspettava, si mordeva le unghie nervoso, ed io non sapevo cosa fare per calmarlo.
-Vieni con me.- dissi, arrivammo ad un bar lì vicino, ci sedemmo ad un tavolo, ordinando due caffè.
-Bene, hai detto di chiamarti Steve no? Hai anche un cognome?- chiesi tranquillamente, la mia paura era ormai passata.

- Dialogo troppo precipitoso, senza neanche una pausa per prendere fiato:

-Sei un tipo strano, ma facciamo che proverò a fidarmi di te, infondo chi non è un po' folle a questo mondo, ma non faccio nulla per un perfetto sconosciuto senza avere niente in cambio, visto che dici di conoscermi saprai bene che ho una band, che te lo chiedo a fare? Mi serve un batterista, e tu cadi a fagiolo, non puoi dirmi di no, altrimenti te la cavi da solo, e ti assicuro che la polizia di Londra è abbastanza efficiente da farti finire in carcere nel giro di una settimana perchè non hai uno straccio di documento.

Ti segnalo un'espressione da correggere perchè suona in modo tremendo:
rimuovermi dalla mia idea
Meglio "farmi cambiare idea" .
E infine invece un'espressione moolto realistica, una piccola attenzione che ho adorato perchè mi ha disegnato davvero una situazione di disagio reale.
non avevo il permesso di soggiorno
L'ho adorato, molto realistico.
Ebbene, così su due piedi, direi che non c'è altro.
Ad ogni modo leggerò con piacere sviluppi e svolgimenti anche perchè spero di capire meglio la natura dei tuoi personaggi, ancora abbozzati, ma che promettono molto ;)
Alla prossima,

Neal C.

Recensore Junior
23/05/12, ore 19:12

Questa storia è davvero bizzarra ed affascinante, mi sta divertendo tantissimo, inserite tutti quei personaggi che normalmente sono velati da un alone misterioso come Julien....Brave io mi piace molto continuate cosi, ciao ciao

Orienqueen