Personalmente sono un'amante delle flashfic. Le ritengo una sfida: non è semplice giostrarsi in poche righe e riuscire a dare la completezza di uno scritto più lungo.
Devo dire che ci sei riuscita!
Ti destreggi agilmente tra i vari passaggi, ho apprezzato l'immagine contrastante tra la Luna, opalescente (che bell'aggettivo, purtroppo sta cadendo in disuso ma è così pittoresco), eterea, lontana e il rosso sanguigno dello shinigami che per buona parte della storia viene accostato alla Luna: forse sono solo io, ma ci ho visto un'immagine molto interessante, lo spunto per riflettere tra quanto è distante da noi il nostro satellite e quando sono distaccate da noi, appunto, le divinità. Quelle della morte soprattutto, e lo tratteggi bene nel pensiero di Grell sugli umani insignificanti ai suoi occhi. Poi compare Madame Red e il nostro shinigami non viene più accostato alla Luna lontana, ma ad aggettivi, immagini e sensazioni molto carnali, molto umane. Un po' come se la divinità avesse deciso di scendere dal suo piedistallo distaccato e mescolarsi a noi mortali terreni.
Inserisco la tua raccolta fra le seguite nella speranza di leggere altre flashfic presto. |