Offendermi? Offendermi? Io ti amo. No, non lo dico tanto per dire. Voglio incontrarti, abbracciarti e non lasciarti andare mai più. ç/////ç
Scusami, cerco di ricompormi e lasciarti una recensione sensata, ma premetto che sarà difficile.
Ho iniziato a leggere e dopo tipo tre frasi già mi sentivo morire, perché è un'Archie/Ruby ma è soprattutto Archie, lo è fin dall'inizio - sei entrata nel suo personaggio in una maniera che io manco me la sogno. Archie che la guarda, Archie che riflette sulle teorie di Henry, Archie che le scatta mille foto e cerca pure di dare la colpa a Pongo quando la incontra. Tutto questo è AMORE.
E poi è Ruby, Ruby che si è accorta di lui da un pezzo ma non glielo fa mica pesare, Ruby che annusa l'aria e sa che è lui e si rilassa e sorride e rientra, Ruby che alla fine lo sorprende ed è assolutamente se stessa in ogni, singola, minuscola cosa che fa e dice. E tutto questo è ancora più AMORE.
In definitiva, non amo questa storia perché è infarcita di riferimenti a me o perché l'hai dedicata a me. Amo questa storia perché è l'Archie/Ruby più bella che abbia mai potuto immaginare e perché - anche se non credo di essere riuscita ad esprimere quante cose tu abbia saputo darmi con questo pezzo - so già che per giorni e giorni non leggerò altro.
Grazie. Di tutto. E se potessi vorrei abbracciarti davvero.
Fabi
[Ore dopo]
Beh, te l'avevo detto che per un po' non avrei letto altro.
Reduce dalla seconda lettura - e 'reduce' è il termine giusto, perché ogni volta tu mi uccidi dolcemente - vorrei cercare di essere più precisa sulle sensazioni che ho provato, adesso come la prima volta, e che probabilmente proverò ancora e sempre leggendoti.
Andrò scena per scena.
L'inizio è pre-Emma, dici, e in effetti in qualche modo si percepisce. E' come se Archie fosse ancora molto confuso persino sui propri sentimenti, prima di incontrare Emma - prima che lei cominci a riportare a tutti le loro vite - perché si sofferma molto su Henry e sul fatto che tra lui e Ruby è Ruby ad essergli più d'aiuto; in questo modo c'è una sorta di coefficiente, un elemento esterno a generare le sue riflessioni, il suo 'interesse' nei confronti di Ruby, mentre invece già dalla prossima scena in poi è su di sé che Archie si focalizza. Emma ha fatto bene il proprio lavoro.
Poi il diluvio. Io penso di volerti bene sul serio per quell'accenno all'ombrello rosso. Non hai idea della fitta al cuore che ho avuto quando ho letto la nota, all'inizio non avevo minimamente pensato che avessi potuto ispirarti anche in quello - ma non è tanto questo, credo, che voglio lodare: a prescindere da quanto tu possa avere apprezzato anche Diagnosis (cosa per la quale, comunque, ti ringrazierò in eterno), sono le parole il tuo punto forte. Sotto un ombrello rosso si racconta, forse, una storia d'amore. Un bacio. E dato che non può avere lei - la magia non esiste e i desideri non si avverano - si accontenterebbe almeno di quello. Non lo so, mi hai aperto una specie di voragine dentro, è così struggente immaginare Archie alle prese con questa triste speranza di avvicinarsi a Ruby anche se 'la magia non esiste'.
Passiamo all'incontro alla fermata dell'autobus. Un buonasera un poco strozzato. Ti ho già detto che il tuo Archie è Archie, semplicemente? Credo di sì, ma ripeterlo non sarà mai abbastanza. Riesco a vederlo davanti ai miei occhi, riesco a sentirlo. E' vero, la sua timidezza è la sua personalissima maledizione, e forse anche per questo è così adorabile accanto a Ruby, l'unica in grado di completarlo in questo senso.
Poi, beh, mi sono già soffermata sulla pennellata di Ruby che arriccia il naso come per fiutare, ma non posso non tornarci. E' perfetto. Persino a posteriori, attraverso gli occhi di Archie, ci ricordi chi è lei, e non è assolutamente da poco. E poi riesci a farci intuire che lei sa benissimo che lui è lì, ma lasci lui nell'ignoranza, e anche questo è indice di talento, ragazza, dico sul serio. Adoro il ripetersi di quei Click.
La scatola di mogano si è presa la mia anima. Non conosco il riferimento, ma dopo questo sono sicura che andrò a informarmi, stanne certa.
E alla fine il sogno. Di nuovo, al di là del fatto (*////*) che quel sogno sia in pratica il mio viaggio mentale, è troppo bello il modo in cui l'hai presentato. Di nuovo torno sulle tue parole: c'è una risata crudele, un inganno ben ordito, un teatro, un copione e un ruolo stabilito, tanta neve, un pozzo e una ragazza con la mantella rossa e un sorriso stupendo che spazza via ogni cosa. Questa frase riprende i personaggi nella loro essenza e riprende anche la mia storia. E ti giuro, ti giuro che sono rimasta lì con gli occhi lucidi (non solamente alla prima lettura) a leggerla più e più volte, sopraffatta dalla tua capacità di cogliere così tante immagini in così poche parole. Ed è il preludio perfetto all'interazione con Ruby, al commento di Archie 'senza alcun senso logico' che non potrebbe essere altro che così, e al fatto che lei riflette un po', chissà su cosa, prima di sfiorargli la mano.
Spero davvero di aver detto qualcosa in più, stavolta. Perché tu a me hai detto tantissimo. Mi sembrava giusto riprovarci, ringraziarti adeguatamente di quello che hai scritto. Perché, ripeto, è il fatto che l'hai scritta la cosa che mi fa più felice.
Ti abbraccio forte.
Fabi (Recensione modificata il 21/05/2012 - 04:08 pm) |