A prescindere dal fandom (che adoro), dai personaggi (che amo), da qualsiasi cosa... questa è una delle storie più belle che abbia mai letto su questo sito. Tra l'altro tratta un tema che a me ha sempre molto affascinato e cioè il rapporto dei marinai con il mare e l'oceano in generale. |
Mi sono iscritta a questo sito solo in funzione del fatto che ora, dopo un mese circa dalla lettura, mi andava di lasciarti un commento scritto per ricordarti di una delle tue tante fan e per farti capire quanto di quella che sono ora ti sia dovuto. |
La trovo così dolce e delicata che dire qualcosa in più potrebbe rovinare tutto. Riesci ad esser brava anche essendo stitica. Quindi vai tranquilla sulla via della stitichezza, che va bene comunque. <3 |
Mah. Io non so seriamente cosa mi abbia spinto a lasciare un commento, perché probabilmente non riuscirò a dire nulla di sensato in questo poco spazio. |
Wow, che bella storia! Mi piace l'immagine di Sherlock come sirena (o dovrei dire tritone?)! Complimenti! |
Non credo di aver mai letto nulla di simile. Una storia diversa, nuova, originale. Sembra quasi una favola, dolce e malinconia, proprio come il canto che descrivi nella storia...anzi, la storia stessa sembra seguire una melodia sua, essere lei stessa un canto. Veramente molto profonda e delicata. E' sempre un piacere leggere qualcosa di insolito e particolare (nel senso positivo dei termini ovviamente ^^) specialmente se così ben riuscito. Complimenti, molto bella. Alla prossima! :) |
È stata una delle storie più belle che io abbia mai letto. Anzi, dire che è una storia in realtà è riduttivo, tanto è dolce e struggente. Questa è una poesia messa in prosa. È così soave che mi sembrava di sognare, leggendo. Immaginavo un John bambino che rincorre le onde e sogna le sirene ma, non so per quale motivo, immaginavo tutto svolgersi su qualche spiaggia delle coste liguri. Ad ogni modo mi devo fiondare a leggere qualche altra tua storia, perché sei bravissima, Dio mio. |