MY LOVELY BAA-CHAN.
Bon, con tipo cinque o sei giorni di ritardo ma anche di più eccomi qui a recensire. YAY. *lancia Loki al posto dei coriandoli*
Dunque dunque dunque. Da dove posso iniziare. Potrei dire "MY LOVELY LOKI, MY FEELINGS, MY LOKI FEELINGS" e finire così perché penso sarebbe più che sufficiente, ma non sarebbe una recensione molto seria, indi per cui lasciamo perdere. Uh.
Allora, mi è piaciuto tantissimo il paragone tra il Loki piccino e quello grande altamente stuprabil--cioè, no, altamente stuprabile no, PERCHE' COSI' SAREI PROPRIO UNA FANGHERLA SCHIFOSA CANCRO PUZZONE CHE MERITA DI MORIRE ALL'INFERNOH (?). Nella prima parte Loki è solo un bambino, ingenuo e ancora ignaro della sua vera origine. Spera in un futuro di pace, magari non credendo però sufficientemente in se stesso e temendo la distruzione. Ma guarda avanti con fiducia e la purezza di un bambino, ed è questo che maggiormente, leggendo, suscita tenerezza. Il Loki cresciuto è un Loki diverso è il Dio degli Inganni, che ricerca una pace che auspica in realtà solo con la distruzione.
"Ma in realtà Loki ha solo bisogno di un bravo terapista e di un abbraccio" [cit. Tom Hiddleston]
Cooooomunque sia, concludendo, anche questa drabble, come la precedente, è immensamente gnuruffufufsdjfbdjfjfdsufhsdfu. E come aggettivo per descriverla basta. CREDIMIH.
Tanti tanti complimenti come sempre, donnaH fangherlaH del mio cuor. <3
Alla prossima! |