Credo di aver apprezzato tanto questo componimento perché è quello che mi ha rappresentato (e forse mi rappresenterà, quando sarò in determinate situazioni come questa) nella sua più completa ed inossidabile verità e sincerità, senza nessun arricchimento di scena e che permette di vedere una sorta di magnificenza in occhi altrui.
Considerando anche il mondo in cui viviamo e come vengono trattati i sentimenti in una storia d'amore (o in una dichiarazione, forse è più corretto), dove si promette molto, si decidono dei progetti e si arrivi a tanti compromessi (purtroppo), questa poesia dovrebbe un attimo aprire gli occhi e far capire come la semplicità è qualcosa che all'inizio deve esserci per convincere davvero, sperando di rivolgere questo alla persona comprensiva, certo.
E poi ovviamente, questo concetto di semplicità nel dimostrare e tenere a qualcuno sia costante nel corso del tempo, sennò tutto diventa inutile.
Non è affatto un annullamento della persona e mostrarsi pessimista sul proprio essere e come uomo (in questo caso) ma è un atto di pura e giusta considerazione, osservando e comparando quello che gli altri ci sembrano e noi... che siamo?
Questo rappresentato non è solo un uomo innamorato di una ragazza che è qualcuno di importante ma è anche un'anima realista che si mostra per quello che è al mondo e al mondo della sua donna, che non ha paura (apparentemente) di mostrarsi così, che andrà avanti se rifiutato e non capito ma soffrirà, perché è comunque una persona che ha dei sentimenti molto forti e che vorrebbe condividere.
La poesia - nonostante la lunghezza - è ben scritta e ci presenta un argomento molto personale che ci rende molto più vicini, in quanto mette in campo l'amore e gli affari di cuore, sebbene le storie che abbiamo noi tutti siano personali e mai prevedibili, scontate.
Azzeccate le parole, anche il modo di dire sul calcio di rigore (che permette di capire quanto abbiamo coraggio davanti all'amore che reputiamo vero) e come dicevo già, la semplicità spacca, sempre e comunque, al diavolo chi non lo capisce.
E pensare che dal titolo io mi aspettavo tutt'altra cosa, quindi tanto di cappello per il sorprendente componimento, dove qui per poesia si intende qualcosa di sublime ed irrangiugibile che gli altri (nelle loro dichiarazioni) vogliono far credere di avere.
Solo una cosa ti appunto: il titolo e le informazioni relative alla fic si scrivono in minuscolo, a parte la lettera della prima parola. Nel linguaggio di Internet, significa che in un certo qual modo stai urlando.
E urlare non è essere semplici, eh. xD
Perdonando l'ironia finale, ti saluto e ti ringrazio di avermi fatto condividere una tua poesia, che trovo assolutamente consigliabile e di una bellezza distinta.
Un abbraccio,
Watashiwa
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