Ecco, solitamente non recensisco una cosa a caldo. Un po' perché i primi pensieri sono assolutamente confusi e non potrei esprimerli se non con grida isteriche e cose incomprensibili di questo genere, un po' perché mi piace analizzare vari aspetti della storia e scrivere una recensione lunga.
Qui non so se potrò calmarmi abbastanza da rendere tutto più comprensibile possibile.
Comincio con il dire che aspettavo una tua storia ispirata alla canzone, ma che è una sorpresa trovarla così presto. Non hai idea di quanto fossi felice nel trovare qualcun altro che pensasse fosse perfetta per Islanda e, leggendo ora, la mia felicità è finalmente completa.
Perché, sì, secondo me non c'è un errore, che sia di stile o contenuto. Tutto scorre meravigliosamente e tutto è abbastanza malinconico per essere veramente ispirato da quella canzone. La mia invidia nei tuoi confronti aumenta ogni giorno di più, sappilo.
Tutta la descrizione della mancanza che sente Islanda è un crescendo che non si ferma, non ha salti, non è, insomma, che una scala di sensazioni sempre più forti, non una cosa improvvisa, ma qualcosa che cova dentro da tanto tempo e si vede, ad ogni riga. Tra l'altro questo è del tutto coerente con il fatto che Islanda sia appena sveglio.
E ti dirò, non mi aspettavo Jan. Non me lo aspettavo così e non mi aspettavo questi due innamorati. Ero già al settimo cielo -seppur molto triste per il contenuto, non so se riesco a spiegarmi- per una storia tua su Islanda e lui proprio non me l'aspettavo.
Ci sono parecchie cose che mi hanno piacevolmente colpita.
Una su tutte è il tipo di rapporto che traspare attraverso le poche righe in cui si parla di loro. Anzi, non si parla di loro. Loro, come coppia, esistono e lo si vede dai gesti, dalle sensazioni dell'islandese. Jan è il suo appiglio, in un certo modo, ma non servono grandi parole, è tutto estremamente semplice e anche decisamente dolce.
Sempre parlando del loro rapporto, una cosa che non mi aspettavo è vederli, in una tua storia, avere un rapporto consolidato, tanto da evitare l'estrema complessità "a primo impatto" dei loro caratteri, che sono tutto tranne "aperti", uno per un motivo e l'altro per un altro. Ma il loro rapporto è già intimo, non c'è bisogno di parlare e basta davvero poco per rassicurare Islanda.
In questo non posso che "concludere" lodando il tuo Jan, è perfetto. Non è freddo, ma non è neppure allegro e stupido. Non è una copia di Dan con i capelli sparati, è un personaggio completamente diverso, molto più maturo, molto dolce nei suoi gesti, comprensivo, quello che serve, appunto, per essere l'appiglio di Islanda.
Mi dispiace se è delirante, questa recensione... ma non ho saputo trattenermi. Sappi che ho adorato ogni riga di questa storia... e grazie per la dedica, sei stata gentilissima <3
(Scusami se non so esprimere quanto ne sia stata realmente felice, ma forse quando mi calmerò saprò ringraziarti a dovere *////*) |