'15 giugno: iniziativa 'Fatevi sentire, recensite!' di EFP'
John ha le mani sanguinanti dei pezzi di vetro di Sherlock, perchè ha stretto troppo forte, forse incredulo, forse disperato... In quell'attimo di nulla che precede il tutto, forse il suo inconscio l'aveva persino capito che prima o poi tutti i vetri si rompono, ma l'uomo non è fatto di sola razionalità, non ascolta quello che nel profondo sa. Le dita e il sangue sono una bella immagine, ma ho preferito ancor di più la metafora del graffio sul vetro, che spiega davvero bene il sentimento che a volte si prova verso certe persone, con le quali il rapporto si incrina - come una crepa in un vetro, appunto. La cosa più azzeccata è che è davvero così, vedi lo stesso, l'amicizia va avanti, ma gli occhi non fanno altro che incastrarsi in quel pezzo rovinato. Come il taglietto sul tuo palato che si rimarginerebbe, se solo smettessi di stuzzicarlo. (cit. di un certo Fight Club che adoro alla follia - fine pubblicità occulta).
Per farla breve e in parole povere, credo che tu abbia ideato un'efficace metafora, condita con la giusta dose di angst, privo però (grazie al cielo) di quella drammaticità strappalacrime che diventa esagerata e non dice nulla. Nice job, scribacchina!
(Recensione modificata il 15/06/2012 - 10:55 pm)

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Bellissima. E' una one shot che arriva dritta al punto e mi è piaciuta un sacco proprio per questo. Poi, beh, questa definizione che John dà a Sherlock è assolutamente incredibile. Mi ha fatto davvero emozionare! Quindi complimenti, perchè è una storia davvero uscita nel migliore dei modi.
Un bacio
Aistra

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Poetica. Ti giuro, è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo questa fic, è davvero ben scritta e ci sono dei paragoni che all'inizio non convincono molto, ma poi si rivelando dannatamente azzeccati, specialmente per Sherlock. E poi sei andata anche leggermente sul filosofico, ed è una cosa meravigliosa *_*

Brava,brava, brava. < 3

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