Recensioni per
Sete
di OttoNoveTre

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/11/20, ore 17:09
Cap. 1:

Wow, mi capita di rado di finire addirittura a recensiere una delle Storie Scelte del sito.
Hai scelto un ottimo momento per ambientare la tua storia. Maysilee ha fatto una gran brutta fine. Haymitch è stato molto pragmatico a frugare il cadavere, cosa davvero da lui.
Oddio addirittura il cannibalismo... ma in effetti era stato citato anche nei libri che era accaduta una cosa del genere. Non posso dire che mi stupisca, la permanenza nell'Arena non fa certo bene alla salute mentale.
Ci sta che Haymitch abbia tenuto il conto dei caduti. Suppongo lo facciano un po' tutti i concorrenti, ma lui pare essere più preciso.
Ottimo finale, alla fine anche l'astuto campione del Distretto 12 ha perso la testa dopo la sua vittoria.
La chiusura è stata perfetta.
Attenzione! Alla fine hai scritto "sente" invece di "sete".
Complimenti, a presto e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu dal lupo Farkas!

Nuovo recensore
05/05/14, ore 14:16
Cap. 1:

Ciao. Grazie tante per aver scritto i giochi degli Hunger Games di Haymitch. Ero proprio curiosa di sapere ciò che sarebbe potuto accadere e tu hai dato sfogo ai miei pensieri. Mi piace proprio come hai scritto, senza intoppi e errori. Il contesto è nel vero stile Hunger Games. Il carattere di Haymitch nella tua storia ricalca il personaggio come nei libri della Collins. Perciò, bel lavoro! 

Recensore Veterano
23/03/14, ore 21:49
Cap. 1:

LA parte che ho preferito...I pacificatori staccarono Haymitch dal corpo che ancora teneva premute le due guance per chiudere lo spacco provocato dall’ascia, incurante che a lui fosse uscito un pezzo di intestino dalla ferita sulla pancia.
- Ragazzo, è finita.
Lo misero di peso su un lettino da sala operatoria; un dottore si sporse sopra di lui con una maschera di ossigeno. Tentò di allontanarla con le braccia e farfugliò qualcosa.
- Che cosa c’è, Haymitch?
- Ho sete. ahahah

Recensore Junior
16/01/14, ore 11:04
Cap. 1:

Per fortuna c'è qualcuno che sa descrivere il combattimento e la guerra. Sicuramente molti Hunger games saranno stati così violenti o anche peggio (vedi l'anno del cannibalismo).
Hai descritto Haymitch e i suoi stati d'animo in un modo molto coerente col personaggio. Dal dolore che ha provato con la morte di Lee, alla soddisfazione di vedere l'idiota morto, fino ad arrivare al momento in cui si dispera per la ragazza del Distretto 1. Perchè nella sua mente si dice "che cosa ho fatto?"  
Haymitch è un personaggio interessante e complesso, che poteva essere approfondito meglio invece che parlarne solo superficialmente nei libri. 
Complimenti anche per il linguaggio e la strafottenza, hai fatto veramente un bel lavoro con la ff, niente male.

Recensore Veterano
24/09/13, ore 21:08
Cap. 1:

Complimenti :)
Bella idea scrivere di Haymitch durante i SUOI Hunger Games.
Anche se sei stata abbastanza cruda nel descrivere certe scene, trovo che la cosa non stia per niente male, visto il contesto.
Sei bravissima a rendere vive le parole che scrivi. La lettura è scorrevole e non c'è nessun errore! Di nuovo brava!
Un salutone
H. Everdeen

Recensore Veterano
31/07/13, ore 14:20
Cap. 1:

Ciao! Intanto volevo farti i complimenti perchè scrivi benissimo; in effetti, è interessante leggere come si siano svolti gli Hunger Games vinti da Haymitch; i suoi pensieri e le sue sensazioni sono molto realistici, e la scena del ragazzo del Distretto 6 che taglia il braccio a Maysilee fa venire i brividi..
Ho apprezzato molto anche l'ultima parte, quando lui cerca di rimediare a ciò che ha fatto alla ragazza dell'uno (anche impazzendo leggermente).
- Rose

Recensore Junior
15/01/13, ore 22:31
Cap. 1:

Questa storia fa venire sete. Sul serio, l'ho appena riletta prima di recensirla e ora ho una bottiglia di acqua accanto a me.
Sete anche in senso metaforico, perchè pur sapendo che alla fine avrebbe vinto Hay, questa storia mi ha tenuta incollata allo schermo con il desiderio di conoscere come sarebbe andata a finre.
So che dello stile asiutto prosiutto è già stato scritto, ma non posso fare a meno di sottolineare anche io quanto sia stato funzionale al racconto.
Mi è piaciuto anche come hai sviluppato la storia, senza andare subito dritta al combattimento finale, ma descrivendo uno scorcio più ampio dei cinquantesimi Hunger Games (uff..devo ripetere che per fortuna ci hai pensato tu e non quella disgraziata dell'autrice, che altrimenti avrebbe descritto un'altra scena da gita degli scout?)
Mentre leggevo la parte dei brillantini pensavo che hai centrato in pieno Hay in quella situazione: un ragazzino che si è trovato, come altri, un una situazione di estrema violenza, che ha tirato fuori risorse che probabilmente non era sicuro di avere, il tutto corredato con l'instabilità mentale dovuta dalla mancanza di liquidi e cibo. Credo che la frase in cui hai concentrato il concetto che cerco di esprimere sia: "e rimettiamo assieme le due metà, così…" un misto di umanità e follia che mi soddisfa ogni volta che la leggo.
Insomma, una storia così, ci voleva proprio!

P.S.: mentre finisco di scrivere è andato a bere anche Spatunf, sarà un caso?

Recensore Master
13/12/12, ore 15:09
Cap. 1:

Ciao!
Non leggo spesso fanfiction su Hunger Games, nonostante abbia amato molto la saga; meno male che invece mi sono fermata qui!
Adoro il fatto che, in un fandom in cui - tanto per cambiare - imperversano le guerre tra i pairing e lo "shipping a tutti i costi", ci sia ancora qualche autrice di indiscutibile bravura che si dedica a descrivere missing moments così seri e strazianti rimanendo pienamente nell'atmosfera della saga. Trovo che tu sia stata incredibilmente brava nell'interpretare il punto di vista di Haymitch: non era affatto facile, dato il personaggio e la crudezza degli eventi in cui era coinvolto. Hai gestito benissimo i punti in cui ti soffermi sui dettagli più forti: non sei stata mai eccessiva, ma sempre limpida e chiara; lo stile che hai usato è l'ideale per una situazione simile.
Haymitch è lui, assolutamente lui. Il modo in cui viene descritto, i suoi pensieri... assolutamente perfetto e coerente con il personaggio originale. E non è facile, cazzarola!
I miei complimenti più sinceri per aver costruito una storia così difficile con una classe e una bravura impeccabili. Davvero, bravissima.


[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
31/07/12, ore 13:44
Cap. 1:

Oggi mi trovi un po'ovunque. Oddio, devo sembrarti veramente una stalker XD
Sto leggendo l'ultimo libro de The Hunger Games e ho ancora un po' di difficoltà a capire se Haymitch mi piaccia sul serio oppure no. Faccio davvero fatica a inquadrarlo. Però mi è piaciuto moltissimo nella tua fan fiction. Poteva sembrare facile, descrivere degli avvenimenti che in fondo sono già stati raccontati nel libro, ma invece immagino debba essere stato veramente tosto. C'è una grande cura in quello che scrivi. Mi si è annodato lo stomaco nel leggere certe scene, anche se mi aspettavo la violenza e tutto il resto. Ammiro la tua capacità di descrivere così bene le immagini e le situazioni, come dei quadri. Riesco a vedermeli davanti agli occhi.
Il finale è qualcosa che mette i brividi. Ma come ti vengono certe idee? Bravissima!
Credo che adesso andrò a leggermi tutte le altre tue fan fiction che riesco a trovare.
A presto,
Eleu

Recensore Junior
21/07/12, ore 11:20
Cap. 1:

Che dire? Sempre più affascinata dalle tue storie e dal tuo modo di scrivere così regolare e scorrevole. E si, sarò ripetitiva ma sono le uniche parole decenti che mi escono quando leggo le tue fanfiction, anche se, per il momento, ne ho lette solo tre.
Preciso anche che amo recensire anche se non mi viene bene ma so che comunque un commento, anche stupido o semplice all'autore fa sempre piacere, dato che il parere degli altri dopo un lavoro è sempre ben accetto, positivo o negativo che sia.
Bando alle ciance, meglio che inizi a recensire questo spezzone di vita dei 50esimi Hunger Games, l'edizione che forse la Collins doveva raccontarci meglio, anche con un mini libro affiancato. Mi piacciono le cose violente soprattutto se descritte bene, dato che al giorno d'oggi esiste principalmente lo splatter ingiustificato e senza senso, troppo crudo e senza un filo logico.
Parlando del protagonista, l'hai descritto molto bene, distaccato, un po' insolente verso Capitol City, un po' bambino, quello che era in quell'edizione.
Il momento che hai descritto meglio a mio parere? L'atto di cannibalismo. Me lo sono immaginato e pensavo di guardare con gli occhi di Haymitch pensando "Che schifo" o "Che idiota" proprio come il ragazzo del 12.

Meglio che smetta di scrivere che sennò perdo il filo del discorso e potrei anche farti perdere tempo per leggere tutte queste parole.
Buona giornata!

Recensore Veterano
09/07/12, ore 12:10
Cap. 1:

Bellissima one shot, sopratutto perchè incentrata su un personaggio interessante come Haymitch. Per altro lo hai descritto benissimo, è molto IC e la realtà presentata è cruda e spietata come nei libri, con la sola differenza che a mio parere scrivi meglio dela Collins XD Gli Hunger Games si vincono con la furbizia, la scaltrezza ed è ciò che è Haymitch *.* 
Si sente il dolore per la morte di Maysilee e la "sete" che io ho interpretato come sete di vendetta, oltre che fisica.
Mi è piaciuta davvero molto. Buona introspezione del personaggio che finisce con il perdere tutto, persino la sua sanità mentale e diventerà l'Haymitch che conosciamo noi!
Ancora tanti complimenti :) 

,lady snow

Recensore Master
22/06/12, ore 16:15
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La realtà degli Hunger Games è crudele, violenta e spietata.
Ed è esattamente questo che ci viene mostrato nella fanfiction di OttoNoveTre, senza giri di parole, con pennellate rapide e secche, con uno stile asciutto e crudo che definirei cinematografico talmente è visivo.
Il protagonista, Haymitch, viene scaraventato in un’arena insieme ad altri quarantasette tributi. Deve uccidere per non essere ucciso: non c’è tempo per esitazioni, scrupoli e buonismi, o si vive o si muore. Haymitch lo impara subito e a spese della sua sanità mentale.
L’autrice riesce a descrivere la realtà dell’arena in un modo talmente realistico, da lasciare il lettore turbato e sbigottito. Vi sono alcune scene particolarmente significative e forti (quella in cui un tributo addenta il braccio di un cadavere pur di non morire di fame; quella in cui Haymitch, per uno scatto d’ira, si avventa sul corpo di un tributo colpendolo ripetutamente; quella in cui sempre Haymitch si rende conto di ciò che ha fatto e cerca disperatamente di rimediare) che, senza indulgere in lunghi periodi introspettivi ma ricorrendo unicamente alla forza visiva delle parole, mostrano la trasformazione che l’arena, il gioco, la fame e la sete inducono nei tributi.
“Sete” è un racconto spietato, che cerca - riuscendovi brillantemente, a mio parere - di analizzare un mondo orribile, in cui ragazzini innocenti diventano mostri per il divertimento di altri, e di esplorare gli effetti che un mondo simile ha sulle persone.
Per tutti questi motivi, credo che “Sete” di OttoNoveTre meriti di far parte delle storie scelte di questa sezione.

Recensore Junior
08/06/12, ore 16:34
Cap. 1:

Wow. Questa one-shot è decisamente WOW, non riesco a trovare una parola migliore per descriverla (o anche solo qualcosa che meriti di essere definito “parola”).
E’ stupefacente come certi autori riescano a concentrare in poche righe tutto un mondo, che i personaggi prendano vita senza difficoltà e che il lettore riesca ad immaginarseli lì, davanti a lui, a vivere le loro avventure.
Sì, sei decisamente riuscita a farmi immaginare la scena. Cosa che, quando si tratta di ragazzini affamati e assassini, non è proprio delle migliori.
Ma che posso fare io, rimproverarti per la tua bravura?
I fatti descritti così sono i migliori, nudi e crudi, senza ghirigori che rallentino la narrazione e d’altro canto con il giusto apporto di flashback e psicologia del personaggio.
Per quanto riguarda Hunger Games, confesso di non essere un’esperta, ma direi che meglio di così il personaggio di Haymitch era impossibile da descrivere.
Vorrei tanto aiutarti a migliorare criticando qualche errore o svista, ma disgraziatamente non riesco a trovarne. Spero che non ti dispiaccia troppo.
Continua così! Ciaoo ;)
Aout
(il dettaglio dell’erba fluorescente lega i paragrafi e ricorda costantemente al lettore l’unico vero nemico dei tributi, l’arena. Che furbata!)

Recensore Master
31/05/12, ore 21:08
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto anche l'altra tua fanfiction su HG (anche lì compare Haymitch) e devo dire sono rimasta molto molto soddisfatta ^^ mi sono piaciute davvero entrambe!
Premetto una cosa: Hunger Games mi piace, ma il fatto che preferisca il film al libro la dice lunga. Quando, dopo aver visto il film, ho deciso di leggermi i libri perché affascinata dal mondo creato, la spettacolarizzazione della morte ecc sono rimasta delusissima D: perché, insomma, le idee ci sono, spunti a bizzeffe ed è scritto come un tema di prima media quasi. Un po' una delusione ecco. Quel che mancava nel libro è proprio quello che sei riuscita a mettere tu in questa one-shot: la crudezza e l'introspezione. La crudezza non quella del mostro-cosa-succede-come-una-moviola, che fa più che altro tanto splatter sterile, ma il mostrare vero, senza tanti giri di parole, secco e lucido e spietato. Ecco quel che definirei questa shot (e l'altra): spietate perché parlano di gente spietata. Inutile stare a rigirarsela, lo dice anche la Collins: gli Hunger Games non li vincono i buoni di cuore. Vince chi rinuncia alla pietà, sopravvive chi lascia perdere gli scrupoli. Haymitch me lo sono sempre immaginata così come lo hai descritto tu *___* paradossalmente, e forse proprio perché non granché analizzato, è uno dei personaggi che più mi ha affascinato e trovo che tu ne abbia dato un ritratto più che canon e un'introspezione psicologica (ecco l'altra cosa) anche questa lucida e secca, mostrando quello che è stato costretto a fare senza perdersi in inutili pippe, con poche, semplici parole: quelle giuste, calibrate.
Mi è piaciuto quindi molto lo stile, che ben si adatta a quello che racconti, mi piace come hai descritto la ferocia di questi giochi, la disinvolta onnipotenza degli strateghi, quell'unico barlume di coscienza e Haymitch che dice: "adesso pulisco tutto, se solo ci fosse acqua..." Lo dice alla fine che ha sete, ma lo senti per tutta la shot. E per me questo è scrivere bene: far sentire le cose, non spiattellarle, ed è per questo che temo la Collins non mi piacerà mai xD mentre leggerò con vero piacere altre ff se ne scriverai in questo fandom ^^
Complimentoni!
salut
Primavere 
 

Recensore Master
30/05/12, ore 11:39
Cap. 1:

Hai fatto più introspezione psicologica tu in poche pagine, che la Collins in tre libri. E questo solamente mostrando, facendo vedere il personaggio e ciò che accade intorno a lui, senza ricorrere a lunghi pipponi introspettivi o all'odioso infodump.
E scusami se è poco.
Per me sei una maestra in questo. Lo dico sempre e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Mostri i fatti, in modo asciutto e crudo: poche parole cariche di espressività, rapide pennellate secche, attraverso le quali il lettore percepisce il conflitto interiore, l'urgenza di sopravivere, la frustrazione, la pressione psicologica, il rimorso, la disperazione di Haymitch. E questo senza che uno di questi termini venga mai usato.
Questo per me E' scrivere davvero un racconto. Non ci sono santi che tengono.
Sei straordinaria!
(Recensione modificata il 30/05/2012 - 11:41 am)

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