Un lungo dialogo senza incisi capace di raccontare una storia intera.
L'idea è sicuramente molto originale, e la traccia è assolutamente rispettata perché non costituisce solo lo spunto iniziale ma dipana il suo significato lungo tutta la storia.
I dialoghi, sebbene un po' lunghi, sono abbastanza movimentati, appropriati come lessico e registro linguistico, brillanti tanto da tenere l'attenzione del lettore ben sveglia; ed infatti il colpo di scena, l'esecuzione prossima, arriva al momento giusto per appagare la curiosità ed insieme risvegliarla maggiormente. Forse qualche inciso avrebbe aiutato nel rendere il dialogo più realistico, ma può essere una scelta anche quella di evitarli e lasciar parlare solo i personaggi.
Dal punto di vista stilistico ho solo due appunti:
- Scriverei la locuzione "moglie/marito/figli/nonni/zii/cugini" senza barra ma con le parole tutte di seguito, attaccate, perché la forza della tua storia sta nel dialogo, e la gente, quando parla, non mette le barre; secondo me scriverla di seguito darebbe verosimiglianza ed incisività al concetto, sembrerebbe di star lì a sentirlo lamentarsi dei doveri.
- La frase "Qualcosa fattibile senza bisogno di oggetti esterni" mi sembra un po' contorta e fuori luogo; io la sostituirei con "Qualcosa di fattibile." e basta, perché questi due, che hanno poco tempo a disposizione, non ne hanno da perdere in farsi così arzigogolate e poco realistiche.
Ho comunque trovato questo esercizio di stile interessante ed originale, quindi ti faccio i miei complimenti! |
