Recensioni per
Frammenti di Luce.
di Kim NaNa

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/06/13, ore 13:12
Cap. 1:

Ciao Kim! :)
Era da tanto tempo che avevo questa tua fanfic nelle preferite, ma oggi che hai pubblicato mi sono decisa a recensire per bene.
E' una storia che merita molto, a mio avviso, e strapparmi un po' dalla vita di sempre per immergermi un po' nel mondo di Kim Nanà è solo un grande piacere.
Iniziamo subito. L'incipit, o il prologo, è già molto impegnativo. E' bello, tipico della tua caratteristica nello scrivere così divinamente, e non mi prolungo molto.
Ho molto altro da dire sui capitolo che seguono, ovviamente ho dire cose positive.
Ti abbraccio, vado al prossimo capitolo. :)

Nuovo recensore
26/08/12, ore 02:26
Cap. 1:

Il prologo è bello, una poesia che si legge tutta d'un fiato nonostante non dica molto della storia, della trama. Andrò avanti a leggere, perchè nei libri i prologhi non dicono nulla e perchè mi piace ciò che scrivi! Un bacio, Nom.

Recensore Junior
20/07/12, ore 09:43
Cap. 1:

Sei una poeta. Io te lo dico sempre Gaga.
Mamma dice che sei profonda e che scrivi cose belle e non stupide perchè fai tesoro di quello che accade nella vita.
Quando divento grande voglio essere come te.
sei bravissima.
tvttb
Picci

Recensore Junior
01/07/12, ore 14:50
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La mia segnalazione è frutto di un’accurata riflessione. Ho preso questa decisione dopo aver ponderato bene gli effetti derivanti dalla lettura del suddetto componimento.
Ritengo che questa storia meriti seriamente di figurare tra le scelte, perché tratta con assoluto realismo un problema molto diffuso nella nostra società e che, purtroppo, miete vittime inconsapevoli ogni giorno: l’impossibilità di affrontare situazioni difficili, sia personali sia familiari, che induce a far del male a se stessi con i mezzi che si hanno a disposizione, lentamente ma inesorabilmente; in definitiva, parla del male di vivere.
La stesura del testo poi, è stata realizzata utilizzando uno stile letterario uniforme e un registro linguistico che si articola su due livelli, passando opportunamente da medio ad intimo-confidenziale.
La struttura sintattica è scorrevole, ma è anche poco articolata nei punti chiave in cui il livello è reso appositamente informale richiedendo un lessico semplice, dando così un carattere deciso e d’impatto al dialogo tra i personaggi. Tale forma, la costruzione sintattica e le scelte lessicali, concorrono a far sì che la storia colpisca il lettore e che arrivi dritto al punto che l’autrice vuole focalizzare, senza tergiversazioni sterili.
Sto volendo proporre questa storia per le scelte, oggi, perché molti si trovano a vivere situazioni difficili personali, che si riflettono sul loro modo di considerare se stessi, inducendoli ad abbracciare il culto dell’occhio sociale, che impone loro di sacrificare la propria salute pur di raggiungere un modello estetico che, all’occhio sociale appunto, sia considerato accettabile e vincente.
Vivere nascondendo la propria interiorità e soffocandola, è quel che fa la stragrande maggioranza di ragazzi e ragazzini recandosi in bagno ogni volta che mangia, oppure rifiutando completamente il cibo.
Questo lavoro non è una favola: è la realtà di tante persone.
Qui si parla di bulimia e di anoressia e sono intese nella loro vera essenza di male di vivere e di solitudine e, soprattutto, se ne parla con i fatti.
Questa storia può essere di aiuto per le persone sole in balia di loro stesse che non trovano appiglio nella famiglia e che, così, si chiudono in un circolo vizioso fatto di rinunce alimentari e conseguenti fallaci soddisfazioni; persone che si danneggiano fino al punto di uccidersi, perché è questo il limite: la morte.
Questa storia è un efficace e importante strumento per dar voce a tutte le persone chiusesi nel loro distruttivo circolo vizioso.
Soprattutto però è uno scritto che, se approfondito nella lettura, offre ai fragili e soli individui l’opportunità di guardare la loro scelta rovinosa dall’esterno, come uno schiaffo in faccia capace di far aprire loro gli occhi su quel che stanno facendo a se stessi, perché dall’interno questo loro comportamento ha una sua logica, logica che tale storia mira a far venire fuori e ad analizzare, così da far capire con i fatti quanto tutto ciò annienti corpo e spirito.
Un componimento letterario ha in sé la potenza di arrivare all’interiorità di un lettore attento, lì dove persino la sua autoconvinzione vacilla, nel luogo recondito in cui è privo di difese ed è in grado di recepire i messaggi significativi e utili. Per tali ragioni, sottopongo alla vostra attenzione questa storia e suggerisco di inserirla tra le storie scelte; sono davvero convinta che possa essere di aiuto per quanti hanno deciso di annientarsi facendo scelte sbagliate e autodistruttive.
(Recensione modificata il 01/07/2012 - 02:56 pm)

Recensore Junior
23/05/12, ore 21:12
Cap. 1:

Ho ancora la giacca addosso e la borsa al braccio ma eccomi qui.
Tanta urgenza da parte mia non è a caso, è dovuta.
La devo a te, che hai finalmente ripreso in mano questa storia importante.
La devo ad Antonio, che fa parte della tua vita anche in questa forma, perché non lo conosco di persona ma, essendo lui per te tanto importante, lo rispetto, lo stimo e gli sono vicina, per quanto possa io con la mia sola capacità comune.
Sì, gli parlo; lui sa dove finisce la tua ragione e dove comincia il tuo cuore, sento che lui capisce, perciò gli parlo. Non so che effetto sortisca tutto questo, ma ho fiducia in lui e oltretutto lui è molto importante per te, per questo me lo tengo nel cuore anch’io.
Ragion per cui onore alla tua storia, onore al tuo proposito che mira a rispettare una promessa, grande merito alla tua opera.
Qui devo essere solenne, è un momento importante e io ti sono vicina anche in questo, quindi non sminuisco il momento e nemmeno il tuo intento, né tanto meno la richiesta ufficiale che ti è stata fatta.
Sono immensamente felice che siamo qui oggi, di nuovo in presenza di questa storia.
Ritengo che questo, tra tanti, sia un giorno veramente degno, perché ti ha portata a riprendere questa storia e con essa tutto ciò che tale atto comporta.
Gioia mia, ti voglio bene.