Recensioni per
Regina di cuori
di Mirae

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
12/06/12, ore 18:21
Cap. 1:

RECENSIONE STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "UNA FRASE PER UNA STORIA".


- grammatica, sintassi e lessico. 9,5/10
Il testo è scritto piuttosto bene. Non ho riscontrato gravi errori, ma solamente delle sviste che possono essere sicuramente sistemate; inoltre, ho trovato dei piccoli errori di punteggiatura e l'uso della "d" eufonica, dove non andrebbe inserita. Per quest'ultimo caso, infatti, quest'uso deve essere applicato solo nei casi in cui c'è l'incontro di due vocali uguali. (es. ed ecco...).
Ti porto qui alcuni errorini che ho trovato nel testo.
"Ero giovane ed inesperta"
"abituata ad essere detestata"
"quattro anni di lontanza" -> manca semplicemente una a, quindi è proprio una svista.

Ho notato, inoltre, che per ben due volte hai usato una ripetizione dei due punti (":") all'interno della stessa proposizione.
"Rosalie aprì la bocca per rispondere: l’ex regina l’aveva incuriosita, ma in quel momento arrivò la guardia: anche oggi il suo servizio presso di lei era terminato." -> Nel primo caso avresti potuto mettere un punto e virgola (";") anziché i due punti.

"Pochi giorni prima di Natale di quell’anno detti alla luce la mia primogenita, Maria Teresa: se da un lato mi dispiaceva aver deluso nuovamente le aspettative di chi mi stava intorno, dall’altra fui contenta: se fosse stato un maschio sarebbe appartenuto alla nazione, mentre questa bimba era solo mia, ma, soprattutto, era sana." -> Anche qui, nel primo caso potevi forse inserire un punto (".")

Ci sono state, poi, delle ripetizioni di parole troppo ravvicinate, alle quali si poteva provvedere con un sinonimo, o cambiando leggermente la frase.

"Avvertivo la sua eccitazione indurirsi e premere contro il mio corpo.
Allargai le gambe per fargli spazio, ma lui indugiava accarezzando ogni angolo del mio corpo, "


"Credevamo di non essere stati notati allontanarci dal gruppo, ma gli ambasciatori austriaco e svedese ci notarono, e io fui nuovamente allontanato dalla Francia per andare a combattere in America, a fianco dei coloni che si stavano ribellando alla madrepatria inglese. "-> Magari nel primo caso si poteva inserire "separarci" o un altro sinonimo.


Per concludere, non sono molto convinta di queste due frasi.

"Fu allora, credo, che compresi veramente fino a che punto doveva sentirsi" -> Mi sembra incompleta. Cioè, ho capito il senso, però forse doveva essere formulata in maniera differente. Ad esempio, "Fu allora, credo, che compresi veramente fino a che punto doveva sentirsi sola, non amata... o qualsiasi aggettivo tu voglia"; o mettere un "come" al posto di "fino a che punto".

"Glielo leggo negli occhi a queste persone che vogliono uccidermi, ma hanno paura" -> Qui, forse, è più una questione stilistica, quindi prendila come un parere personale, e non come un errore :P Però, l'avrei vista meglio così: "Lo leggo nei loro occhi che vogliono uccidermi, ma hanno paura", perché comunque nella frase precedente si capisce che fa riferimento alla "gente/persone". Però, ripeto, è un pensiero personale che non influisce sul punteggio che comunque, come vedi, resta alto, giacché non ci sono errori gravi! Quindi Complimenti! :)




- sviluppo della trama 8/10
La storia è articolata in tre capitoli (+ prologo), ognuno abbinato a un personaggio. Si presentano i loro pensieri, le loro emozioni, quindi non c'è una vera e propria trama particolare con un suo inizio e una sua fine. Tuttavia, dalle parole di Luigi prima, di Maria Antonietta e infine di Fersen, si snodano le vicende storiche che li hanno visti come protagonisti: dal momento dell'arrivo della futura regina, alle feste, fino alla morte. Il tutto e tratteggiato quindi con un suo inizio e una sua fine, in maniera fluida e anche gradevole da leggere!


- caratterizzazione dei personaggi 10/10
Qui punteggio pieno, assolutamente! Si nota la tua ricerca storica, per cercare di rendere al meglio ogni personaggio da te presentato.
A essere sincera, hai scelto tre personaggi e un periodo storico che più adoro, quindi ho anche una discreta conoscenza sull'argomento. Non è facile stabilire quale fosse il vero carattere di personaggi storici, ma romanzi, biografie, film, siti e anche cartoni animati come Lady Oscar, in un certo senso ci aiutano ad avere una visione dei tre.
A mio parere sei riuscita in poche pagine a caratterizzare al meglio ognuno di loro, con i loro pregi, i loro difetti, e secondo me hai fatto un lavoro ottimo.
C'è Luigi XVI, timido e impacciato, che ha la sfortuna di avere anche un difetto fisico che lo porterà a non consumare subito il matrimonio con sua moglie. Si scorge il suo amore per la caccia e la fucina. Ma, forse l'originalità, sta nel fatto che ci presenti anche il suo "odio" verso Fersen. Più bello di lui, amato sinceramente da Maria Antonietta e così diverso da lui.
Si nota, inoltre, il suo amore verso di lei, anche se non è riuscito a capirla fino in fondo.
Poi c'è Maria Antonietta. Be', io non sono mai riuscita ad avere un'opinione troppo negativa di lei. Hai mostrato la ragazzina ingenua che arriva in un mondo così diverso dalla sua casa, e che non riesce a gestire il suo ruolo al meglio. Circondata da tantissime persone - la gran parte che in realtà l'attacca - e mai amata veramente dal popolo, e questo la porta a sentirsi sola. Una solitudine che finirà per farle compiere scelte azzardate e sciocche, e che potrà riempire solo con il Bel Fersen.
Quest'ultimo anche è delineato al meglio. Bello, forte, e in un certo senso rispettoso, ma poi si lascia andare alla passione e al suo vero amore. Tenterà di salvare la sua amata, ma tutto sarà impossibile.
Ah già, come non includere la comparsa di Rosalie? Ammetto che - forse a causa di Lady Oscar - avevo una visione più dolce di questa figura, ma secondo me l'hai resa veramente bene e sono contenta che sia lei a proferire la frase che hai scelto. Mi piace come personaggio. Insomma, tanti complimenti davvero!

- rispetto del tema 10/10
Il tema del contest è stato ampiamente rispettato! La frase è stata inserita anche più volte ed è il fulcro degli eventi! Brava!

- emozione (quanto la storia riesce a donarmi emozioni) 8,5/10
Allora, questo è un tema più personale, forse. Quanto la tua storia è riuscita a donarmi emozioni? Devo ammettere che appena ho letto i personaggi, ho sorriso di gioia. Come già detto, li adoro, e sono sempre felice di leggere storie su di loro. Il testo è scritto in maniera fluida, ma non mi ha coinvolto totalmente. Non so spiegarti bene perché, tuttavia, come puoi vedere, il punteggio non è basso, perché sei riuscita a creare una bellissima introspezione dei personaggi. Ho provato una sorta di empatia per ognuno di loro. La timidezza e la goffaggine del povero Luigi XVI, incapace in realtà - a mio parere - di regnare, perché salito al trono fin troppo giovane e senza una valida guida. La solitudine di Maria Antonietta e la triste sensazione di non essere mai veramente amata dal popolo, ma anche dagli stessi nobili. Ma anche, l'amore di Fersen per l'unica donna che ha rapito realmente il suo cuore; il suo tentativo di salvarla, ma l'impossibilità di farlo realmente. Insomma, è davvero una bella storia. (Bellissime anche le lettere che hai inserito!)

- originalità 7/15
Per questo parametro, mi dispiace, ma sono costretta a scendere di molto. Tra le regole avevo spiegato che erano richiesti personaggi Originali, ossia creati totalmente da voi. Ora, non era contro il regolamento usare lo Storico, come genere, ma sarebbe stato forse più adatto inserire un personaggio nuovo, completamente creato da te, che magari poteva interagire con personaggi realmente esistiti. Mi rendo conto che hai usato questa storia anche per un altro concorso, e ho letto il bando, quindi capisco che dovevi usare per forza questi personaggi, ma purtroppo mi vedo costretta ad abbassare così tanto il punteggio. Tuttavia, non sono scesa del tutto, perché l'originalità secondo me è nell'analizzare - anche se in maniera ridotta - i pensieri di Luigi XVI. Non ho mai letto troppo dal suo punto di vista, mentre sono tante le storie dal punto di vista di Maria Antonietta e Fersen. Inoltre, la presenza di Rosalie incrementa leggermente il giudizio.



53/65 TOTALE



Ecco fatto! Grazie ancora per aver partecipato e avermi permesso di leggere una così bella storia con personaggi che adoro! :)

Recensore Veterano
10/06/12, ore 14:14

Bene, eccomi a recensire insieme l'ultimo capitolo e la storia in generale.
Partiamo dall'ultimo capitolo: sebbene sia scritto anche questo bene, devo dire che mi ha un po' deluso. Mi dispiace infatti che questo capitolo riprenda gli stessi identici fatti di quello precedente! Dopo aver letto il capitolo molto toccante di Maria Antonietta, dove questi fatti ci vengono presentati secondo il punto di vista della regina, vederli ripresi nel capitolo immediatamente successivo, senza nessuna aggiunta particolarmente significativa o di impatto, risulta piuttosto ripetitivo ed è un peccato per l'economia generale della storia che ho trovato invece molto piacevole. Sarebbe stato meglio, a mio avviso, accennare solo agli episodi già raccontati dalla regina e farne riferire al conte altri o paralleli o successivi a quelli. L'effetto sarebbe stato molto meno ripetitivo e avrebbe contribuito ad un intreccio di fatti diversi, ma molto vicini nel tempo, raccontati da due punti di vista differenti. Il lettore si sarebbe così divertito sia a leggere della storia d'amore fra Maria Antonietta e il conte di Fersen secondo i loro diversi punti di vista e attraverso episodi sempre nuovi ma, nello stesso tempo, avrebbe potuto ricostruire una sorta di puzzle fatto dalle tessere sparse del racconto prima della regina e poi di Fersen. Così com'è, invece, sembra solo la stessa storia un po' accorciata e rigirata.
Anche l'elemento dell'anello della regina mi sembra poco approfondito, appare più come un espediente narrativo sfruttato un po' goffamente. Non lo carichi, secondo me, del giusto peso e del giusto significato. La parte più degna di nota è la fine, dove emerge, qui sì veramente, il personaggio di Fersen, il suo essere uomo innamorato e coraggioso, pronto anche a morire per la donna che ama.
Insomma, il meno efficace dei tre capitoli, secondo il mio parere. Il che è un peccato, perché la storia è scritta in generale bene e ha molti momenti e spunti davvero eccellenti, ma lo svolgimento è in climax discendente e alla fine si conclude un po' in sordina.
Sei passata infatti da un capitolo efficace nella sua semplicità ad uno intermedio molto brillante in alcuni punti e comunque godibile in generale ad uno piuttosto insipido, che sa di già sentito e che non apporta nulla di più alla trama, né ai personaggi. Il personaggio di Fersen risultava quasi più ben delineato prima che apparisse.
Nel complesso la storia a me non è affatto dispiaciuta, ma mi ha un po' deluso il fatto che sia finita così in ribasso rispetto agli standard iniziali. Non che sia scritta male, anzi, ma il problema sta proprio nella ripetizione di cose già viste che, per di più in un testo così breve, stona e annoia il lettore.
Ricapitolando: un Luigi XVI molto credibile, simpatico e che può entrare in empatia con il pubblico proprio per il suo essere così squisitamente patetico ed impacciato. Lo hai reso davvero molto bene, seppure in poco spazio. Lo hai colto nei suoi aspetti più significativi in poche righe di introspezione ben giostrate che gli sono valse subito la mia simpatia.
Una Maria Antonietta malinconica ma appropriata, che nonostante questa sua tendenza alla melancolia, sa anche essere una donna forte di carattere, ma al contempo fragile e bisognosa di amore come dell'aria che respira. Adombrata, a mio parere, da una brillante Rosalie che colorisce la scena in maniera perfetta e squisita. Tuttavia, anche quando Rosalie si allontana, la regina riempie la pagina di sé, dei suoi ricordi e dei suoi sentimenti. La sentiamo vicina a noi nelle sue contraddizioni e questo ci piace, tanto che quando (sebbene un po' troppo bruscamente) i suoi pensieri vengono interrotti, anche noi abbiamo un attimo di smarrimento, tale era la vividezza del suo ricordo.
Un Fersen molto efficace per come è stato dipinto dalla sua amata, ma che appare un po' scialbo alla sua apparizione in prima persona. Forse l'effetto era voluto, in quanto gli occhi dell'amore hanno aggiunto dei tocchi di luce ad un personaggi più mediocre di quanto non sembri dalle parole adoranti della regina innamorata, ma tutto sommato dispiace al lettore la versione di Fersen che ci viene presentata e che si riscatta solo verso il finale, ma con minore efficacia del previsto proprio a causa di questa sua insipidità iniziale. Un Fersen che vive molto più di luce riflessa, data dall''odio del re da una parte e dall'amore della regina dall'altra, di quanto non brilli di luce propria e questa è l'unica, vera pecca che posso imputare alla storia.
Il mio giudizio complessivo è tuttavia positivo, specie per lo stile che è una giusta combinazione di elementi molto efficace. ^^
A presto con un'altra storia spero (visto poi il triangolo che hai scelto sono davvero MOLTO curiosa ;) ). A presto. =)

Recensore Veterano
09/06/12, ore 13:24

Eccomi per il secondo capitolo! Scusa se posto solo ora la recensione, ma sono impegnata con lo studio per un esame terribile... ma prima o poi te la recensirò tutta, non disperare! xD Che dire? mi è indubbiamente piaciuto, anche se alcuni punti li ho trovati più deboli di altri, ma nel complesso il capitolo è molto buono. Scritto anche in questo caso davvero bene, ti riporto qui una frase che io rivedrei: “Peccato che non si trattava di innocui divertimenti...” colloquiale, troppo colloquiale per il contesto, a mio avviso: metterei un più corretto congiuntivo.
 La parte iniziale del capitolo mi è piaciuta molto. Nonostante le pochissime parole che le fai pronunciare, mi è piaciuto come hai costruito il personaggio di Rosalie e il suo incontro/scontro con la personalità e la persona di Maria Antonietta. Mi è piaciuta così tanto che mi è molto dispiaciuto che tu non le abbia dato più spazio, magari facendo sì che Maria Antonietta raccontasse a lei la storia della sua vita, come ha invece fatto in un flusso di pensieri. Sarebbe a mio avviso stato molto interessante proseguire il confronto fra queste due donne dalle idee così diverse (stavo per scrivere anche “personalità”, ma poi ci ho ripensato e mi sono detta che forse hanno un carattere più simile di quanto loro stesse non credano): difatti sei già riuscita a rendere accattivante il dialogo fra le due in poche battute e se l'avessi proseguito secondo me sarebbe venuto fuori qualcosa di molto buono, ne sono sicura. ^^ Rosalie e la regina hanno idee molto diverse, oserei dire che, come ideali, sono agli antipodi, eppure alla fine erano riuscite a comprendersi, almeno in parte, e quindi è stato per me molto brutto vedere andar via Rosalie. Insomma, la prima parte è a mio avviso la migliore del capitolo, perché sei riuscita a descrivere molto bene e in poche parole due persone così diverse, a farle dialogare in modo semplice e diretto, ma efficace e a tratti toccante.
La parte dei pensieri di Maria Antonietta non è però da buttare, anzi! Sei riuscita benissimo ad esprimere i suoi dubbi di giovane fanciulla e di moglie apparentemente non desiderata. Anche questo capitolo mi pare di notare che debba molto al manga dell'Ikeda (come ad esempio la scena del ballo in maschera, la quale però è anche arricchita con tocchi personali e piuttosto freschi, anche divertenti), ma sei riuscita bene a sposare stimoli presi da Lady Oscar a stimoli originali e storici, fondendoli in un quadro complessivamente piacevole, anche se indubbiamente un po' condensato e malinconico. Il climax del racconto diciamo che è crescente e si fa via via più sensuale, passando dalla scena della battuta di caccia a quella dell'incontro d'amore al Petit Trianon. Il tuo racconto è come se, in certi punti, fosse scosso dagli stessi tremiti erotici dei due protagonisti, rendendo il tutto molto coinvolgente ed empatico. L'ultima parte della riflessione è forse la meno efficace a mio avviso perché sbilancia un po' il resto e tronca la tensione di netto, invece di concludere il tutto con un climax discendente sicuramente più morbido e meno traumatico. E' un po' un misto di cliché erotici e di belle immagini anche romantiche ed è forse questa sua natura ibrida a non avermi convinto appieno.
L'immagine di solitudine finale di questa regina chiusa nella sua prigione e destinata alla morte è molto bella e toccante.
Nel complesso però, nonostante quel punto che, a mio avviso, costituiva una debolezza, mi è piaciuto questo capitolo. A prestissimo con la recensione finale. ^^

Recensore Veterano
08/06/12, ore 08:25
Cap. 2:

Eccomi qui a recensire il primo capitolo prima di andare a studiare. XD
È scritto molto bene, in maniera corretta e scorrevole, anche piuttosto fresca e piacevole come stile il che, nonostante l'epoca storica, non dà fastidio, ma alleggerisce senza banalizzare. Solo un piccolo dubbio su una frase: “Fu allora, credo, che compresi veramente fino a che punto doveva sentirsi.” Sentirsi come? Così com'è la frase mi sembra incompleta... o mi sbaglio io? Fammi sapere se c'era qualcosa dopo quel “sentirsi” o no. Perché io avrei scritto o “Fu allora, credo, che compresi veramente come doveva sentirsi.” oppure “Fu allora, credo, che compresi veramente fino a che punto doveva sentirsi (aggettivo).
Molto breve questa riflessione di Luigi XVI, ma tratteggiata abbastanza bene. Mi è molto piaciuto il conflitto interiore con cui esordisci nell'incipit: da un lato il senso di gratitudine verso l'uomo che sta cercando di salvarlo dalla morte e dall'altro l'odio verso l'amante della moglie. Questo sentimento misto genera un senso di impotenza che, nonostante tu non ne abbia parlato direttamente nella riflessione del re, scaturisce dalle prime righe del capitolo.
Il ricordo che Luigi ha di Maria Antonietta è molto nitido, vivido e da esso traspare l'amore che aveva per lei: ogni dettaglio delle sue descrizioni della propria donna, dei suoi rapporti con lei, fanno pensare ad un amore tenero, timido ma comunque presente e, a suo modo, intenso.
Il ricordo della prima notte di nozze non consumata (e di tutte quelle successive) è molto realistico nei suoi tratti e poi la storia stessa ci ha tramandato questi aneddoti riguardo la vita coniugale di Luigi XVI e Maria Antonietta, ricordandoci anche che il povero sovrano era, come se non bastasse, impedito fisicamente da una deformazione che gli ha impedito di consumare il suo matrimonio per ben sette anni; ma questo Luigi XVI timido, impacciato e spaventato davanti alla prospettiva di giacere con la propria moglie ci è stato tramandato e a noi tutto sommato piace immaginarlo così, nella sua timidezza e nel suo impaccio, un po' anche come ce lo ha dipinto Riyoko Ikeda in Lady Oscar. Lo trovo quindi caratterizzato bene, in maniera molto delicata ma efficace e, sebbene gli episodi raccontati non siano nuovi, sei riuscita a trattarli in maniera piacevole.
Appena finisco di studiare passerò al prossimo capitolo su Maria Antonietta e lo commenterò. ^^

Recensore Veterano
07/06/12, ore 19:58
Cap. 1:

Bene, ti scrivo solo per dire che lascerò una recensione a tutti i capitoli e una più lunga e complessiva alla fine. Appena ho tempo la leggo e recensisco: per ora ho letto il primo capitolo e mi piace. *.*