Recensioni per
La nave - Nascondino
di Dragana

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/01/21, ore 13:27
Cap. 1:

Che dire... Capisco benissimo perché questa storia è finita tra quelle scelte del sito. Il terrore di Timmy è descritto benissimo e noi lettori arriviamo a condividerlo. Ottimo il nascondiglio di Timmy, e il modo in cui ci vive è stato splendidamente illustrato. Anche la sua fame, è stata descritta in modo eccellente. L'armadio pieno di biscotti 🍪 è stato un'ottima trovata. Eccellente per un'arena a forma di nave 🚢. L'ago avvelenato è stato una buona trovata che rimanda alla serie. Intelligente il nostro Timmy. Anche io ho pensato che la trappola fosse opera degli strateghi. Anche se non lo sa Timmy è intelligente e coraggioso. Hai descritto benissimo il momento in cui uccide il tributo del Distretto 4 e anche tutto il processo psicologico precedente. Durante il suo lento avvicinarsi alla sua vittima i telespettatori dovevano essere incollati alla TV 📺... Mi immagino le famiglie di assassino e vittima che assistono alla scena e i capitolini che piazzano scommesse. Nel piccolo si è svegliata la sete di sangue e ciò appare splendidamente, così come il suo ritorno alla normalità. Lo scontro con Quattro ha aumentato la fiducia in sé stesso di Timmy, ma forse avrebbe potuto portare il tridente con sé nei condotti dell'aria e lasciarlo lì. Sarebbe sempre stato meglio che abbandonarlo nella cabina a disposizione di chiunque. Si rivede Bebe Linda. Era davvero una stratega eccezionale. Ed era incinta... Non mi aspettavo proprio che avesse avuto dei figli. Ventitre coltellate? Come quelle che hanno ucciso Cesare? Spero che poi Timmy abbia vinto. Punto su di lui tre recensioni! Ottimo finale. Complimenti e a presto da Farkas il lupo! 🐺

Recensore Junior
23/02/14, ore 14:49
Cap. 1:

Diciamo che ho una specie di 'passione' per cosi dire sulle passate edizioni degli Hg, forse perché mi chiedo come possano essersi concluse. Ne ho lette tante di OS su questo tema, ma la tua mi é piaciuta particolarmente, tanto da metterla fra le preferite. ^^
Non é stato tanto il dodicenne Timmy che da piccolo e indifeso ragazzino si é trasformato in un assassino. Cio' che mi ha impressionato é stato il finale che non c'é perché ce lo lasci immaginare. Proprio come la Collins ci lascia immaginare i 15 anni che passano insieme Katniss e Peeta prima che nascano i loro bambini. Forse tutti quelli che hanno letto la tua ff si sono fatti una specie di finale proprio (io l'ho fatto) sulla sorte dello sfortunato Timmy, che ha reso il nascondino una specie di strumento di sopravvivenza. Tutto questo per dirti che mi é piaciuta la tua ff, che la rileggero' perché la adoro e che non vedo l'ora di leggere altre tue ff :)

Recensore Junior
10/01/14, ore 19:41
Cap. 1:

Complimenti alla scrittrice, e agli ideatori.
Bella storia e terribilmente raggelante il fatto che la stratega è pure incinta.
Non c'è limite al "peggio", e ovviamente non mi riferisco a te e alla tua storia ma agli hunger games e al mondo terribile descritto dalla Collins.
Molto bella la ff e molto ben scritta, ancora complimenti.

Recensore Junior
19/12/13, ore 00:30
Cap. 1:

Ciao! Babbo Natale quest'anno arriva in anticipo ^^ Io adoro Hunger Games, ma purtroppo non leggo molte ff sulle altre edizioni perchè, benchè pensi che sia bellissimo creare un personaggio e farlo partecipare agli Hunger Games, temo sempre di trovare una "brutta copia" del romanzo della Collins. La tua ff però mi attirava, visto che il nasconfino può essere una tecnica per restare in vita più a lungo, ma non può essere quella vincente. Lasciati dire che sei stata bravissima, certo Timmy non è il primo ragazzino piccolo e indifeso che conosciamo che partecipa (oddei, partecipare dà l'idea di qualcosa di volontario, diciamo che è obbligato a partecipare) agli Hunger Games (basti pensare alla povera Rue). Eppure lui è diverso. Nella sua innocenza si nasconde, sperando che se nessuno lo trova, allora è salvo. Ma un ragazzino nascosto non fa audience, gli strateghi lo sanno, non lo lasceranno mai in pace. Mi fa molta tenerezza il piccolo Timmy, che nell'Arena mette in pratica le tecniche di nascondino. Un piccolo scricciolo che però uccide un grosso tributo favorito con ben 23 pugnalate. Perché alla fine solo l'istinto ti salva e Timmy, per fame e per paura che Quattro non fosse morto, lascia da parte la sua innocenza, anche se secondo me non si rende nemmeno conto di ciò che sta facendo, e colpisce, colpisce ancora e ancora. Chissà perchè mi aspettavo che Timmy facesse una brutta fine, forse perchè, purtroppo, agli Hunger Games non vincono quasi mai i deboli. Certo, non è salvo per sempre, gli strateghi possono ancora nuocergli, se si annoiano, ma ciò non lo racconti e io posso sperare fino alla fine che il piccolo Timmy si salvi. [Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Recensore Master
19/08/13, ore 12:17
Cap. 1:

Ciao! :) Ho letto questa storia un paio di settimane fa, l'altro giorno e oggi mi sono ritrovata a pensarla e mi sono sentita un po' in colpa per non averti né recensito né ringraziato per averla scritta! Perché, davvero, è una piccola perla. Dall'ambientazione, originale e spettacolare con cui rapisci e porti il lettore a bordo della nave (fra un po' sentivo anch'io il pavimento ciondolare sotto i piedi, maledizione!), alla bravura con cui parli dei sentimenti del personaggio, il piccolo Timmy, scaturendo un'empatia, tenerezza e tifo indescrivibile. Un tifo che fino alla fine credi vada a finire male. Perché, parliamone, io credevo andasse a finire male. Quando mai si è sentito di un dodicenne fragile pugnalare un colosso? Il tuo colpo di scena è stato per me troppo gradito, fino a quando con il gas non mi sono davvero resa conto che Timmy in realtà è più in pericolo di prima. Non ti chiedo se alla fine vince perché ho paura della risposta. Comunque davvero complimenti, anche per lo stile e tutto. Rapisci. Merita senza dubbio le scelte! Un saluto :)

Recensore Veterano
07/08/13, ore 18:54
Cap. 1:

mi è piaciuta tantissimo la tua fic, Timmy, a mio parere, incarna proprio quello che dovrebbe essere lo spirito di tutti quei ragazzini dodicenni mandati agli hunger games, spaventati, terrorizzati, che nn sanno cosa fare e che cercano di sopravvivere come possono. Poi, l'idea delle 'strategie da nascondino' è davvero carina! Complimenti! Scrittura corretta, testo scorrevole, una notevole, NOTEVOLE suspence, mentre Timmy usciva e tendeva l'agguato a quattro leggevo velocissima per nn farmi venire un attacco di cuore! hahah a parte tutto, comunque, davvero bella. Complimentissimi =)
a presto!
rox

Recensore Veterano
02/08/13, ore 16:49
Cap. 1:

Ciao! Sei bravissima, lasciatelo dire! Descrivi tutto in modo fantastico, ma.. Perchè ti sei interrotta? Dimmi almeno se Timmy riesce a vincere o no.. Per favore!!!
Comunque, ottima strategia, la sua! Peccato solo che gli Strateghi non siano capaci di lasciare in pace qualcuno per troppo tempo..
E tu sei un genio, e scrivi in modo particolarmente realistico! L'idea della nave è ottima, e anche tutti i riferimenti a nascondino..
Mi spiace che Timmy abbia dovuto uccidere qualcuno, dev'essere stato terribile per lui..
Ma in quanti sono rimasti, in gara?
Spero davvero che ce la faccia!!! Magari uccidendo il Favorito, si è guadagnato degli sponsor :D
- Rose

Recensore Junior
08/06/13, ore 23:04
Cap. 1:

Oh. Mio. Dio.
Dragana, è stupenda.
So che l'hai scritta praticamente prima dell'ultima glaciazione, ma dovevo dirtelo. Quando le storie vengono così bene, l'autore se lo merita, il riconoscimento.
Santo Cielo. Non ci potevo credere.
Hai raccontato l'essenza degli Hunger Games e la psiche umana con una precisione lucidissima. Il piccolo Timmy, il gufetto, non è un assassino fatto e finito. Nessuno, al mondo, lo è. Nemmeno i Favoriti. Ma siamo tutti, indubbiamente, assassini in potenza.
Ti giuro, vorrei fare un'analisi approfondita, ma non so da dove cominciare.
La grammatica è perfetta, lo stile invidiabile. La trama fantastica (un applauso anche a vannagio e OttoNoveTre), i dettagli veramente da paura. L'Arena è strafiga - detto come va detto. Timmy ha le reazioni più umane e naturali che abbia mai visto in una storia, probabilmente, anche se non me ne intendo di psicologia. Da profana, ti dico che secondo me non c'è una crepa. Timmy non si ferma a pensare 'Oddio, sto uccidendo una persona!', lo fa e basta. Credo di averlo già visto in altre recensioni (quando lessi per la prima volta questa storia, al suo tempo), ma lo trovo molto, molto realistico.
Sei sicura di non aver mai ucciso nessuno, durante le tue partite a nascondino?
E non dimentichiamoci che, buon Dio, la stratega è Bebè Linda! Ed è incinta. Straordinario.

Non so se ti è capitato di leggerlo, ma la tua storia mi ha ricordato troppo Oceano mare di Baricco, con la tua nave ed il sangue e la carne e la morte. Wow.
Non mi stupisce che sia tra le Storie Scelte.
Questa è una di quelle storie che ti fa pensare 'Cavolo, perchè non l'ho scritta io?'. Sappi che mi sto crogiolando nell'invidia.
Complimenti, davvero.
wip
(Recensione modificata il 08/06/2013 - 11:37 pm)
(Recensione modificata il 08/06/2013 - 11:39 pm)

Recensore Junior
21/04/13, ore 16:22
Cap. 1:

Ciao ! :)
Questa storia mi ha fatto venire la pelle d'oca sul serio! In Hunger Games, con Katniss era diverso perchè lei era capace, coraggiosa e in un certo senso, più preparata ad uccidere. Invece qui si parla di un appena quattordicenne che il giorno prima giocava a nascondino nel suo Distretto e quello dopo infila ventiquattro volte un coltello nella schiena di un altro bambino. 
La descrizione dell'Arena è stata davvero perfetta. Sei riuscita a descriverla splendidamente. Poi la parte migliore sono i dettagli che hai utilizzato. Ad esempio il rifugio che si è trovato Timmy. Sono riuscita a visualizzarlo perfettamento, lì rannicchiato tra il vomito e i biscotti, mentre ha le allucinazioni. Da brividi, sul serio. 
Mi piace molto lo stile che hai utilizzato. Sembra di ascoltare davvero i pensieri di un bambino. Quando lo uccide, le similitudini col nascondino.
E adesso ti parlo del finale. E' stato orrendo. Traumatizzante. Voglio dire, non prenderlo come una critica, anzi! E' orrendo il modo in cui la prendono quelli di Capitol City, divertendosi nel vedere un bambino ammazzarne un altro. Perchè poi? Per noia. Soprattutto è stato allucinando vedere la capitolina incinta che mentre si accarezza il pancione sta già pensando ad un modo per ammazzare il figlio di un'altra madre. Orrendo.
La storia comunque è meravigliosa, tantissimi complimenti!
Baci,
E. :)

Recensore Junior
13/02/13, ore 11:35
Cap. 1:

Caro, piccolo Timmy!
La vita nell'Arena è crudele e probabilmente (anzi, sicuramente, mi sembra di ricordare che tu me l'abbia confermato) Timmy farà una brutta fine, ma questo breve scorcio della quarantunesima edizione è stato ... esaltante!
Ci si immedesima in Timmy, si respira la sua stessa paura e la medesima angoscia. Fino alla catarsi: Timmy fa la sua prima (e unica?) vittima!
Ho trattenuto il respiro mentre Timmy raggiungeva Quattro alle spalle. Bellissima la scena delle coltellate. Lo so che il povero Quattro non ha colpa, ma Timmy deve pur sopravvivere. E se coglie l'occasione per sfogarsi un po', tanto meglio!
Mi è piaciuto tanto, ma tanto, ma tanto lo stile con cui hai scritto. La voce narrante che si mischia ai pensieri di Timmy. Perfetto. Il modo giusto per scrivere questa storia! Brava!

Recensore Veterano
11/09/12, ore 00:38
Cap. 1:

Innanzitutto complimenti per l'originalità! L'idea della nave è davvero fantastica! Ma come ti è venuta? Mi piace molto questa storia perchè è scorrevole e tiene in tensione fino alla fine, l'ho trovata un po' strana forse per lo stile di scrittura e per il tempo utilizzato ma forse sarà una mia impressione, alla fine è tutto ben chiaro e ben descritto. Povero Timmy, speriamo riesca a sopravvivere! :(

Recensore Master
04/08/12, ore 12:20
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Buongiorno :)
La lettura di questa storia mi è stata consigliata da una delle mie autrici preferite, perciò ho deciso di passare. E sono molto contenta di averlo fatto, perché l'ho trovata magnifica.
L'autrice ha descritto molto bene l'ambientazione, e l'ho trovata molto originale. Diciamo che non tutti riuscirebbero a creare una "nave-arena" e a descriverla così bene attraverso gli occhi di un ragazzino.
Inoltre lo stile utilizzato permette al lettore di immedesimarsi nel protagonista, Timmy, e questo semplice tributo riesce a trasmettergli le sue emozioni.
Anche la morte del ragazzo del distretto quattro per mano di Timmy è descritta egregiamente, e di nuovo il lettore riesce a comprendere come si senta il ragazzo in quel momento, mentre affonda il coltello per ben sessantatre volte nella schiena della sua vittima. Non lo fa perchè prova piacere nell'uccidere, ma perché ha paura della morte.
Il fatto che la storia sia per così dire "incompleta", ovvero che non si sappia se il protagonista riuscirà a sopravvivere, permette di continuare a fantasticare sulle sorti del ragazzo, e a sperare che sia incoronato vincitore di questa fantastica edizione degli hunger games.

Già un'altra ragazza aveva segnalato questa one shot, e spero sinceramente che le nostre recensioni vengano prese in considerazione perché merita di stare tra le "storie scelte".
Spero di aver fornito delle motivazioni sufficienti e di essere riuscita a incuriosire l'amministrazione, e chiedo scusa per eventuali errori di forma, ma questa è la mia prima segnalazione dopo quasi un anno su efp.
Una storia bellissima e coinvolgente, che finisce subito tra le mie "preferite" :)
Bascii, medusa c:
(Recensione modificata il 04/08/2012 - 12:21 pm)

Recensore Junior
02/07/12, ore 21:45
Cap. 1:

Se dici ancora che non sai scrivere cose simili vengo lì e ti picchio con una vanga. Fa venire la pelle d’oca e te lo dice la tizia che ha bollito vivi Pippo e Paperino. Quindi zitta, che rischi ^___^ (e qui vorrei inserire una faccina con una risata maniacale da perfetto villain, ma non so come fare).



Ok, dopo gli avvertimenti di dovere, il commento dovuto ^__^

Conosco Hunger Games di fama e non mi è mai venuto voglia di leggere. Sono appassionata di fantascienza e quando un romanzo indicato come tale, scritto da una pimpante esordiente, diventa una specie di best seller, di norma ne sto lontana, perché sono ragionevolmente sicura di trovare non l’opera di una novella Jules Verne, ma qualcosa che assomiglia più a uno shōjo manga e questo non è un complimento. E sì, ho poco riguardo per i gusti della massa e sì, considero la maggior parte dell’umanità ‘massa’ e sì, non me ne frega niente se cose simili non si dicono. Almeno l’autore fosse un uomo. Per carità, a me non frega niente del sesso di un autore e se una storia mi piace, per quanto mi riguarda potrebbe essere scritta da una cutrettola, ma dammi un pessimo scrittore uomo e troverò probabilmente della brutta azione e magari del brutto porno. Una pessima scrittrice donna e annego in qualche telenovela infarcita di sentimentalismo. E se posso reggere uno scimmione che fa a pezzi i suoi avversari con i denti e si sbatte ogni donzella contro i muri, il sentimentalismo e l’abbigliamento dell’eroina mi fanno venire voglia di tagliarmi le vene per il lungo. Cosa che tu stessa mi hai confermato vera anche in questi libri. Se a ciò si aggiunge ambientare il tutto in una situazione che richiede di giostrate elementi come tattiche e strategie e politica mondiale, cose che dovrebbero essere trattate con un filo di delicatezza, va da sé che la mia voglia di tuffarmi nel meraviglioso universo di Hunger Games è pari a zero.

Le fanfiction, però, sono un’altra cosa ^____^

Ci sono opere sono degne di esistere solo per il potenziale fanficcaro, universi narrativi che esistono sulla cima di infinite storie non narrate. Io cerco qualcuno che racconti quelle storie. Perché la maggior parte dei nobili e un’intera generazione di maghi ha deciso di seguire un bastardo mezzosangue per rovesciare il proprio governo, e come diamine hanno reagito i popoli dei Mondi di Kingdom Hearts quando improvvisamente sono entrati in contatto l’uno con l’altro.

Oppure cosa è successo ai concorrenti lasciati indietro nelle edizioni senza Mary Sue dei Giochi senza Frontiere diretti da Norman Bates ^___^



Parliamo un po’ di questa tua storia. L’ambientazione, che è splendida e angosciante. Una nave è un luogo speciale. Lo è sempre, anche in situazioni normali. Una piccola bolla di sopravvivenza galleggiante in un ambiente ostile alla vita umana. Come un aereo. Gli uomini amano le navi con l’amore che si dà alla mamma, una cosa che sta a metà strada tra fiducia, gratitudine e speranza che terrà sempre al sicuro. Ma le navi sono cose fragili e fuori dalle paratie ci sono i draghi. Quando la nave stessa diventa la trappola che minaccia di ucciderti, regno dei tuoi nemici, dove con tutto lo stare zitti e nascosti non si è nascosti per niente, è proprio come se la mamma cercasse di ucciderti.

Poi i particolari, dalle lenzuola sporche al sogno che non fa urlare Timmy, all’acqua leccata sulla paratia, non volere vomitare per non sprecare cibo, tutte cose che danno un gusto orribilmente realistico alla situazione, senza diventare compiaciutamente morbosi. Meno male, perché di morboso basta il presupposto.

Adoro il tono che caratterizza la storia e i pensieri del protagonista. Il modo semplice, lineare, progressivo, in cui pensa. Si va da A a B a C. senza circonvoluzioni, senza deviazioni, infantile. giustamente. E’ un bambino, pensa da bambino, persino in questa brutta, bruttissima situazione. E adoro come Timmy non si fa seghe mentali mentre uccide l’altro ragazzo. Certo, dirai, ovvio. Ovvio, sì. Ma per niente scontato. Cioè, quante volte capita di leggere del tizio che mentre sta commettendo un omicidio spara fuori un diluvio di lai esistenziali che, anche alla velocità del pensiero, servirebbero almeno sei ore per elaborare? La cosa fa il paio con le storie incentrate sui flussi di coscienza nel momento della morte. Cosa vuoi che pensi uno mentre sta per essere ammazzato? ‘Cazzo, stamattina dovevo starmene a letto’.

La sega mentale ci può stare. Dopo. O prima, se l’omicidio è premeditato. Non ‘durante’. Soprattutto non durante un omicidio compiuto nella condizione di ‘morte tua vita mia’. In quel momento entra in gioco il pilota automatico, il cervello rettile, l’istinto del predatore e della preda, quello che ci ha tenuti in vita per qualche miliardo di anni di evoluzione. Sono esperienze che lasciano il segno, quelle.

Cosa più notevole, sei riuscita in un’impresa davvero difficile. Mi hai fatto avere una reazione puramente emotiva alla storia. A me! Eppure è vero. Arrivata alla fine, ho avuto voglia di prendere la tizia con il suo pancione di sei mesi, portarla al largo a bordo di una vecchia nave, gettarla in mare e dirle “Forza, sopravvivi. Cerca di arrampicarti, da sola, senza altro che le unghie, su una chiglia viscida di alghe e tagliente di balani. E ricorda che in acqua si fa in fretta a entrare in ipotermia e allora diventa tutto un po’ più difficile. Io sono qui e ti filmo. Attenta che se diventa noioso libero un paio di squali”.

Oh, certo. Lo so che lei è solo una rotellina nel sistema, ma che posso dire? Sfiga ^___^



Bene, che altro dire? Dieci e lode pienissimo per questa storia stupenda e raccapricciante. Avevo tutta l’intenzione di consigliarla per le scelte, ma ci ha pensato Vannagio. Vabbé, dai, conta anche il pensiero, no? ^___^
(Recensione modificata il 03/07/2012 - 10:20 am)

Recensore Master
22/06/12, ore 11:26
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ciò che sconvolge e impressiona di questa fanfiction è il contrasto.
Il contrasto tra la giovane età di Timmy, poco più che un bambino, e la realtà violenta degli Hunger Games. Il vero colpo di genio dell’autrice, a mio parere, è stato l’aver presentato la tattica di Timmy come un gioco, quello del nascondino. Timmy ha quattordici anni, è indifeso, non possiede forza fisica o particolari abilità. L’unica cosa che gli riesce bene è nascondersi, perché il gioco del nascondino gli è sempre piaciuto. In questo modo, il contrasto tra l’idea del nascondino, un gioco innocente che tutti i bambini conoscono e sperimentano almeno una volta nella vita, e la necessità del nascondersi per sopravvivere è alienante, atroce, sconvolgente. La posta in palio non è più la “Tana”, la posta in palio è la vita. A rendere ancora più efficace questo contrasto, è il punto di vista del protagonista, che guarda e descrive il mondo con gli occhi innocenti di un bambino, che in alcuni frangenti si comporta proprio come se stesse giocando a nascondino e in altri invece è costretto a essere adulto, a fare i conti con la violenza e la morte. Il picco massimo di contrasto si raggiunge nella scena finale: la stratega “Bebe” Linda, una donna incinta, una mamma, progetta la morte di Timmy e degli altri ragazzini con un cinismo e un’ironia agghiacciante.
Un racconto davvero riuscito, che tiene con il fiato sospeso grazie a una sapiente costruzione cinematografica. Pathos, suspence, tensione, uno stile impeccabile. Si arriva alla fine della storia tirando un sospiro di sollievo.
Per tutti questi motivi, ritengo che “Nascondino” di Dragana meriti un posto tra le storie scelte di questa sezione.

Recensore Master
17/06/12, ore 20:48
Cap. 1:


Bé, si capisce che ti piacciono le fanfiction con nuovi personaggi, e devo dire che sei anche molto brava nel caratterizzarli, soprattutto perché condensare in una sola shot lo spirito di un personaggio spuntato dal nulla non è affatto facile; al tempo stesso riesci a far sì che il lettore si immedesimi e, in qualche modo, si affezioni a esso.  Persino questo Timmy, questo ragazzino di neanche quattordici anni che sferra sessantatre coltellate al suo rivale (dico: sessantatre coltellate!), persino la sua crudeltà, (se non giustificata almeno spiegata dalla fame e dalla pressione psicologica che il continuo nascondersi e annaspare per un poco di cibo esercitano su di lui) è in qualche modo... tenera. 
"di "Hunger Games" mi era piaciuta l’idea dei ragazzini mandati ad ammazzarsi l’un l’altro e della spettacolarizzazione dell’evento"
Anche a me hanno impressionato questi due elementi dei libri; infatti è incredibile pensare come delle persone normali possano trasformarsi all'occorrenza in assassini. Hunger games rivela il lato meno umano e più animalesco di ognuno di noi... anche il titolo 'giochi della fame' ce lo fa intuire. Come gli animali, anche i partecipanti ai giochi uccidono per non essere uccisi; è un principio universale, questo, e antico quanto la civiltà stessa. C'è quella locuzione che dice 'mors tu vita mea', la tua morte è la mia salvezza. Non ricordo chi l'abbia scritta, ma rende perfettamente il concetto. 
Ma se Timmy è un personaggio grottesco (dico grottesco perché, nonostante quel che ha fatto, personalmente provo pena per lui, e tanta tenerezza), Bebe linda (oddio, questo nome l'ho già sentito, mi sembra che tu o forse Ottonovetre lo abbiate usato in un'altra ff, vero?) è ancora più spaventosa. 
Distrugge nella maniera più crudele l'ideale collettivo di donna incinta; sinceramente, non vorrei mai avere una madre come lei, una donna che porta dentro di sé una vita e che al tempo stesso si eccita, si esalta, si galvanizza quasi nel toglierla agli altri, a dei ragazzini che non hanno colpa alcuna. 
Bebe linda mi ha davvero fatto rabbrividire. 
Concludo dicendo che come al solito non deludi: sei originale, scrivi molto bene, con uno stile dirompente, nel senso che si capisce che ci metti tutta te stessa nelle tue ff, anche se non ho ancora capito se in te prevale il calcolo o l'ispirazione, lo slancio dell'entusiasmo istintivo.  Probabilmente sono elementi, questi, che nelle tue storie vanno a braccetto. Ancora complimenti e buona serata! 

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