Ciao ^^,
dunque dunque, comincio con una considerazione che parte dalla tua presentazione: sei riuscita, involontariamente, a farmi sentire vecchia XD. Quando ho letto che eri del 1998, mi sono detta: ehi, ma quanti anni ha? La risposta è quattordici, io sono del '89 e mi ha fatto strano rendermi conto che una fanciulla di nove più giovane di me ha già quattordici anni o.O.
Tolte le mie paturnie, vengo alla storia. Da principio avevo pensato di leggere qualcos'altro, poi ho notato quest'originale e ho visto che aveva solo una recensione, pertanto l'ho letta. La tematica, pur non essendo originalissima, mi è piaciuta, ma l'aspetto che più di ogni altro mi ha colpita è stata la struttura stessa della tua storia. Sarebbe errato definirla come uno stile poetico, dato che non contiene al suo interno alcuno schema metrico che la rimandi alla poesia, ciò nonostante, leggendola ho provato la sensazione di star osservando quello che, in potenza, sarebbe potuto essere il testo di una canzone (per caso suoni un qualche strumento?). Non vorrei correre il rischio che tu considerassi questa mia affermazione come una critica, tutt'altro, i testi delle canzoni non hanno nulla da invidiare a qualsiasi altro componimento, possono essere stupendi, come terribili e nel tuo caso il risultato è buono. Trovare qui qualcosa del genere è inusuale ed io adoro le cose inusuali ^^, quindi brava!
Concludendo con la tematica: come ti ho già detto, non è originalissima, ma non esito a credere che i sentimenti che tu hai provato scrivendola siano brutalmente reali. Tutti quanti abbiamo affrontato e affrontiamo periodi in cui i mostri dentro di noi si fanno avanti per travalicare la nostra volontà, è una cosa che non svanisce con l'età, al limite muta, si impara a conviverci, insomma. Tra tutte le immagini da te evocate, forse l'ira è quella che maggiormente mi ha colpita, forse per il fatto che sono stata (e sono) una persona piuttosto fumina, quindi di fronte al tuo: “Ira pulsa il tuo sangue” ho quasi sentito i tonfi ritmici del tamburo (cosa che richiama anche il mio aver inteso il tuo componimento come un testo musicato).
Brava, davvero brava, anche tenendo in considerazione la tua età (lungi da me dirti che sei piccola, semplicemente ripenso a quel che scrivevo io a quattordici anni e posso dirti tranquillamente che non avevo neanche lontanamente la tua proprietà di linguaggio).
Un bacione,
Ros.
P.S.: Di nuovo riguardo alla tua presentazione: quando l'ingenuità crolla è sempre doloroso, ma, a livello personale, preferisco pensare che qualsiasi cosa ci sia capitata, nel bene e nel male, serva a renderci le persone di oggi e, cosa ancor più importante: le persone di domani.
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]
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